Sampras: "Raonic è vicino a vincere uno Slam"

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Sampras: “Raonic è vicino a vincere uno Slam”

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Impegnato il 2 maggio a Vancouver per una tappa delle PowerShares Series, Pete Sampras ha rilasciato un’intervista al Vancouver Sun in cui ha parlato di Federer, McEnroe e Raonic

Leggi qui l’intervista originale

Pistol Pete Sampras, il miglior giocatore di tennis della sua generazione, è certamente fra i candidati al titolo di migliore di sempre. Solamente Roger Federer, con 17, ha vinto più titoli del Grande Slam dei 14 dell’americano, l’ultimo dei quali arrivò agli  Us Open del 2002.

Da quanto si è ritirato ufficialmente nel 2003, Sampras ha battuto Federer, 10 anni più giovane, in un match di esibizione, dopo aver perso l’unico incontro fra i due nel circuito ATP. Accadde 14 anni fa al quarto turno di Wimbledon, con il 19enne svizzero che fermò la striscia vincente di Sampras, facendo presagire un cambio della guardia.

Cosa succederebbe se vi incontraste di nuovo?

“Mi distruggerebbe”, ammette Sampras, oggi 43enne, in un’intervista telefonica con il The Vancouver Sun. Potrei tenere il servizio un paio di volte. Questo è tutto. Roger sta ancora giocando benissimo, è ancora motivato, ha ancora voglia di saltare sull’aereo con sua moglie, i suoi bambini e le sue tate perché adora la competizione. Ha ancora voglia di farlo, anche se il suo posto nella storia è assicurato.”

Dopo anni a girare per il mondo e con una grande sicurezza economica – ha guadagnato più di $43 milioni di soli montepremi nell’ATP Tour – Sampras è felice di stare vicino a casa a Bel Air, con la moglie Brigitte, i due giovani figli, Christian e Ryan, centellinando le sue apparizioni locali ed internazionali nel modo che preferisce.

Una di queste rare occasioni sarà Sabato 2 Maggio, al Doug Mitchell Thunderbird Sports Centre dell’Università della British Columbia, quando Sampras visiterà Vancouver per la prima volta. Pistol Pete, John McEnroe, Michael Chang e Mark Philippoussis saranno i protagonisti del torneo di tre ore nel format conosciuto come PowerShares Series, un “legends” tour che ha trovato una nicchia nel mercato nordamericano del tennis e farà il suo debutto canadese alla UBC.

Vancouver e Los Angeles (25 Marzo) sono le uniche tappe del PowerShares a cui parteciperai. Perché Vancouver?
Ne gioco solo un paio, qua e là. Vancouver è piuttosto vicina a casa. Alcune tappe sulla costa est non andavano bene con i miei programmi. I miei bambini non mi hanno visto giocare molto da quando mi sono ritirato. Sarò in mezzo alla famiglia e agli amici.

Quanto sono competitive le PowerShares Series. Fai un po’ di spettacolo, giochi col pubblico o le prendi seriamente?
Abbassiamo la guardia un po’ di più rispetto a quando giocavamo. Non ci mettiamo la stessa intensità. Ci divertiamo. Ma sappiamo che la gente vuol vedere del bel tennis, competitivo. Siamo tutti competitivi per natura. Quando sono sotto di un break voglio vincere. La prendo seriamente.

Nel suo momento di massimo splendore, McEnroe era un caso di studio per la sua incapacità a contenere la rabbia. Lo chiamavano “Superbrat”. I suoi comportamenti sul campo si sono addolciti, ora che va per i 56 anni?
John ha avuto i suoi momenti, qua e là. Ma spero di riuscire a giocare bene come lui quando avrò 55 anni. Il fatto è che lui gioca continuamente, ogni settimana. Non ha perso molte delle sue abilità. Serve bene, gioca bene a rete. Non si muove più così bene, ma ha ancora la passione. Il suo gioco è fantastico per uno della sua età.

Ognuno di voi è stato un prodigio a suo tempo, praticamente dormendo al tennis club da bambini per arrivare dove siete arrivati nello sport. Ce li vedi i tuoi figli seguire il tuo stesso cammino? O non sono nemmeno interessati al tennis?
Socialmente non ho avuto un’infanzia normale. Ero solo concentrato sul tennis. C’è una parte di me che non vuole questo per i miei figli. Voglio che abbiano la passione per qualsiasi cosa decidano di fare. Ma non sono sicuro che i sacrifici richiesti per farcela nel tennis siano facili. La tecnologia ha sicuramente rallentato certe generazioni. Mia moglie ed io siamo come molti genitori, cerchiamo di tenere lontani i bambini dai computer e dagli IPad. Io non avevo queste distrazioni da giovane. È una battaglia portarli fuori a giocare.

Non sembra esserci un altro Pete Sampras all’orizzonte, almeno in America. Qual è il giocatore sul tour che più si avvicina al tuo stile di gioco?
Roger si muove come facevo io e Grigor Dimitrov ha un buon gioco a tutto campo. Entrambi giocano da fondo più di quanto facessi io. Io ero un giocatore serve-and-volley. Questo tipo di giocatore si è quasi estinto oggi. Siamo una razza morente.

Ma Milos Raonic ha lo stesso servizio devastante che avevi tu. Cosa ne pensi del gioco del canadese? Saprai che eri il suo idolo da ragazzino.
Milos sta bussando alla porta per vincere un Major. Si sta avvicinando. Ha un servizio mostruoso, è molto competitivo e si muove bene per la sua stazza. Se ha un difetto, è quello di cercare il gran colpo quando non è possibile. Ha bisogno di trovare il suo ritmo sul campo, quando non colpisce bene la palla, capire quando deve alzare il piede dall’acceleratore. Questo dovrebbe ottenerlo con l’esperienza.

 

Traduzione di Paolo Valente

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