Milos Raonic cambia versione: “Non vado a Rio perché voglio dare il massimo in altri tornei”

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Milos Raonic cambia versione: “Non vado a Rio perché voglio dare il massimo in altri tornei”

Il canadese, recente finalista a Wimbledon, aveva precedentemente affermato che la sua decisione di dare forfait alle Olimpiadi era dovuta al virus Zika

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Pochi giorni fa Milos Raonic, n.7 del ranking ATP, aveva comunicato ufficialmente tramite un post sul proprio profilo Facebook la sua decisione di rinunciare ai Giochi Olimpici di Rio per tutelare la propria salute di fronte al rischio di contrarre il virus Zika. A pochi giorni di distanza Raonic, durante un’intervista ad un’emittente canadese, ha fornito una nuova motivazione riguardo al suo ritiro: la necessità di preservare energie per i Masters 1000 nordamericani e, soprattutto, per gli US Open.

“La decisione migliore per me è concentrarmi su Toronto e Cincinnati come tappe di avvicinamento a New York, dove voglio togliermi delle soddisfazioni. Ogni torneo dello Slam mi avvicino sempre di più alla vittoria. E ci tengo così tanto. Quindi sta tutto nel fare il mio meglio affinché questo sogno si possa realizzare”, ha dichiarato il canadese, in questa stagione semifinalista agli Australian Open e finalista a Wimbledon.

Il bombardiere originario del Montenegro ha già rappresentato i colori del Canada alle scorse Olimpiadi di Londra,  nelle quali al secondo turno trascinò il francese Jo-Wilfried Tsonga fino al 25-23 nel terzo set prima di arrendersi. Nel caso in cui scegliesse di disputare anche questa edizione Raonic dovrebbe giocare praticamente tre settimane di fila e ciò, tenendo conto delle sue precedenti esperienze, non rappresenta una situazione ideale “Non sono mai andato bene quando ho giocato tre tornei di fila. Ho sempre cercato di giocarne due e non tre. E per andare a Rio ci sono almeno 12 ore di aereo. C’è anche da considerare che le olimpiadi sono psicologicamente faticose perché non c’è solo il tennis ma anche tutto il resto”, ha puntualizzato l’allievo di Riccardo Piatti.

Nonostante ciò non è stata una decisione che ha preso a cuor leggero. Non è stata una scelta facile. Si ha voglia di giocare, di competere di fare un’esperienza unica nello sport. Non posso negarlo e non tener conto del coinvolgimento emotivo solo perché ho scritto un post su Facebook, rendendo pubblica la mia decisione. Il dubbio rimarrà per tutta la durata dei giochi olimpici e anche dopo quando sentirò storie di successo e mi verrà il rimpianto di non poter essere stato presente”ha spiegato infine Raonic, “Quando mi sono seduto con la mia famiglia, il mio team e ho pensato a qual è davvero il mio obiettivo, a come posso dare il meglio di me, ho capito che andare a Rio non era la soluzione migliore”.

Nella stessa intervista, Milos ha anche rivelato che la collaborazione con John McEnroe andrà avanti anche nella stagione sul cemento ma che quest’ultimo non si siederà nel suo box né a Toronto né a Cincinnati. Carlos Moya invece sarà presente in entrambe le occasioni

 

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