All’indomani della vittoria a Wimbledon di Novak Djokovic, Boris Becker torna a tessere le lodi del “suo” giocatore, commentando il momento chiave della finale di Wimbledon contro Roger Federer: “E’ un osso duro per tutti, lo definirei un combattente da strada. Quando il gioco si fa duro, lui si sente bene, quando inizia a sanguinare lui va avanti, non si ferma. All’inizio del terzo set, entrambi i giocatori hanno avuto delle palle break ed è in questi momenti che si decidono i match e Nole lo sente, annusa e capisce che è il momento di dare tutto. Questo modo di fare non sempre funziona, ma almeno non hai rimpianti dopo, quello è stato il momento in cui ha estromesso Roger dalla partita.”
Proseguendo nell’analisi delle fasi finali del torneo, il tedesco – che già in passato si era reso protagonista di una polemica, poi smentita, sul rapporto tra Djokovic e Federer – commentando la sublime prestazione dell’ex numero 1 al mondo in semifinale contro Andy Murray, si è lasciato andare ad una frecciatina nei confronti dello svizzero: “Wimbledon non si vince in semifinale, Roger in quel match ha raggiunto il picco, non poteva giocare meglio di così, ma sentivo e pensavo che se Nole fosse riuscito a rispondere al servizio impostando gli scambi da fondo, avrebbe potuto battere Federer”.