Billie Jean King Cup Finals, Semifinale
Stati Uniti – Gran Bretagna 2-0
Stati Uniti contro Gran Bretagna. Questo il menù di sabato 20 settembre alle Billie Jean King Cup Finals by Gainbridge che si stanno giocando a Shenzen, in Cina. Il tie tra le due nazionali aveva in palio un posto per la finale contro l’Italia, arrivata all’ultimo atto grazie al successo sull’Ucraina. Andiamo a scoprire come sono andate le sfide di questa seconda semifinale.
[USA] E. Navarro b. [GBR] S. Kartal 3-6 6-4 6-3 (di Francesco De Salvin)
Parte con il piede giusto la britannica, subito aggressiva in risposta e abile ad approfittare delle incertezze iniziali della statunitense. Il break arriva già in apertura e consente a Kartal di portarsi avanti nel punteggio. Navarro, dal canto suo, fatica a entrare in partita: il servizio non le dà la necessaria copertura e il ritmo da fondo non è quello dei giorni migliori. Dopo appena cinque giochi, il punteggio recita 4-1 per Sonay. Quando tutto sembra girare a favore della londinese, arriva però la reazione di Navarro. La numero 18 WTA alza l’intensità degli scambi, trova più profondità con il dritto e piazza due game consecutivi, accorciando le distanze e riportandosi sotto nel punteggio. Il break del 4-3 riapre il set e cambia l’inerzia, almeno momentaneamente.
Ma Kartal non trema. Forte di una risposta profonda e aggressiva, la britannica spezza il momento positivo dell’avversaria, torna a comandare gli scambi e ritrova la solidità al servizio che l’aveva accompagnata nei primi game. Il primo set si chiude così nelle mani della padrona di casa, più concreta nei momenti decisivi e perfetta nel contenere l’ondata di ritorno dell’americana.
Nel secondo set cambia lo spartito e Navarro prende il comando delle operazioni, alzando il livello del proprio tennis sin dai primi game. La statunitense parte con maggiore convinzione, trovando buone soluzioni in uscita dal servizio e spingendo con più continuità da fondo. Nonostante una fase centrale piuttosto equilibrata, con Kartal capace di restare agganciata nel punteggio, è proprio Navarro a spezzare l’equilibrio nei momenti decisivi, grazie a una ritrovata efficienza al servizio e a una gestione più lucida degli scambi lunghi, chiudendo così il parziale e rimandando il verdetto al terzo.
Nel set decisivo Navarro prende il largo e domina la scena, firmando un parziale senza storia che le consente di avere la meglio su Kartal e regalare il primo punto agli Stati Uniti in questa semifinale di Billie Jean King Cup. La statunitense alza ulteriormente il livello, mentre la britannica fatica a tenere il passo sia negli scambi prolungati sia nei turni di battuta. Il match si chiude con il punteggio di 3-6 6-4 6-3 in favore di Emma Navarro, protagonista di una rimonta convincente che ribalta l’inerzia e porta avanti il Team USA.
[USA] J. Pegula b. [GBR] K. Boulter 3-6 6-4 6-2
Dopo Emma Navarro, anche Jessica Pegula ha vinto il suo match in rimonta. Per 3-6 6-4 6-2, in poco meno di due ore di gioco, la 31enne statunitense ha sconfitto per la prima volta Katie Boulter (1-1 ora il bilancio degli scontri diretti). Ciò significa che saranno gli Stati Uniti a sfidare l’Italia all’ultimo atto delle Billie Jean King Cup Finals.
L’inizio di partita, da parte della 29enne britannica, è stato fulminante. La numero 7 al mondo non è riuscita a contenere la potenza dell’avversaria. Poi, a mano a mano che i minuti sono passati, la precisione dei colpi di Katie è diminuita e Jessica ha iniziato così a tessere la sua ragnatela da contrattaccante. Pegula torna quindi in parità nei match terminati al set decisivo nel 2025 (10 vittorie e altrettante sconfitte per lei, 11-7 per Boulter), mentre la britannica continua a dimostrare di far fatica a finalizzare contro le top 10 (4-17 il suo bilancio, 1-7 in stagione). A sprazzi è riuscita a mettere in mostra un gran tennis. Ma non ci è riuscita per due set interi, e si è quindi fatta beffare da una giocatrice più forte e con più esperienza. Vedremo ora se questo le basterà per avere la meglio su Jasmine Paolini nella giornata di domenica.
PRIMO SET – Pegula inizia la partita molto attentamente, arginando la potenza di Boulter in risposta e procurandosi una chance di break nel secondo gioco, che però non riesce a concretizzare. È capace invece poco dopo la numero 55 WTA, che punta sul velocizzare gli scambi nei turni di risposta. Guadagna parecchie opportunità e alla quinta trasforma la palla break per poi avanzare sul 4-2. La semifinalista dello US Open sbaglia qualcosa di troppo in questo frangente, mentre la seconda classificata all’ultimo torneo di Hong Kong continua a martellare con i colpi a rimbalzo e riesce allo stesso tempo a essere regolare. La settima giocatrice al mondo non le sta dietro e finisce spesso per rincorrere. Boulter le strappa quindi nuovamente il servizio, questa volta a 30, e dopo trentasette minuti vince il primo set per 6-3.
SECONDO SET – In avvio di seconda frazione va piuttosto in confusione la campionessa dei tornei di Austin, Charleston e Bad Homburg. La sua avversaria riesce quasi sempre a giocare da ferma e lascia partire delle ottime accelerazioni. Nel secondo game la tennista inglese si procura due palle break consecutive, ma la statunitense è brava ad annullargliele e a rimanere così in scia senza lasciarla scappare nel punteggio. Tutt’un tratto Boulter ha un calo nel gioco seguente; Pegula ne approfitta subito e agguanta il break a 30. Ma lo restituisce nell’immediato, a causa di un game impeccabile in risposta della sua sfidante, che le strappa la battuta a 0. Ci mette però un attimo l’americana a riportarsi di nuovo avanti di un break, grazie a un paio di doppi falli della britannica, poco lucida nel quinto gioco. Al momento di servire per sigillare il set la finalista di Adelaide e Miami sente la pressione e concede due palle break. Una la butta via Boulter, l’altra la cancella lei con una buona prima e dopo un’ora e venti Jessica chiude il parziale per 6-4. Si va al terzo.
TERZO SET – Uscita indenne dal secondo gioco, in cui è costretta i vantaggi, Pegula si rende aggressiva in risposta. La britannica va fuori giri: subisce un paio di accelerazioni, commette un doppio fallo, un errore di rovescio e regala il break a 0. Se lo riprende però subito dopo a 30 facendo i buchi per terra con il dritto. Ma ecco che ancora una volta la statunitense torna a gestire i punti con esperienza. Trova ottime soluzioni e sempre a 30 si riporta avanti di un break. Nel settimo gioco raddoppia costringendo Boulter a giocare sempre un colpo un più, che finisce spesso fuori dal rettangolo di gioco. E dopo poco meno di due ore di partita Jessica mette la firma sull’incontro, e sulla semifinale, con lo score di 3-6 6-4 6-2. Gli Stati Uniti sono in finale mondiale.
