Wimbledon, uomini: Djokovic, Wawrinka e Dimitrov in 3 set, Cilic in 5. Raonic spegne Haas

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Wimbledon, uomini: Djokovic, Wawrinka e Dimitrov in 3 set, Cilic in 5. Raonic spegne Haas

Nole Djokovic batte in tre parziali Jarkko Nieminen, all’ultima apparizione a Wimbledon. Grigor Dimitrov si serve di due tiebreak per superare Steve Johnson; al prossimo turno Gasquet, che ha battuto il connazionale de Schepper. Vittoria in straight sets anche per Kyrgios su Monaco , e Isner su Ebden. Marcos Baghdatis resuscita e vince al quinto contro Millman in poco meno di quattro ore, Wawrinka facile su Estrella

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[7] M. Raonic b. T. Haas 6-0 6-2 6-7(5) 7-6(4) (da Londra, Laura Guidobaldi)

In un match dai due volti, il canadese Milos Raonic supera l'”eternoTommy Haas in 4 set, al 6° matchpoint. Standing ovation per il tedesco all’uscita dal campo, da poco nuovamente competitivo dopo l’ennesimo infortunio.

Il giovane, il veterano e l’erba. Questa erba di Wimbledon che piace così tanto a Milos Raonic e a Tommy Haas. Già, perché sul manto verde dell’All England Club entrambi hanno raggiunto, seppur in anni diversi, la semifinale, entrambi fermati dallo stesso giustiziere, un certo Roger Federer. Accadeva nel 2009 per il tedesco, nel 2014 per il canadese che, con quella performance, vanta, per ora, il miglior risultato negli slam. Per Tommy, 35 anni ed ex n. 2 del mondo, oltre al risultato del 2009, l’erba gli regala 2 vittorie nel giardino di Halle. Assente dalle competizioni da più di un anno e sceso al n. 861 dopo l’ennesimo infortunio, il tennista originario di Amburgo è tornato da poco a calcare la scena a Stoccarda e poi ad Halle.

Lo smalto del campione non c’è più, ma la tempra sì. E si vede. Dopo essere stato  bombardato impietosamente dai servizi del n. 8 del mondo – che raggiungono perfino le 145 miglia orarie (terzo servizio più potente nella storia dei Championships), Tommy inizialmente soccombe a Milos che agguanta i primi due set per 6-0 6-2. Sembra la fine, invece… Haas reagisce e il match ricomincia.

Fa caldo, il sole picchia e il clima è umido. Nonostante ciò, gli spettatori del court n. 1 si appassionano sempre di più a un match la cui adrenalina non cessa di aumentare. Così come aumentano gli applausi e lo slancio per Tommy da parte di un pubblico che, però, non dimentica l’aplomb british che lo caratterizza qui a Wimbledon.

Nel terzo set, il tedesco trova progressivamente le misure mentre l’efficacia e l’incisività di Milos cominciano a diminuire. Haas resta attaccato all’avversario fino al 5-5. La reazione positiva continua poiché Milos è costretto a salvare due setpoint per allungare il parziale al tie-break, in cui l’ex n. 2 del mondo sale poi fino al 6-3 procurandosi altri 3 setpoint. I primi due vengono annullati ma l’ultimo è quello buono e la partita si riapre.

Il pubblico si accende sempre di più, lasciandosi andare all’esultanza e ai sospiri. Anche Haas si carica e il quarto parziale è un’altra battaglia il cui epilogo viene deciso nuovamente nei 7 punti decisivi. I movimenti di Tommy ora sono più fluidi, il magistrale rovescio a una mano funziona sempre meglio. Alla fine, però, il canadese ritorna ad essere estremamente efficace, con un totale di ben 29 ace alla fine del match. Sempre propositivo, rapido con i piedi dentro il campo, Raonic continua ad incalzare l’avversario, da fondo e a rete. Avversario che però lotta ancora. La vittoria è sudata per Milos che, dopo 2 ore e 34 minuti, riesce a chiudere al 6° matchpoint per 7 punti a 4.

Non è stato il miglior inizio per me” ha confermato Tommy nell’intervista post-match. “Milos ha giocato estremamente bene all’inizio, mettendomi sotto pressione costringendomi a pensare a quello che dovevo fare e  aperdere un po’ di fiducia. Ma è il bello dei 5 set, non si è mai definitivamente fuori. È migliorato moltissimo negli ultimi anni. Mi ricordo quando aveva 18 anni e possedeva già molte armi. Quando è centrato e in fiducia, è uno dei migliori giocatori del mondo”. Quant’è bello avere la propria famiglia con sé nei tornei? “È fantastico. Chi lo sa, se non avessi la mia famiglia e mia figlia, forse non sarei ancora così motivato in campo. La loro presenza mi sprona molto“. Al prossimo turno Milos Raonic  dovrà vedersela con la stellina Aussie Nick Kyrgios.

[9] M. Cilic b. R. Berankis 6-3 4-6 7-6(6) 4-6 7-5 ( Tommaso Voto)

Vittoria sofferta quella ottenuta al secondo turno dal croato Cilic ( n.9 del ranking) che ha eliminato Berankis (n. 90 delle classifiche) in 5 set, anche se la sua prestazione è stata confusionaria e del tutto insufficiente. In questo match il croato ha avuto qualche picco di rendimento (primo set e tie brek del terzo) ma nel complesso ha giocato male ed è stato imbrigliato dal gioco “basilare” del lituano. La stagione 2015 di Marin è per ora mediocre, anche perché, dopo la straordinaria vittoria degli US Open, ha avuto molti problemi fisici, che hanno minato e non poco la sua preparazione fisica. In questo slam, Cilic è chiamato a difendere i quarti ottenuti un anno fa (perse in 5 set dal futuro campione Djokovic) ed a dimostrare che l’exploit di Flashing Meadows non è stata una parentesi. C’è da dire che Cilic nel primo set parte bene e gioca in modo convincente, ma con il passare dei minuti perde di concentrazione ed intensità e consente al lituano di prendere fiducia. Infatti Berankis vince il secondo parziale (strappando il servizio al croato nel decimo gioco) ed inizia a tenere lo scambio da fondo con semplicità. La partita diventa godibile, ma Cilic continua a mostrare lacune evidenti, infatti commette troppi errori e non riesce a fare la differenza con i suoi colpi, che perdono di profondità e di penetrazione. Una volta vinto il tie break del terzo set Cilic ha un vistoso “down” che galvanizza Berankis che porta il match al quinto. Anzi è il lituano ad essere più propositivo e si procura sul 5-5 due palle break, che Marin annulla in modo perentorio. Fallita questa ghiotta occasione, Berankis va in “tilt” e perde il servizio e la partita. Cilic vince in modo fortunoso e il prossimo match contro Isner ci dirà le sue reali potenzialità del croato.

[4] S. Wawrinka b. V. Estrella Burgos 6-3 6-4 7-5 (Giovanni Vianello)

Ottiene il massimo con uno sforzo minimo Stan Wawrinka, tds 4 e n.4 del ranking, contro il quasi trentacinquenne dominicano Estrella-Burgos, attuale 48 della classifica. I tre set di cui si è composta la partita hanno avuto un andamento simile, Wawrinka è riuscito a gestire le proprie energie e a breakkare una volta per parziale Estrella-Burgos, i break sono arrivati per la precisione sul 4-3 in favore dell’elvetico nel primo set, sul 4-4 del secondo e sul 5-5 del terzo. Estrella-Burgos non ha sfigurato, ma la supremazia di Wawrinka non è mai stata in discussione. Per lo svizzero numerosi serve&volley, qualche problema solamente sui rari colpi in back senza peso del dominicano su cui l’elvetico non è sempre riuscito a spingere con efficacia. Per il dominicano il rammarico di non essere riuscito a portare la partita al quarto, in quanto sul 5-4 in suo favore nel terzo set è stato avanti 0-30 su servizio di Wawrinka, ma non ha concretizzato l’occasione.

[1] N. Djokovic b. J. Nieminen 6-4 6-2 6-3 (Valerio Vignoli)

Dopo Philipp Kohlscreiber al primo turno, Novak Djokovic, testa di serie n.1 del tabellone, supera anche il 33enne finlandese Jarkko Nieminen, all’ultimo Wimbledon in carriera, nella sua marcia verso il terzo titolo sull’erba londinese. Prestazione come al solito molto solida da parte del campione di Belgrado (solo 13 errori non forzati) contro un avversario che si è goduto con lo spirito giusto la sua ultima apparizione sul mitico centrale dell’All England Club, dimostrando di avere ancora un bel tennis e una condizione fisica invidiabile per la sua età. Nel primo set inizio folgorante da parte dell’attuale n.92 del ranking ATP il quale, grazie a tre splendidi vincenti, strappa subito il turno di battuta a Nole. Il campione serbo comincia ad ingranare ma fatica a leggere il servizio del veterano nativo di Masku. Il controbreak firmato Djokovic giunge però immancabile al sesto gioco. Non soddisfatto, l’8 volte vincitore slam va a prendersi il parziale per 6-4 alla prima occasione utile, grazie ad un paio di gratuiti di Nieminen. Il secondo set si rivela decisamente più tranquillo per il n.1 del mondo. Djokovic infatti innesta il turbo e con due break, rispettivamente al quarto e all’ottavo gioco, dà una chiara direzione all’incontro. Tutto facile anche nel terzo parziale (6-3) per Nole, che spegne le velleità del finlandese in poco più di un’ora e mezza di partita. Apprezzabile il gesto finale del n.1 del mondo che incoraggia il pubblico a tributare un meritato applauso a Jarkko Nieminen. Al prossimo turno Djokovic affronterà l’australiano Bernard Tomic, che si è sempre espresso al meglio delle sue possibilità sull’erba di Wimbledon.

F. Verdasco b. [32] D. Thiem 5-7 6-4 5-7 6-3 6-4 (Michele Gasperini)

Grande successo, di puro carattere, quello ottenuto dal No.43 del mondo, Fernando Verdasco, contro la testa di serie No.32 Dominic Thiem, nel secondo turno del torneo di Wimbledon, al termine di una battaglia durata 5 set e oltre 3 ore, giocata molto bene per larghi tratti del match da entrambi i contendenti. L’incontro parte alla grande sin da subito, con intensità e qualità di gioco davvero eccellenti: ambedue i giocatori, ben dietro la riga di fondo, menano fendenti da ogni angolo, soprattutto col dritto anomalo Verdasco e con il rovescio l’austriaco, trovando vincenti a ripetizione. Il parziale prosegue sotto l’insegna dell’equilibrio, rimanendo “on serve” fino al 5-5, quando lo spagnolo per la prima volta nel match si distrae, commettendo due gravi doppi falli e propiziando il break decisivo dell’austriaco, che chiuderà con il servizio nel turno successivo. Il secondo parziale risulta speculare, per molti versi, al primo: nessuno dei due tennisti riesce ad impensierire l’avversario alla risposta fino al decimo gioco, quando Thiem non riesce a servire prime, concedendo chanche di essere aggressivo a Verdasco, il quale ne approfitta immediatamente e pareggia il conto dei set. Nel terzo set iniziano i primi segnali di cedimento fisico di Verdasco, reduce da 4 ore di partita, in primo turno, contro Klizan: lo spagnolo è sempre più impaziente, accelerando appena possibile e commettendo molti errori: gli sono fatali quelli nell’undicesimo gioco quando, con altri due doppi falli, regala break e parziale al suo avversario. Thiem ha ormai il match in mano, ma qui dimostra la (ancora) scarsa esperienza a determinati livelli: nel primo gioco ha subito la chanche di breakkare il madrileno e prendere il largo, ma sbaglia una risposta comoda, non facendo nemmeno giocare un ormai ectoplasmatico Verdasco. Lo spagnolo prende fiducia dallo scarso killer instinct palesato dal 21enne austriaco, strappando la battuta al proprio avversario nel sesto gioco e mantenendolo fino al 6-3, portando il match al quinto. Thiem reagisce bene, nonostante la mazzata, e si porta avanti subito di un break nella frazione decisiva, issandosi sul 3-1: ma, ancora una volta, patisce la personalità del suo avversario, finendo per cederla immediatamente nel game successivo. Il match va in bagarre e a spuntarla è il giocatore più esperto, il quale strappa ancora una volta la battuta al proprio avversario nell’ottavo gioco, chiudendo con il servizio nel turno successivo grazie ad un mirabile passante di rovescio in allungo. Si tratta della 398° vittoria in carriera per Verdasco, il quale affronterà, al prossimo turno, Stan Wawrinka.

[24] L. Mayer b. M. Granollers 6-3 7-6(4) 6-3 (Raffaello Esposito)

Sul court 17, incastrato fra il centrale e il campo 1, secondo turno del torneo fra la tds 24 (ma 21 del mondo, potere di Wimbledon…) Leonardo Mayer contro il n.72 ATP, e gran doppista, Marcel Granollers da Barcellona, rispettivamente vincitori all’esordio di Kokkinakis e Tipsarevic.  Un solo precedente nel circuito maggiore quando prevalse lo spagnolo in due set facili a Kitzbuhel 2013. Leo a 28 anni sta ottenendo i migliori risultati ed è specialista in maratone, come quella con Thiem a Nizza o la partita-record in Davis contro Souza. Entrambi sono giocatori che non si battono da soli, solidi e non propriamente a loro agio sulla Perennial Reygrass tagliata a 8mm di Wimbledon a causa dell’ampia preparazione dei colpi. Mayer serve per primo e il primo set scorre liscio per lui perché l’avversario concede subito palle break, cede la battuta nel quarto game e non recupera più nonostante una occasione nel nono gioco. Leo è consistente in tutti i colpi mentre Granollers paga i molti errori. Nel secondo parziale si difendono i servizi strenuamente e si giunge all’extra set dove Mayer conquista il mini-break decisivo nel quinto punto e lo difende chiudendo 7-4 con un ace. Il colpo è forte per lo spagnolo che si distrae e cede la battuta nel quarto game, annulla d’orgoglio tre match points consecutivi nell’ottavo ma nulla può poco dopo. L’argentino passa al terzo turno nel quale probabilmente incontrerà Kevin Anderson.

M. Baghdatis b. [Q] J. Millman 6-7 (5) 2-6 6-3 6-2 6-4 (Diego Serra)

Vince Marcos Baghdatis un’infinita maratona di 4 ore contro John Millman, australiano numero 120 del mondo, all’esordio a Wimbledon, che ha cullato il sogno di approdare al terzo turno sull’erba inglese. Ha prevalso l’esperienza di Baghdatis, finalista qui nel 2006.  Primo set molto falloso, dove i due tennisti riescono tra il quinto e il decimo game a scambiarsi per ben 5 volte il servizio di seguito. Battuta praticamente nulla e palla che viaggia lentissima. Si va al tiebreak. Si inizia con un mini break Baghdatis, ma subito dopo il cipriota si fa breakkare due volte dal volenteroso australiano. John Millman chiude poi al terzo set point il tiebreak. Il disastro di Baghdatis sembra davvero completo nel quinto e nel settimo game del secondo set, dove Millman riesce di nuovo a strappargli il servizio e a chiudere anche il secondo set per 6 a 2. L’inizio del terzo set appare davvero come il sigillo per la grande impresa australiana. Immediato break nei confronti del cipriota e subito dopo vantaggio per 2 a 0, dopo il servizio. Poi la luce si spegne e le energie vanno all’improvviso in riserva. Break di Baghdatis nel quarto e ottavo game e set vinto per 6 a 3. Il quarto set vede il break iniziale del cipriota e un bis nell’ottavo game. Al terzo set point Baghdatis chiude per 6 a 2. Anche il quinto set è una battaglia, break di Baghdatis al terzo game, e palla break Millman nel sesto game non sfruttata per la stanchezza.  Nell’ottavo game Baghdatis butta via due match point su servizio Millman. Si chiude per 6 a 4 sul suo servizio. Stavolta fatale è il secondo match point. A Millman non riesce il secondo colpaccio dopo Robredo. Per Baghdatis, sfatto dai trenta gradi londinesi, ora Goffin.

[11] G. Dimitrov b. S. Johnson 7-6(8) 6-2 7-6(3) (Giovanni Vianello)

Secondo turno piuttosto agevole per Grigor Dimitrov, n.11 del mondo e tds 11, contro l’americano S. Johnson, n.52 del ranking. . Nel primo set Dimitrov ha concesso due palle break nel primo game, ma le ha salvate entrambe. Il tie-break del primo set è stata una dura battaglia di nervi, con entrambi i giocatori che hanno tenuto il proprio servizio senza lasciare per strada neanche un punto alla battuta fino al 9-8 per Dimitrov, quando il bulgaro è finalmente riuscito ad aggiudicarsi un punto in risposta. Nel secondo set Johnson ha avuto due passaggi a vuoto al servizio, passaggi a vuoto che si sono concretizzati in due break a favore del bulgaro, che ha chiuso 6-2. Nel terzo set Johnson ha rimontato un cospicuo svantaggio nel primo game di servizio, ma ha poi ritrovato fiducia nei propri colpi ed ha anche avuto un set point sul servizio Dimitrov, col bulgaro che ha annullato l’occasione con una prima vincente. Il set si è concluso al tie-break, con il bulgaro che ha dominato.

Risultati:

[1] N. Djokovic b. J. Nieminen 6-4 6-2 6-3
S. Giraldo b. [5] K. Nishikori W/O
[7] M. Raonic b. T. Haas 6-0 6-2 6-7(5) 7-6(4)
[4] S. Wawrinka vs V. Estrella Burgos 6-3 6-4 7-5
[11] G. Dimitrov b. S. Johnson 7-6(8) 6-2 7-6(3)
[14] K. Anderson b. M. Ilhan 6-7(5) 7-6(6) 6-4 6-4
[16] D. Goffin b. [WC] L. Broady 7-6(3) 6-1 6-1
[9] M. Cilic b. R. Berankis 6-3 4-6 7-6(6) 4-6 7-5
M. Baghdatis b. [Q] J. Millman 6-7(5) 2-6 6-3 6-2 6-4
[27] B. Tomic b. [Q] P.H. Herbert 7-6(3) 6-4 7-6(5)
[26] N. Kyrgios b. J. Monaco 7-6(5) 6-3 6-4
[WC] D. Kudla b. A. Zverev 6-3 3-6 7-6(2) 6-4
[21] R. Gasquet b. [Q] K. De Schepper 6-0 6-3 6-3
F. Verdasco b. [32] D. Thiem 5-7 6-4 5-7 6-3 6-4
[17] J. Isner b. [WC] M. Ebden 6-2 7-6(8) 6-4
[24] L. Mayer b. M. Granollers 6-3 7-6 6-3(4)

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