US Open: ultima curva per Serena e Wozniacki

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US Open: ultima curva per Serena e Wozniacki

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Caroline Wozniacki e Serena Williams, US Open 2014
 

TENNIS US OPEN – Dopo i fuochi d’artificio dei turni precedenti le due semifinali sembrano abbastanza scontate. Ma Shuai Peng e la Makarova hanno delle carte da giocare

Se il torneo maschile, salvo sorprese dell’ultima ora, si avvia all’epilogo più scontato, il torneo femminile non è stato avaro di sorprese. Sta francamente diventando stucchevole la polemica sul livello del tennis femminile contemporaneo, che secondo alcuni critici sarebbe molto basso per via del fatto che le prime teste di serie cadono quasi sempre nei primi turni e che ogni partita finisce col diventare un terno al lotto. Già altri hanno ricordato come questo fenomeno fosse una costante del tennis maschile degli anni passati, tant’è che molti si lamentavano che il tabellone a 128 delle ragazze fosse un non sense.

Come che sia quest’anno per la seconda volta nella storia degli slam solo una delle prime 8 si è qualificata per i quarti di finale, ma quell’una è Serena Williams, testa di serie numero 1 e favorita di qualsiasi torneo al quale decida di partecipare. L’annata di Serena, che comunque vada è saldamente al comando della classifica femminile, è stata decisamente in controtendenza rispetto alle abitudini della statunitense. In genere ci aveva abituati ad un impegno abbastanza ridotto al di fuori dei tornei dello Slam, per diventare inavvicinabile appena ci si approssimava al grande appuntamento. Quest’anno i grandi tornei l’hanno vista in grande difficoltà. Sconfitta dalla Ivanovic negli ottavi a Melbourne; addirittura travolta al secondo turno a Parigi dalla sorpresa Muguruza, ancora sconfitta prima della seconda settimana a Wimbledon dalla Cornet. Però Serena si è presentata all’estate nordamericana in modo molto bellicoso, vincendo a Stanford e a Cincinnati e perdendo (uhm) a Montreal in finale contro la sorella. Insomma la numero 1 del mondo sembra in forma smagliante e anche qui non ha consentito a nessuna avversaria di fare più di 3 game a set. Il classico carro armato, che si troverà di fronte, nella seconda semifinale di stasera, Ekaterina Makarova, testa di serie numero 17 e con un cursus honorum decisamente diverso da quello della rivale. La 26enne moscovita ha vinto due soli tornei in carriera, e non era mai arrivata fino ad ora così lontana in uno slam. Quest’anno era arrivata ai quarti a Wimbledon, dove venne sconfitta nettamente dalla Safarova. Qui ha trovato un buon tabellone, grazie alla prematura uscita di scena della Kvitova, ma ha anche colto un paio di risultati di prestigio, contro la Bouchard negli ottavi e contro la Azarenka nei quarti. Le due però per un motivo (troppo giovane la Bouchard) o per l’altro (reduce da un infortunio la Azarenka) non sono certo assimilabili a Serena. Alla Makarova – che curiosamente è l’unica giocatrice ad aver sconfitto entrambe le Williams senza mai essere stata numero 1 del mondo – non rimane che aggrapparsi ai precedenti negli slam che sono sull’1 pari e risalgono al 2012. La russa è riuscita sempre a far partita pari almeno per un set per poi magari crollare nel secondo, com’è capitato sia qui nel 2012 (64 60) sia a Dubai, quando dopo un tie-break tiratissimo chiuso per 10 a 8 Serena vinse ancora per 6 a 0 il secondo set. Quindi aspettiamoci un gran primo set, se poi lo vincesse la Makarova tanto di guadagnato.

Ma in un certo senso la partita più attesa è la prima delle due semifinali, quella che giocheranno intorno alle 20 (ora italiana) Shuai Peng e Caroline Wozniacki. Sulla cinese ci siamo soffermati nei giorni scorsi e la ricordiamo perdere un surreale torneo di Bruxelles in finale contro la Kanepi, ma anche Caroline ha le sue brave storie da raccontare. Dopo peripezie non si capisce se sentimentali o tecniche, la danese ha trovato il modo di tornare quella che si era issata fino al numero 1 del mondo nel 2010 e anche lei ha disputato una buona estate, vincendo ad Istanbul e perdendo solo contro Serena – ma al termine di vere e proprie battaglie – a Cincinnati e a Montreal. Qui è stata l’unica delle 4 semifinaliste a cedere set prima delle partite di oggi, ma arriva al cospetto della Shuai Peng forte dello scalpo della Sharapova e di quello magari meno prestigioso ma forse ancora più significativo della Errani, letteralmente spazzata via da Caroline. Il fatto che i precedenti siano dalla sua parte non dovrebbero farle dormire sogni troppo tranquilli, sia perché nell’ultimo era sotto prima che la cinese si infortunasse, sia soprattutto perché la Peng di questo torneo sembra proprio un’altra giocatrice, molto più sicura e convinta dei propri mezzi, come hanno potuto verificare la Radwanska e la giovane promessa Bencic. Basterà contro Caroline contro cui ha vinto una sola volta nel lontano 2007?

Serena Williams Vs Ekaterina Makarova 3-1

2009 Pechino (Hard, Outdoor) Williams 63 62
2012 Australian Open (Hard, Outdoor) Makarova 62 63
2012 US Open (Hard, Outdoor) Williams 64 60
2014 Dubai (Hard, Outdoor) Williams 76(8) 60


Peng Shuai Vs Caroline Wozniacki 1-5

2007 Toronto (Hard, Outdoor) Peng 60 67(4) 62
2008 Lussemburgo (Hard, Indoor) Wozniacki 64 64
2009 Charleston (Clay, Outdoor) Wozniacki 63 64
2011 Bruxelles (Clay Outdoor) Wozniacki 26 63 63
2013 Cincinnati (Hard, Outdoor) Wozniacki 61 61
2013 New Haven (Hard, Outdoor) Wozniacki 26 31(rit.)

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