US Open, donne: Venus ferma la Bencic, vince anche Serena ma che fatica! Ok la Bouchard

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US Open, donne: Venus ferma la Bencic, vince anche Serena ma che fatica! Ok la Bouchard

Eugenie Bouchard torna a convincere, superando in tre combattuti set la Cibulkova; per lei in ottavi Roberta Vinci. Venus Williams vince lo scontro generazionale con la Bencic, avanti la Makarova. Serena Williams vince al terzo contro la Mattek-Sands e affronterà Madison Keys, che ha battuto la Radwanska

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Venus Williams - US Open 2015 (foto di Art Seitz)
 

[25] E. Bouchard b. D. Cibulkova 7-6(9) 4-6 6-3 (Andrea Lavagnini)

Che battaglia! È questa l’unica espressione che descriva correttamente l’appassionante incontro a cui hanno dato vita Eugenie Bouchard e Dominika Cibulkova, alla loro prima volta da avversarie. Tutti si aspettavano un match equilibrato; impossibile infatti stabilire una favorita. Entrambe finaliste Slam nella stagione passata, sono alla disperata ricerca di fiducia dopo un anno alquanto deludente: la bella canadese, come è ben noto, non ha saputo ripetere la meravigliosa annata che l’ha vista protagonista nel 2014; la slovacca è stata invece lontana dai campi per cinque mesi, a causa di un’operazione al tendine d’Achille. Ebbene le aspettative sono state rispettate e ciò che ne è risultato è sicuramente uno degli incontri più belli e frizzanti dell’anno.
Le due iniziano subito forte, dandosele di santa ragione fin da subito. È però la Cibulkova che tenta il primo allungo conquistando il break al sesto game. La reazione della canadese non si fa attendere e il controbreak è immediato. Il set prosegue fino ad arrivare al tie-break, ma non senza intoppi: la slovacca annulla prima una insidiosissima palla break sul 5-5, e spreca poi due set point nel gioco successivo. Nel tie-break succede di tutto: è la Bouchard che parte meglio (3-0), salvo poi incappare in una serie di errori che rischiano di costarle il set. La Cibulkova però non è brava a sfruttare il momento di difficoltà dell’avversaria come aveva saputo fare nei due incontri precedenti e spreca altri tre set point. La canadese invece al secondo tentativo chiude il primo parziale dopo quasi un’ora e un quarto di gioco.
Il secondo set prosegue sulla falsa riga del primo, ma dopo un vantaggio iniziale di 3-1 e servizio, la canadese vive un lungo passaggio a vuoto che le costa il set. La slovacca non si lascia pregare e infila un parziale di cinque giochi a uno, chiudendo 6-4.
Nel terzo, nonostante ci si potesse aspettare che “Genie” alzasse bandiera bianca, il copione si ripete: la nordamericana si porta in vantaggio di un break anche nel set decisivo, ma questa volta è brava a tenerselo ben stretto, mostrando sprazzi del suo tennis che fu. Al momento di chiudere non trema e si aggiudica il parziale per 6-3.
Davvero una grande iniezione di fiducia per Eugenie, che però a fine partita ammette di essere stremata. Prossima avversaria la nostra Robertina Vinci, vincitrice dieci giorni fa nel loro ultimo incontro a New Haven.

[23] V. Williams b. [12] B. Bencic 6-3 6-4 (Ciro Battifarano)

Il secondo match di giornata sull’Arthur Ashe vede di fronte l’esperienza di Venus Williams contro il nuovo che avanza di Belinda Bencic. Bencic deve confermare il quarto di finale del 2014, Venus, due volte campionessa a Flushing Meadows, manca l’appuntamento con la seconda settimana a New York dal 2010 e ha anche un’altra motivazione, vendicare la sconfitta di Serena a Toronto.
Venus dà subito l’impressione di essere in giornata buona, il dritto e il servizio funzionano, c’è poco spazio per gli errori. Bencic inizia bene i suoi turni di battuta ma nel lunghissimo sesto gioco inizia a subire la pressione di Venus in risposta e deve annullare tre palle break. L’appuntamento con il break per la più grande delle sorelle Williams è rimandato di poco, nell’ottavo gioco si porta con merito sullo 0-40 e con un doppio fallo della svizzera va a servire per il set. Bencic in risposta non dà buoni segnali ed il primo set è cosa fatta per Venus.
Nel secondo parziale la svizzera va di nuovo sotto 0-40 nel primo gioco ma è generosa Venus nello sprecare le tre occasioni e nel quarto gioco subisce l’iniziativa di Bencic che si porta avanti 3-1. Conferma il break ma dal 4-1 Venus riprende con coraggio le redini, ora piazzando vincenti ora costringendo all’errore la svizzera, e recupera il gap. Sul 4-4, perso il vantaggio, la giovane Belinda si lascia andare a qualche gratuito di troppo e consegna la partita nelle mani di Venus. Per lei al prossimo turno la vincente di Brengle- Kontaveit.

[13] E. Makarova b. [17] E. Svitolina 6-3 7-5 (Paolo Valente)

La russa Ekaterina Makarova batte per la terza volta quest’anno l’ucraina Elena Svitolina in una partita dal finale drammatico, con la russa colpita dai crampi dopo aver sprecato due match point, sul 6-5 40-40 del secondo set. La n°13 del mondo ha provato a quel punto a chiedere l’intervento della fisioterapista (già chiamata sul 4-3 del secondo per problemi alla coscia destra), ma ovviamente questo le è stato negato, dovendo aspettare il cambio di campo come da regolamento. Makarova è riuscita nonostante tutto a tenere duro, annullare una palla del 6-6 e chiudere la partita al terzo match point, scatenando la frustrazione di un’arrabbiatissima Svitolina. Una partita in cui la tds n°13 è stata avanti di un set e di un break, prima di subire il ritorno dell’avversaria, capace di procurarsi una palla set sul 5-4, che però la semifinalista uscente ha annullato con un dritto lungolinea sulla riga. L’ucraina, vincitrice quest’anno a Marrakesh, può recriminare per le occasioni perdute, ma dovrà crescere ancora per salire di livello,specialmente al servizio, dove la seconda palla risulta spesso molto aggredibile (7/30 punti vinti nel match). La tds n°13, la più alta rimasta nel suo quarto di tabellone dopo le eliminazioni di Ivanovic e Suarez Navarro e il forfait di Maria Sharapova, affronterà negli ottavi la francese Mladenovic.

[1] S. Williams b. B. Mattek-Sands 3-6 7-5 6-0 (Alberto Prestileo)

Serena Williams, nonostante un primo set perso in malo modo, conquista l’accesso al quarto turno degli US Open battendo una più che generosa Bethanie Mattek-Sands.
Per tutto il primo set, infatti, la “Lady Gaga del tennis” mette in enorme difficoltà la connazionale, giocando un tennis molto propositivo e sfruttando a pieno la poca cattiveria agonistica di Serenona. Nel solo primo set, infatti, la più piccola delle Williams spreca ben 6 palle break (7 in totale, uno viene convertito nel quinto gioco), mancando così tante occasioni da permettere a Bethanie di portarle via il set.
Nel secondo, le cose cambiano poco: Serena ottiene altre 9 palle break, convertendone soltanto 2. Al contrario, Mattek-Sands sfrutta appieno la sua occasione nel nono game, riuscendo così ad allungare la partita fino al 7-5 in favore della numero 1.
L’ultimo set è poi pura formalità: Serena Williams non lascia neppure un game alla sua avversaria, che viene travolta dalla foga, dalla forza e dal talento della detentrice del torneo. Un’ora e 54 minuti sono alla fine necessari alla Williams per andare agli ottavi di finale ed incontrare una tra Madison Keys, per un altro complicato derby statunitense.

[19] M. Keys b. [15] A. Radwanska 6-3 6-2 (Cesare Novazzi)

Splendida prestazione per la giovane statunitense Madison Keys che riversa in campo tutta la sua vivacità e spontaneità, annichilendo una Radwanska che in pratica non ci ha capito nulla e che comunque non ha potuto opporre resistenza. La ventenne dell’Illinois ha danzato come una trottola per tutto il rettangolo di gioco, menando fendenti di diritto, di rovescio e servendo benissimo, soprattutto al centro.
Keys, testa di serie numero 19, spinge bene con entrambi i fondamentali e varia spesso la traiettoria. All’inizio pare frettolosa, ma quando colpisce da ferma trova spesso il vincente. Dall’altra parte Radwanska, testa di serie numero 15, non trova mai gli appoggi giusti e soprattutto non riesce mai ad imporre il suo gioco tattico e viene continuamente travolta dal furore della statunitense sorretta dal pubblico “Go Madison go!”
Il primo parziale viene deciso da due break, dei quali il secondo poi è un mix di potenza e lucidità, tra due bracciate di diritto, una risposta di rovescio per procurarsi la palla set e un’altra risposta profondissima per chiudere il parziale.
Nel secondo set la musica non cambia anche se Radwanska parte un po’ più concentrata togliendo il servizio all’avversaria in avvio. È solo un fuoco di paglia perché Keys ritrova subito la via della rete per pareggiare i conti e poi dà inizio ad un assolo terminato con l’ennesima fiammata di rovescio che la polacca non contiene. Agli ottavi avrà maggiormente bisogno dei consigli della coach Lindsay Davenport per affrontare Serena Williams.

 

Risultati 3° Turno

[1] S. Williams b. B. Mattek-Sands 3-6 7-5 6-0
[23] V.Williams b. [12] B. Bencic 6-3 6-4
[13] E. Makarova b. [17] E. Svitolina 6-3 7-5
[19] M. Keys b. [15] A. Radwanska 6-3 6-2
[25] E. Bouchard vs D. Cibulkova 7-6(9) 4-6 6-3
[Q] A. Kontaveit b. M. Brengle 6-2 3-6 6-0
K. Mladenovic b. [LL] D. Kasatkina 6-2 6-3
R. Vinci b. M. Duque-Marino 6-1 5-7 6-2

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