Castel Rolando, il Nadal Chisciotte e Sancho Diocovich - Pagina 3 di 3

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Castel Rolando, il Nadal Chisciotte e Sancho Diocovich

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Lo capitolo terzo

Epilogo con scontata capitolazione del Diocovich

Giunge l’alba. NC e SD, terminato il turno di vedetta, escono dalle porte del Castello e si incamminano con andatura strascicata verso il villaggio. NC si ferma in uno spiazzo di erba e fango ancora umido dal temporale.

NC – Qui va bene, prode Sancho. Si dia inizio alla tenzona.

SD – Ci vada piano, vostra arrotazione che mi sento un pochetto appesantito dal Polplettone.

NC – Ti avvertii, Sancho, di non strafogarti. Ora che tu non osi adoperar lo Polplettone quale scusa per una penosa prestazione.

SD – Non sia mai! Son pronto nonchè agguerrito. Fatevi sotto, maestà.

I due impugnano una racchetta di legno ed iniziano a colpirsi blandamente sul deretano. SD colpice NC ripetutamente facendolo cadere in ginocchio. NC si rialza furibondo.

NC – Qual protervia! Sancho Diocovich! Che fai? Mi sopravanzi?

SD – Non mi permetterei mai, messere.

NC – Chi ha più slem?

SD – Voi, signoria.

NC – Chi ha più settimane allo numero uno?

SD – Sempre voi, eccellenza.

NC – E chi sta avanti nelli confronti diretti?

SD – Voi, voi, null’altro che voi.

NC – Allora perisci!

NC colpisce SD con la racchetta in piena faccia.

SD – Per la barba del Wawrinka! Non vedo! Muoio! Perisco.

SD cade faccia a terra nel fango.

SD – Mi dichiaro sconfitto.

NC va ad aiutare l’amico a rialzarsi.

NC – Su! Su! Una buona sfida è stata. Andiamo a dormire ora. Domani poi magari vengono anche gli altri e si sta a giocare un poco più a lungo.

SD stenta a rimettersi in piedi.

NC – Che hai? Che ti turba?

SD – È che pensavo. Chiaro che vi era anarchia e caos. Pacifico che in passato ci furon anni bui abitati da loschi figuri senza qualità disposti a qualsiasi bassezza pur di scriver lo loro nome su di un trofeo. Assodato che scagnozzi e specialisti si annidavan ad ogni turno pronti, coltello alla mano, a sbudellar lo sventurato passante, senza rispetto per nobiltà o rango sociale. E che pure c’eran solo sedici teste di serie. Ma… Ecco. Mi domandavo. Ma non è che forse ci si divertiva di piu ai tempi di Carlos Noya?

NC – Arrrrgh! La sincope! Muoio.

SD – No no maestà. State calmo. Dicevo così per dire. Per amor d’argomentare. È evidente anche al più stolto, cieco e bifolco spettatore occasionale che stiam vivendo un’epoca d’oro. Li nostri battibecchi da soli valgon tanto oro quanto pesano, senza contare la nostra sopraffina abilità con il badile… ehm, pardon, racchetta. E guardi qua, a riprova di quanto dico. Anche oggi che non eravam in forma smagliante abbiamo offerto uno spettacolo senza pari. Nevvero?

NC – Uhmmm. Ok.

SD – Come vi sentite?

NC – Meglio.

SD – Andiamo?

NC – Andiamo, va.

SD – Ed a voi, stimato pubblico, rivolgiamo il nostro ringraziamento alla fin di codesta ballata che ha visto incoronare una volta ancora il nostro sublime condottiero Nadal Chisciotte qual sovrano di Castel Rolando. Unite le mani, levate li canti, a tributar lo giusto… tributo appunto, al più soverchiante, abbacinante ed arrotante di tutti i cavalieri!

NC alza le braccia al cielo.

NC – Grazie. Grazie. Troppo gentili.

SD si volge al pubblico e si inchina. NC si inchina a sua volta.

Il pubblico, un contadino intento a ruminar un fil di paglia, osserva i due con sguardo vacuo. In lontanaza si odon frinire alcune cavallette.

I due si guardano.

NC – Andiamo, Sancho. Nuove avventure ci attedono sulle verdi colline d’Albione.

SD – Andate avanti voi eccellenza. Io rifiato un minuto ancora. Poi vi raggiungo, promesso.

NC si incammina stancamente verso il villaggio. SD si siede su una roccia a contemplare il sole nascente.

SD – “Giace qui lo serbo fatale

che tutti i più forti superò,

tranne che uno, Raffaele Nadale,

tranne che, al Rolando Garrò.

Ei visse pel tennis, campione fiero,

sorriso spavaldo e senza spavento,

perse finali, ma visse contento.

Rafael Nadal e Novak Djokovic alla premiazione degli Internazionali d'Italia 2014

Rafael Nadal e Novak Djokovic alla premiazione degli Internazionali d’Italia 2014

E non v’è menzione di Ruggero.”

FINE

(sbadigli… ehm… applausi)

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