Wimbledon, uomini: sarà Murray-Kyrgios agli ottavi. Tsonga chiude 19-17 al quinto contro Isner. Out del Potro, ok Gasquet

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Wimbledon, uomini: sarà Murray-Kyrgios agli ottavi. Tsonga chiude 19-17 al quinto contro Isner. Out del Potro, ok Gasquet

L’interruzione di ieri non salva Juan Martin del Potro: alla ripresa, Lucas Pouille domina il quarto set e raggiunge i primi ottavi Slam in carriera. Nick Kyrgios non manca l’appuntamento con Andy Murray superando Lopez in 4 set. Dopo una maratona di 4 ore e 24 minuti di gioco, Jo-Wilfried Tsonga completa la rimonta contro John Isner. Avanzano Gasquet e Vesely

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[15] N. Kyrgios b. [22] F. Lopez 6-3 6-7(2) 6-3 6-4 (da Londra, Laura Guidobaldi)

Stat Kyrgios Lopez

Ancora fuochi d’artificio a Wimbledon. Soprattutto grazie alla performance spumeggiante di Nick Kyrgios che spezza le speranze del “veterano” Feliciano Lopez di proseguire il cammino a Church Road. 6-3 6-7(2) 6-3 6-4 lo score; l’australiano ha prodotto un tennis davvero convincente. Ottimo al servizio, ha saputo costringere l’avversario quasi sempre a fondo campo con scambi profondi e precisi. Impeccabile anche con i passanti, riuscendo molto spesso a trafiggere Feliciano nei suoi approcci a rete. Insomma, l’esuberante tennista Aussie sembra sempre più maturo per avvicinarsi ai grandi. Accede agli ottavi, per cimentarsi nel big match contro Andy Murray.

 

Nella giornata di sabato, prima dell’interruzione – questa volta per oscurità – i due mantengono un certo equilibrio fino al 3-3 del primo set. Sul 4-3 Kyrgios, questi ha bisogno di un Medical Time Out a causa di un sanguinamento dal naso. E la pausa si avvera propizia per l’estroverso tennista di Camberra che sorprende l’avversario strappandogli la battuta e salendo 5-3 e servizio. Gli scambi ovviamente sono rapidi e accesi, con entrambi i giocatori che fanno a gara a chi riesce a mettere i piedi dentro il campo per primo per chiudere il punto. Nella seconda frazione, Feliciano rimonta l’avversario per imporsi alla fine al tie-break per 7 punti a 2. Ma l’oscurità incombe e l’incontro viene sospeso. La prosecuzione della loro sfida sarà dunque uno degli appuntamenti della middle sunday. È infatti dal 2004 che non vengono disputate le partite nella prima domenica del torneo e ciò avviene per la quarta volta nella storia di Wimbledon.

Domenica fortunatamente a tratti splende il sole; il cielo è parzialmente nuvoloso ma non è prevista la pioggia. Sul campo n. 1 Nick e Feliciano caratterizzano l’avvio del terzo set ancora con l’equilibrio. Entrambi efficaci nei loro turni di battuta, avanzano fino al 3-3. È soprattutto il rendimento al servizio a determinare l’andamento dei punti. Gli scambi sono rapidi anche se spesso Kyrgios tende ad allungarli per indurre all’errore Lopez e per allontanarlo dalla rete. E saranno proprio alcuni malaugurati falli al net dello spagnolo sul 4-3 per Nick a permettere all’australiano di salire 5-3 e servizio. Tutto facile poi per il tennista di Camberra che fa suo il terzo set per 6-3. Istrionico e autoironico, Kyrgios non manca di dare spettacolo in campo, e non solo con un gioco potente, vario e millimetrico, ma offrendo al pubblico, che lo acclama con passione, battute e commenti.

Decisamente più centrato e costante, Nick sorprende nuovamente Feliciano sull’1-1 del quarto, prevalendo ancora sulla sua battuta. Il giocatore di Toledo incappa in troppe imprecisioni a rete, lasciandosi trafiggere fin troppo spesso dai passanti chirurgici di Kyrgios. Questi si porta in vantaggio sul 4-3 e poi 5-3. Nick continua a spingere in fondo Lopez che, alla fine, sbaglia per primo, spesso troppo rigido sulle gambe e in ritardo. Ma gli errori arrivano anche a rete, bombardato da Kyrgios che oggi realizza una performance davvero impeccabile. C’è un matchpoint australiano che viene però annullato da Feliciano con una stopvolley piazzata ad hoc. Ne arriva un secondo e anche questa volta lo spagnolo si precipita a rete e, per sua fortuna, il passante di Nick non s’ha da fare. Subentra un altro errore da fondo dell’iberico, con la conseguente terza palla del match per Kyrgios che, ancora una volta, non riesce a trasformarla grazie ad una piroetta al volo di Feliciano. Alla fine “Feli” resta in partita e compie un passo in avanti sul 4-5. Ma per lui l’incontro finisce qui. Al quarto matchpoint, Nick Kyrgios chiude la contesa assicurandosi il pass per gli ottavi di finali all’All England Club. Per lui la tanto attesa prova del nove perché dall’altra parte della rete ci sarà il n. 2 del mondo – e ora gran favorito del torneo – Andy Murray.

[12] J. W. Tsonga b. [18] J. Isner 6-7(3) 3-6 7-6(5) 6-2 19-17 (Diego Serra)

Stat Tsonga Isner

Vince Jo-Wilfried Tsonga contro John Isner in 5 set, partita al solito cominciata tardi per gli acquazzoni che condizionano questo Wimbledon e interrotta di conseguenza per l’oscurità. Tre a uno i precedenti per lo statunitense. Primo set e ovviamente a decidere il punteggio non potrebbe che essere subito un tiebreak. Ovviamente tenendo conto che non c’è stata una palla break in tutto il set, e che i servizi hanno dominato. Due minibreak nel tiebreak, con Tsonga che gioca male sbagliando un dritto banalmente a rete, regalano il set a Isner. Secondo set e stesso copione, game tutti a favore di chi serve, unico brivido per Isner costretto ai vantaggi nel quinto game, ma, fattore più importante, altri errori di Tsonga nei punti decisivi del game successivo, e break Isner. Poi strappare il servizio allo statunitense è impresa titanica. Nel terzo set Isner ha la grande occasione di chiudere il match prima dell’oscurità, nell’undicesimo game sale 15 a 40 e gioca quelli che sanno tanto di due match point. Bravo Tsonga a rimettersi in piedi, e tenere il servizio. Si va al tiebreak, stavolta è il francese a giocare meglio e brekkare l’avversario e a portarsi a casa il set. Poi tutti a nanna.

Si ricomincia oggi e il servizio impeccabile di Isner rimane negli spogliatoi, almeno per i primi tre game del quarto set, doppio break di Tsonga che ottiene due palle break e le sfrutta. Bravo il francese poi alla battuta a non concedere nemmeno un’occasione a Isner. Lo statunitense sembra infastidito da un guaio muscolare, ma si prosegue. Si va al quinto. E di nuovo dominio di chi batte, Isner tiene tre game a zero, ma anche Tsonga non concede una sola palla break. Poi per due ore di set ci sono una palla break per il francese, rintuzzata da Isner con il servizio, e un match point per lo statunitense, su servizio dell’avversario, ribattuto da Tsonga aggressivo sotto rete. E si arriva al trentaquattresimo game, Tsonga si conquista due palle break, Isner cala di fisico e, nonostante l’abitudine alle maratone londinesi, anche di concentrazione, ed è break. Va alla battuta il francese e sono subito tre match point, Tsonga si concede pure un doppio fallo, ma poi chiude nel passaggio successivo con una volée di rovescio. Per Tsonga un’ovazione del pubblico, che ha parteggiato per lui per tutta la partita, e sei vittorie su sei al quinto qui a Wimbledon, a John Isner non sono bastati 38 ace.

[32] L. Pouille b. J.M. del Potro 6-7(4) 7-6(6) 7-5 6-1 (Raffaello Esposito e Raoul Ruberti)

La clamorosa uscita di scena di Djokovic ha spalancato le porte del torneo. Ora le luci sono puntate su Federer e Murray ma anche altri possono porre la loro candidatura dopo quanto successo ieri. Ed in questo scenario anche l’allampanata figura di Juan Martin del Potro poteva dire la sua nonostante il ranking ATP lo relegasse oltre il centocinquantesimo posto. Nel quarto middle Sunday della storia di Wimbledon “La torre di Tandil” affrontava negli ottavi la tds n°32, il francese Lucas Pouille per la prima volta e come ormai è norma in questa edizione, l’incontro è durato due giorni. Ieri del Potro ha subito a lungo gli attacchi a rete di un avversario poco disposto a fare da bersaglio semovente per i suoi siluri piatti di dritto.

Nel primo set Pouille è riuscito ad issarsi fino al tie break ma ha dovuto salvare per ben sei volte la sua battuta e lo ha perso per 7 punti a 4. Il drittone di del Potro è stato a tratti micidiale, la tensione è salita e i contendenti non se le sono mandate a dire, tentando in un paio di occasioni passanti al corpo non proprio necessari. L’argentino ha però pagato una logica discontinuità nel gioco e ha perso sia il secondo – al tie break – che il terzo set nonostante fosse in vantaggio in entrambi i casi di un break, prima che l’oscurità rimandasse tutto ad oggi. La sensazione diffusa era che Juan avesse fallito la sua occasione per avanzare in fretta nel torneo ed infatti alla ripresa Pouille, avversario tignoso e che non si batte da solo, ha proseguito senza pietà ad attaccare il rovescio avversario, riuscendo al contempo a tenere sulla direttrice del dritto. E di fatto vince il match così, quando nel quarto gioco strappa la battuta ad un del Potro che era sopra 40-15 con due attacchi lungo linea chiusi da identiche volée smorzate. Delpo getta la spugna insieme ad un altro turno di battuta perso e crolla. Pouille agli ottavi contro Tomic dopo l’ottima semifinale raggiunta a Roma.

J. Vesely b. [31] J. Sousa 6-2 6-2 7-5 (Giovanni Vianello)

Un Jiri Vesely praticamente perfetto estromette la testa di serie numero 31, il portoghese Joao Sousa, in tre set, sembrando molto in palla in particolare nelle prime due frazioni. Nel primo parziale il ceco va avanti in un amen 4-0, sommergendo Sousa di vincenti da fondo e servizi vincenti e sfruttando la scarsa percentuale di prime del portoghese. La frazione vede poi i giocatori tenere i rispettivi servizi nei successivi quattro game, così il set si chiude 6-2. Anche nel secondo set Vesely ottiene il break al primo gioco e poi strappa la battuta al porghese anche sul 3-1. Il secondo set, sulla falsariga del primo, vede ancora Sousa patire le pallate da fondo del ceco ed anche il servizio oggi quasi infallibile di Vesely. La frazione si chiude 6-2. Il terzo set è il più combattuto. Sousa trova finalmente fiducia al servizio ed anche il dritto comincia a funzionare, tuttavia sul servizio del ceco non si vede l’ombra di una palla break. Sul 5-5 si torna a vedere un portoghese titubante, così Vesely strappa la battuta all’avversario e poi nel game successivo, in cui il ceco serve per il match, il ceco chiude la pratica in agilità. Jiri accede per la prima volta ad un ottavo Slam, dopo che aveva raggiunto due volte il terzo turno. Il ceco è anche l’ultimo mancino rimasto in gara, dato che gli altri due qualificatosi al terzo turno, Feliciano Lopez e Albert Ramos-Vinolas, hanno perso le rispettive gare.

[7] R. Gasquet b. A. Ramos-Vinolas 2-6 7-6(5) 6-2 6-3 (Valerio Vignoli)

Facendo valere la maggiore esperienza e attitudine all’erba, la testa di serie n.7 Richard Gasquet supera in quattro set lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas e accede per la settima volta in carriera agli ottavi di finale di Wimbledon. Su un campo 18 in penombra, è però Ramos-Vinolas a partire con il piede giusto, strappando subito il servizio al suo più quotato avversario grazie ad un nastro benevolo. Gasquet, semifinalista l’anno scorso ai Championships, appare quasi tramortito dall’aggressività da fondocampo del mancino catalano e cede ancora il servizio con un doppio fallo nel terzo gioco. L’iberico continua a scagliare vincenti a raffica e in meno di mezz’ora fa suo il primo set per 6-2. Prevedibilmente il talento di Beziers comincia il secondo parziale con più convinzione. Tuttavia, dall’altra parte della rete, il n.36 del ranking ATP, in grande fiducia dopo i quarti raggiunti al Roland Garros, i primi a livello Slam, non scende di livello. Entrambi i giocatori si conquistano chance di break, rispettivamente nel settimo e nell’ottavo game ma l’equilibrio al servizio non si spezza. Si giunge così al tiebreak, dove a prevalere è un solido Gasquet per 7 punti a 5. 

Ramos-Vinolas anche nel terzo set non attenua la pressione ma i suoi colpi sono meno incisivi. Il n.10 del ranking ATP infatti erige un muro in difesa grazie al quale riesce a scappare sul 4-1 pesante, con break nel terzo e nel quinto gioco. Il 28enne tennista di Barcellona tenta di rifarsi sotto ma Gasquet non trema e porta a casa il parziale per 6-2. Con il francese avanti di 2 set a 1 si interrompe l’incontro per oscurità. Nel giorno seguente, il gioco riprende ma l’inerzia della sfida non cambia. Gasquet infatti ottiene il break nel gioco d’apertura del quarto set con il suo marchio di fabbrica, il rovescio lungolinea. Il coriaceo Ramos-Vinolas non molla. Il n.1 di Francia però è molto più propositivo e, avanti 5-3, chiude il match sul proprio turno di risposta grazie ad uno dritto vincente, dopo poco più di due ore e mezza complessive di partita.

Risultati:

[10] T. Berdych b. [24] A. Zverev 6-3 6-4 4-6 6-1
[15] N. Kyrgios b. [22] F. Lopez 6-3 6-7(2) 6-3 6-4
J. Vesely b. [31] J. Sousa 6-2 6-2 7-5
[12] J. W. Tsonga b. [18] J. Isner 6-7(3) 3-6 7-6(5) 6-2 19-17
[32] L. Pouille b. J. M. del Potro 6-7(4) 7-6(6) 7-5 6-1
[7] R. Gasquet b. A. Ramos-Vinolas 2-6 7-6(5) 6-2 6-3

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Wimbledon, entry list: con Berrettini sono cinque gli azzurri, sei le italiane. Presenti anche Raonic e Monfils

Riammessi russi e bielorussi. Presenti tutti i principali favoriti, da Alcaraz a Swiatek, con Djokovic e Rybakina. Si parte il 3 luglio

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Centre Court - Wimbledon 2022 (foto Twitter @Wimbledon)
Centre Court - Wimbledon 2022 (foto Twitter @Wimbledon)

Gli organizzatori del torneo di Wimbledon hanno rilasciato le entry list, le liste dei partecipanti, all’edizione 2023 del torneo che inizierà lunedì 3 luglio. Ricordiamo che quest’anno sono riammessi i tennisti russi e bielorussi. Tra gli uomini è presente anche il finalista del 2021 Matteo Berrettini, che dunque porta a cinque il numero di azzurri presenti, assieme a Sinner, Musetti, Sonego e Fognini. A sfruttare il ranking protetto sono Raonic, Monfils, Harris, Dellien, Pella, Chardy e Vesely. Nella lista degli esclusi, al sesto posto, troviamo Matteo Arnaldi, attuale numero 105 del mondo, mentre un po’ più in basso, 14°, c’è David Goffin.
Di seguito l’intero elenco maschile, con a destra la classifica del tennista.

1 ALCARAZ, Carlos (ESP) 1
2 MEDVEDEV, Daniil 2
3 DJOKOVIC, Novak (SRB) 3
4 RUUD, Casper (NOR) 4
5 TSITSIPAS, Stefanos (GRE) 5
6 RUNE, Holger (DEN) 6
7 RUBLEV, Andrey 7
8 SINNER, Jannik (ITA) 8
9 FRITZ, Taylor (USA) 9
10 AUGER-ALIASSIME, Felix (CAN) 10
11 KHACHANOV, Karen 11
12 TIAFOE, Frances (USA) 12
13 HURKACZ, Hubert (POL) 13
14 NORRIE, Cameron (GBR) 14
15 CORIC, Borna (CRO) 16
16 PAUL, Tommy (USA) 17
17 MUSETTI, Lorenzo (ITA) 18
18 DE MINAUR, Alex (AUS) 19
19 BERRETTINI, Matteo (ITA) 20
20 CARRENO BUSTA, Pablo (ESP) 21
21 CILIC, Marin (CRO) 22
22 BAUTISTA AGUT, Roberto (ESP) 23
23 EVANS, Daniel (GBR) 24
24 KYRGIOS, Nick (AUS) 25
25 STRUFF, Jan-Lennard (GER) 26
26 ZVEREV, Alexander (GER) 27
27 CERUNDOLO, Francisco (ARG) 28
28 KORDA, Sebastian (USA) 29
29 VAN DE ZANDSCHULP, Botic (NED) 30
30 SHAPOVALOV, Denis (CAN) 31
31 NISHIOKA, Yoshihito (JPN) 32
32 DIMITROV, Grigor (BUL) 33
33 RAONIC, Milos (CAN) PR 33
34 DAVIDOVICH FOKINA, Alejandro (ESP) 34
35 SHELTON, Ben (USA) 35
36 MONFILS, Gael (FRA) PR 35
37 KECMANOVIC, Miomir (SRB) 36
38 ZAPATA MIRALLES, Bernabe (ESP) 37
39 HUMBERT, Ugo (FRA) 38
40 GRIEKSPOOR, Tallon (NED) 39
41 LEHECKA, Jiri (CZE) 40
42 MURRAY, Andy (GBR) 41
43 CRESSY, Maxime (USA) 42
44 RUUSUVUORI, Emil (FIN) 43
45 BAEZ, Sebastian (ARG) 44
46 SONEGO, Lorenzo (ITA) 45
47 ETCHEVERRY, Tomas Martin (ARG) 46
48 MANNARINO, Adrian (FRA) 47
49 HARRIS, Lloyd (RSA) PR 47
50 BUBLIK, Alexander (KAZ) 48
51 WOLF, J.J. (USA) 49
52 GASQUET, Richard (FRA) 50
53 LAJOVIC, Dusan (SRB) 51
54 NAKASHIMA, Brandon (USA) 52
55 YMER, Mikael (SWE) 53
56 JARRY, Nicolas (CHI) 54
57 BARRERE, Gregoire (FRA) 55
58 MCDONALD, Mackenzie (USA) 56
59 DJERE, Laslo (SRB) 57
60 CARBALLES BAENA, Roberto (ESP) 58
61 WU, Yibing (CHN) 59
62 DRAPER, Jack (GBR) 60
63 MOUTET, Corentin (FRA) 61
64 KARATSEV, Aslan 62
65 CACHIN, Pedro (ARG) 63
66 HANFMANN, Yannick (GER) 64
67 BONZI, Benjamin (FRA) 65
68 RAMOS-VINOLAS, Albert (ESP) 66
69 PURCELL, Max (AUS) 67
70 KUBLER, Jason (AUS) 68
71 LESTIENNE, Constant (FRA) 69
72 ZHANG, Zhizhen (CHN) 70
73 THOMPSON, Jordan (AUS) 71
74 ALTMAIER, Daniel (GER) 72
75 CECCHINATO, Marco (ITA) 73
76 DELLIEN, Hugo (BOL) PR 73
77 GIRON, Marcos (USA) 74
78 EUBANKS, Christopher (USA) 75
79 PELLA, Guido (ARG) PR 75
80 BORGES, Nuno (POR) 76
81 MUNAR, Jaume (ESP) 77
82 RINDERKNECH, Arthur (FRA) 78
83 VAN ASSCHE, Luca (FRA) 79
84 FUCSOVICS, Marton (HUN) 80
85 HUESLER, Marc-Andrea (SUI) 81
86 POPYRIN, Alexei (AUS) 82
87 MOLCAN, Alex (SVK) 83
88 SHEVCHENKO, Alexander 84
89 O’CONNELL, Christopher (AUS) 85
90 IVASHKA, Ilya 86
91 HALYS, Quentin (FRA) 87
92 WAWRINKA, Stan (SUI) 88
93 CHARDY, Jeremy (FRA) PR 88
94 ISNER, John (USA) 89
95 GALAN, Daniel Elahi (COL) 90
96 THIEM, Dominic (AUT) 91
97 KRAJINOVIC, Filip (SRB) 92
98 SCHWARTZMAN, Diego (ARG) 93
99 CORIA, Federico (ARG) 94
100 VESELY, Jiri (CZE) PR 94
101 VUKIC, Aleksandar (AUS) 95
102 MONTEIRO, Thiago (BRA) 96
103 VARILLAS, Juan Pablo (PER) 97
104 SAFIULLIN, Roman 98

Spostandoci alle donne, anche qui ovviamente sono presenti tutte le principali favorite, e le italiane sono sei. La prima azzurra delle escluse è Lucrezia Stefanini, numero 105 del mondo, che entrerà nel tabellone principale se nelle prossime settimane arriveranno almeno quattro forfait.

 

1 SWIATEK, Iga (POL) 1
2 SABALENKA, Aryna 2
3 PEGULA, Jessica (USA) 3
4 RYBAKINA, Elena (KAZ) 4
5 GARCIA, Caroline (FRA) 5
6 GAUFF, Coco (USA) 6
7 JABEUR, Ons (TUN) 7
8 SAKKARI, Maria (GRE) 8
9 KASATKINA, Daria 9
10 KVITOVA, Petra (CZE) 10
11 KUDERMETOVA, Veronika 11
12 BENCIC, Belinda (SUI) 12
13 KREJCIKOVA, Barbora (CZE) 13
14 HADDAD MAIA, Beatriz (BRA) 14
15 SAMSONOVA, Liudmila 15
16 PLISKOVA, Karolina (CZE) 16
17 OSTAPENKO, Jelena (LAT) 17
18 AZARENKA, Victoria 18
19 ZHENG, Qinwen (CHN) 19
20 KEYS, Madison (USA) 20
21 LINETTE, Magda (POL) 21
22 VEKIC, Donna (CRO) 22
23 ALEXANDROVA, Ekaterina 23
24 POTAPOVA, Anastasia 24
25 KALININA, Anhelina (UKR) 25
26 TREVISAN, Martina (ITA) 26
27 BEGU, Irina-Camelia (ROU) 27
28 MERTENS, Elise (BEL) 28
29 BADOSA, Paula (ESP) 29
30 ZHANG, Shuai (CHN) 30
31 CIRSTEA, Sorana (ROU) 31
32 BOUZKOVA, Marie (CZE) 32
33 ROGERS, Shelby (USA) 33
34 STEPHENS, Sloane (USA) 35
35 GIORGI, Camila (ITA) 36
36 MARTIC, Petra (CRO) 37
37 PERA, Bernarda (USA) 38
38 KOSTYUK, Marta (UKR) 39
39 STRYCOVA, Barbora (CZE) SR 39
40 ZHU, Lin (CHN) 40
41 ANDREESCU, Bianca (CAN) 41
42 MUCHOVA, Karolina (CZE) 42
43 COCCIARETTO, Elisabetta (ITA) 43
44 GRACHEVA, Varvara 44
45 COLLINS, Danielle (USA) 45
46 TOMLJANOVIC, Ajla (AUS) 46
47 SINIAKOVA, Katerina (CZE) 47
48 NOSKOVA, Linda (CZE) 48
49 PARKS, Alycia (USA) 49
50 SASNOVICH, Aliaksandra 50
51 FERNANDEZ, Leylah (CAN) 51
52 PAOLINI, Jasmine (ITA) 52
53 KALINSKAYA, Anna 53
54 MCNALLY, Caty (USA) 54
55 SAVILLE, Daria (AUS) SR 54
56 SHERIF, Mayar (EGY) 55
57 FRUHVIRTOVA, Linda (CZE) 56
58 VONDROUSOVA, Marketa (CZE) 57
59 DAVIS, Lauren (USA) 58
60 CORNET, Alize (FRA) 59
61 BOGDAN, Ana (ROU) 60
62 PUTINTSEVA, Yulia (KAZ) 61
63 WANG, Xiyu (CHN) 62
64 TSURENKO, Lesia (UKR) 63
65 MARIA, Tatjana (GER) 64
66 KOVINIC, Danka (MNE) 65
67 CRISTIAN, Jaqueline (ROU) SR 65
68 BLINKOVA, Anna 66
69 BUCSA, Cristina (ESP) 67
70 MASAROVA, Rebeka (ESP) 68
71 SORRIBES TORMO, Sara (ESP) SR 68
72 STEARNS, Peyton (USA) 69
73 ERRANI, Sara (ITA) 70
74 TOMOVA, Viktoriya (BUL) 71
75 NIEMEIER, Jule (GER) 72
76 KONTAVEIT, Anett (EST) 73
77 GRABHER, Julia (AUT) 74
78 TEICHMANN, Jil (SUI) 75
79 KANEPI, Kaia (EST) 76
80 PARRY, Diane (FRA) 77
81 WANG, Xinyu (CHN) 78
82 MARINO, Rebecca (CAN) 79
83 BAINDL, Kateryna (UKR) 80
84 BONAVENTURE, Ysaline (BEL) 81
85 NAVARRO, Emma (USA) 82
86 RISKE-AMRITRAJ, Alison (USA) 83
87 OSORIO, Camila (COL) 84
88 RAKHIMOVA, Kamilla 85
89 PETERSON, Rebecca (SWE) 86
90 FRECH, Magdalena (POL) 87
91 ZANEVSKA, Maryna (BEL) 88
92 VOLYNETS, Katie (USA) 90
93 MARTINCOVA, Tereza (CZE) 91
94 FRIEDSAM, Anna-Lena (GER) 92
95 PARRIZAS DIAZ, Nuria (ESP) 93
96 BRENGLE, Madison (USA) 94
97 UDVARDY, Panna (HUN) 95
98 GALFI, Dalma (HUN) 96
99 SCHMIEDLOVA, Anna Karolina (SVK) 98
100 DOLEHIDE, Caroline (USA) 99
101 LIU, Claire (USA) 100
102 BETOVA, Margarita SR 100
103 PODOROSKA, Nadia (ARG) 101
104 BRONZETTI, Lucia (ITA) 102

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evidenza

Wimbledon: tutte le novità dell’edizione 2023

La 136esima edizione di Wimbledon andrà in scena dal 3 al 16 luglio 2023. Dalla tematica ambientale all’anniversario per la nascita della WTA, ecco tutte le novità

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«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» sono le parole che Giuseppe Tomasi di Lampedusa faceva pronunciare al nipote del principe di Salina, Tancredi, nel suo romanzo più famoso Il Gattopardo. E forse qualcosa di lontanamente in comune ce l’hanno l’aristocratica famiglia siciliana in declino che tenta di adattarsi alla modernità per sopravvivere e il torneo più prestigioso del mondo che trattiene nel tennis la sua anima più élitaria ma che non può esimersi da un’apertura al cambiamento per non invecchiare.

E così, l’All England Law Tennis Club ha dovuto accettare “quello che fanno tutti” e fare dietro-front sulla decisione di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla competizione come invece hanno fatto lo scorso anno; i tennisti parteciperanno come atleti neutrali. Le parole del presidente Ian Hewitt (al suo ultimo Wimbledon come presidente, al suo posto ci sarà Deborah Jevans) nascondono una certa delusione per una politica evidentemente sbagliata. Ma ammettere di aver sbagliato è forse la cosa più difficile per l’essere umano.

 “Il nostro annuncio è stato fatto il mese scorso dopo un’attenta e profonda considerazione. All’epoca, abbiamo esposto le motivazioni che hanno ispirato la nostra decisione e perché. Tenendo conto di tutte le circostanze, riteniamo che questa sia la decisione migliore per Wimbledon quest’anno. È stata una decisione difficile e impegnativa, che è stata presa con il pieno sostegno del nostro governo britannico e degli organismi internazionali interessati al tennis, ma non diminuisce in alcun modo la nostra totale condanna dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia“.

 

In ogni caso, il supporto alla causa ucraina da parte della Wimbledon Foudation – l’organizzazione benefica collegata al torneo che quest’anno festeggia dieci anni di attività, sono tangibili.

“Siamo lieti di condividere che, in collaborazione con la LTA (la Federazione del tennis britannico), doneremo ai soccorsi ucraini una sterlina per ogni titolare di biglietto ai Campionati di quest’anno, il che si tradurrà in un contributo di oltre mezzo milione di sterline. Lavoreremo ancora una volta con i Consigli di Merton e Wandsworth e con la Croce Rossa britannica per invitare 1.000 rifugiati ucraini a unirsi a noi per un giorno a Wimbledon, inclusi biglietti, cibo e bevande e trasporti.”

E soprattutto, concreto sarà l’aiuto economico ai tennisti ucraini, già invocato da diverse tenniste come Elina Svitolina, Lesia Tsurenko, Marta Kostyuk e la numero uno Iga Swiatek. “Per i giocatori ucraini, l’All England Club e la LTA finanzieranno le spese di alloggio di due stanze per tutti i giocatori del tabellone principale e delle qualificazioni per l’intera stagione sull’erba. A quei giocatori verrà anche offerta l’opportunità di allenarsi sui campi dell’All England Club o tramite l’LTA sui campi di Surbiton tra la loro ultima partita al Roland-Garros e il sabato prima della settimana di qualificazione a Wimbledon”.

Alcune novità sono state introdotte anche per quanto riguarda il tennis giocato. Alla fine dello scorso anno era stata annunciata una modifica alla ferrea regola dell’abbigliamento bianco, con la possibilità per le tenniste di indossare pantaloncini di colore medio/scuro. La proposta avanzata dalla WTA è stata dunque confermata; restano ferme le regole già in vigore per l’utilizzo di altri indumenti e accessori.

Lo Slam sull’erba si adegua anche per quanto riguarda il formato del doppio maschile: come gli altri tornei Slam, si giocherà al meglio dei tre set invece del classico al meglio dei cinque. Anche il coaching fuori dal campo, adottato in tutto il circuito per un anno “di prova”, sarà concesso sui sacri prati di Church Road.

Il colosso bancario Barclays entra come sponsor ufficiale quest’anno con una generosa offerta (la più grande di sempre ma di cui non è stato reso noto l’importo) a favore della Wimbledon Foundation per diffondere la cultura sportiva come veicolo per migliorare positivamente la vita della persone.

Il tema ambientale è probabilmente il più caldo del momento e anche ai Championship viene recepita la necessità di ridurre in maniera significativa gli sprechi. Da quest’anno, insieme ad Evian – sponsor dell’evento da tre lustri, verranno fornite ai giocatori delle borracce e in campo verranno installati dei distributori di acqua per riempirle. L’obiettivo è diventare Environment Positive entro il 2030 anche grazie alla graduale sostituzione dei generatori utilizzati durante il torneo a favore di strumenti che utilizzano energie rinnovabili.

Come l’anno scorso, il Wimbledon Lawn Tennis Museum sarà aperto gratuitamente ai possessori di biglietti del torneo. La mostra speciale di quest’anno è intitolata “Michael Cole: Capturing the Moment. Cole ha frequentato Wimbledon come fotografo per più di 40 anni, scattando quasi mezzo milione di fotografie durante quel periodo e saranno visibili nella mostra le sue più iconiche immagini dal 1969 al 1984.

Alla vigilia di Wimbledon sarà anche il 50° anniversario della fondazione della Women’s Tennis Association. Billie Jean King e altri membri delle Original 9 saranno ospiti speciali durante il torneo e a loro verrà riconosciuto il contributo fondamentale che hanno svolto nello sviluppo del nostro sport.

Questo sarà anche il 50esimo e ultimo anno di Gerry Armstrong come Arbitro ufficiale di Wimbledon. Durante la sua carriera di, Armstrong ha arbitrato 13 finali di campionati a Wimbledon, tra cui quattro finali di singolo maschile e tre finali di singolo femminile. Prenderà il suo posto una donna, Denise Parnell. Ex giocatrice professionista e arbitro internazionale, Denise ha ricoperto il ruolo di Assistente Arbitro a Wimbledon dal 2006 e assumerà il ruolo di Arbitro dal 2024. L’edizione 2024 avrà così due nuovi volti, entrambi femminili, a guidare la complessa macchina organizzativa del torneo di tennis più iconico del mondo.

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Flash

Wimbledon cambia idea: russi e bielorussi potranno giocare come atleti neutrali. In campo Medvedev, Sabalenka e Rublev

Resta il divieto per i giocatori che sostengano l’invasione dell’Ucraina anche a livello di finanziamenti ricevuti. Soddisfazione per la decisione da ATP e WTA

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Il torneo di Wimbledon con il sostegno del Governo britannico e della LTA, ha rovesciato la decisione che nel 2022 aveva impedito agli atleti russi e bielorussi di partecipare ai Championships (e a tutti gli altri tornei giocati nel Regno Unito) in seguito all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina.

Lo ha comunicato il comitato organizzatore questa mattina:

“La nostra attuale intenzione è di accettare le iscrizioni di giocatori russi e bielorussi al prossimo torneo di Wimbledon a condizione che gareggino come atleti ‘neutrali’ e rispettino determinate condizioni. Saranno proibite manifestazioni di sostegno all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e sarà vietato l’ingresso di giocatori che ricevono finanziamenti dallo stato russo e/o bielorusso (inclusa la sponsorizzazione da società gestite o controllate dagli stati).

 

“Le condizioni sono state attentamente sviluppate attraverso un dialogo costruttivo con il governo del Regno Unito, l’LTA e gli organismi internazionali delle parti interessate nel tennis e sono in linea con le linee guida pubblicate dal governo per gli organismi sportivi nel Regno Unito”.

Ian Hewitt, presidente dell’All England Club, ha commentato: “Continuiamo a condannare totalmente l’invasione illegale della Russia, oltre a continuare a sostenere il popolo ucraino. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile, non presa alla leggera. Considerando tutti gli elementi a nostra disposizione, crediamo che questa sia la decisione più appropriata per l’edizione 2023. Se le circostanze dovessero cambiare in maniera netta da qui all’inizio del torneo, analizzeremo la situazione e prenderemo decisioni di conseguenza“.

ATP e WTA hanno risposto con soddisfazione attraverso un comunicato congiunto:

“Siamo felici per il fatto che i giocatori russi e bielorussi potranno giocare Wimbledon e gli altri tornei LTA quest’estate. Ha richiesto un grande sforzo di collaborazione tra le parti arrivare a una soluzione adeguata che protegga la correttezza del gioco. Questa rimane una situazione estremamente difficile e vogliamo ringraziare Wimbledon e la LTA per i loro sforzi volti a raggiungere questo risultato, pur ribadendo la nostra ferma condanna della guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina

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