ATP Monaco: Fabio Fognini supera Kukushkin in due set. Avanzano anche Zverev, Goffin e Del Potro

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ATP Monaco: Fabio Fognini supera Kukushkin in due set. Avanzano anche Zverev, Goffin e Del Potro

Vittoria in due set per Fabio Fognini. L’azzurro rischia solamente nel secondo parziale contro Mikhail Kukushkin, aggiudicandosi l’incontro con il punteggio di 6-3 7-5 in un’ora e ventisette minuti di gioco. Al prossimo turno affronterà il lucky loser slovacco Jozef Kovalik, numero 139 del mondo. Alexander Zverev supera in due set Lukas Rosol, mentre David Goffin vince soltanto al terzo set contro Estrella Burgos

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Buona prestazione per Fabio Fognini, che supera in due set il kazako Mikhail Kukushkin – che lo aveva battuto a Mosca nei due precedenti – con il punteggio di 6-3 7-5.

Si parte con Fabio che appare subito piuttosto centrato, accelerando con il dritto verso il rovescio dell’avversario e mostrando una reattività con i piedi che lascia presagire che la strada verso il recupero sia già ad un ottimo punto, conquistando il primo break nel terzo gioco. Il kazako fatica a prevalere nello scambio, avendo difficoltà – su una superficie lenta come la terra rossa bavarese – ad incidere con i colpi a rimbalzo, non potendo appoggiarsi ai colpi dell’avversario, che invece dispone di una pesantezza di palla maggiore. Tuttavia, dopo aver centrato un altro break al quinto gioco (splendido il rovescio lungolinea sul 30 pari), l’italiano si distrae e perde il servizio sul 5-2, ma nel gioco successivo trova un meraviglioso lob con il rovescio, una splendida accelerazione in diagonale con lo stesso, archiviando il primo set con due recuperi fenomenali da 4 metri fuori dalla riga di fondocampo, 6-3.

Oggi Fabio ha voglia di lottare, di correre da una parte all’altra del campo e di far bene ogni cosa (l’urlo dopo l’errore di rovescio sull’1-0 15-30 va letto in questo senso). Il ligure, dopo aver approfittato di un gratuito con il dritto ed un altro con il rovescio del rivale, strappa il servizio a Kukushkin e vola sul 3-0 anche nel secondo parziale. Nel quinto game il taggiasco si distrae e, dopo un doppio fallo ed un paio di errori evitabili, concede due break point non consecutivi: il primo lo annulla con un ottimo rovescio lungolinea, mentre sul secondo trova un buon servizio che lo toglie dai guai, portandosi poi sul 4-1. Tuttavia, sul 4-2 l’azzurro va sotto 0-40 e, nonostante salvi la prima palla break con un ace, deve capitolare sulla seconda dopo un paio di ottimi tocchi a rete del tennista di Volgogrado, che poi si issa facilmente sul 4 pari. Nel nono gioco Fognini torna ad essere focalizzato sul match, tenendo finalmente il servizio con facilità grazie a due prime vincenti e ad un bel dritto inside-in. Nel decimo gioco Kukushkin commette un paio di errori non forzati ed è costretto ad annullare in tutto tre match point, ma si salva grazie ad un errore in risposta dell’italiano e ad altri due gratuiti da fondocampo – con imprecazione annessa – impattando poi sul 5 pari con un’ottima stop volley di dritto. Nell’undicesimo game è l’azzurro a rischiare di cedere la battuta, annullando quattro break point rispettivamente con un errore con il dritto lungolinea del kazako, un ace, un buon dritto inside-out ed un errore con il rovescio in manovra del numero 88 del mondo, con Fabio che si porta poi sul 6-5 grazie a due ottime prime di servizio. Nel gioco successivo l’azzurro si procura altri tre match point, trovando un paio di accelerazioni di dritto che il suo avversario non riesce a controllare. Stavolta il kazako d’adozione è costretto a capitolare, con Fognini che accede così ai quarti di finale vincendo con il punteggio di 6-3 7-5 in un’ora e ventisette minuti. Ora se la vedrà con il lucky loser Jozef Kovalik (nessun precedente tra i due), numero 139 ATP. Quest’ultimo, infatti, ha superato in due set il qualificato Igor Sijsling, il quale ieri aveva sconfitto il nostro Marco Cecchinato.

Avanza con fatica David Goffin, che ha sconfitto in tre set Victor Estrella Burgos con lo score di 5-7 6-3 6-2. Il belga, forse conscio del fatto che vincendo questo torneo entrerebbe per la prima volta tra i top ten, è apparso nervoso e poco centrato per gran parte dell’incontro, perdendo il primo set 7-5 e andando sotto di un break nel secondo. Tuttavia, quando il dominicano si è trovato a condurre per 3-2 con la battuta a disposizione, sono riemerse le sue difficoltà proprio con questo fondamentale e dalla parte del rovescio – che il più delle volte cerca di proteggere giocando di dritto, tentando altrimenti di rallentare il gioco con il back – hanno permesso al ragazzo di Rocourt di rientrare e di conquistare sei giochi consecutivi, portandosi così in vantaggio per 2-0 nella frazione decisiva, salvo perdere nuovamente il servizio nel quarto game. Tuttavia, dopo aver centrato il break nel gioco successivo ed aver salvato tre break point sul 3-2, il numero 13 del mondo si è sciolto, trovando più sicurezza con i propri colpi da fondocampo – specialmente dal lato sinistro – e giocando in maniera più aggressiva ed intelligente, archiviando l’incontro per 6-2 al terzo set dopo due ore di gioco.

Ai quarti troverà Alexander Zverev – nessun precedente tra i due – che ha superato il ceco Lukas Rosol con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e otto minuti di gioco. Nel primo set, il giovane tedesco centra il break decisivo nell’ottavo gioco, approfittando di un doppio fallo e dei tanti gratuiti da fondocampo dell’avversario, vincendo così il primo parziale per 6-3. Nella seconda frazione di gioco, invece, “Sascha” strappa il servizio a Rosol nel settimo game, approfittando di due doppi falli e di altrettanti errori di rovescio del giocatore di Brno. Il ragazzo di Amburgo, pur non giocando benissimo e talvolta in maniera passiva, riesce così ad accedere ai quarti di finale aggiudicandosi l’incontro con lo score di 6-3 6-4.

Accede ai quarti di finale anche Philipp Kohlschreiber, che ha superato in due facili set il connazionale Florian Mayer, numero 267 del mondo (anche se nel giugno 2011 fu n.18), con un secco 6-3 6-2 in sessantasette minuti di partita. Troppo forte, almeno in questo periodo delle loro rispettive carriere, Kohlschreiber, che non ha avuto problemi nel fronteggiare il gioco originale del giocatore di Bayreuth, fatto di continui cambi di ritmo, smorzate improvvise e rovesci al salto, ma anche poco consistente e privo di spinta. Domani il numero 27 Atp attende Del Potro o Struff.

Il match che chiude il programma è proprio quello che vede il tennista argentino imporsi su Jan-Lennard Struff. L’inizio è schiacciante: nel giro di dieci minuti scarsi Palito è già avanti con un 3-0 pesante, avendo sfruttato entrambe le palle break concesse da Struff al primo “advantage”. A Del Potro entra bene la prima di servizio, alla quale non era riuscito ad aggrapparsi nelle prime uscite dopo l’infortunio, ed è più bravo dell’avversario sia nel tenere lo scambio da fondo sia nell’avventurarsi a rete, dove colma la lacuna dell’eleganza con il pragmatismo. Nonostante nessuno dei game venga dominato nel punteggio, Struff non riesce a rendersi attivamente pericoloso per più di uno scambio su cinque: i punti sono tutti molto brevi e, eccezion fatta per un paio di vincenti in controtempo, non esaltanti.

Dopo un terzo break consecutivo (quello del 5-0) Del Potro si trova a servire per il set. Un calo di concentrazione, di fronte ad un avversario con la mente già proiettata al secondo set, gli costa il break. Struff riesce così ad alleggerire perlomeno il passivo, conservando il turno di battuta successivo prima che la pioggia costringa giocatori, arbitri e pubblico a sospendere tutto e allontanarsi frettolosi in cerca di riparo, sulle note di Singing In The Rain diffusa dagli altoparlanti con un certo senso dell’umorismo (forse affinato dal clima che già nei giorni precedenti aveva interferito con il programma di gioco).

Venti minuti di attesa e i giochi possono riprendere, con Del Potro che tiene il servizio a 15 e chiude subito il parziale rimasto in sospeso. Il suo diritto appare più una carezza energica che la sassata a cui ha abituato gli spettatori; il rovescio, invece, seppur più vario, continua ad essere in sostanza innocuo. Struff adesso mette i piedi in campo ad ogni opportunità, si apre gli angoli e va subito avanti di un break confermato. Riesce a portarlo avanti nonostante Palito che trova un passante lungolinea di dritto, buono per due palle del controbreak (vanificate). Si va al terzo set, dove il padrone di casa, numero 112 del ranking ha subito un’opportunità di break e sembra aver girato definitivamente il match a proprio favore, con Del Potro ormai sceso dalla giostra. Il tennista di Tandil però riesce a sopravvivere, ad effettuare lui il sorpasso e a frustrare la mente di Struff: il match si conclude di fatto lì, perché il tedesco non riesce più a tornare completamente in pari e conclude il proprio torneo con una serie di gratuiti. Del Potro vince il match point, grida, grida due volte e va ai quarti: un grido di vita, che il circuito potrebbe iniziare a temere di nuovo.

Ha collaborato alle cronache Raoul Ruberti

Risultati:

[5] F. Fognini b. M. Kukushkin 6-3 7-5
[LL] J. Kovalik b. [Q] I. Sijsling 6-3 6-4
[1] D. Goffin b. V. Estrella Burgos 5-7 6-3 6-2
[8] A. Zverev b. L. Rosol 6-3 6-4
[WC] J.M. Del Potro b. J.L. Struff 6-2 3-6 6-3
[4] P. Kohlschreiber b. [Q] F. Mayer 6-3 6-2

 

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