ATP Stoccarda: Thiem sta diventando grande, battuto Kohlschreiber in rimonta

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ATP Stoccarda: Thiem sta diventando grande, battuto Kohlschreiber in rimonta

Dominic Thiem conquista il suo settimo titolo in carriera, il quarto del 2016. Rimonta di carattere ai danni di Philip Kohlschreiber, padrone di casa, in un incontro ripreso al lunedì causa pioggia. L’austriaco, da poco in top ten, conferma sempre più di poter stare tra i migliori

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[3] D. Thiem b. [7] P. Kohlschreiber 6-7(2) 6-4 6-4

Il primo finalista, proveniente dalla parte alta del tabellone, è Dominic Thiem che ieri ha eliminato Federer dopo un match da alcuni paragonato a quello tra lo stesso Federer e Pete Sampras a Wimbledon 2001. Il giovane austriaco quest’anno ha già vinto tre titoli, due sulla terra battuta a Buenos Aires e Nizza e uno sul cemento ad Acapulco, ma nel suo palmares manca ancora l’erba (se vincesse oggi sarebbe il primo giocatore nel 2016 a vincere un torneo su tre superfici diverse).

Durante i tre match giocati per raggiungere la finale ha perso due set, mentre il suo avversario odierno, Philipp Kohlschreiber, neanche uno. Il tedesco è in vantaggio due a zero nei precedenti e l’ultimo incontro, giocato un mese fa a Monaco di Baviera, era anch’esso una finale. In quella partita, durata 2 ore e 31 minuti, Kohlschreiber ha vinto il suo settimo titolo in carriera, il quinto in Germania a riprova di quanto lui esprimi il suo miglior gioco quando si trova nella terra natia. Se il tedesco dovesse portarsi a casa il trofeo sarebbe il primo tedesco a trionfare a Stoccarda dopo Stich nel 1991.

Prima che i due giocatori scendano in campo, ci tocca aspettare un periodo interminabile durante il quale i greenkeper asciugano il campo con apparecchiature simili a grossi ventilatori, e i primi punti dell’incontro iniziano a giocarsi alle 14:32. Lo spettacolo però non dura molto perché il tempo non regge e dopo solo 7 minuti un forte acquazzone si abbatte su Stoccarda. Il punteggio è di 1 pari, entrambi i tennisti hanno mantenuto il loro servizio senza problemi. A questo punto nulla fa sperare che si ricominci a giocare perché dal cielo non si intravedono spiragli, tuttavia dopo ore e ore di attesa qualcosa si smuove e fiochi raggi di sole spuntano tra le nubi che iniziano a sbiancarsi e diradarsi. I greenkeeper tornano in azione per riportare il campo in condizione adeguate e alle 18:43  si cominciano a vedere i primi scambi. Thiem parte con 3 ace ed infila una serie di 7 punti a 0 e dunque si guadagna subito della palle break, però non è aggressivo a sufficienza e non le sfrutta. Nonostante il tempo non dia ancora piena fiducia i due giocatori iniziano ad essere caldi e ad esprimere un buon tennis. La pioggia ricomincia a cadere leggermente e il tedesco appare un po’ nervoso. Nel decimo game Thiem recupera in allungo, quasi con una scivolata, su una smorzata ben riuscita di Kohlschreiber e si porta a due punti dal set ma Philipp ritrova un po’ di concentrazione e con un ace di prima e un ace di seconda vince il game. La qualità del gioco di Thiem è visibilmente superiore rispetto a quella del tedesco, ma quest’ultimo nei suoi turni di battuta riesce sempre a salvarsi grazie al servizio e dunque si va al tie-break. Qui però è Kohlschreiber il primo a guadagnarsi un mini-break sfruttando un errore gratuito dell’austriaco e si porta sul 3 a 1 ma la pioggia blocca i giochi nuovamente. I due tennisti dopo 20 minuti tenteranno ancora una volta di concludere questa finale, ma il tedesco in risposta scivola e cade rovinosamente rischiando anche di infortunarsi e quest’episodio sancisce il definitivo stop.

Si riparte alle ore 10.48 di questo parzialmente soleggiato lunedì mattina e dopo la fase di riscaldamento ovviamente si riprendere dal 3-2 con mini-break a favore per il numero 1 di Germania che dapprima conferma senza problemi i propri turni al servizio, successivamente chiude il primo parziale a suo favore grazie a un non forzato dell’austriaco e ad una fantastica discesa a rete con annessa stop volley.

Ma per abbattere psicologicamente Dominic Thiem ce ne vuole e il ventiduenne numero 7 ATP piazza immediatamente un break (il primo di questo finale) all’alba del secondo atto grazie a un turno in risposta quasi da 10 e lode: dritto e rovescio lungolinea devastanti, rovescio spentosi a rete di Kohlschreiber dopo scambio durissimo e servizio strappato grazie a un tocco morbido nei pressi della rete. I successivi otto game non regalano particolari sussulti con i due tennisti che continuano ad affrontarsi a viso aperto regalando al (poco) pubblico presente attimi di buon tennis. Si giunge al decimo game e il braccio destro del giovane austriaco comincia a tremare, tanto da concedere due break-point al navigato tedesco, che deve registrare il prepotente ritorno del semifinalista Slam e nonostante un’ulteriore palla per riaprire il set si vede costretto ad alzare bandiera bianca quando vede il proprio rovescio infrangersi a rete. Un set a testa e la consapevolezza che a decidere questa finale di due giorni in terra tedesca sarà il terzo e decisivo atto.

Il set si apre con il tedesco da subito insidiato durante il proprio turno alla battuta, bravo a restare lucido e a rispondere alle bordate della giovane stella, ma il break è dietro l’angolo e nel terzo gioco Thiem lo strappa ai vantaggi grazie all’ennesimo non forzato di un Kohlschreiber sfiancato da scambi durissimi e interminabili. Il tedesco prova a rientrare nel match in tutti i modi pèossibili e immaginabili, cercando anche di variare il proprio gioco, ma non ottiene altro che una misera palla per il break durante l’ottavo gioco. Troppo forte il giovane austriaco che oltre ad avere a disposizione un repertorio coi controfiocchi instrada il match sulla resistenza fisica e in questo, al momento, con ogni probabilità è inferiore solo a un certo Novak Djokovic. Giunti al game decisivo l’inesperienza fa nuovamente tremare il braccio di Thiem – Kohlschreiber ha a propria disposizione due break-point – ma si riprende appena in tempo per chiudere game, set, match e torneo grazie a una strepitosa demi-volée. Per Thiem arriva il quarto titolo stagionale – prima di questo fin qui incredibile 2016 erano tre i titoli nella bacheca del fresco top 10 – e una crescente consapevolezza nei propri mezzi. Kei Nishikori è avvisato, c’è un nuovo pretendete alla posizione numero 6.

A cura di Paolo Di Lorito e Benedetto Napoli

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