AO, donne: Sharapova si scioglie dopo un set, settima semifinale a Melbourne per Serena

Australian Open

AO, donne: Sharapova si scioglie dopo un set, settima semifinale a Melbourne per Serena

La numero uno del mondo Serena Williams vince un incontro non bellissimo, ma ricco di pathos sopratutto nel primo parziale. Soccombe Maria Sharapova, che perde il diciannovesimo scontro diretto a fronte di soli due successi. Settima semifinale in Australia per Serena, che ha sempre vinto il titolo nelle precedenti sei occasioni

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[1] S. Williams b. [5] M. Sharapova 6-4 6-1 (Raffaello Esposito)

Stats Williams-Sharapova

I numeri non hanno anima né pietà e il secondo quarto di finale di giornata sulla Rod Laver Arena è un grande classico dal finale scontato. Nel 2004, all’età di 17 anni, Maria Sharapova ha sconfitto Serena Williams due volte su tre,  sia nella finale di Wimbledon che al Masters giocato quell’anno a Los Angeles, e allo US Open 2006  è statal’ultima teenager ad imporsi in uno Slam.

Alzi la mano chi avrebbe immaginato il resto. Ovvero 17 vittorie consecutive della statunitense negli undici anni successivi, con uno scoraggiante parziale di 34 set a 3, l’ultimo dei quali vinto da Maria quasi tre anni fa a Miami. Nel torneo Serena è stata in campo complessivamente due ore meno della sua avversaria, la quale però ha realizzato il proprio record di aces (21) nel turno precedentecontro Belinda Bencic. E il rendimento alla battuta sarà fondamentale per la siberiana se vuole avere qualche possibilità di vittoria. Oggi al sole di Melbourne le due si incontrano per la ventunesima volta, Serena è tds n°1 e conserverà il primato comunque vada mentre Maria deve raggiungere almeno la finale se vuol conservare la sua quinta posizione nel ranking WTA.

Alle 13 ora locale la campionessa in carica Serena Williams serve la prima palla del match. La battuta sarà un fattore per entrambe ma il solleone che inonda il campo disturba molto il lancio di palla della statunitense che mette fuori abbondantemente un paio di colpi facili e perde subito il servizio. Sharapova conferma e va 2-0 ma poco dopo la partita torna in equilibrio perché la sua prima palla entra poco e la necessità di tenere Serena lontana dal campo la costringe a spingere molto la seconda. Il risultato sono quattro doppi falli nei primi tre turni di battuta e così Serena ha gioco facile nel recuperare, diventando nel frattempo ingiocabile al servizio con sei aces, tutti poco sotto o poco sopra i 200 kmh. Nell’ottavo game il set potrebbe girare, la russa commette altri due doppi errori e precipita sullo 0-40 ma recupera alla grande e pareggia con un ace. In un gioco di specchi è Serena ad andare in difficoltà subito dopo in un turno di battuta che dura otto minuti. È lei ora ad incartarsi in due doppi falli e a concedere due volte la palla break che la manderebbe sotto 4-5 ma si salva con freddezza, tre aces e un dritto in contropiede seguito da un urlaccio dei suoi. L’incontro è in equilibrio, Maria è più incisiva nei colpi di rimbalzo ma la dea bendata le volta le spalle in un decimo game omerico quando un nastro di Serena in recupero le annulla una palla game. Williams annusa il sangue come uno squalo, arriva quattro volte al set point e chiude l’ultimo a rete con una volée di dritto dopo quasi dieci minuti di battaglia. Un colpo durissimo per Masha e un’iniezione di adrenalina per Serena che non perde più un punto al servizio e si prende subito quello avversario volando su un 3-0 che sa di sentenza. Lo scoramento di Maria è ben visibile in un tentativo di attacco a rete sulla risposta concluso da una goffa volée sotto il nastro. Non c’è più partita, un altro break porta il punteggio sul 4-0, Serena con cattiveria urla e non concede nulla ma Maria tiene un turno d’orgoglio, salva la faccia e va addirittura due volte a palla break sul servizio di una Serena visibilmente contrariata per non essere riuscita nel bagel.

È una vittoria di Pirro per lei e il 6-1 è dietro l’angolo. La russa dà comunque lezioni di comportamento ed educazione attardandosi a firmare autografi mentre la vincitrice le riserva parole di circostanza nell’intervista di fine match. Il tennis è un gioco mentale e quel nastro di fine primo set ha distrutto la fiducia di Sharapova, che da quel momento ha raccolto solo una manciata di punti. La semifinale alta sarà quindi Williams – Radwanska, che a sua volta ha distrutto Carla Suarez-Navarro nel primo incontro di giornata. Precedenti, manco a dirlo, 8-o Serena, ultimo incrocio alMasters 2013.

Basterà una Maga?

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