ATP Indian Wells: Murray eliminato da Delbonis! Si ritira Tomic, ok Cilic, Berdych e Wawrinka

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ATP Indian Wells: Murray eliminato da Delbonis! Si ritira Tomic, ok Cilic, Berdych e Wawrinka

Pessima prestazione di Andy Murray che crolla al terzo set contro Federico Delbonis: lo scozzese spreca un break di vantaggio nel parziale decisivo, rientra da 5-6 ma perde quattro punti consecutivi sul finire del tiebreak. Sotto di un set e di due break nel secondo, l’australiano Bernard Tomic si ritira a causa del persistente problema al polso destro. Gasquet rimonta Dolgopolov, Cilic facile su Mayer, Berdych soffre solo nel secondo set con Coric

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F. Delbonis b. [2] A. Murray 6-4 4-6 7-6(3) (Francesco Scurci)

Stats Delbonis-Murray

Secondo match di Andy Murray, testa di serie nr. 2 del torneo, contro l’argentino Federico Delbonis, nr. 53 del ranking; lo scozzese viene dalla Davis giocata a Birmingham mentre l’argentino è reduce dai tornei sudamericani sulla terra battuta, superficie che gli è più congeniale. Nei primi due turni Delbonis ha eliminato Giraldo e Sousa presentandosi così al match con il pieno di fiducia come dimostra nei game d’apertura, giocando in maniera aggressiva e costringendo lo scozzese a remare da dietro; sull’1-1 40-40, Delbonis  dopo uno scambio durissimo si procura una palla break ben annullata da Murray in manovra ma la seconda è quella buona e l’argentino va avanti subito 2-1 e servizio. Nel game successivo una sciagurata volèe di rovescio ed un orrendo drop shot di Delbonis, riconsegnano immediatamente il break allo scozzese che tiene agevolmente il seguente turno di battuta. Tiene facile anche l’argentino e sul 3-3 piazza un nuovo break grazie soprattutto agli errori dello scozzese che si fa rimontare da 40-0 e mostra un atteggiamento troppo remissivo come spesso gli accade; pesa la palla di Delbonis che stavolta non si fa sfuggire l’occasione ed allunga 5-3 servendo anche il secondo ace del match. L’argentino gioca meglio ed in maniera più aggressiva, tiene a zero l’ultimo turno di servizio andando a vincere meritatamente il parziale per 6-4. All’inizio del secondo la musica non cambia con Delbonis che comanda e detta il ritmo dello scambio costringendo Murray ad annullare una pericolosa palla break nel terzo gioco; lo scozzese infatti non riesce a mettere i piedi dentro il campo anche a causa della pesantezza della palla di Delbonis. Sul 4-4 Murray annulla una pericolosissima palla break che avrebbe mandato Delbonis a servire per il match, tiene il servizio e nel game successivo piazza la zampata del campione alzando nettamente il livello del suo gioco. Prima rimonta da sotto 40-15 e poi si procura un set point che è bravissimo a capitalizzare con un’ottima accelerazione; secondo set Murray e tutto da rifare per Delbonis che fin qui aveva giocato nettamente meglio.

 

Potrebbe essere girato il match con Murray che inizia a servire per primo nel parziale decisivo, lo scozzese infatti si procura subito una palla break sul 2 a 1 e servizio ma è bravo Delbonis ad annullarla con un ottimo attacco e una gran stop volley; nel punto successivo gran difesa di Murray che ormai rimanda di là qualsiasi cosa e nuova palla break che lo scozzese trasforma grazie a un gratuito dell’avversario. Murray ora sta giocando ad un’altra intensità e l’argentino comincia a pagare gli sforzi di dover giocare sempre un colpo in più commettendo qualche errore di troppo. Lo scozzese sale di autorità 4-1 e sembra avere in pugno il match ma sul 4-2, 30-0, succede l’imponderabile: Murray molla un po’ la presa e subisce il controbreak da Delbonis che vince due punti fantastici con due passanti incrociati, uno di dritto e uno di rovescio, su altrettante volèe non definitive dello scozzese. Non contento sul 5-5 il tennista di Dunblane commette una serie di scelleratezze tattiche giocando un paio di smorzate insensate e letteralmente regala il break ad un Delbonis che ora va a servire per il match. Al momento di chiudere però l’argentino trema rallentando in maniera paurosa il ritmo degli scambi (la grafica segnala un average speed di 49mph) e consentendo a Murray di operare il contro break immediato; degno epilogo dell’incontro è il tie break, visti i continui colpi di scena. Lo scozzese va avanti di un minibreak e sembra di nuovo in controllo ma lo restituisce subito con Delbonis che torna a spingere i colpi solo quando è sotto nel punteggio; sul 4-3 per l’argentino Murray commette due gratuiti esiziali che mandano Delbonis a tre match point, il primo è quello buono ed il sudamericano può festeggiare la vittoria più prestigiosa della carriera, dopo quella su Federer ad Amburgo 2013, giungendo per la prima volta agli ottavi di finale di un Master 1000. Prestazione imbarazzante di Murray soprattutto dal punto di vista mentale e tattico in quanto il match nel terzo era nelle sue mani e l’ha gettato via in maniera a dir poco incredibile; dal canto suo Delbonis sta forse esprimendo il miglior tennis della carriera, la sua palla viaggia nonostante lo stile poco canonico ed aggraziato ma ha mostrato nei momenti topici ben poco coraggio e solo un Murray poco “focused” gli ha consentito di portare a casa il match. Prima grande sorpresa quindi nella parte bassa del tabellone di Indian Wells con l’eliminazione del numero due del mondo e forse strada ancora più spianata per Novak Djokovic per la vittoria finale.

[3] S. Wawrinka b. A. Kuznetsov 6-4 7-6(5) (Emmanuel Marian)

Stan Wawrinka, che vista l’eliminazione di Murray diventa il presumibile favorito della parte bassa del tabellone, affronta il secondo ostacolo del torneo dopo aver usufruito di un bye al primo turno e aver eliminato Marchenko al secondo. Il suo avversario è Andrey Kuznetsov, reduce da un inizio di stagione molto incoraggiante. Non ci sono precedenti tra i due.

Il match, spostato sul campo 2 per l’imprevedibile protrarsi degli incontri sul centrale, inizia senza offrire particolari sussulti e i giocatori hanno vita molto facile nel tenere velocemente i rispettivi turni di servizio. Il russo dimostra di vivere un momento di particolare fiducia e gioca senza timori di sorta: sistemato ben vicino alla linea di fondo, spinge con convinzione il rovescio incrociato e riesce a evitare che il suo avversario colpisca da fermo, mantenendo il match molto più equilibrato del previsto . I primi problemi per il numero 55 del mondo si presentano all’ottavo game, quando Wawrinka si porta sullo 0-30, ma Kuznetsov mette in mostra armi inedite del suo repertorio, scendendo per tre volte a rete e chiudendo il game mettendo a segno quattro punti consecutivi. La situazione si fa tuttavia irreparabile nel decimo gioco, quando il vodese si procura tre consecutive palle break che equivalgono ad altrettanti set point: Wawrinka converte il primo costringendo Kuznetsov ad un fuorigiri con il dritto.

Il secondo parziale si apre con una serie di giochi tumultuosi per il giocatore in battuta. Nel primo game il numero 4 del mondo salva tre palle break, prima di procurarsene tre nel quarto gioco grazie a un magico lob e a una devastante risposta di dritto, ma Kuznetsov si aggrappa alla prima di servizio e rimane a galla. Il break però è nell’aria e l’impresa riesce al russo nel settimo game: Stan getta alle ortiche un comodo rovescio e con il successivo doppio fallo si trova inopinatamente a rincorrere, ma Andrey, al momento di chiudere il parziale sul 5-3, gioca un game pessimo costellato di errori banali e riabilita lo svizzero.  Il set si decide in un tiebreak che Kuznetsov gioca contrito: l’occasione persa pesa sul suo morale non meno della fatica, regala due punti sul proprio servizio che nel frattempo è enormemente calato e non trasmette più l’impressione di poter riemergere. Wawrinka chiude la contesa in un’ora e ventuno minuti: ad attenderlo al quarto turno troverà David Goffin.

[12] M. Raonic b. [17] B. Tomic 6-2 3-0 rit. (Raffaello Esposito)

In quali modi si può vincere una partita di tennis? I due avversari di oggi propongono soluzioni diverse al dilemma. Il primo ha solo l’imbarazzo della scelta col suo talento ma sovente sbaglia strada e perde, l’altro ne conosce solo uno, la concretezza, segue la massima di Jack Kramer (“…innanzitutto tieni il servizio”) e vince spesso. Questa è solo una delle possibili chiavi di lettura del terzo turno odierno che vede opposti l’australiano Bernard Tomic e il canadese Milos Raonic. Entrambi attualmente sono poco oltre la top ten ATP e reduci dalla recente semi di Brisbane vinta dal secondo con doppio tie-break. Milos poi è rientrato solo ora dall’infortunio muscolare subito contro Murray a Melbourne che ne ha interrotto l’ottimo momento di forma, comprovato dalla vittoria di Brisbane contro il mago di Basilea. Vedremo se prevarrà l’innata naturalezza di Bernard nel toccare la palla o la metodicità del micidiale schema servizio-dritto del canadese.

Entrambi vincenti in due set nel turno precedente, Tomic con qualche patema in più contro Ram. Il sorteggio favorisce Bernard che serve ma Milos gioca un game da urlo. Vola 0-40 con un dritto vincente e due attacchi consecutivi, l’ultimo dopo gran risposta e chiuso da una volée smorzata. E basta questo perché un Tomic col ricorrente problema al polso scompaia dal primo set. Un secondo break nel quinto gioco causato da tre errori quasi consecutivi di dritto fissa il punteggio sul 6-2 in una manciata di minuti.
L’australiano ha reale difficoltà e nell’ultimo cambio campo si è fatto fasciare stretto il polso ma perde ancora il servizio d’apertura del parziale da 30-0 sopra, dando la netta impressione di non riuscire a spingere bene la palla. Quando cede pure il secondo turno di battuta Bernard si avvicina al giudice di sedia e comunica il proprio ritiro. Rimpianto per un match promettente che non c’è stato ma per quel poco che s’è visto Raonic è in palla. Berdych, che lo incontrerànegli ottavi, è avvisato.

[8] R. Gasquet b. [26] A. Dolgopolov 2-6 6-2 6-1  (Raoul Ruberti)

Il giorno della compilazione del tabellone la sfida, possibile, tra Gasquet e Dolgopolov si prospettava tra le più appetitose, ma anche capace di concludersi malissimo e in un batter di ciglia. Finisce per essere entrambe le cose, tra colpi da capogiro ed errori gravi e ripetuti.  Dolgopolov parte alla grande: con Gasquet pavido che tenta di provocarne l’errore – quasi soltanto rovesci in slice e dritti tre metri sopra il nastro – le palle gli arrivano comode per trovare il vincente da ogni direzione. Dal primo break in poi, l’ucraino prende il largo chiudendo il primo set con facilità.

Richard apre il secondo con un doppio fallo, 37 minuti dopo Alex lo conclude allo stesso modo; nel mezzo, ogni dinamica dell’incontro viene invertita. Scottato dalle prodezze in risposta subite, Gasquet forza la seconda di servizio commettendo però soltanto più doppi falli del consentito. Gli azzardi eccessivi di Dolgopolov tuttavia smettono pian piano di ripagarlo e un paio di opportunità per il passante vengono sprecate, mentre Gasquet stecca di meno, mette a segno i primi vincenti e alla fine è proprio lui a interrompere la guerra dei break (tre consecutivi). Da quel momento in poi il tennista di Béziers, conscio che spesso il suo controllo sui punti del match è ridotto al minimo, cerca di premere di più spingendo la palla verso il corpo dell’avversario. Dolgopolov, paonazzo nonostante una temperatura non esagerata, adesso attende di scambiare qualche palla prima di chiudere e la scelta gli è fatale. Il match ben presto diventa a senso unico francese e, come nei due antichi precedenti (2010 e 2011), la vittoria infine schiacciante è di Richard Gasquet.

[10] M. Cilic b. L. Mayer 6-4 6-3 (Diego Serra)

Vince facile Marin Cilic contro Leonardo Mayer, numero 46 dell’ATP, e approda agli ottavi di finale di Indian Wells, dove incontrerà Gasquet. I precedenti tra i due tennisti erano di due vittorie a zero per il croato, tutte ottenute al Roland Garros, e la partita sul cemento americano ha confermato le aspettative, nonostante Mayer sia l’argentino più attrezzato per giocare sul veloce. Primo set molto lineare e dominato da chi serve, non si contano infatti palle break, Cilic entra bene nel campo con la sua potenza ma Mayer è bravo al servizio. Fino al decimo game, dove sul 5-4 è l’argentino a concedere la prima palla break, nonché set point. Bravo Mayer a difendersi nell’occasione, non altrettanto due minuti dopo sulla seconda palla break, che stavolta Cilic realizza portandosi a casa il set.

Secondo set che inizia con un Mayer aggressivo, e con Cilic che si difende alla battuta da due palle break, con successo. Nel secondo game è invece l’argentino a concedere due palle break e di nuovo Cilic strappa il servizio al rivale. Gli unici due game dove i tennisti sono apparsi in difficoltà al servizio. Nel quarto game Mayer si difende bene da una palla break croata, ma mai riesce nei game successi a impensierire Cilic nel proprio turno di battuta. Marin chiude nel nono game con il servizio al primo match point. Partita con pochi sussulti, discretamente disertata dal pubblico sugli spalti americani. Marin continua la corsa ai primi otto del mondo.

[6] T. Berdych b. B. Coric 6-1 7-6(3) (dal nostro inviato a Indian Wells, Vanni Gibertini)

C’erano tutti gli ingredienti per una bella partita: un consolidato Top-10 contro un giovane emergente in grande ascesa, un colpitore opposto ad un contrattaccante, il secondo stadio più grande del mondo. Ed invece per larga parte del match si è assistito ad un assolo di Tomas Berdych che ha trovato ben poca resistenza da parte di Borna Coric, insolitamente falloso oltre ogni limite immaginabile. Il croato riesce nell’impresa di vincere solo tre punti sulla sua battuta in tutto il primo set, e non va oltre i sette se si includono anche i primi tre turni di battuta del secondo parziale, quelli che consentono a Berdych di portarsi in vantaggio per 4 a 1 “pesante”.

È molto probabile che sulla qualità mediocre della partita nel primo set e mezzo, soprattutto per quel che riguarda la prestazione del croato, abbia influito in maniera rilevante il ritardo con cui i due sono scesi in campo a causa del protrarsi delle partite precedenti (Murray – Delbonis era durata quasi tre ore, e Bouchard – Bacsinszky ben oltre le due). Entrambi hanno trascorso oltre un’ora fianco a fianco nel piazzale antistante gli spogliatoi effettuando le routine di riscaldamento in attesa di essere chiamati per l’ingresso in campo. Quando Bacsinszky si è trovata in dirittura d’arrivo nel secondo set, i due giocatori avevano aumentato l’intensità del riscaldamento, per poi scoppiare a ridere e rimettersi a sedere una volta sentito il boato del centrale che sottolineava la vittoria del secondo set da parte di Bouchard.
Si tratta certamente di situazioni non insolite per tennisti professionisti, ma è facile intuire come in questa circostanza la maggiore esperienza di Berdych nel gestire questi imprevisti possa averlo avvantaggiato nei confronti del suo più giovane avversario.

Ad un Coric che faticava non poco a trovare il ritmo partita si aggiungeva anche un Berdych estremamente preciso nei colpi da fondocampo, potenti e angolati come nei giorni migliori.
Ma per la fortuna degli spettatori (e per il terrore degli organizzatori, che già avevano fatto entrare gli spettatori della sessione serale), arrivato in vista del traguardo il ceco allentava la presa quanto basta per dare un po’ di coraggio al giovane Borna e per riaprire la partita.

Sul 4-1 Berdych si ritrova subito 0-40, si aggrappa al servizio ma poi, sulla terza palla break, il rovescio lo tradisce. Nel game seguente, nel quale Coric riesce a vincere più punti (8) di tutti quelli che aveva vinto nei suoi precedenti turni di battuta, è ancora il rovescio a tradire Tomas, che però ora deve anche fare i conti con un Coric decisamente più pungente ed aggressivo.
Rimane un break di vantattio per Berdych, che arriva a servire per il match sul 5-4, si procura due match point che però il croato annulla con grande carattere (la volée di rovescio con piroetta entra di diritto negli highlights della giornata), rivelando le stimmate del combattente di razza. Sul 40-40, la prima di servizio di Berdych lunga di oltre tre metri fa presagire che la partita potrebbe allungarsi, ma sul 5-6 Tomas non perde la calma, si aggrappa alla battuta e nel tie break alza il livello quanto basta per avvantaggiarsi di tre errori gratuiti di rovescio di Coric e chiudere il match evitando un insidiosissimo terzo set. Ora per lui, negli ottavi di finale, la sfida tutta da gustare con Milos Raonic.

Risultati:

F. Delbonis b. [2] A. Murray 6-4 4-6 7-6(3)
[6] T. Berdych b. B. Coric 6-1 7-6(3)
[3] S. Wawrinka b. A. Kuznetsov 6-4 7-6(5)
[12] M. Raonic b. [17] B. Tomic 6-2 3-0 rit.
[8] R. Gasquet b. [26] A. Dolgopolov 2-6 6-2 6-1
[13] G. Monfils b. A. Ramos-Vinolas 6-1 6-3
[15] D. Goffin b. G. Pella 4-6 6-3 6-2
[10] M. Cilic b. L. Mayer 6-4 6-3

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Roland Garros: Tiafoe liquida Karatsev, Cerundolo facile su Hanfmann, Jarry estromette Paul. Ok Zverev [VIDEO]

Lehecka non vede palla con Giron, mentre il giustiziere di Medvedev, Seyboth Wild, approda al terzo turno

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Panoramica ground - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

A Parigi continuano i match di secondo turno maschili che, oltre all’uscita di scena di Sinner, De Minaur, Bautista Agut e Korda, vedono il procedere silenzioso di giocatori insidiosi come Tiafoe (recente vincitore di Houston), Jarry (recente vincitore di Ginevra) e Cerundolo (finalista a Lione la settimana scorsa).

[Q] T. Seyboth Wild b. G. Pella 6-3 3-6 6-4 6-4

Non si ferma qui il sogno del brasiliano, che, dopo aver estromesso a sopresa il numero 2 al mondo Danil Medvedev nel suo match di primo turno, non ha deluso le aspettative e approda così al terzo turno di uno Slam per la prima volta in carriera. Nonostante le poche prime palle di servizio in campo, il brasiliano è stato bravo ad annullare 9 palle break su 12 concessee, con qualche rischio in più, che gli ha consentito di fare sì più errori del suo avversario, ma anche più vincenti, si è portato a casa il match. Ora se la dovrà vedere con il giapponese Nishioka.

 

Z. Zhang b. [Q] T. A. Tirante 7-6(3) 6-3 6-4

Una partita gestita alla perfezione dal cinese, che, escludendo l’equilibrio del primo set, ha tenuto le redini del match per la restante ora e mezza di gioco. Solido sia al servizio che con i fondamentali, Zhang approda al terzo turno, nel quale affronterà Ruud.

[12] F. Tiafoe b. [Q] A. Karatsev 3-6 6-3 7-5 6-2

L’americano regola l’insidioso Karatsev (fresco di semifinale a Madrid) in quattro set; perde il primo, annulla due set point nel terzo, ma riesce a chiudere la pratica in meno di tre ore di gioco. Solidissimo con la prima di servizio, con la quale ha lasciato appena 9 punti su 59, il numero 12 al mondo ha giocato d’intelligenza, concedendo solamente 13 errori, contro i 44 del russo. Tiafoe attende ora il vincente del match di secondo turno che vedrà opposti Molcan e Zverev.

N. Jarry b. [16] T. Paul 3-6 6-1 6-4 7-5

Diventano sette le vittorie consecutive del cileno che, dopo la recente vittoria a Ginevra (in finale con Dimitrov) e quella di qualche mese fa a Santiago, sta trovando probabilmente la miglior condizione di forma della sua carriera. Fresco di best ranking, ha sfoggiato un incredibile tennis contro l’americano Paul. Dopo un primo set decisamente poco brillante, nel quale ha prevalso lo statunitense, il cileno ha iniziato a ingranare la marcia giusta ed è stato in controllo del match per i restanti 3 set. Bravo anche ad annullare 13 palle break sulle 15 concesse, e coraggioso a prendere spesso l’iniziativa rischiando un po’ di più. Al terzo turno, ora, lo aspetta un altro americano, Giron.

M. Giron b. J. Lehecka 6-2 6-3 6-2

È bastata solo 1 ora e 44 minuti all’americano per regolare il ceco Lehecka. Una prestazione impressionante del giocatore a stelle e strisce, che non è mai stato sotto nel punteggio. Appena 3 sono i punti concessi (su 40 totali) da Giron quando ha messo in campo la prima di servizio, per non parlare del conto tondo quando si parla delle palle break salvate: 4 su 4. Non si può dire altrettanto dell’avversario, che ha racimolato pochi punti con la seconda di servizio, ha annullato appena 2 delle 8 palle break concesse, e, come ciliegina sulla torta, ha commesso 38 errori, più del doppio del suo avversario. L’americano eguaglia così il suo record nell’approdare al terzo turno di uno Slam, e ora se la dovrà vedere con il pericoloso Jarry.

[23] F. Cerundolo b. [LL] Y. Hanfmann 6-3 6-3 6-4

Anche questa volta il tedesco non ce l’ha fatta contro il numero 1 argentino: terza sconfitta su altrettanti incontri. Pur facendo fatica a chiudere molti game, il sudamericano è stato avanti nel punteggio per tutto il match e in poco più di due ore e mezza ha vinto la partita. In fiducia dopo la recente finale a Lione (battuto da Fils), l’argentino ha servito molto bene, ed è riuscito ad annullare ben 10 palle break sulle 12 concesse. Nonostante da entrambi i lati gli errori siano stati molti, Cerundolo ha messo a segno 15 vincenti in più del tedesco, e quest’ultimo non è stato bravo a sfruttare al meglio la battuta nei punti importanti, permettendo così all’avversario di prevalere. Ora Cerundolo dovrà sfidare il vincente del match serale che vede opposti Rinderknech e Fritz.

[22] A. Zverev b. A. Molcan 6-4 6-2 6-1

Già dai primi punti il tedesco fa capire al suo avversario che tempo da perdere non ne ha. In pochi minuti si ritrova con la palla per il doppio break, ma lo slovacco riesce a rimanere agganciato all’avversario. Nel quinto gioco stessa storia, ma le palle break annullate da Molcan questa volta sono tre. Zverev, però, si fa bastare un break e, dopo aver annullato una sola palla break nell’ottavo gioco, conquista il primo set con il punteggio di 6-4. Il secondo set è quasi la fotocopia del primo come andamento: Zverev strappa subito il servizio all’avversario, quest’ultimo nel quinto gioco annulla tre palle break e nel game successivo è il tedesco a doverne annullare una. Nel settimo gioco, però, arriva il tanto agognato doppio break, che permette al numero 27 al mondo di portarsi a casa il secondo parziale per 6 giochi a 2. Il terzo parziale inizia con un assolo del tedesco, che mostra un gran tennis e si porta subito 4-0. Nel sesto gioco lo slovacco cerca di rientrare in partita sfoderando le ultime armi a disposizione; non riesce però a sfruttare sei palle break, perde il gioco e si abbandona al suo destino. Zverev conclude così la pratica (6-1 il risultato del terzo set) e conquista il primo scontro diretto con Molcan. Per quest’ultimo i soli 12 vincenti, i 6 break concessi, e i pochi punti con prima e seconda di servizio hanno fatto sì che fosse il tedesco a comandare il match. Lui, infatti, oltre al 100% delle palle break salvate (8 su 8), è stato molto solido al servizio, ha massacrato l’avversario a suon di vincenti (ben 42) e con le numerose discese a rete. Al terzo turno, ora, se la dovrà vedere con Francis Tiafoe, con cui ci ha perso 1 sola volta su 7 e che non ha mai incontrato sulla terra rossa.

Andrea Binotto

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Roland Garros: Alcaraz lascia un set a Daniel ma non rischia. Ora terzo turno con Shapovalov [VIDEO]

Qualche distrazione per il numero 1 del mondo non sempre a suo agio anche a causa del vento a folate. Mai in discussione, comunque, il risultato finale

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Carlos Alcaraz – Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

[1] C. Alcaraz b. T. Daniel 6-1 3-6 6-1 6-2

L’esordio sul Philippe Chatrier di Carlos Alcaraz in questa edizione del Roland Garros coincide con vittoria tutto sommato comoda per il numero 1 del mondo che prosegue quindi il suo cammino da primo favorito del torneo, almeno secondo il seeding. Non è stata una prestazione impeccabile quella che lo ha portato a superare in quattro set Taro Daniel, ma in nessun momento si è avuta la sensazione che il giapponese potesse davvero impensierire Carlitos fino a metterne in discussione l’approdo al terzo turno. A influenzare il gioco dello spagnolo sono state forse anche le condizioni climatiche, caratterizzate da forti folate di vento. In ogni caso, gli sprazzi del vero Alcaraz non sono mancati e in quelle fasi per Daniel non c’è stato assolutamente nulla da fare, se non guardare i solchi lasciati sul campo dalle palline colpite dall’avversario. Già a partire dal prossimo match contro Shapovalov, però, il murciano dovrà rendere sempre più sporadici quei passaggi confusionari (già visti in parte contro Cobolli) di cui sono indici un eccessivo ricorso alla palla corta e qualche errore di troppo con il dritto.

 

Primo set – Alcaraz con il pilota automatico

Non sembra avere problemi con gli approcci alle partite Alcaraz che, come con Cobolli, non perde tempo e spinge subito per togliere speranze all’avversario. Lo spagnolo parte con un game di servizio tenuto a zero e poi piazza immediatamente il primo break della partita mostrandosi particolarmente centrato soprattutto con il rovescio incrociato con cui butta fuori dal campo Daniel. Il giapponese, invece, nonostante il vento a favore, non riesce a incidere a sufficienza con il dritto. Il numero 112 del mondo cerca comunque di restare mentalmente dentro la partita e nel terzo game approfitta di un doppio fallo di Carlos per procurarsi una palla break: il dritto di Daniel, però, si conferma troppo macchinoso e si infrange sulla rete. Rimane questo il primo e unico momento di “difficoltà” nel set per il numero 1 del mondo che poi amministra con grande tranquillità iniziando a scavare solchi sul campo con il dritto incrociato o con a sventaglio in lungolinea. Dopo 35 minuti e un altro break, il parziale va in archivio con il punteggio di 6-1.

Secondo set – Non è tutto facile per il numero 1: Daniel brekka e non si fa riprendere

Consapevole della superiorità dell’avversario, Daniel riesce a non farsi condizionare troppo dall’esito del primo set e, anzi, trova la forza per dare un’impronta più aggressiva al suo gioco. Dopo un buon game in battuta, Taro decide di fare qualche passo avanti in risposta e la scelta pare azzeccata: il giapponese riesce ad anticipare bene soprattutto con il rovescio e mette così pressione ad Alcaraz. Il murciano, poi, pasticcia un po’ dal lato del dritto tra palle corte e attacchi imprecisi e concede quindi il break. Daniel ha anche il merito di non farsi prendere dalla frenesia che un vantaggio inaspettato di solito porta e infatti continua a giocare con ordine e senza strafare. In questo modo consolida il break salendo sul 3-0 e poi, nel quinto game, annulla la prima chance di controbreak a disposizione dello spagnolo. Taro può contare anche su una prima di servizio decisamente più penetrante rispetto alla prima mezz’ora di gioco che gli permette di entrare in campo e spingere con il dritto.

Il giapponese arriva allora a servire per il set sul 5-3 e gioca bene anche in questo game: il suo rovescio lungolinea sorprende in un paio di occasioni Alcaraz che, oltretutto, non trova più quella facilità di esecuzione con il dritto che aveva avuto nel primo set. Daniel si prende quindi il parziale e Carlos si dirige verso la panchina con aria perplessa.

Terzo set – Alcaraz si sfoga e torna in sé

Tanto impronosticabile questo esito di secondo set, quanto prevedibile la reazione di Alcaraz nel terzo: lo spagnolo rientra infatti in campo con l’attitudine di chi non vuole concedere più nulla, nemmeno una briciola. I suoi colpi ci mettono ancora qualche minuto per tornare fluidi come nel primo parziale, ma suona già un’altra musica. Carlos è molto più attento nella gestione dello scambio e la concretezza riacquista il primato a scapito dell’impulsività. Nel secondo game arriva così il break, accolto dal numero 1 con un urlo con cui sfoga tutta la rabbia per il secondo set. Toltosi questo peso, Alcaraz torna allora ad imporre il ritmo martellante di inizio partita: Daniel non può nulla e senza vedere palla si ritrova in un amen sotto 5-0. Negli ultimi due giochi del parziale, il murciano si concede anche qualche colpo spettacolare e il pubblico apprezza (così come lo stesso Daniel). Il punteggio finale del set ricalca quello del primo: è di nuovo 6-1, anche questa volta in 35 minuti.

Quarto set – Un’altra piccola distrazione ma Alcaraz chiude senza soffrire

Dopo il toilet break del giapponese si riprende a giocare sulla scia di quanto avvenuto nel terzo: Alcaraz strappa subito il servizio all’avversario mostrando ottime cose sia in fase difensiva che offensiva, con la smorzata tornata ad essere efficace a tutti gli effetti. Sembra essere la premessa di altro set dominato dallo spagnolo, ma nel game immediatamente successivo Carlos si distrae: sul 15 pari commette un bruttissimo errore al volo che rianima Daniel tanto che poi arriva il controbreak. La qualità del match si abbassa nuovamente e così Taro torna a giocarsela più o meno alla pari. Sul 2-2, però, il numero 112 del mondo gioca uno dei game peggiori della sua partita con tre gratuiti e un doppio fallo che riportano in vantaggio Alcaraz. Questa volta lo spagnolo resta concentrato e anzi dà un’ultima sgasata per prendersi di forza un altro break sul 4-2. Il numero 1 si avvia comodamente verso la chiusura e con un dritto lungolinea vincente mette fine al match dopo due ore e mezza di gioco.

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Roland Garros, il programma di giovedì 1° giugno: Zeppieri alla prova Ruud. Monfils nel serale sfida Rune, Sinner alle prese con Altmaier

Swiatek con Liu. Cocciaretto, Vavassori e Paolini sognano il terzo turno. In campo anche Mirra Andreeva

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Esterno Court Suzanne Lenglen - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

Quinto giorno di incontri e prosegue il programma del Roland Garros 2023 con gli incontri di secondo turno dei singolari maschili e femminili.

Philippe Chatrier

Il programma sul Campo Centrale ha inizio alle 11:45 con Giulio Zeppieri opposto alla testa di serie numero 4 Casper Ruud. Il ventunenne romano, dopo aver superato al primo turno il kazako Bublik tenta l’assalto al finalista della scorsa edizione.

A seguire ritorna in campo la numero uno del mondo Iga Swiatek, che incrocia nel suo incontro di secondo turno l’americana Liu. Centouno posizioni separano le due atlete per un pronostico abbastanza segnato. Il programma diurno dello stadio principale si concluderà con la francese Oceane Dodin alle prese con una Ons Jabeur rinfrancata dal successo con Lucia Bronzetti.

 

Per la sessione serale non prima delle 20:15 ritroviamo Gael Monfils che dopo l’impresa nel primo turno con Sebastian Baez tenta di recuperare le forze per sfidare uno dei favoriti per il titolo, il danese Holger Rune.

Suzanne Lenglen

Alle ore 11 il sipario si apre su Rybakina-Noskova. La tennista ceca ha appena raggiunto il suo best ranking a quota 48 ma l’impresa appare ben difficile. A seguire Jannik Sinner gioca per il terzo turno con Daniel Altmaier: un solo precedente allo scorso US Open vinto dall’italiano 6-1 al quinto. Chiudono il programma Gauff-Grabher e Fritz-Rinderknech.

Simonne Mathieu

Si parte alle 11 con lo scontro a stelle e strisce tra Madison Keys e Kayla Day. Il secondo match vede sulla scena due giovanissime: la francese Diane Parry, classe 2002 lodata da Henri Leconte per il suo rovescio monomane, fronteggia Mirra Andreeva, russa classe 2007 di cui tutti parlano.

Frances Tiafoe aspetta la fine del match per cominciare la sua contesa con Aslan Karatsev.  Non prima delle 17 Alexander Zverev sarà opposto, come ultimo incontro, ad Alex Molcan.

Altri incontri

Sul court numero 6 come terzo incontro ecco Jasmine Paolini contro la serba Olga Danilovic, mentre sul campo 9, Elisabetta Cocciaretto aspetta la fine di un doppio per giocare il suo secondo turno con l’elvetica Waltert. Campo numero tredici e terzo incontro del programma per Andrea Vavassori, opposto all’argentino Olivieri.

Qui il programma completo:

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