WTA Cincinnati: Serena passa col brivido, ora trova Svitolina. Jankovic-Halep l'altra semifinale

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WTA Cincinnati: Serena passa col brivido, ora trova Svitolina. Jankovic-Halep l’altra semifinale

Nel primo quarto di finale a Cincinnati, Serena Williams rimonta un set ed un break ad Ana Ivanovic. In semifinale sfiderà Elina Svitolina che ha sconfitto in 3 set la testa di serie numero 7 Lucie Safarova. Jelena Jankovis supera la qualificata Schmiedlova in 2 set lottati e trova la Halep che ha superato la Pavlyuchenkova

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[1] S. Williams b. [6] A. Ivanovic 3-6 6-4 6-2 (Raffaello Esposito)

Serena Williams e Ana Ivanovic aprono la serie dei quarti di finale femminili sul centrale nella sessione pomeridiana. Entrambe sono andate al terzo una volta per giungere fin qui ma Ivanovic ha più riposo nelle gambe grazie al ritiro di Venus. Precedenti senza storia con la regina WTA avanti per otto a uno, unica sconfitta negli ottavi degli Australian Open 2014. La serba potrebbe ispirarsi alla recente dichiarazione di John McEnroe – il quale si è detto convinto di poter ancora battere Serena – per credere in sé stessa, cercare il suo tennis migliore e vincere. Meno di questo non basterà.

La serba serve per prima e cede la battuta a 15, ma l’avversaria restituisce subito il favore con lealtà e la partita vera di fatto comincia sull’uno a uno con Ana che tiene la battuta e si porta avanti nel punteggio. Serena invece ha un inizio amletico, non ha deciso se essere o non essere e nel frattempo non mette mai la prima, scentra spesso la palla e cede nuovamente la battuta trovandosi sotto quattro a uno. Solo dopo il cambio campo difende il servizio, ma annullando una palla break letale sul 30-40 con una seconda palla pesante. Ora Williams ha deciso, sceglie di essere e d’improvviso comincia a giocare con l’intensità e la pesantezza di palla che le sono proprie, strappa il servizio a Ivanovic con un dritto incrociato e uno schiaffo al volo  e recupera lo svantaggio. Ma la numero uno non è in giornata, sta servendo col 31% di prime palle e si auto infligge un altro break con un doppio fallo. Stavolta la giocatrice serba non si fa pregare e chiude il set per 6-3 con un rovescio “baseball” che Serena quasi non vede passare.

Ma l’orgoglio della campionessa statunitense non è mai fuori forma ed ecco presentarsi nel secondo set una giocatrice non ancora in palla ma finalmente convinta. Cavallerescamente Ivanovic le da una mano regalandole il proprio turno di battuta con due doppi falli consecutivi seguiti da un dritto lungo e così Serena scappa sul tre a zero. Il suo gioco però è intermittente e Ana rientra giocando benissimo e non mollando mai con lo spirito di una tigre. Williams onestamente le dà una mano non riuscendo a trovare il suo gioco ma la numero sei del mondo non ruba nulla e colpisce duro con lo schema rovescio slice seguito dal dritto lungolinea. Così facendo è lei adesso ad andare avanti di un break sul quattro tre ma Serena non muore mai e con un po’ di fortuna e l’aiuto del nastro recupera lo svantaggio e difende la sua battuta per il cinque quattro. In queste condizioni di punteggio la numero uno non sbaglia mai, Ivanovic subisce questa pressione e va sotto 15-40, annulla tre palle set con coraggio ma sulla quarta non può nulla. Siamo un set pari dopo un’ora e venti di gioco.

Nel terzo la serba è al suo meglio e scappa ancora sul due zero ma è storicamente troppo insicura al servizio per sentirsi tranquilla ed infatti nel quarto game cede a sua volta il vantaggio acquisito. La verità è che Williams ha ormai una sicurezza in sé stessa così grande, una tale esperienza e colpi così dominanti da sapere precisamente quando elevare il suo gioco per vincere le partite e questo è uno di quei momenti. Dallo zero due iniziale la regina vince così sei games consecutivi e chiude per sei due una partita che forse non meritava. Ma nel tennis i punti si pesano, non si contano e Serena si aggiudica sempre quelli importanti.

[14] E. Svitolina b. [7] L. Safarova 6-4 2-6 6-0 (Giovanni Vianello)

Piccolo colpo di scena a Cincinnati, nel torneo femminile la tds 14 Svitolina, ucraina, ha eliminato la tds 7 Safarova, della Repubblica Ceca. Il match è stato un tipico match tra giocatrici dell’Est Europa, giocatrici che puntano tutto sulla spinta e sullo sbagliare meno possibile, e come spesso accade ne è uscito un match equilibrato, che ha visto prevalere la gocatrice che meglio si è adattata al caldo dell’Ohio. Nel primo set la Svitolina è andata avanti 5-2 con due break ed ha chiuso alla seconda occasione di servire per il set. Nel secondo set al contrario la Svitolina ha sbagliato molto grazie anche ad una migliore Safarova e la frazione è andata alla ceca per 6-2. Nel terzo set c’è stata una sola giocatrice in campo, la Svitolina, con la Safarova che è apparsa avere altro per la mente.

J. Jankovic b. [Q] A.K. Schmiedlova 6-4 6-2 (Raffaello Esposito)

Con la sessione serale si completano i quarti del tabellone femminile. Si fronteggiano piuttosto a sorpresa la giovane qualificata Schmiedlova, n° 41 WTA e recente vincitrice a Bucarest contro Sara Errani,  opposta alla trentenne ex numero uno del mondo Jelena Jankovic, sempre una cliente pericolosa nelle buone giornate e attualmente al venticinquesimo posto della classifica mondiale.

E’ proprio la serba a trovare il primo strappo dell’incontro togliendo il servizio all’avversaria in un quinto game da quattordici punti e confermando poi per il quattro due. Ma la tennista slovacca gioca bene, colpisce profondo e riaggancia Jelena sul quattro pari salvo poi distrarsi fatalmente nel nono gioco e subire il break che decide il set per Jankovic col punteggio di sei quattro. E’ l’esperienza che ha deciso il primo parziale ed è sempre l’esperienza che consiglia a Jankovic di continuare in pressione per non dare tregua all’avversaria. Operazione che riesce perfettamente perché la serba brekka in apertura e si stacca subito sul due zero. Schmiedlova è brava e testarda, non molla e pareggia temporaneamente. Ma la ventenne qualificata non ne ha più dopo un torneo disputato alla grande. Jelena annusa l’aria, capisce la situazione e accelera senza che lei possa starle più dietro. Quattro games consecutivi sanciscono il sei due che la spinge in semifinale contro Simona Halep.

[3] S. Halep b. A. Pavlyuchenkova 7-6(3) 6-2 (Diego Serra)

Simona Halep batte in due set Anastasia Pavlyuchenkova e accede alle semifinali del WTA di Cincinnati. Partita vera e combattuta tra la numero 3 del mondo e la tennista russa solo nel primo set. S’inizia subito con un break nel primo game subito dalla Halep e sembra di rivedere il match di ieri contro la Petkovic, con Halep decisamente in difficoltà all’inizio. Ma Simona ci mette meno stavolta a riorganizzarsi e nell’ottavo game sfrutta la terza palla break per rimettere il match in parità. Nel dodicesimo game anzi Halep ha una palla break, nonché set point, su servizio Pavlyuchenkova che però non sfrutta. Si va dunque al tiebreak. La tennista russa perde improvvisamente la misura dei colpi e una certa sicurezza nel servizio e subisce quattro mini break a uno, tiebreak chiuso per 7 a 3 dalla Halep. Secondo set piuttosto caotico, con il servizio di entrambe le tenniste che latita, con Pavlyuchenkova incapace di tenere anche solo un turno di battuta. Si fa brekkare quattro volte la tennista russa, nonostante la Halep perda a sua volta il servizio a zero nel quarto game, e si faccia imporre un break anche nel sesto game. Si arriva dunque all’ottavo game su servizio rumeno e la Halep chiude al terzo match point, spalancando le porte alle semifinali che la vedranno contro Jelena Jankovic. La Halep vista nel secondo set avrà sicuramente delle difficoltà contro la tennista serba, data in gran forma.

Risultati:

[1] S. Williams b. [6] A. Ivanovic 3-6 6-4 6-2
[3] S. Halep vs A. Pavlyuchenkova 7-6(3) 6-2
[14] E. Svitolina b. [7] L. Safarova 6-4 2-6 6-0
J. Jankovic b. [Q] A.K. Schmiedlova 6-4 6-2

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