Parola a Sara, una protagonista annunciata «Non posso deludere: Roma mi ama» (Paoletti), Al Foro Italico per stupire (Nizegorodcew)

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Parola a Sara, una protagonista annunciata «Non posso deludere: Roma mi ama» (Paoletti), Al Foro Italico per stupire (Nizegorodcew)

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Rassegna a cura di Daniele Flavi

 

Parola a Sara, una protagonista annunciata «Non posso deludere: Roma mi ama»

 

Francesca Paoletti, la gazzetta dello sport del 28.04.2015

 

La stagione sul «rosso» è entrata nel vivo e mentre i big del circuito si scaldano sui campi di Monaco, Istanbul e Marrakesh, il Foro Italico si tira a lucido in vista della 72′ edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Il torneo, dal 9 al 17 maggio, vedrà impegnati tutti gli azzurri, i primi 42 giocatori del ranking Atp (a cominciare dal numero 1 del mondo e campione in carica Novak Djokovic, che ha rinunciato a Madrid ma freme in vista del torneo romano) e 43 delle prime 45 della classifica Wta, con la numero 1 Serena Williams regina in carica a guidare il seeding. EMOZIONI FORTI Gli italiani, e non lo hanno mai nascosto, amano giocare nel torneo romano pur avendo sempre dovuto affrontare ostacoli emotivi non indifferenti. Le emozioni più grandi in questa occasione le proverà la numero 1 d’Italia Sara Errani; la romagnola, che proprio domani compirà 28 anni, un anno fa arrivò a giocare una storica finale che al tennis azzurro mancava da ben 64 anni. «Saraaaaa, Roma ti ama!»; un urlo proveniente dalle tribune suggellò il successo sulla serba Jankovic in semifinale: «Il pubblico romano è sempre fenomenale — racconta l’attuale numero 15 del ranking —, quando senti di non avere più energie e pensi di non farcela arriva lui a darti una spinta fondamentale. Questo torneo è speciale per tutti noi, certo ci sono tante aspettative ma è normale che sia così». QUALI E PRE-QUALI Prima di incorniciare i big, i 14 campi del Foro Italico già dal maggio saranno teatro del torneo delle prequalificazioni. Oltre ai vincitori dei tornei open, scenderanno in campo anche 16 azzurri invitati dal settore tecnico della Federazione; tra gli altri spiccano i nomi di Luca Vanni (n.119 del mondo), dei giovani Donati, Quinzi, Paolini e Matteucci, fino alla romana Nastassja Burnett rientrata da poco nel circuito dopo un lungo stop per infortunio. Le prequali mettono in palio i pass per il main draw e per le qualificazioni (il 9 e 10 maggio). Al Foro Italico ci sarà spazio anche per «fratelli e cugini» del tennis; dal 6 maggio sono in programma, infatti, quattro tornei di paddle, tra cui uno riservato a vip.

 

Al Foro Italico per stupire

 

Alessandro Nizegorodcew, il tempo del 28.04.2015

 

Così vicini, eppur così lontani. Gianluigi Quinzi e Matteo Donati, gli alfieri del futuro. Il tennis italiano maschile sta aspettando da anni un fondamentale ricambio generazionale, che però tarda ad arrivare. Chi prenderà il testimone che verrà lasciato nelle prossime stagioni dagli over 30 Seppi, Bolelli e Lorenzi? Quinzi e Donati, tecnicamente agli antipodi, sembrano poter ricevere a breve oneri e onori del tennis azzurro. Sono tra i più attesi al Foro Italico per le prequalificazioni degli Internazionali Bnl di Roma al via la prossima settimana. Gianluigi Quinzi, marchigiano classe 1996 e numero 328 Atp, è finito sotto la luce dei riflettori nel 2013, quando riuscì a conquistare il titolo di Wimbledon Junior. Da allora, però, le pressioni mediatiche hanno surclassato i risultati sportivi e «Gian» ha finito per perdersi un po’, anche a causa di alcuni problemi fisici. Dopo una serie (esagerata) di allenatori cambiati, oggi sembra essersi stabilizzato con l’argentino Mariano Monachesi, già tecnico di giocatori quali Coria, Canas, Robredo e Zabaleta, mentre nei tornei viene seguito dal britannico Matthias O’Neill. Mancino, grande lottatore, sta lavorando molto sulla tecnica e sulla parte atletica. «Nell’ultimo periodo sono migliorato moltissimo sotto l’aspetto fisico – ha spiegato Quinzi – e credo che tutto il mio tennis possa risentirne in maniera positiva. La fiducia e, quindi, la parte mentale, sono fondamentali nel mio tennis e migliorando tecnicamente e fisicamente posso crescere tanto. Ho capito che posso tenere il ritmo dei tennisti Top-100, riuscendo a giocarmi lo scambio con tutti». Matteo Donati, classe 1995 da Alessandria, è invece un tennista da «uno-due»: ottimo servizio, risposta fantastica, si adatta a tutte le superfici ma sa esprimersi al meglio su campi in cemento. Allievo del bravissimo caoch Massimo Puci, recentemente ha raggiunto una splendida finale nel challenger di Napoli. «Sono migliorato tennisticamente – ha raccontato Donati – e tutti i colpi funzionano meglio rispetto al passato. Il vero salto di qualità è arrivato dal punto di vista fisico e ora posso tenere un alto livello più a lungo anche in match particolarmente faticosi». Tanti giovani sono stati definiti «salvatori della patria» da appassionati e addetti ai lavori, spesso con risultati ben al di sotto delle aspettative. Perché questa volta dovrebbe andare diversamente? La risposta è: Progetto Over 18. La Federazione Italiana Tennis ha lanciato alla fine del 2014 un’importante campagna a favore dei ragazzi ormai maggiorenni per non abbandonarli, come fatto in passato, nel difficile passaggio dal tennis junior a quello professionistico. Nel settore maschile il responsabile del progetto è Umberto Rianna, ex coach di Bolelli e Starace, molto bravo nel lavoro con i giovani. Nel femminile la figura di riferimento è Tathiana Garbin, ex Top-30 Wta, oggi al seguito delle migliori promesse del tennis rosa. Ex giocatori e coach di livello internazionale a guidare i nostri ragazzi, questa la strada (sacrosanta) finalmente intrapresa.

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