WTA Madrid: si ritira Azarenka! Eliminate Kvitova e Suarez Navarro. Roberta Vinci numero 7

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WTA Madrid: si ritira Azarenka! Eliminate Kvitova e Suarez Navarro. Roberta Vinci numero 7

Fuori le prime 5 teste di serie del torneo: Victoria Azarenka annuncia il forfait per problemi alla spalla. L’australiana Daria Gavrilova batte per la seconda volta consecutiva Petra Kvitova. Esce anche Carla Suàrez Navarro per mano di Samantha Stosur. Simona Halep annulla Timea Bacsinszky in due set. Dominika Cibulkova approda ai quarti rimontando anche contro Pavlyuchenkova un set di svantaggio. Esce Laura Siegemund per mano di Sorana Cirstea che con Begu, Halep e Tig porta a 4 le tenniste rumene nei quarti

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S. Stosur b. [8] C. Suarez Navarro 4-6 6-2 6-3 (Raffaello Esposito)

I precedenti fra Carla Suarez Navarro e Samantha Stosur (23 WTA) sono in perfetta parità, con la spagnola n° 11 al mondo che si è imposta pochi mesi fa a Brisbane nel più recente. Si assiste ad uno scontro di stili, con l’australiana sempre alla ricerca del punto veloce mentre l’avversaria oppone la sua ragnatela di traiettorie cariche di spin. Sam vince il (pessimo) sorteggio elettronico e sceglie di servire ma la prima palla entra a singhiozzo e lei deve annullare con coraggio tre palle break nei primi due turni di battuta. Anche Carla ha le sue brave difficoltà per qualche errore iniziale di troppo col rovescio, subisce l’aggressività avversaria e cede il suo primo servizio su un siluro lungo linea. Nulla è comunque deciso ed infatti Stosur cade nel quinto gioco quando viene abbandonata dal rovescio e restituisce il break. Suarez Navarro entra ora nel match, piazza un parziale di dodici punti a due, un paio dei quali sono pregevoli colpi di gran difficoltà e scappa avanti nel punteggio. L’australiana è in rottura prolungata, fatica a centrare il campo e cede il primo set per 6-4.

Il coach di Carla al cambio campo le conferma che il piano tattico sta funzionando e la lascia con un deciso “vamos a ganar!”. Lei sembra prenderlo in parola brekkando in apertura ma Sam reagisce da campionessa Slam, varia con la smorzata e recupera alla grande su un’avversaria divenuta incapace di tenere il servizio. Un netto 6-2 pareggia i conti. Almodovar direbbe che Suarez è una donna sull’orlo di una crisi di nervi quando inizia il set decisivo e neanche un break immediato la tranquillizza. L’australiana è esperta, sente l’odore del sangue e il dritto col quale strappa il servizio decisivo nel sesto gioco suona come una sentenza perché l’altra non c’è più e le lacrime durante l’ultimo cambio campo lo confermano. Dispiace a lei ma non a noi poiché per gli oscuri misteri del punteggio WTA  questa sconfitta spinge Roberta Vinci al settimo posto, best ranking in carriera. Stosur ai quarti avrà una fra Keys e Tig.

[6] S. Halep b. [10] T. Bacsinszky 6-2 6-3 (Federico Carducci)

Simona Halep raggiunge i quarti di finale del torneo di Madrid superando la svizzera Timea Bacsinszky, che vede così interrompersi la sua striscia di sette vittorie consecutive. Successo importante non solo per la rincorsa della rumena alla seconda finale consecutiva nella capitale spagnola ma anche a livello statistico e di classifica: con l’affermazione di oggi la Halep si riporta sul 2-1 nei testa a testa con l’elvetica e “vendica” la sconfitta subita nel marzo scorso a Miami, inoltre complica la rincorsa della giocatrice di Losanna alla Top Ten. Successo complessivamente meritato quello dell’allieva di Darren Cahill, capace di scardinare la varietà di soluzioni tattiche e di cambi di ritmo caratteristici del gioco della numero 11 del mondo, grazie ad una perfetta lettura tattica ed alla nota capacità atletica.

L’inizio del primo set lascia presagire una partita lunga e combattuta: tutti e tre i primi game si risolvono ai vantaggi e tutti e tre in favore della Halep che, pur avendo una bassissima percentuale di prime in campo, riesce a mantenere positivo il saldo tra errori gratuiti e vincenti. Nel quarto gioco del primo set la Bacsinszky reagisce e difende a zero il proprio turno di battuta e , grazie ad una ritrovata solidità con il dritto, nel gioco successivo recupera il break di svantaggio. La rumena, tuttavia, non si scompone e nel sesto gioco si procura altre tre palle break: dopo aver vanificato la prima con uno schiaffo al volo di rovescio spedito a rete strappa nuovamente il servizio chiudendo il game grazie ad una meravigliosa soluzione di dritto al termine di uno scambio durissimo. Nel successivo turno di servizio la numero 6 del mondo commette il primo doppio fallo della sua partita, ma questo non le impedisce di salire sul 5-2 e di chiudere il set nel game successivo strappando nuovamente la battuta alla sua avversaria.

La seconda frazione si apre con la giocatrice di Costanta che, anche grazie al primo ace della sua partita, tiene la battuta e si porta in vantaggio per 1-0. Inizia qui una fase davvero confusa del match in cui entrambe le giocatrici calano notevolmente nel rendimento e nella concentrazione: la Bacsinszky sale 2-1 tenendo il servizio e poi strappandolo alla rumena la quale, a sua volta, recupera immediatamente il break impattando sul 2-2. Nel quinto game arriva la svolta decisiva dell’incontro: la Bacsinszky sale 15-40 e si procura due palle break, che la Halep annulla, salvo poi concedere una terza occasione alla testa di serie numero 10 che, però, la vanifica con un brutto errore di rovescio permettendo alla rumena di salvare il turno di servizio. Turno di servizio che entrambe le giocatrici difendono nei due game successivi. Nell’ottavo gioco, avanti 4-3, la Halep si procura due palle break: non basta un ace alla svizzera per salvarsi ed evitare all’avversaria di andare a servire per il match. Nel nono gioco, infatti, la testa di serie numero sei tiene la battuta a 0 e chiude il match dopo un’ora e 12 minuti, regalandosi il derby rumeno con Irina Begu.

D. Gavrilova b. [5] P. Kvitova 6-3 6-4 (Benedetto Napoli)

Sono la numero 5 del seeding, Petra Kvitova, e la no. 39 del ranking WTA, Daria Gavrilova, a dare il via al programma di giornata sulla terra rossa dell’Arantxa Sanchez Vicario. Pronte a darsi battaglie due tenniste dal gioco completamente opposto: offensivo e potente quello della due volte vincitrice a Wimbledon; di rimessa e di corsa quello della fighter moscovita. I precedenti riportano una vittoria a testa: Kvitova si impose a Wuhan nel 2015, mentre la Gavrilova si è imposta quest’anno al secondo turno degli Australian Open tra il furore del pubblico presente alla Margaret Court Arena.

L’equilibrio regna sovrano nella parte iniziale del primo set. Entrambe le giocatrici non hanno problemi al servizio e chiudono abbastanza agevolmente gli scambi. Sorprende non poco come la Gavrilova tenti maggiormente le discese a rete con risultati tutt’altro che insoddisfacenti, lei che solitamente è una giocatrice da fondo. Inizialmente la Kvitova riesce a metterci una pezza aggrappandosi al proprio servizio, ma nell’ottavo game la tennista naturalizzata aussie riesce a procurarsi ben quattro palle break. Prima un ace, poi un servizio vincente, successivamente è una risposta lunga della Gavrilova sembrano scongiurare il pericolo, ma un passante di dritto su una palla praticamente impossibile di quest’ultima gli permette di servire per il match. Gavrilova non trema e si procura il primo set point grazie a uno spettacolare 15 chiuso con una volée di rovescio sopraffina dopo un prolungato scambio a rete. L’ennesimo errore della Kvitova consegna il primo atto dell’incontro all’australiana dopo quaranta minuti giocati ad altissima intensità.

Scendono in campo i due coach per consigliare le rispettive assistite e la partita effettivamente subisce una netta impennata visto i tre break consecutivi in apertura di secondo set. Gavrilova strappa il servizio alla ceca grazie a un vincente di dritto convertendo la prima palla per il break. Successivamente è Kvitova che brekka dopo un game disastroso giocato dall’avversaria, che però si riporta immediatamente in vantaggio grazie a un turno in risposta perfetto, chiuso con un lob precisissimo. Il match sembra calmarsi, tanto che i successivi turni al servizio vengono chiusi abbastanza agevolmente, ma c’è da segnalare come una nervosa Kvitova scagli la racchetta per terra dopo un brutto errore nei pressi della rete. Dopo un settimo giocato durato quasi dieci minuti la ceca riesce ad annullare due palle break dando dei deboli segnali di risveglio ed effettivamente nel turno di servizio che segue riesce a procurarsi una palla per il pareggio, ma la Gavrilova è letteralmente “on fire” e annulla ogni possibile velleità. Si arriva così al decimo e decisivo gioco: il braccio dell’australiana non trema e un rovescio fuori giri della ceca le consegna la vittoria.
Ottimo match giocato dalla Gavrilova, in stato di grazia al servizio (ottime percentuali sia con la prima che con la seconda) e con ottime percentuali in risposta. Primi quarti di finale in stagione per lei e a Madrid non è mai giunta così lontano. L’accesso in semifinale dovrà giocarselo contro Louisa Chirico, che approfitta del ritiro di Victoria Azarenka.

Risultati:

[6] S. Halep b. [10] T. Bacsinszky 6-2 6-3
D. Gavrilova b. [5] P. Kvitova 6-3 6-4
I.C. Begu b. C. Mchale 6-7(6) 6-4 6-4
[Q] L. Chirico b. [4] V. Azarenka W/O
D. Cibulkova b. A. Pavlyuchenkova 2-6 6-3 7-5
[WC] S. Cirstea b. [Q] L. Siegemund 6-4 7-6(9)
S. Stosur b. [8] C. Suárez Navarro 4-6 6-2 6-3
[Q] P.M. Tig b. M. Keys 6-3 6-4

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