Halep troppo forte. Ma la Vinci riparte (Martucci), Halep troppo forte per Roberta Vinci (Mancuso), Roberta, la sconfitta non fa troppo male (Azzolini)

Rassegna stampa

Halep troppo forte. Ma la Vinci riparte (Martucci), Halep troppo forte per Roberta Vinci (Mancuso), Roberta, la sconfitta non fa troppo male (Azzolini)

Pubblicato

il

 

Rubrica a cura di Daniele Flavi

 

Halep troppo forte. Ma la Vinci riparte

 

Vincenzo Martucci, la gazzetta del 14.07.2014

 

Troppo forte. E troppo favorita, nella sua Bucarest, Simona Halep domina in finale Roberta Vinci e conferma le qualità da numero 3 del mondo della classifica Wta (a ridosso della 2, Li) e di quasi numero 1 della classifica stagionale, Race (ad appena 11 punti da Sharapova). Solida al servizio, concreta da fondo, agile negli spostamenti laterali e con un rovescio lungo-linea micidiale, soffoca la tarantina (n. 24), costringendola a fronteggiare palle-break i tutti gli 8 turni di battuta e marchiando il match di 68 minuti con strappi perentori: dal-la6-le da0-2a5-2. Volate alle quali la 3lenne pupilla di Francesco Cinà oppone sbracciate di dritto da fondo, deliziose smorzate e magnifiche volée. Colpi molto belli, ma sporadici nella partita sempre in mano della romena, protagonista 2014 con la finale del Roland Garros, la semifinale di Wimbledon, e i successi a Madrid e Bucarest sulla prediletta terra. Miagolo Simona — nervosissima per tutto il match e infine visibilmente commossa per l’ottavo titolo davanti allo stadio strapieno — supera un importantissimo test, da favorita, davanti al suo pubblico e ai miti dello sport romeno, i titolari Slam, Ilie Nastase e Virginia Ruzici (oggi sua manager). Ma anche Roberta Vinci, dopo il trionfo di doppio a Wimbledon, può rilanciare la carriera in singolare con questa finale di Bucarest, la sua undicesima in carriera, la prima dopo un anno (dal successo di Palermo 2013) e una stagione con 11 k.o. al primo turno in 17 tornei…..

 

Halep troppo forte per Roberta Vinci

 

Angelo Mancuso, il messaggero del 14.07.2014

 

Dal “Career Grand Slam” con il trionfo in doppio a Wimbledon in coppia con Sara Errani alla finale a Bucarest sulla terra rossa. La settimana rumena ci ha restituito una Vinci protagonista anche in singolare. Vero che la 3lenne tarantina ha perso in finale, ma l’avversaria era proibitiva. L’azzurra sfidava Simona Halep, finalista al Roland Garros e n.3 del ranking: 6-16-3 per la 23enne rumena. Il primo set è volato via in poco meno di mezz’ora, poi nel secondo è arrivato il break in apertura della Vinci, che è salita sul 2-0 ma ha subito il ritorno della rivale, implacabile con il rovescio bimane. La Vinci non giocava una finale dal luglio 2013: aveva vinto a Palermo, dove vive e si allena, battendo l’amica Errani. Resta positivo il suo bilancio: ne ha vinte 9 su 11. «È stata una buona settimana-ha detto-ho centrato la prima finale in singolare dell’anno ritrovando buone sensazioni in singolare». Sin qui, doppio a parte, era stata una stagione poco brillante: solo un quarto di finale all’Estoril, poi tante sconfitte e la flessione in classifica. A inizio 2014 era a un passo dalle top 10, ora grazie ai punti di Bucarest si riavvicina alle top 20. Da oggi è in tabellone a Istanbul, sul cemento.

 

Roberta, la sconfitta non fa troppo male

 

Daniele Azzolini, tuttosport del 8.07.2014

 

Non sono molti i tennisti ad aver avuto un torneo in regalo. La memoria porterebbe ai nomi di Lacoste, Borotra, dei mousquetaires de France, e al Roland Garros che venne innalzato per dare una casa alle loro vittorie in Davis, ma il paragone finirebbe per volare troppo alto. E un fatto, pert): a novembre dell’anno scorso, con la rinuncia del torneo di Palermo, Bucarest è scesa in campo con la convinzione di poter investire a lungo termine sulla giocatrice che nel corso del 2013 ha compiuto il salto più lungo in classifica, Simona Halep, protagonista di sei vittorie pesanti (Bad Gastein, s’Hertogenbosch, Budapest, New Haven, Mosca e Sofia) e di un balzo in classifica dal numero 50 al numero 11, che le ha permesso di perforare la cortina delle Top Ten a gennaio, grazie ai quarti di Melbourne, e raggiungere il numero 3 con la vittoria di Doha, le finali di Madrid e Parigi, e la semifinale di Wimbledon. Così, Simona Halep ha inaugurato il “suo” torneo con la vittoria che tutti volevano, e pazienza se a fame le spese è stata Roberta Vinci, alla sua prima finale da un anno a questa parte. Simona, pallate pesanti e schemi privi di qualsiasi ghirigoro, ha preso il comando delle operazioni sin dal primo game, Roberta si è difesa portandosi avanti 2-0 nella seconda frazione, subito risucchiata dalle roncolate della rumena. Finale “facile 6-16-3 in sessantotto minuti. Ma per Roberta, anche la felice sensazione di aver superato i momenti più difficili. Da Bucarest potrà ripartire anche lei.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement