ATP Queen's: Nadal battuto da Dolgopolov in 3 set, Murray supera Lu

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ATP Queen’s: Nadal battuto da Dolgopolov in 3 set, Murray supera Lu

Seconda giornata di gioco al torneo ATP 500 del Queen’s. Male Nadal all’esordio, che esce in tre set contro Dolgopolov, ma si mostra comunque ottimista in conferenza stampa. Wawrinka batte Nick Kyrgios, Murray facile su Lu. In rimonta, avanza anche Dimitrov che batte Sam Querrey

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(Da Londra, Cesare Alfieri)

[1] A. Murray b. Y-H. Lu 6-4 7-5

Il tradizionale understament inglese viene meno in poche e selezionate circostanze. Una di queste è il tempo: una giornata come quella di oggi, e forse ancor più quella di domani, è un “glorious day”. Una giornata gloriosa, insomma, per via dei 24 gradi che costringevano alcuni a tirare fuori anzitempo le creme solari. Un’altra è Andy Murray, con tutte le giustificazioni del caso quando riesci – settantasette anni dopo Fred Perry – a vincere i Championships (e le Olimpiadi in casa). Ebbene, visto il tabellone odierno qui al Queen’s persino i quotidiani inglesi sono stati costretti a dare più spazio al match del giorno (sulla carta) Wawrinka-Kyrgios, o al ritorno di Nadal al Queen’s dopo tre anni, pare per motivi fiscali, o alle ATP Finals che si giocheranno ancora a Londra nella nemesi del Queen’s Club, quella specie di astronave che è l’02 Arena, fino al 2018. Se proprio, il Telegraph ha messo giustamente in guardia James Ward rispetto al fatto che il pendant a pois rossi non superebbe (fortunatamente) i cancelli dell’All England Club.

 

Murray – venendo al tennis giocato – si è detto “egoisticamente contento” della decisione di non muovere le finali da Londra. Si è anche rallegrato delle sue nuove scarpe, per i cultori del genere, apparentemente provate a Miami e in grado di dargli maggiore stabilità. Si è infine mostrato felice della scelta di ritornare sui prati del Queen’s – “i migliori in assoluto” – per la partita di Coppa Davis tra Gran Bretagna e Francia, con quest’ultima “favorita”. E può essere soddisfatto del risultato della sua partita con Lu, conclusa in due set (6-4 7-5) e con buone sensazioni nonostante un servizio migliorabile. Ovviamente, il giocatore di Taipei – bravo a superare le qualificazioni qui al Queen’s , ed allenato dal pesarese Roberto Antonini – non rappresentava il più probante dei test. Nel primo set, Murray ha rischiato andando sotto di un break nel quinto gioco, ma è stato bravo a riprendersi subito il servizio nel game successivo. Nel decimo gioco, lo scozzese ha sfruttato la seconda palla break e ha chiuso il parziale. Murray si è dimostrato davvero concentrato nelle fasi ‘calde’ della partita, quando c’era da chiudere il set o, come nel secondo set, da evitare un pericoloso tie-break.

 

Quello che non si è visto nella partita di Andy è stata l’attitudine più offensiva, à la Henman per intenderci, di cui ha parlato il suo nuovo assistant coach Bjorkman. Nel primo set Andy è sceso a rete tre volte, costruendo i punti col suo classico gioco dalla linea di fondo. In ogni caso, in attesa del figlio di Amelie Mauresmo (forse ad agosto), il coach svedese sarà il più vicino allo scozzese, e sui prati di Wimbledon vedremo forse qualcosa di (un po’) diverso. Nel frattempo, Andy continua il suo momento positivo. Fatta salva l’interruzione sulla terra di Parigi a mano di Djokovic, la stagione sull’erba di casa si è aperta nel migliore dei modi. Tanto che Andy auspicherebbe l’aggiunta di un Masters 1000 sull’erba di casa al calendario ATP. Al prossimo turno incontrerà Fernando Verdasco, un giocatore ovviamente da temere ma “con momenti di up and down” da sfruttare. I pronostici sono per il campione di casa, che negli anni dispari al Queen’s è quasi imbattibile. La striscia di vittorie dice 2009, 2011, 2013. Nel caso, potrebbe raggiungere un club ristrettissimo con giocatori del calibro di John McEnroe, Boris Becker, Roddick e Hewitt, che non potrà più superarli.

 

A. Dolgopolov b. [5] R. Nadal 6-3 6-7(6) 6-4 (Paolo Valente)

Chissà, probabilmente i più delusi saranno gli organizzatori, viste le voci sull’ingaggio versato a Nadal per tornare al Queen’s. Sicuramente però gli spettatori del campo centrale non si sono annoiati nelle 2h13’ di un match dalle mille emozioni, alla fine del quale l’ucraino Dolgopolov, n°79 della classifica mondiale, ha sconfitto per la seconda volta consecutiva in carriera lo spagnolo Rafa Nadal, reduce dal successo di Stoccarda della settimana scorsa. Nel primo set il maiorchino paga carissimo una distrazione nel secondo game, quando si fa rimontare da 40-15 e cede il servizio. Ci si aspetterebbe una reazione immediata dello spagnolo ma invece è Dolgopolov a procurarsi altre 3 palle break nel quarto gioco, che però lo spagnolo annulla. L’ucraino però non si distrae, concedendo pochissimo sul suo servizio e aggiudicandosi il primo set per 6 giochi a 3. Dolgopolov si conferma giocatore da tutto o niente, il suo dritto in particolare esce a volte di metri, ma quando trova il campo è spesso vincente, reso ancora più efficace dalla velocità dell’erba (48-30 il bilancio vincenti-gratuiti dell’ucraino a fine partita). Nadal nel secondo set alza il livello di gioco e non concede più niente al servizio (11/11 con la 2a), tuttavia non riesce a salire mai a palla break, per cui il tie-break è l’epilogo obbligato. Qui Nadal prende subito un mini-break ma subisce un parziale di 4-0 e si ritrova sotto 5-3. Riesce a recuperare un mini-break ma deve fronteggiare un match point per l’ucraino sul 5-6, che annulla con una prima esterna. Una splendida demi voleè di rovescio regala allo spagnolo il set point, che si concretizza sul successivo rovescio largo di Dolgopolov. Quasi inevitabile il break nel terzo gioco del terzo set per lo spagnolo, che ha ormai la partita in pugno. Incredibilmente però il n°10 del mondo si spegne sul più bello, e sul 4-2 in suo favore non vince più un game. Sul 4-3 Dolgopolov si procura due palle break: sulla prima il suo dritto a sventaglio è largo di pochi cm, sulla seconda però viene a prendersi a rete il punto del 4-4. Nel game successivo l’ucraino salva tre palle break e tiene il servizio per il 5-4; sul 30-30 del decimo game una fulminante risposta di rovescio lungolinea dà a Dolgopolov il secondo match point dell’incontro, che Alexandr sfrutta con un passante lungolinea di dritto.

Aggiornamento da Londra. In conferenza stampa, un Nadal a dir poco abbattuto si è sforzato di apparire comunque ottimista in vista di Wimbledon. Sulla partita di oggi, ha detto di aver fatto fatica alla risposta, anche sulla seconda di servizio slice di Dolgopolov. Tuttavia, il maiorchino si è detto soddisfatto del suo atteggiamento. “Ho lottato fino alla fine”, ha dichiarato alla stampa, “non ho mai mollato e avevo la giusta concentrazione”. Ha tracciato anche un parallelo con Roger Federer e la sua partita di ieri ad Halle: “Il miglior giocatore di sempre sull’erba stava per perdere al primo turno”. Laconicamente, Nadal ha commentato che oggi “era il mio turno” ma, in vista di Wimbledon, “rimango positivo mentalmente”. D’altra parte, Dolgopolov ha trovato Nadal migliorato al servizio rispetto ad Indian Wells – dove lo aveva battuto – ma ha aggiunto che sull’erba il diritto di Nadal non rimbalza così alto, ed è più facile da colpire. Simpaticamente, Dolgopolov ha chiosato dicendo che continua a trovare “molto difficile” adattarsi alla superficie in erba, essendo abituato a scivolare sul campo, “persino sul cemento”.

[2] S. Wawrinka b. N. Kyrgios 6-3 6-4 (Paolo Valente)

Bastano 49 minuti al campione del Roland Garros Stan Wawrinka per avere la meglio su Nick Kyrgios. Quella che sulla carta poteva essere la partita più interessante del primo turno del Queen’s ha deluso le aspettative, soprattutto per colpa di un Kyrgios apparso poco ispirato e concentrato. L’australiano non è riuscito a sfruttare le sue doti al servizio (solo 4 ace e ben 6 doppi falli per lui), ma è sembrato anche molto frettoloso nelle scelte, mancando di pazienza nella costruzione del punto e scendendo troppo spesso a rete su attacchi poco incisivi, come dimostra il 5/16 di punti vinti in questo fondamentale. Dall’altra parte Wawrinka è ripartito da dove aveva lasciato a Parigi, spingendo fortissimo da fondo (29 vincenti nel match) e risultando quasi ingiocabile al servizio, concedendo all’australiano solo 9 punti in 10 turni di battuta. Primo set che segue i servizi fino al 4-3, quando Wawrinka sale 15-40 sul servizio di Kyrgios e alla seconda opportunità ottiene il break, chiudendo poi 6-3. Nel secondo il break arriva al terzo game, Wawrinka annulla tre palle del controbreak sul 3-2 con lo schema servizio-dritto, chiudendo poi il match 6-4 col 9° ace del suo incontro.

[6] G. Dimitrov b. S. Querrey 4-6 6-3 6-4 (Paolo Valente)

Il campione uscente Grigor Dimitrov supera il campione 2010 Sam Querrey nella continuazione del match interrotto ieri sera per oscurità alla fine del secondo set. Il bulgaro è sceso in campo deciso a non ripetere il terribile inizio match di ieri, quando si era ritrovato sotto di un set e un break. Il n°11 del mondo si conquista le sue prime palle break nel quinto gioco, ma Querrey annulla con una seconda vincente e un attacco lungolinea di rovescio. Il break arriva poco dopo, quando sul 4-4 Dimitrov sale 15-40 sul servizio dello statunitense e con il dritto a sventaglio vincente si guadagna il diritto di servire per il match. Il decimo game è una pura formalità, Dimitrov tiene il servizio a 0 (4 punti concessi nel terzo set in 5 turni di battuta) e sul dritto largo del n°38 del mondo può esultare per l’approdo al secondo turno.

 

Risultati:

[2] S. Wawrinka b. N. Kyrgios 6-3 6-4
[6] G. Dimitrov b. S. Querrey vs  4-6 6-3 6-4
[5] A. Dolgopolov b. R. Nadal 6-3 6-7(6) 6-4
[1] A. Murray b. [Q] Y.H. Lu 6-4 7-5
[4] M. Cilic b. A. Mannarino 7-6(3) 3-6 6-2
J. Isner b. [Q] J. Donaldson 7-6(11) 6-4
[7] G. Simon b. D. Goffin 6-7(6) 7-5 6-2
[8] F. Lopez b. J. Sousa 6-3 6-4
V. Troicki b. [Q] P.H. Mathieu 7-6(4) 1-6 6-4
[WC] T. Kokkinakis b. J. Chardy 6-7(3) 6-2 6-4
G. Muller b. M. Youzhny 6-7(5) 6-4 7-6(5)

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