Borna Coric si è qualificato per il terzo turno del Roland Garros grazie alla vittoria su Bernard Tomic. Prima della vittoria sull’australiano, il 19enne tennista di Zagabria aveva rilasciato alcune dichiarazioni al sito serbo b92.net. La prima in risposta all’osservazione che gli fanno in molti, sul fatto che in campo spesso subisce troppo l’iniziativa dell’avversario. “So di giocare in maniera troppo difensiva, specie nei momenti in cui non sono in fiducia e non sento bene la palla. Rimango troppo dietro la linea di fondo. Lavoro ogni giorno per cercare di stare più vicino alla linea di fondo, prendere più spesso l’iniziativa e giocare da dentro il campo. Prendiamo Djokovic, è incredibile come apra gli angoli, quanto la sua palla sia pesante, devo puntare a quello.“
Il riferimento a Djokovic era quasi scontato, dato che il giovane croato è stato spesso paragonato al fuoriclasse serbo. Che Coric ha rivelato essere uno dei suoi “mentori”. “Ci alleniamo spesso assieme, siamo ottimi amici e mi dà sempre dei buoni consigli. Mi dice sempre quello che pensa. Anche a Madrid, dopo la partita che abbiamo giocato contro, gli ho chiesto alcune cose che mi interessavano e mi ha risposto apertamente. Da quando sono arrivato nel circuito mi aiuta veramente tanto.”
A Borna, attualmente n. 47 al mondo, è stato chiesto quando pensa di raggiungere l’obiettivo di diventare uno dei primi dieci giocatori del mondo. “Non voglio stressarmi con queste cose e fare pronostici, che poi di solito succede il contrario. Mi concentro sul mio prossimo obiettivo, che è quello di entrare tra i top 30. Quando lo raggiungerò, allora penserò all’obiettivo successivo. Penso che la top 10 sia ancora lontana, per arrivarci è necessario ottenere risultati significativi nei maggiori tornei e non è facile, credo servirà ancora un po’ di tempo. Ma non si sa mai.”
