I punti che hanno cambiato la storia del tennis moderno

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I punti che hanno cambiato la storia del tennis moderno

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TENNIS – Prendendo spunto dal famoso monologo iniziale del film “Match Point” ecco una galleria dei 10 punti che hanno cambiato la storia del tennis nel 21° secolo. Piccola precisazione: verranno presi in considerazione soltanto le prove dello slam e i punti che hanno cambiato l’inerzia del match a favore dei vincitori dei vari incontri

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Qui la prima parte dell’articolo

5) Roger Federer – Tommy Haas 6-7 5-7 6-4 6-0 6-2 (Ottavi Roland Garros 2009)
Federer ha finalmente l’occasione della vita per conquistare il tanto agognato Roland Garros: Nadal viene infatti clamorosamente eliminato da Soderling e per l’elvetico il tabellone sembra in discesa; negli ottavi affronta l’amico Tommy Haas ma l’incontro e’ tutto tranne che cordiale. Lo svizzero infatti e’ divorato dalla tensione e si ritrova sotto 2 set a 0 ma soprattutto palla break a favore del tedesco sul 3-4 nel 3° parziale. Roger però, in un misto tra incoscienza e classe, dopo una 2° esterna tira un dritto in contropiede che atterra esattamente sulla riga e che gli consente di superare uno dei momenti più difficili dell’intera carriera. Haas sparisce dall’incontro, subisce un parziale di 14 giochi a 2 e perde il match a pochissimi metri dal traguardo; per Federer invece sarà la ciliegina (e che ciliegina) su una carriera straordinaria che gli consentirà di completare il “Career Grand Slam”.
http://youtu.be/omFz_TA3XEc?t=6m42s

4) Rafael Nadal – Roger Federer 6-4 6-4 6-7 6-7 9-7 (Finale Wimbledon 2008)
Da tanti considerato come uno dei migliori match di sempre (non a mio avviso), lo spagnolo al terzo tentativo riesce a conquistare il primo storico titolo nel torneo più prestigioso del mondo. Lo fa al termine di una partita piena di colpi di scena: Rafa si issa 2 set a 0 ma Federer (grazie anche ad un leggendario passante di rovescio sul 2° match point) riesce a riequilibrare il match e a portarlo al 5° parziale. Laddove l’inerzia sembrava ormai totalmente a favore di Roger, Nadal riesce con caparbietà a tenersi a galla grazie soprattutto ad un punto giocato in modo “intelligente” sul 3-4 30-40: invece di servire in modo “classico” ad uscire sul rovescio di Federer decide di sorprenderlo sul lato del dritto; Roger risponde discretamente ma un dritto lungolinea dello spagnolo costringe l’elvetico ad un pallonetto che Nadal chiude agevolmente con uno smash, evitando quindi che l’avversario possa servire per il match (sarà anche l’unica occasione concessa nel parziale). Da lì poi l’epilogo che consentirà al maiorchino di ottenere la doppietta Roland Garros-Wimbledon che mancava dai tempi di Bjorn Borg.
http://youtu.be/BwxXUntcbpc?t=32m39s

3) Marat Safin – Roger Federer 5-7 6-4 5-7 7-6 9-7 (Semifinale Australian Open 2005)
Non posso nascondere che ho sempre avuto un debole per quello straordinario (e discontinuo) giocatore che era Marat Safin. Raramente ho visto qualcuno giocare su un campo da tennis con una facilità disarmante come quella del russo. La semifinale disputata con Federer nel 2005 fu, a mia giovane memoria, un incontro di qualità straordinaria dove entrambi giocarono un tennis di altissimo livello. Se c’e’ però un momento che ha segnato l’incontro a favore di Marat e’ stato l’unico match point avuto dall’allora numero 1 del mondo sul 6-5 nel tiebreak del 4° set: 2° di servizio seguita a rete da Federer, Safin spara due passanti micidiali ma lo svizzero risponde con altrettante volèe prodigiose; a quel punto il russo con la punta della racchetta alza un pallonetto maligno che costringe Federer a tentare un disperato tweneer che si affossa in rete. Da quel momento Safin riuscirà a prendere definitivamente in mano le redini del match, concludendo poi il 5° set con il punteggio di 9-7 e conquistando successivamente il suo 2° (e ultimo) slam contro Lleyton Hewitt.

2) Pete Sampras – Patrick Rafter 6-7 7-6 6-4 6-2 (Finale Wimbledon 2000)
La finale di Wimbledon del 2000 mise di fronte due giocatori (quasi) identici tra di loro: Patrick Rafter  e  il 6 volte vincitore Pete Sampras. L’australiano, reduce da una vittoria al 5° contro Agassi, vantava un gioco a rete leggermente superiore mentre il servizio dell’americano era più affidabile (specialmente sulla sua superficie preferita). I primi due parziali finirono entrambi al tie-break: il 1° fu vinto da Rafter e anche nel 2° l’australiano partì a razzo sino al 4-1 e servizio a proprio favore. Ma nel momento topico fu colto dal più classico dei “braccini” e commise un doppio fallo che gli costò carissimo; Sampras difatti riuscì a ribaltare un incontro che sembrava ormai compromesso e si rilanciò verso la conquista del 7° (e ultimo) Wimbledon. Per Rafter l’amarezza sarà doppia in quanto anche nel 2001 verrà sconfitto in finale dalla Wild Card Goran Ivanisevic.

1) Andre Agassi – Pete Sampras 6-4 3-6 6-7 7-6 6-1 (Semifinale Australian Open 2000)

Uno dei grandi classici del tennis  moderno era il confronto di stili tra Andre Agassi e Pete Sampras: da una parte la straordinaria capacità del primo di giocare da fondocampo con uno straordinario anticipo sulla palla, dall’altra il maestro del serve&volley. A prevalere nella maggior parte dei casi era proprio “Pistol” Pete,  ma durante gli Australian Open del 2000 Agassi non si fece sfuggire l’occasione per prendersi la meritata rivincita; sotto 2 set a 1, nel tie-break del 4° parziale i due giocatori misero in mostra tutto ciò che un giocatore dovrebbe fare su un campo da tennis: ace di seconda, accelerazioni di dritto e passanti in corsa. Sul 6-5 in favore del “Kid di Las Vegas” Sampras e’ costretto a servire un’ulteriore seconda e lo sguardo indemoniato di Agassi verso il suo angolo fa presagire cosa succederà a breve: risposta violenta di rovescio e passante di dritto accompagnato da una vigorosa esultanza. L’ultimo parziale verrà dominato da Agassi che in finale supererà in 4 set il russo Kafelnikov e chiuderà così il cerchio delle 4 finali slam consecutive (3 vinte e una persa).

Marco Cardito

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