WTA Finals: Halep travolge una spenta Pennetta

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WTA Finals: Halep travolge una spenta Pennetta

Comincia male l’avventura di Flavia Pennetta alle sue prime Finals. Primo set da incubo, dominata da Simona Halep. Nel secondo set alla rumena basta un break per chiudere l’incontro

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[1] S. Halep b. [7] F. Pennetta 6-0 6-3

Stat PennettaHalep

Un proverbio cinese recita: “A chi sa attendere, il tempo apre ogni porta”.
Questo sarà il motto della carriera di Piccola Penna e un insegnamento di inestimabile valore per quelle che la seguiranno. Una vita tennistica costruita mattone su mattone da Memphis 2002 a Singapore 2015 con serietà e sacrificio, le corone di Indian Wells 2014 e US Open 2015 ad impreziosirla, la scelta coraggiosa di abbandonare nel momento più bello. Flavia è stata tutto questo e la sua prima passerella di sempre alle WTA Finals è il tappeto rosso ideale per un ritiro in grande stile.
“Mi mancherà il tuo sorriso” le ha scritto Serena Williams dopo l’annuncio shock dato con la coppa in mano e questo basta a definire la persona più del personaggio.

Singapore, si diceva. Flavia, inserita nel gruppo rosso con Halep, Sharapova e Radwanska, affronta nel primo incontro proprio la romena, distrutta in semifinale un mese fa a New York. Ma quella era un’altra storia.
Oggi si scontrano due tenniste non al meglio per motivi diversi. Pennetta nella sbornia post-Slam ha rischiato fino all’ultimo di non esserci mentre Simona ha avuto qualche guaio fisico dopo lo US Open. La brindisina conduce nettamente per 4-1 negli scontri diretti e questo dato forse racconta di una prevalenza non necessariamente tecnica ma certamente di personalità.

Simona serve per prima e Flavia stampa sul nastro i primi due rovesci lungolinea ma il terzo entra al termine di uno scambio devastante. Si lotta fin dal primo istante e la romena ha bisogno di un ace di seconda per portare a casa il primo gioco. Il campo non sembra molto veloce e questo può essere un fattore positivo per Halep, che può soffrire meno la palla più piatta e veloce di Pennetta.
L’italiana appare nervosa, gioca di fretta e non è assistita dal rovescio, col quale commette subito molti errori. Un break immediato manda una scatenata Halep sul 3-0, la romena gioca lungo e carico, sbaglia poco e approfitta della confusione nella testa di Flavia per strapparle ancora il servizio. L’insensato attacco in controtempo che porta la romena sul 30-40 è buon testimone di questa situazione. Simona non soffre al servizio e quando sbaglia lo fa per centimetri. In più sembra animata da una feroce sete di vendetta e non concede nulla lottando su ogni singola palla. In una situazione irreale Flavia non tiene neanche il terzo turno di battuta pur essendo in vantaggio 40-15 e la grinta con la quale Halep rimonta con quattro punti consecutivi per chiudere 6-0 dice molto. Flavia ha fatto 10 punti in tutto il set, non è vero, non può essere. Ma è così.

Penna prova a scuotersi in avvio di secondo set, una gran volée a uscire e un dritto lungolinea la portano sul 15- 40 ma è tutto inutile. Halep corre e rimanda, difendendosi con parabole profonde e cariche di spin che sono difficili da spingere per l’italiana che sbaglia molto, sempre per troppa fretta. Quantomeno adesso Flavia difende senza troppi problemi la battuta, trovando un minimo di continuità nello scambio e qualche prezioso slice con la prima palla. Ma non basta, il servizio di Halep continua ad essere una fortezza inespugnabile per noi e la romena guida il punteggio in tranquillità con un gioco potente e sicuro, la sua palla passa sempre la rete con un gran margine di sicurezza e alcuni incrociati stretti sono ammirevoli.

L’orgoglio di Flavia è un’arma potente ma non é sufficiente se non sorretto da un braccio centrato e così nell’ottavo game le cose giungono dolorosamente a compimento. Flavia serve dopo il cambio campo ed un colloquio col coach che sembra crederci più di lei. Sbaglia due cross di rovescio e un lungo linea di Halep la manda sotto 30-40, è brava e coraggiosa ad annullare. La battuta annulla una seconda occasione ai vantaggi e lo smash una terza ma Flavia sembra sempre più Enrico Toti che lancia la stampella contro il nemico. La quarta palla break è quella buona e manda Halep a servire per il match sul 5-3. Pochi secondi dopo il match è finito.

Una regina è caduta, viva la regina.

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