Wimbledon
Wimbledon LIVE: Federer e Djokovic, un anno dopo, ancora loro
Va in scena il tennis che conta a Wimbledon con la disputa delle semifinali maschili. Djokovic e Federer cercheranno di battere rispettivamente Gasquet e Murray per ritrovarsi in finale a Londra ad un anno di distanza dalla sfida del 2015 vinta da Djokovic al quinto set

“Fuori i secondi, finalmente le semifinali” titola Roberto Salerno, nostro inviato a Wimbledon, nel suo pezzo di presentazione delle partite di oggi. Se Federer contro Murray, secondo match in programma sul campo centrale, è sicuramente la sfida più nobile delle due in programma – almeno per titoli e classifiche – non c’è dubbio che ci sarà almeno un po’ di curiosità nel vedere se Richard Gasquet potrà impensierire Novak Djokovic. Proprio ieri Laura Guidobaldi, altra nostra inviata a Londra, si era chiesta se “il timido enfant prodige fosse diventato grande“. La risposta la sapremo oggi, a partire dalle 14 sul campo centrale, con Novak Djokovic che dirà la sua proprio in materia.
ATP
Il Daily Mail: “Niente più restrizioni, nel 2023 russi e bielorussi a Wimbledon”
I media inglesi sono sicuri: Wimbledon fa retromarcia, cade il bando verso i giocatori provenienti da Russia e Bielorussia

Aveva destato un vero terremoto, nella scorsa stagione, la decisione di proibire l’ingresso a Wimbledon a tutti gli atleti russi e bielorussi, in quanto si trattava dell’unico grande torneo ad aver messo in atto un provvedimento così severo. Le polemiche erano aumentate a dismisura quando ATP e WTA reagirono con la decisione di non attribuire punti validi per i rispettivi ranking al torneo.
Oggi desta scalpore l’inversione a U annunciata dal Daily Mail, il quale afferma che Wimbledon aprirà le porte a tutti in questa stagione, a patto che vengano rispettate delle condizioni ritenute vincolanti dalla Lawn Tennis Association.
I giocatori russi e bielorussi gareggeranno sotto bandiera neutra (come accade in tutti gli altri tornei) e saranno espulsi dal torneo in caso di dimostrazioni di sostegno verso l’invasione russa in Ucraina. Insomma, si pretende la totale neutralità, senza l’obbligo di effettuare dichiarazioni contro la guerra in corso.
Sempre secondo il Daily Mail, sarà punito qualsiasi visitatore verrà ritenuto responsabile di qualsiasi dimostrazione esplicita di sostegno alla Russia, come portare la bandiera o parlare in maniera positiva del Paese. Questo per evitare casi di giocatori o persone a loro collegate che si intrattengono con tifosi russi, così come successo al padre di Novak Djokovic durante l’ultimo Australian Open. Tutto deve ancora essere definito e annunciato da parte dell’AELTC, ma il Daily Mail prevede che a Wimbledon ci si possa attenere alle restrizioni in maniera più rigorosa di quanto si sia visto a Melbourne.
La decisone presa dalla LTA è dovuta alle pressioni effettuate da ATP e WTA, che hanno negato al torneo di Wimbledon la possibilità di assegnare punti per le classifiche mondiali, imposto all’organo di governo nazionale del tennis in Gran Bretagna una multa di un milione e mezzo di sterline e minacciato di togliere la licenza agli altri tornei gestiti dall’associazione britannica, come il Queen’s e Eastbourne.
Il governo di Londra sosterrebbe il compromesso proposto da Wimbledon, e avrebbe già chiarito di non voler bloccare le domande di visto arrivate dai giocatori di Russia e Bielorussia e di non voler replicare il divieto del 2022. In questo modo il torneo dovrebbe vedersi riassegnare i punti da attribuire ai partecipanti per le classifiche ATP e WTA, e dovrebbe riaccogliere tra i partecipanti anche stelle del calibro di Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Aryna Sabalenka e Viktoria Azarenka.
Il condizionale in questo caso è d’obbligo in quanto non sono emersi comunicati ufficiali, ma tutto lascia presagire la riapertura a tutti i tennisti delle porte dell’All England Lawn Tennis & Croquet Club.
Matteo Zamponi
evidenza
Tennisti russi a Wimbledon, Murray: “Decisione difficile, la capirei in ogni caso”
Andy Murray è combattuto sulla questione del ritorno in Church Road dei giocatori con passaporto russo e bielorusso: “Mi è dispiaciuto per loro l’anno scorso, ma…”

Continua a tenere banco la questione della partecipazione dei tennisti russi e bielorussi a Wimbledon. Com’è noto, nel 2022 sono stati esclusi questi giocatori per i motivi politici relativi alla guerra russo-ucraina in corso.
Mentre la decisione non è stata ancora presa per il 2023, sulla questione è intervenuto un Andy Murray piuttosto combattuto. “La situazione è davvero difficile e mi dispiace per i giocatori che non hanno giocato lo scorso anno, ma capisco sia difficile anche per Wimbledon prendere una decisione” ha detto alla BBC. ”La mia impressione è che sarà loro permesso di partecipare e non impazzirò se sarà così” ha aggiunto Andy. “Ma se Wimbledon dovesse scegliere un’altra strada, lo capirei”.
Ricordiamo che Murray è molto attivo su questo fronte, avendo vinto l’Arthur Ashe Humanitarian Award dell’ATP lo scorso anno per aver donato più di 500.000 sterline di premi in denaro per aiutare i bambini ucraini vittime dell’invasione russa: la posizione dell’ex n.1 del mondo sull’argomento è stata rivista, dopo che lui si era detto “non un sostenitore” del divieto di partecipazione ai Championships di russi e bielorussi. Vedremo quale sarà la scelta fatta quest’anno, sicuramente la situazione è delicata.
Flash
Wimbledon si adegua agli altri Major: da quest’anno il doppio maschile al meglio dei tre set
La decisione presa dagli organizzatori dopo la finale di oltre quattro ore dello scorso anno. “Speriamo anche che più giocatori sianno incoraggiati a iscriversi al doppio”

I tempi cambiano, e con loro usi e costumi. Il torneo di Wimbledon, il tempio del tennis, si è sempre contraddistinto per la dogmatica rigidità delle sue tradizioni. Fu uno shock culturale l’introduzione del tetto sul campo centrale, inaugurato il 17 maggio 2009; lo fu ancora di più l’edizione mancata del 2020 a causa del Covid-19.
Adesso un’altra novità si abbatte sul torneo più antico della storia: da quest’anno infatti i match di doppio si giocheranno al meglio dei tre set. In quest’ottica i Championships si accodano agli altri tre grandi Major che adottano questa politica ormai da tempo. “Abbiamo preso questa decisione dopo una vasta serie di consultazioni, il cambiamento porterà il torneo di Wimbledon in linea con gli altri Slam – si legge in un comunicato dell’All England Club. In questo modo ci saranno anche maggiori certezze nella programmazione degli incontri. Speriamo anche che in questo modo più giocatori possano essere incoraggiati a iscriversi al doppio”.
Tra i fautori di questa svolta l’australiano Nick Kyrgios, che lo scorso anno dovette abbandonare le velleità di doppio per concentrarsi esclusivamente sul singolare dove arrivò fino alla finale poi persa contro Djokovic. Giova ricordare che la finale dello scorso anno di doppio tra gli australiani Matthew Ebden e Max Purcell e i croati Nikola Mektic e Mate Pavic durò oltre quattro ore; anche da lì la decisione degli organizzatori di cambiare.