ATP Montreal: Seppi subito fuori con Fognini, che nel 2015 è ancora a digiuno sul cemento

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ATP Montreal: Seppi subito fuori con Fognini, che nel 2015 è ancora a digiuno sul cemento

Andreas Seppi esce sconfitto da Simon nel primo match del torneo, Fognini resiste un set contro Monfils, per lui non è ancora arrivata una vittoria sul cemento nel circuito maggiore. Bellucci la spunta al terzo contro Cuevas, a Robredo il derby spagnolo con Lopez. Tsonga e Coric fermati dalla pioggia (che non c’era)

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B. Tomic b. J. Sousa 6-3 6-3 (Michele Gasperini)

Torna a vincere, nel suo esordio nel Masters 1000 di Montréal, Bernard Tomic, No.26 del mondo, due settimane dopo il successo sul cemento dell’ATP 250 di Bogotà, dimenticando così la falsa partenza nelle US Open Series di quest’anno, sconfitto al primo turno di Washington contro Steve Johnson, poi semifinalista del torneo.
La vittima odierna è il portoghese Joao Sousa, No.40 delle classifiche ATP, al quale ha concesso solo sei giochi e una sola palla break: troppo superiori le capacità di variazioni dell’australiano, sempre con il pallino del gioco in mano, incisivo con la battuta e velenoso grazie ai sapienti tagli inferti con il rovescio, i quali hanno minato alla base l’estremo raziocinio del tennis di Sousa. Il risultato è una partita senza storia: il portoghese senza il ritmo che, solitamente, gli viene concesso, commette molti più errori del solito, finendo per cedere le armi dopo poco più di un’ora di gioco.
Tomic, apparso piuttosto in palla ed in forma, affronterà al secondo turno la testa di serie No.6 del torneo, il croato Marin Cilic.L.Mayer b. H. Chung 6-3 6-4 (Francesco Scurci)

Nel primo turno del Master 1000 di Montreal, vittoria in due set per l’argentino Leonardo Mayer nr 34 del ranking, contro il coreano Hyeon Chung, finalista del torneo Juniores di Wimbledon del 2013, sconfitto dal nostro Gianluigi Quinzi . Notevoli i progressi del giocatore asiatico che ha dimostrato di essere competitivo a questi livelli come indica anche la sua classifica (nr 75), ma che oggi si è dovuto arrendere all’esperienza dell’argentino che ha avuto il merito di giocare meglio i punti importanti. Nel primo parziale Mayer annulla ben 3 palle break su 4 concesse mentre il coreano cede il servizio due volte avendo concesso altrettante chance e pagando un misero 33% di trasformazione sulla seconda . Il break decisivo arriva sul 4 a 3 Mayer che chiuderà, non senza patemi annullando due pericolose palle break, 6-3 al gioco successivo. Nel secondo set sostanziale equilibrio fino al 3 pari, con l’argentino che soffre di più sui suoi turni di servizio, ma Chung, alla prima e unica palla break del parziale, cede la battuta e manda Mayer a servire per il match. Il tennista sudamericano stavolta non si fa pregare e chiude 6-4 in un ora e 22 minuti con una prestazione solida ma non trascendentale. Al prossimo turno affronterà il vincente del derby francese fra Gasquet e Chardy.

 

T. Robredo b. F. Lopez 6-3 3-6 6-3 (Valerio Vignoli)

Tommy Robredo si conferma la bestia nera del connazionale e coetaneo Feliciano Lopez, battendolo per la quinta volta su 5 incontri. Il derby spagnolo tra il n.22 e 21 del ranking ATP si rivela combattuto ma piuttosto deludente come qualità di tennis. Il demerito è soprattutto di un Lopez poco ispirato e discontinuo. Pronti via e il bel mancino di Toledo concede al suo avversario il proprio turno di battuta con un doppio fallo. Lopez prova a recuperare lo svantaggio, procurandosi 5 palle break, 1 al terzo gioco e 4 (di cui 3 consecutive) nel quinto gioco. Ma Robredo, solido in palleggio ed estremamente efficace con la prima di servizio, non si fa mai sorprendere e chiude il parziale per 6-4. Anche nel secondo set Feliciano si complica la vita perdendo ancora subendo immediatamente il break. Tuttavia gli equilibri in campo cominciano a mutare: Lopez limita i gratuiti e Robredo fatica con la seconda. Così “Feli”, promesso sposo, conquista prima il tanto sospirato break al decimo tentativo e poi il set per 6-3. Il parziale decisivo sembra procedere in maniera più lineare ma il brevilineo giocatore nativo di Hostalric riesce a prendere il sopravvento e a vincere meritatamente l’incontro in poco meno di due ore di gioco. Lo attende Andy Murray al prossimo turno. Lopez invece rischia di scivolare in classifica dato che difendeva la semifinale in Canada.

[9] G. Simon b. A. Seppi 6-2 6-4 (da Montreal, Vanni Gibertini)

Esordio amaro per Andreas Seppi in questa stagione sul cemento nordamericano: si confermano le sue difficoltà ambientali al di là dell’Atlantico, dove in carriera ha raccolto sempre abbastanza poco, nonostante le sue caratteristiche di gioco si adatterebbero bene alle superfici dure. “Il gioco [di Simon] è molto particolare, lo accuso sempre, ti fa giocare tante palle e non è facile giocarci – ha detto Seppi del suo avversario dopo la partita – ovviamente non era un match facile, ma tutto sommato non è neppure andata troppo male”.
Il match si è prevedibilmente sviluppato su lunghi scambi da fondocampo, con entrambi i giocatori che hanno cercato quando possibile di forzare sulla risposta per prendere in mano il pallino del gioco, anche se con risultati piuttosto alterni. Solo due le palle break avute a disposizione da Seppi, entrambe nel primo set, sulla seconda delle quali ha probabilmente qualcosa da recriminare, non essendo riuscito a tenere in campo una volée di diritto non impossibile con Simon molto fuori dalla linea di fondo. Quel punto avrebbe consentito ad Andreas di restituire il break appena subito sul 2-3 e di mantenere il match in linea di galleggiamento. Invece da lì in poi il francese si è involato incamerando facilmente la frazione.

Nel secondo parziale aderenza pressoché totale alla regola del servizio con zero palle break nei primi nove game ed un solo gioco approdato ai vantaggi. “Poi [sul 5-4] ho fatto subito un errore gratuito, lui ha vinto un bel punto in risposta, quindi ho perso uno scambio lungo e mi sono trovato subito 0-40”. Il doppio fallo finale ha fatto il resto, consegnando il match a Gilles Simon che affronterà al secondo turno il vincente tra Victor Troicki e Mikhail Youzhny.

In questo periodo sento che come gioco non sono così lontano dai migliori – ha concluso Seppi – ma mentalmente forse lo sono un po’ di più di quanto dovrei essere. In ogni modo c’è un po’ di tempo per lavorare, mi sento un po’ meglio degli anni passati e spero di fare un po’ meglio a Cincinnati”.

[15] G.Monfils b. F. Fognini 6-3 6-1  (da Montreal, Vanni Gibertini)

Monfils: “Per vincere uno Slam mi manca solo un po’ di fortuna”

E’ bastata poco più di un’ora a Gael Monfils per aver ragione di Fabio Fognini e porre fine al percorso degli italiani nel tabellone di singolare di questa Rogers Cup. Dopo la mezz’ora di ritardo provocata dalla pioggia, i due protagonisti sono scesi in campo determinati a dar spettacolo con gli straordinari colpi di cui sono capaci. Scambi ad alta velocità, che terminavano molto più spesso con errori che con colpi vincenti, ma questo a buona parte del pubblico “glamour” accorso alla prima serale del torneo interessava meno degli occasionali colpi con il botto.
Il primo break per il francese arriva subito, sull’1-1, quando due doppi falli e ben sei gratuiti di Fognini regalano il vantaggio a Monfils che invece, dal canto suo, quando nel game successivo si trova sotto 0-40 (grazie a 3 bei punti dell’italiano), mette il turbo sulla battuta, annulla quattro palle break e consolida il vantaggio. Da quel momento Fognini è sempre costretto a rincorrere, riuscendo a procurarsi solamente un’altra palla break in tutto il resto del match, peraltro annullata ancora in maniera molto brillante con una combinazione servizio-diritto.

Nel computo dei punti, al termine del primo parziale Fognini è sotto soltanto di 3 unità rispetto al suo avversario (32-35), a dimostrazione di un sostanziale equilibrio dal punto di vista del gioco, equilibrio che però viene meno dopo pochi minuti, quando sullo 0-1 nel secondo Fognini perde la battuta da 30-0 con due doppi falli e quattro gratuiti, conditi da una racchetta scaraventata per terra ed una pallata in tribuna. Il match finisce lì: parziale di 14-1 per Monfils, game della bandiera per Fabio ed inevitabile 6-1 in soli 63 minuti, giusti per battere la pioggia che si sarebbe scatenata da lì a poco.

Si sapeva che il sorteggio non era stato benevolo con Fognini, che provenendo dalla terra battuta avrebbe avuto bisogno di un avversario più morbido per iniziare la sua campagna sul cemento. Come detto il ligure ha patito molto il servizio di Monfils, forse non ancora del tutto abituato ai rimbalzi veloci, e si è anche fatto massaggiare il polso destro nell’intervallo tra il primo ed il secondo set. Sarà quindi necessario rivalutare il n.2 italiano a Cincinnati per capire meglio il suo stato di forma in vista degli US Open ed anche dell’importante spareggio di Davis in programma ad Irkutsk in Russia.

Fognini insieme a Montanes e Mahut è l’unico top 100 a non aver ancora vinto un match sul cemento nel circuito maggiore.

I. Karlovic b. J. Janowicz 6-4 7-6(6) (Marco Lauria)“The best Ace-r of all time” (forse, dato che l’ATP ha registrato il numero degli ace solo a partire dal 1991). Certo è che l’ace rate, ovvero il tasso di ace di Ivo Karlovic è fenomenale: 23,1%, quasi un servizio vincente ogni quattro. Cifre da far girare la testa, ed oggi è toccato a Jerzy Janowicz, in una battaglia tra big server che non ha disatteso le aspettative dei cultori del gesto. Eppure il match si era aperto con due palle break a favore del croato, che vince il sorteggio e sceglie di rispondere. Scelta inusuale ma sagace, se non fosse per quei due dritti che piovono al di là della linea di fondo campo salvando la pelle al polacco. Dove non risolve il servizio arriva in soccorso il vincente di dritto sulle risposte bloccate di entrambi, leitmotiv che si ripete sino al tre pari. Il primo a cedere è Janowicz che fatica a trovare continuità col servizio e latita in risposta, vessato dalle bordate del croato. Karlovic porta a casa il primo set col 94% di punti ottenuti con la prima di servizio contro il 71% del polacco.

In un match monocorde con servizi così dominanti sono i numeri l’unica soluzione per descrivere ciò che accade. Il croato rallenta con le percentuali della prima di servizio, mentre Janowicz cresce a dismisura arrivando al tie-break senza concedere nemmeno un punto in risposta e servendo il 79% di prime in campo contro il 61% di Karlovic. Il tie-break però è un folle festival di mini-break, con Janowicz che fa il bello e il cattivo tempo, salvando ben quattro match point prima di girare sul sei pari e commettere il secondo doppio-fallo del set che consegna il match a Karlovic. A fine match saranno 33 gli ace totali (19 quelli del croato). Next Stop Milos Raonic, con buona pace dei giudici di linea.B. Coric vs [10] J. Tsonga 1-2 sosp. per pioggia (da Montreal, Vanni Gibertini)

Uno dei match più attesi di primo turno è stato prima sospeso e poi rimandato a martedì a causa del maltempo. Tsonga e Coric sono stati bloccati da un temporale sul 2-1 per il francese, senza break. Sono poi riusciti a tornare in campo dopo circa un’ora negli spogliatoi, quando una pioggerellina leggera ha convinto il giudice arbitro, di comune accordo con i giocatori, a rimandare il match all’indomani, concludendo quindi la sessione un minuto prima delle 22 locali. Per la verità la pioggerellina è cessata dopo una decina di minuti, ed il tempo ha retto per almeno un paio d’ore dopo la sospensione, ma le previsioni a quel punto erano pessime, ragion per cui si è preferito prendere questa decisione che ha scontentato più di qualche spettatore.

Risultati:
[9] G. Simon b. A. Seppi 6-4 6-2
T. Robredo b. F. Lopez 6-3 3-6 6-3
S. Stakhovsky b. [WC] F. Peliwo 6-1 5-7 6-2
I. Karlovic b. J. Janowicz 6-4 7-6(6)
B. Tomic b. J. Sousa 6-3 6-3
S. Querrey b. M. Klizan 6-3 6-3
T. Bellucci b. P. Cuevas 7-6(4) 4-6 7-6(4)
L. Mayer b. [Q] H. Chung 6-3 6-4
[Q] D. Young b. [Q] D. Kudla 6-3 6-4
G. Muller b. [WC] P. Bester 6-2 6-3
[15] G.Monfils b. F. Fognini 6-3 6-1
B. Coric vs [10] J. Tsonga 1-2 sosp. per pioggia

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Italiani in campo sabato 30 settembre: a Pechino Arnaldi sfida Jarry, esordio per Trevisan e Cocciaretto

Matteo Arnaldi cerca un posto nei quarti. Cocciaretto e Trevisan nel main draw, Bronzetti al turno decisivo delle qualificazioni

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Matteo Arnaldi – Coppa Davis 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)

Chissà se Nicolas Jarry ha ancora gli incubi notturni in tonalità azzurra. Fatto sta che incrocerà nuovamente i colori italiani anche all’ATP di Pechino. Sarà Andrea Arnaldi il suo avversario agli ottavi del torneo. Per il sanremese la speranza di procedere spedito in questa competizione.

Come al solito, in terra cinese, week-end denso di appuntamenti e il sanremese avrà modo di mettere in difficoltà il n. 1 di Cile. La sfida tra questi due tennisti è la prima in assoluto. Start alle ore 6.30 italiane di sabato.

Le quote pendono dalla parte del cileno favorito a 1.75 contro i 2.20 dell’azzurro sui principali bookmaker, con qualche oscillazione, nelle ultime ore, in favore dell’azzurro.

 

In campo femminile, Elisabetta Cocciaretto sfiderà Marta Kostyuk nel primo turno WTA 1000 di Pechino. L’azzurra sarà in campo alle ore 6.30 contro l’ucraina apparsa in gran forma nell’ultimo periodo. Unico precedente tra le due tenniste è quello del torneo 2023 di Miami, con l’azzurra sconfitta 6-3 6-2. Cocciaretto sfavorita a 2.85, mentre la vittoria dell’ucraina è quotata 1.39. Martina Trevisan, invece, sfiderà Tatjana Maria nel primo turno del WTA di Pechino. Unico precedente tra le due tenniste risale al 2019 al torneo di Acapulco. Tedesca che vinse in due set. Quote pressoché alla pari, con il divario più ampio offerto da bwin: Martina 1,87, Tatjana 1,90.

Sempre a Pechino, si completeranno le gare per l’ingresso nel tabellone principale del torneo. In campo l’azzurra Lucia Bronzetti alle ore 8.00 italiane. La n. 65 del ranking affronterà Ashlyn Krueger. Non ci sono precedenti tra le due, con le quote che vanno da 1.64 di Eurobet per l’americana a 2.18 per l’italiana.

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ATP Pechino: Alcaraz fatica solo in avvio, Zverev doma un ritrovato Schwartzman. Tsitsipas out con Jarry

Ruud elimina Struff ancora a corto di condizione, bene Rublev con Norrie. Musetti e Arnaldi sulla strada di Alcaraz e Jarry

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Ultimi match di primo turno al China Open di Pechino: protagonisti in positivo Rublev, Alcaraz, Zverev e Ruud, mentre di nuovo delude Tsitsipas.

[8] A. Zverev b. D. S. Schwartzman 6-7(2) 6-1 6-4

Alexander Zverev parte con il piede giusto e supera, pur non non senza difficoltà, un redivivo Diego Schwartzman. Il tennista argentino è parso finalmente aver ritrovato colpi e gioco di gambe che lo hanno portato fino alla ottava posizione del ranking tre anni fa. L’attuale numero 133 del mondo nel primo parziale è riuscito a strappare la battuta al tedesco e a salire 4-2 chiudendo il game con uno splendido passante incrociato di dritto.

 

Zverev non si impressiona e coglie il controbreak nel game successivo, togliendo poi una seconda volta il servizio al rivale e andando a servire per il set sul punteggio di 6-5. Schwartzman è però capace di forzare la soluzione al tie-break e di vincerlo nettamente, chiudendo il campo a ogni iniziativa offensiva di Zverev. Il 7-2 finale è firmato dalla migliore versione del “Peque”.

La reazione del vincitore di Amburgo è perentoria: il secondo set dura poco più di mezz’ora e termina 6-1 con solo 11 punti complessivi ceduti dal tedesco, di cui tre alla battuta. Il parziale decisivo vede il rientro di Diego, che ritrova spazio dopo la poderosa grandinata di colpi vincenti subiti nella frazione centrale. Schwartzman fa buon uso anche della palla corta per spezzare il forcing del rivale e arriva a conquistarsi una palla break sul punteggio di 3-2. Persa l’occasione, è lui a cedere il servizio sul 4-4, inchinandosi ad un passante di rovescio della testa di serie numero 8. Poco dopo arriva l’epilogo del match: per Zverev ora un secondo turno con Davidovich-Fokina.

N. Jarry b. [4] S. Tsitsipas 6-4 6-4

La stagione altalenante di Stefanos Tsitsipas continua con l’eliminazione al primo turno contro il cileno Nicolas Jarry. L’atleta ateniese non ha in realtà demeritato giocando un primo set tiratissimo con il cileno protagonista in Coppa Davis a Bologna contro gli azzurri. Nel parziale d’apertura, infatti, il campione di Los Cabos ha servito il 78% di prime palle e ha egregiamente difeso i propri turni alla battuta.

Lo stesso è però riuscito a fare il sudamericano e l’equilibrio è stato rotto da un rovescio in rete del numero 5 del mondo, incapace di contenere una violenta risposta del cileno sul punteggio di 4-4. La differenza nel parziale è dipesa proprio dalla seconda palla del favorito in campo, troppo tenera per le risposte violente del ventisettenne di Santiago. Quattordici colpi vincenti per Jarry contro solo uno in meno di Tsitsipas: cinque a due gli errori per un set di alta qualità.

Nella seconda frazione calano le percentuali al servizio di Stefanos e diventa ancora più difficile per lui contenere l’esuberanza del rivale nei colpi di rimbalzo. Sul 2-2 il greco commette doppio fallo sulla palla-break e spacca la racchetta prima di andare a sedersi per il cambio di campo. Rimarrà l’unico break del set.

Jarry si fa notare per una migliore continuità alla battuta e anche per alcune soluzioni acrobatiche nei pressi della rete davvero pregevoli per uno della sua statura. Il cileno manca due match point sul 5-3 mandando lunghi due dritti, di cui uno in risposta, ma chiude nel game successivo con una splendida volée smorzata di dritto. Il suo prossimo avversario sarà il nostro Matteo Arnaldi.

[1] C. Alcaraz b. [Q] Y. Hanfmann 6-4 6-3

Rientro positivo per Carlos Alcaraz, che torna in attività dopo la sconfitta in semifinale allo US Open contro Medvedev. Il murciano ha avuto le sue tribolazioni soprattutto nella prima frazione, durante la quale ha comprensibilmente faticato a trovare i suoi meccanismi di gioco più naturali. Per lui sei errori non forzati e soprattutto una seconda palla di servizio ancora non pienamente competitiva.

Il tedesco ha subito due break ma ha saputo riportarsi in parità sul 4-4 con una buona regolarità e giovandosi di un Alcaraz ancora incerto. Per fare la differenza il numero 2 del ranking ha dovuto dare tutto proprio nel nono gioco, cogliendo il break decisivo alla quarta opportunità. Per lui, comunque, nel 6-4 finale fanno bella mostra anche quattordici vincenti.

Nella seconda frazione le differenze tra i due contendenti si fanno più marcate e, soprattutto, l’asso iberico registra la seconda palla di servizio: Hanfmann non conquisterà nessuna palla-break e nei propri turni alla battuta vedrà il rivale guadagnare sempre più terreno. Carlos toglie il servizio per due volte e chiude la pratica in poco più di mezz’ora: ad aspettarlo al secondo turno ora c’è Lorenzo Musetti.

[7] C. Ruud b. J. L. Struff 7-6(5) 6-3

Seconda sconfitta nella “Campagna d’Asia” per Jan-Lennard Struff: dopo lo stop con Nishioka a Zhuhai, il tedesco, alla sua terza partita dal torneo di Halle a giugno, cede in due set a Casper Ruud, a sua volta al primo appuntamento agonistico dopo Flushing Meadows.

Il numero 22 del mondo gioca come di consueto a viso aperto e senza paura di sbagliare. Nel primo parziale dispone di una prima palla molto redditizia, ma la mette in gioco solo nel 45% dei casi. Coglie dieci punti a rete su 13 complessivi discese nei pressi del net e mette a referto 27 colpi vincenti. Di fronte a tale esuberanza Ruud si aggrappa principalmente alla battuta e, non appena l’avversario concede spazio, è lesto a prendere l’iniziativa: per lui i vincenti sono ben 18, uniti a solo 5 errori. Un break per parte e la decisione finale allo jeu decisif premia proprio il norvegese, che chiude al quarto set point per 7-5.

Nel secondo parziale il tennista di Warstein accusa chiaramente problemi di affaticamento: cala l’efficienza alla battuta e Ruud è semplicemente perfetto nel contenere e nel ripartire. Il norvegese mette a segno ben 17 vincenti, quattro in più del suo avversario, che dal 3-3 in poi conquista solo sei punti cedendo per due volte la battuta. Casper chiude al terzo matchball e incrocia nel secondo turno il cammino di Tomas Etcheverry.

[5] A. Rublev b. C. Norrie 4-6 6-1 6-4

Esordio con grattacapi ma lieto fine per la testa di serie numero 5 Andrey Rublev, che impiega tre set e poco più di due ore per avere ragione dell’inglese Cameron Norrie.

Il tennista britannico, aiutato da un’ottima prestazione al servizio, non concede palle-break nel primo set e toglie la battuta al russo sul 3-3, nell’unico game in cui il giocatore alla risposta trova chance per aggiudicarsi il game.

Rublev reagisce nel parziale di mezzo riuscendo a controllare decisamente meglio il servizio dell’avversario. Facendo leva su questo e sul brusco calo nella percentuale di prime palle in campo di Norrie, il seeded five può alzare il livello del suo forcing e trovare con maggiore facilità il tempo per spingere di dritto dal lato sinistro del campo.

Incamerato il parziale con il punteggio di 6-1, Rublev gioca un terzo set sontuoso mettendo a segno ben 21 colpi vincenti e solo tre errori. Intoccabile alla battuta, il moscovita toglie il servizio nel terzo gioco al suo avversario e chiude per 6-4 al secondo matchpoint, fissando un appuntamento con Ugo Humbert al secondo turno.

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ATP Astana: passano il turno Korda e Lehecka. Avanza a fatica Mannarino, niente da fare per Fucsovics

Partita intensa quella tra l’americano e Popyrin che ha visto i primi due set finire al tie-break. Per la testa di serie n.5 ottavi di finale contro il portoghese Borges

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Sebastian Korda - Winston-Salem 2023 (Twitter @atptour)

Secondo tornata di incontri dell’Astana Open, torneo ATP 500 che si gioca sui campi in cemento di Nur-Sultan, in Kazakistan. In campo quest’oggi nomi importanti come Korda, Fucsovics e Lehecka, ma non sono mancate le sorprese.

S. Ofner b. M. Fucsovics. 2-6 6-2 6-3.

Esce di scena Marton Fucsovics, l’ungherese si fa rimontare dall’austriaco Ofner dopo un primo set che faceva presagire tutt’altro epilogo. E sì perché nel primo set Fucsovics strapazza Ofner grazie a un impeccabile rendimento con la prima palla (100% di punti vinti) e con i due break ottenuti chiude il primo parziale 6-2. Nella ripresa si inverto i ruoli: adesso è l’austriaco a macinare punti al servizio mentre cala drasticamente l’efficacia in battuta dell’ungherese. Ofner breakka due volte Fucsovics nel quarto e nell’ottavo gioco per il 6-2 del secondo set.

 

Nel terzo e decisivo set i due giocatori si barricano dietro i propri servizi. Fucsovics si guadagna ben tre chances di break senza riuscire a convertirne nessuna (grazie all’arcigna difesa di Ofner con la seconda di servizio). L’austriaco ne approfitta con il break nel secondo gioco, che è quello che fa la partita. Al prossimo turno per Ofner la testa di serie n.3, il kazako Bublik.

[5] S. Korda b. A. Popyrin 7-6 (5) 6-7 (4) 6-4

E’ stata una partita molto combattuta quella tra l’americano Korda e l’australiano Popyrin, vinta dal primo al terzo set. Un match intenso, dove il servizio è stato l’ago della bilancia, che alla fine ha premiato il giocatore più solido. Nel primo set non ci sono stati break, nonostante alcune chances non andate a segno per entrambi. Sia Korda che Popyrin hanno mantenuto alto il rendimento in battuto rendendo difficile all’altro rispondere. Si va così al tie-break dove Korda riesce a spuntarla al dodicesimo e ultimo punto. Nella ripresa si segue lo spartito del set precedente: troppa solidità al servizio rendono difficile ogni tentativo di break.

Ad andarci vicino è Popyrin sul 5-4, quando arriva a due palle break, ma Korda rimedia in extremis rimandando tutto ancora al tie-break. Qua i break e contro-break si susseguono fino a premiare la caparbietà dell’australiano che vince per 7 punti a 4. Nel terzo set Popyrin ha un calo di energie fisiche e mentali dopo le fatiche del secondo set. Va sotto di un break nel terzo gioco, ma rimane in attesa di una possibilità per rientrare, cosa che avviene nell’ottavo gioco quando aggancia Korda nel punteggio. Nemmeno il tempo di metabolizzare la cosa che l’americano arrembante si riprende il break subito e va a chiudere per l 6-4 finale. Al prossimo turno per lui il portoghese Borges.

GLI ALTRI INCONTRI – Nei restanti match di giornata c’è la stata la vittoria della testa di serie n.6, il francese Adrian Mannarino, che ha sconfitto in tre set (6-2 5-7 6-3) il russo Alibek Kachmazov. Passa il turno anche la testa di serie n.4, il ceco Jiri Lehecka, che impiega due set – 6-2 7-6 (3) – per avere la meglio sul bielorusso Egor Gerasimov. Avanza anche il serbo Hamad Medjedovic che sconfigge con un duplice 6-4 il tennista russo Alexander Shevchenko

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