AO, donne: Sharapova piega Bencic, ci sarà il quarto contro Serena. Si salva Radwanska

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AO, donne: Sharapova piega Bencic, ci sarà il quarto contro Serena. Si salva Radwanska

Maria Sharapova supera Belinda Bencic in 2 set lottatissimi. Gran quarto di finale contro Serena Williams, che lascia tre game a Margarita Gasparyan. Grande sofferenza per Agnieszka Radwanska che supera 7-5 al terzo una Friedsam in preda ai crampi. La polacca affronterà Carla Suarez Navarro brava a rimontare dopo il bagel subito dalla Gavrilova

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[4] A. Radwanska b. A.L. Friedsam 6-7(6) 6-1 7-5 (Chiara Nardi)

Stat RadwanskaFriedsam

Si ferma a due punti dal match il sogno di Anna-Lena Friedsam di approdare per la prima volta ai quarti di uno slam e di ottenere la prima vittoria su una top 10. Il primo break lo ottiene la giovane tedesca al secondo game, giocando molto bene in risposta e approfittando di un errore della numero 4 del mondo, ma concede subito il contro break con un errore di dritto incrociato. La Radwanska non riesce a tenere ancora in servizio, perdendo il game successivo ai vantaggi, ma il merito è tutto della Friedsam che vince un grande punto dopo uno scambio lunghissimo. La rimonta della polacca inizia al settimo gioco, in cui ottiene il contro-break grazie a una risposta profonda che costringe all’errore l’avversaria. Adesso è lei che va avanti di un break, approfittando anche di un po’ di stanchezza della Friedsam. Ma la tedesca non ha alcuna intenzione di arrendersi e dopo aver annullato un set point a rete si riprende il break con un tentativo di demi volèe di Agnieszka che non supera la rete. Nel game successivo è costretta ad annullare due palle break prima di assicurarsi il tiebreak, che non tarda ad arrivare. Le due giocatrici giocano un tiebreak molto serrato, che si conclude per 8-6 in favore della tedesca. Da evidenziare il punto del 6-5 ottenuto dalla Friedsam con un bellissimo lungo linea di rovescio al termine di un grande scambio.

Nel secondo set la numero 82 del mondo paga le fatiche di un duro primo set e in pochi minuti subisce due break e perde il set per 6-1. La Radwanska gestisce bene i suoi turni di servizio, non concedendo nessuna palla break.

Il terzo set inizia molto bene per Agnieszka, che sale subito 2-0, ma quando il match sembra ormai indirizzato verso una rapida conclusione per la semifinalista del 2014, Anna-Lena si risveglia. La polacca si ritrova sotto 0-40, ma il break arriva alla quarta occasione con un suo errore di rovescio in uscita dal servizio. Adesso la Friedsam ritorna ad essere più propositiva e meno fallosa, recuperando un po’ di brillantezza che aveva caratterizzato gran parte del primo set. Si porta avanti fino al 5-2, giocando bene e approfittando di qualche errore della Radwanska. Va a servire per il match sul 5-3, ma non riesce ad avere match point e subisce il contro break. A questo punto chiede l’intervento della fisioterapista, che le applica una fasciatura alla coscia sinistra. Il match di fatto si conclude lì, con la Friedsam che mostra evidenti problemi a servire e perfino a camminare. Sul 6-5 per la Radwanska ritorna in campo la fisioterapista, ma ormai è troppo tardi per poter trarre dei beneficio da una medicina prima che finisca la battaglia. Grande rimonta da parte della polacca che, visto il recente scontro diretto tra le due che aveva vinto senza problemi, non si aspettava di tremare così tanto.

[10] C. Suarez Navarro b. D. Gavrilova 0-6 6-3 6-2 (Tommaso Voto) 

La spagnola Suarez Navarro, che è stata più volte sotto nel punteggio, riesce ad avere la meglio sulla coriacea Gavrilova e conquista i quarti di finale, eguagliando il suo record precedente che risale al 2009, sua prima apparizione in Australia.
È stata una partita piena di alti e bassi, in cui si sono visti vincenti, errori clamorosi ed eccessivi gesti di emotività da parte dell’australiana, che ha molto da recriminare.

Il primo set è un monologo di Daria, che dispone della sua avversaria con una facilità disarmante, ma va detto che Carla commette una serie infinita di errori gratuiti quando lo scambio si prolunga. Sul 6-0 1-0 arriva finalmente il primo gioco per l’iberica, dopo esattamente 42 minuti, ma solo perché l’australiana ha un leggero calo di attenzione.
La n.10 del seeding prova a cambiare tattica, inizia ad “arrotare” di più con il diritto in modo da contrastare la violenza dei colpi della sua avversaria, che comprende che la partita potrebbe avere una svolta imprevista.  Come un “fulmine a ciel sereno” nel quinto gioco Gavrilova commette due errori gravi che consegnano il break alla spagnola, che passa per la prima volta avanti nel punteggio nel secondo set.

Il break aiuta Suarez Navarro, che prende fiducia e mostra, finalmente, alcune perle del suo repertorio che portano la spagnola sul 4-2.
Sul 4-3 l’iberica chiama un medical time out per un problema al ginocchio (c’è da dire che fino a quel momento non c’erano state avvisaglie di nessun tipo), che, opportunamente, trattato non pregiudica in alcun modo la sua partita. Anzi ora la dinamica è ribaltata, Carla spinge e Daria “rema” da fondo campo., infatti arrivano i primi set point per la spagnola, che al secondo tentativo utile conquista il parziale 6-3.
L’australiana supportata dal pubblico ritrova vigore ed opera il break in apertura di terzo set, ma Carla, pur meno mobile negli spostamenti, ha la forza di procurarsi varie chance per l’1 a 1, ma Gavrilova le annulla da campionessa (bellissimo è il drop shot di rovescio che si spegne al primo rimbalzo). Con qualche patema, vari errori ma soprattutto vincenti Daria si prende il 2 a 0 con un “come on” roboante che carica il pubblico di casa. Fallita la palla del 3-0 con un gratuito, Gavrilova si scompone, perde tranquillità e subisce il controbreak con una serie di errori. L’australiana è troppo distratta dalle sue emozioni e perde il “focus” sul suo gioco, mentre la spagnola, più abituata alle partite che contano va sul 3-2. La pressione psicologica “divora” Gavrilova che cerca di forzare i colpi, ma spesso trova i teloni. Subisce un altro break (da 40-15) e praticamente la sua partita si spegne sull’errore di rovescio lungolinea in corsa.
Carla mette il “pilota” automatico e conquista nuovamente i quarti di finale dopo quelli ottenuti all’esordio nel 2009. Gavrilova ha tanto da riflettere, perché ha rimesso in partita una giocatrice in difficoltà e paga le troppe “distrazioni” e le eccessive scenate, che invece di galvanizzarla le hanno fatto perdere concentrazione e fluidità nei colpi.

[1] S. Williams b. M. Gasparyan 6-2 6-1 (da Melbourne, Luca Baldissera)

stats serena

A seguire della bella vittoria ottenuta da Maria Sharapova su Belinda Bencic, vanno in campo nella Rod Laver Arena la giovane russa Margarita Gasparyan, 21 anni, numero 58 WTA (che non aveva mai superato un turno Slam e qui, dopo aver eliminato la nostra Sara Errani, è arrivata fino agli ottavi di finale) e la numero uno del mondo Serena Williams, apparsa in crescendo nelle ultime prove.

Pronti, via, ed è break Gasparyan: errore Serena, vincente di rovescio e poi di dritto, ace Serena, errore Serena. Per Margarita l’avvio di match è ottimo, ovvia l’immediata reazione della Williams, che si porta 15-40, ma spreca la prima opportunità, sulla seconda Gasparyan stampa un dritto sulla riga. Rispostona Serena, terzo break-point, e un errore di Margarita le consegna l’1-1. Sale il ritmo, la russa non lo regge, 2-1 Williams, poi break a 15 e 3-1. Per quanto abbia già affrontato Serena a Wimbledon, Margarita non è abituata a questi palcoscenici e a questi livelli di potenza e ritmo, appare un po’ contratta, fa vedere qualche splendida soluzione delle sue con il rovescio a una mano, non serve male, però quando non serve lei subisce terribilmente le bombe della Williams, e si arriva così al 5-2. Qui Serena aumenta ancora l’aggressività in risposta, brekka a 15, 6-2 per lei.

Purtroppo per Margarita, il suo gioco potente e pulito è perfetto per mettere in ritmo la Williams, che a ben guardare ogni volta che viene spostata, specialmente in avanti, non è che arrivi sulla palla tanto disinvolta, ma la Gasparyan non ha tra le opzioni naturali i cambi di rotazione e tante variazioni. E se si fa a pallate, la categoria di differenza si vede tutta.

Inizia il secondo parziale, si seguono i servizi fino al 2-1 per Serena, il canovaccio del match non cambia, la cosa migliore è un lungolinea di rovescio chiuso in corsa da Margarita e applaudito dalla stessa Williams, che nel game successivo arriva ancora a palla break, 30-40, e il doppio fallo della Gasparyan la manda sopra 3-1. Il 4-1 è questione di un attimo, il pubblico ha ormai riempito lo stadio in attesa di Djokovic, Margarita sembra davvero scarica di gambe e di testa, certo avere Serena di là non aiuta. Altre due palle break Williams, annullate, poi una terza, ed è 5-1 con un fist pump di Serena francamente incomprensibile data la situazione più che sotto controllo. Un minuto dopo, infatti, l’americana chiude, 62 61, e si presenta alla sfida dei quarti contro Sharapova con un bel ruolino di marcia, ma forse senza essere stata testata fino in fondo.

Sarà la prima volta che Serena e Maria si affrontano ai quarti di uno Slam. Otto volte avrebbero potuto affrontarsi, ma 4 volte l’uscita prematura fu della Sharapova (Wimbledon 2003 e 2009, Roland Garros 2003 e 2010), 3 volte della Williams (Roland Garros 2012 e 2014, Australian Open 2012) e in un caso andarono fuori entrambe (Wimbledon 2014).

[5] M. Sharapova b. [12] B. Bencic 7-5 7-5 (Giovanni Vianello)

Sharapova Stat

Prometteva scintille il match di ottavi di finale tra Maria Sharapova, n.5 del seeding e del ranking WTA, contro Belinda Bencic, t.d.s. 12 e n. 13 del ranking, e spettacolo è stato. Lo scontro assumeva il carattere dello scontro generazionale, dieci anni di differenza tra le due contendenti. Maria Sharapova inizia bene, con due ace in ciascuno dei primi due game di servizio e portandosi a palla break in entrambi i primi due giochi di risposta, ma la Bencic si salva e il punteggio è 2-2. La trama tattica della partita è subito evidente, Sharapova cerca la potenza da fondo e di dominare con il servizio, la Bencic si basa di più sull’appoggiarsi alla palla dell’avversaria e sul portare la russa all’errore forzato, non riuscendo ad essere efficace con la battuta. Nonostante l’avvio brillante, Maria è la prima a subire il break, in un game in cui serve poche prime. Seguono tre break consecutivi, così il punteggio raggiunge il 4-4. A questo punto Sharapova ritrova la vena col servizio, va 5-4 e su servizio della svizzera ha set-point, ma la Bencic non molla, almeno in questo game. L’elvetica tuttavia cede la battuta sul 6-5 per la Maria, e così il set va alla russa.
Secondo set meno palpitante, poche palle break per entrambe, in particolare per Sharapova, che fino al 4-4 ha una sola palla break. La Bencic sembra più sicura nei suoi turni di servizio (nel primo set era arrivata ai vantaggi o a palla break quasi ogni volta che batteva), tuttavia nel dodicesimo gioco la Sharapova piazza la zampata della campionessa e, sotto 30-15 su servizio Bencic, mette a segno due punti consecutivi, operando infine il break che le consegna il match ai vantaggi.

Buona prova da parte di entrambe, sorprendenti soprattutto la grinta della Bencic ed il servizio della Sharapova (ventuno ace), che durante l’abituale intervista post match ha dichiarato: “È la prima volta che vinco un match grazie ad hawk-eye – la russa ha trasformato il match-point a seguito del challenge – ed è la prima volta che gioco tre match consecutivi indoor in un torneo outdoor, nessun problema, mi piace giocare anche sotto un tetto, ma l’Australian Open è un torneo outdoor e il prossimo match spero di giocarlo all’aperto“. Tutto questo anche se non è da escludere che una chiave del successo del servizio della russa oggi sia stato proprio giocare sotto un tetto, circostanza che agevola le giocatrici dal lancio di palla molto alto. Maria ha poi concluso affermando che nell’eventuale quarto con Serena l’americana partirebbe certamente favorita.

Risultati:

[5] M. Sharapova b. [12] B. Bencic 7-5 7-5
[1] S. Williams b. M. Gasparyan 6-2 6-1
[4] A. Radwanska b. A.L. Friedsam 6-7(6) 6-1 7-5
[10] C. Suarez Navarro b. D. Gavrilova 0-6 6-3 6-2

 

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