Roland Garros, uomini: Djokovic troppo forte, Berdych non può nulla. Avrà Thiem in semifinale

Roland Garros

Roland Garros, uomini: Djokovic troppo forte, Berdych non può nulla. Avrà Thiem in semifinale

Il n.1 ATP Novak Djokovic domina Tomas Berdych. 3 set a zero. Zero suspence. Quarta finale in vista? Troverà Dominic Thiem che batte David Goffin: prima semifinale Slam per lui e top10 lunedì

Pubblicato

il

 

Djokovic paperone del tennis ma meno fuori dal tennis: i nababbi dello sport e l’intoccabile valore del “marchio Federer”

Murray ridimensiona il perdente Gasquet. Ma con Stan Wawrinka forse non è favorito (video Ubaldo)

Le statistiche inutili: i quarti di finale del Roland Garros

Roland Garros donne, che brave Bertens e Putintseva ma si va verso Muguruza-Serena Williams

[13] D. Thiem b. [12] D. Goffin 4-6 7-6(7) 6-4 6-1 (da Parigi, Antonio Garofalo)

Dominic Thiem è arrivato e non ha nessuna intenzione di andare via. Al culmine di una stagione fatta di 25 (con questa) vittorie sul rosso, l’austriaco approda per la prima volta in carriera in una semifinale di uno slam, sbarca in top-10 (sarà almeno sette del mondo), terzo del suo paese dopo Thomas Muster e Jurgen Melzer e soprattutto offre finalmente una ventata di freschezza nel tennis maschile

Onore anche a David Goffin che ha avuto la palla per andare in vantaggio di due set e che lunedì sarà numero 11 del ranking a conferma di un crescita graduale del ragazzo cresciuto con i poster di Federer e Agassi in camera e che a venticinque anni è orami maturo per il definitivo salto di qualità. Ma oggi ha trovato dall’altra parte della rete un ragazzo semplicemente più forte e con le chiare stimmate del campione

La partita

Fa un freddo oseremmo dire polare su un Lenglen quasi deserto, ed è un peccato perché in campo ci sono due ragazzi che con molta probabilità ci faranno divertire a lungo. L’importanza della posta in palio si fa sentire in avvio di partita con tre break nel primi tre giochi. Ma presto la maggiore pesantezza di palla di Thiem prende il sopravvento e l’austriaco, a forza di sbracciate di rovescio si porta avanti nel parziale (4-2). Goffin è bravissimo però a trovare un game di risposta eccezionale con ribattute anticipate che fanno ricordare proprio il kid di Las Vegas e riesce a riagganciare il rivale, riscaldando lo sparuto pubblico di predominanza belga.

L’austriaco va in confusione, viene sorpreso dal tennis rapido e aggressivo del belga che prende sempre più campo e capitola nuovamente dinanzi a due risposte esplosive di rovescio di Goffin su due sue seconde in kick in verità troppo morbide che gli costano il primo set (6-4). Dalle tribune parte un coro “Dominic! Dominic!” ma si odono pochi applausi in quanto le mani sono alla ricerca disperata di calore nelle tasche.

Purtroppo però l’emorragia per Thiem non si argina ad inizio secondo set, con Goffin che infila subito il break per una striscia di sei giochi di fila (2-0) che potrebbe ammazzare la partita. L’austriaco però qui é bravo a scuotersi con l’ausilio di un paio di urlacci e strappa la battuta a zero al belga rientrando nel match. Nell’ottavo gioco Thiem però è di nuovo nei guai: un paio di errori lo inchiodano, è bravo a salvare quattro palle break (tre vincenti e un errore del belga) ma alla quinta occasione il rovescio lungolinea di Goffin è letale e lo porta a servire per andare due set a zero. Spalle al muro Thiem si esalta e con due diritti possenti evita il ko recuperando subito il break.

Comincia a piovere e sul 5-5 è l’austriaco ad avere due palle break, salvare con autorità da Goffin con la prima. E così il set delle occasioni perdute, ma giocato in maniera brillante tra tagli, anticipi e accelerazioni – finalmente del bel tennis! – si decide al tiebreak. Che è un romanzo nel romanzo con Thiem che prima domina con grande aggressività portandosi 5-2, poi sbaglia un comodo smash e si fa rimontare sul 5-5. Fallisce un primo set point sbagliando un comodo diritto, e poi è costretto a tirar fuori un gran vincente sempre col diritto per evitare di amdare sotto di due set. Alla fine, alla seconda chance Dominic  porta a casa il set inducendo  Goffin all’errore con uno slice meraviglioso e insidiosissimo.

Mentre in contemporanea sullo Chatrier tra Berdych e Djokovic il gioco viene interrotto, sul Lenglen in un clima da tregenda si prosegue e il vostro incauto cronista non se la sente di abbandonare i nostri due eroi. Thiem paga lo sforzo emotivo del tiebreak e scivola subito sotto di un break ad inizio terzo set con Goffin che disegna il campo con il rovescio. I due se le danno di santa ragione, si susseguono scambi assai gradevoli e nell’ottavo gioco l’allievo di Bresnik rimette il set in equilibrio grazie a due bombe di diritto (4-4). L’inerzia della partita a questo punto sembra essere cambiata, Thiem spinge con sempre maggiore convinzione e completa l’opera portandosi a condurre due set a uno dopo quasi due ore e mezza di partita. Se c’è una qualità che non difetta all’austriaco è quella di giocare bene i punti importanti: la stoffa del campione c’è insomma.

La partita, un po’ sorprendentemente per la verità (ma visto il freddo che fa non osiamo lamentarci) finisce qui. Goffin scompare dal campo, Thiem si trasforma in Domin-ator e domani vedremo se i tempi sono maturi per l’assalto definitivo al trono dei Nole.

[1] N. Djokovic b. [7] T. Berdych 6-3 7-5 6-3 (da Parigi, Laura Guidobaldi)

Un Novak Djokovic intraprendente e inesauribile spezza le ambizioni di Tomas Berdych. Il serbo accede alla sua ottava semifinale parigina dominando il ceco che non è mai riuscito ad entrare veramente in partita, salvo nel secondo set, perso 5-7. Prestazione perfetta per il campionissimo di Belgrado che fa un ulteriore passo in avanti verso la storia. In semifinale troverà il vincente del match tra David Goffin e Dominic Thiem.

La pioggia sembra risparmiare questa giornata annunciatasi fredda e bagnata. Largo ai quarti allora, quelli della parte alta del tabellone. Su uno Chatrier ancora semivuoto, Novak Djokovic e Tomas Berdych danno vita al loro 26° scontro.

Chissà se il ceco riuscirà a trovare la chiave giusta per dar fastidio al n. 1 del mondo… Nole non solo è in vantaggio 23 a 2 negli scontri diretti, ma si è imposto su Berdych nelle ultime 10 partite. A giudicare dall’andamento del primo set non sembra ancora che Tomas possa impensierire l’avversario poiché, dopo aver mantenuto l’equilibrio fino al 3-3, il serbo fa la differenza rispondendo magistralmente alle “bombe” di Tomas, entrando sempre più con i piedi dentro il campo per poi ottenere il break e salire 4-3. Sempre più pressato e dietro la linea di fondo, il ceco è ora totalmente in balìa del n. 1 del mondo che ottimizza il vantaggio chiudendo il primo parziale 6-3 in 32 minuti.

Nella seconda frazione, sembra tutto un déjà vu, poiché Novak domina un pressoché inesistente Berdych salendo 3-0. A questo punto, sul 4-2 per il serbo, alla terza palla break, Tomas riesce a riavvicinarsi all’avversario riaprendo il set sul 3-4 per poi pareggiare il conto sul 4-4. Ma Djokovic fa sentire nuovamente la propria autorevolezza portandosi 5-4, con un Berdych che, stando al body language, non sembra poi così convinto di poter fare il colpaccio. E, come volevasi dismostrare, il tennis del ceco si sgretola sul più bello poiché sul 6-5 Djokovic e servizio Berdych, questi fa ben quattro errori di fila, consegnando il secondo set al serbo per 7-5. Niente da fare, il n. 8 del mondo subisce ancora l’intraprendenza e la superiorità di Djokovic che, oltre ad essere il solito muro di gomma da fondo, offre soluzioni inaspettate e vincenti. Regina del repertorio odierno del serbo è il drop shot da fondo campo. Tantissime le smorzate “camuffate” da fondo da parte del campionissimo di Belgrado che lasciano letteralmente immobile l’avversario.

Intanto si aprono i primi ombrelli, a causa di una leggera ma fastidiosa pioggerellina. Il ceco continua ad essere perdente. Infatti, pur sorprendendo l’avversario nel primo gioco del terzo set – e innervosendolo al punto di fargli correre il più grosso rischio del match – Berdych subisce immediatamente il controbreak, cosicché Nole si stacca subito sul 2-1. Tomas perde l’ennesimo treno sul 2-2, mancando la palla break ed è Nole a salire ancora sul 3-2. L’intensificarsi della pioggia fa sì che il gioca venga sospeso sul 3-3. Ma dura un attimo e, dopo alcuni minuti, i giocatori rientrano in campo.

Djokovic va di fretta e per Berdych non c’è nulla da fare. Il serbo chiude un match quasi del tutto a senso unico per 6-3 7-5 6-3. A parte un sussulto nel secondo parziale, Tomas non è mai stato in grado di imbrigliare il serbo che, invece, ancora una volta, ha dimostrato una superiorità schiacciante.

Risultati:

[1] N. Djokovic b. [7] T. Berdych 6-3 7-5 6-3
[13] D. Thiem b. [12] D. Goffin 4-6 7-6(7) 6-4 6-1

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement