WTA Montreal: Kerber vince un incontro già perso, a Keys il derby contro Venus

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WTA Montreal: Kerber vince un incontro già perso, a Keys il derby contro Venus

Ottavi di finale a Montreal: Madison Keys vince il derby con passaggio di consegne contro Venus Williams, Angelique Kerber rimonta una complicatissima battaglia contro Svitolina

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Gli incontri di ieri
La vittoria di Roberta Vinci nel derby azzurro

[2] A. Kerber b. [17] E. Svitolina 1-6 7-6(2) 6-4 (Emmanuel Marian)

Tenendo fede alla nomea di strenua lottatrice che la caratterizza, Angelique Kerber si qualifica ai quarti del torneo di Montreal vincendo una sfida che aveva ampiamente perso. Sembrava stanca, svuotata, infastidita. Appagata, forse. Il fatto che la numero due del mondo abbia bisogno di un certo lasso di tempo per metabolizzare le finali slam non è in discussione. Già a inizio stagione, dopo il botto di Melbourne, Kerber aveva impiegato due mesi buoni per ritrovare sé stessa, e le medesime problematiche parevano essersi palesate anche nel decorso post Wimbledon. Ritiratasi dal torneo di Bastad a causa di un problema a un polso, Kerber ha patito le pene dell’inferno per superare Mirjana Lucic-Baroni nell’esordio canadese, e la sua avversaria odierna, la regolarista di talento Svitolina, è arrivata a mezzo passo dal raccoglierne i cocci. Angelique si era assicurata un illusorio break nel primo game dell’incontro, prima di accusare uno spaventoso blackout che l’ha costretta a cedere, consecutivi, i restanti sei giochi del primo set. In grave difficoltà con il servizio – solo tre i punti conquistati con la prima palla in tutta la frazione inaugurale – “Angie” ha provato a buttarla sul prediletto terreno della lotta nel secondo parziale, pescando dal fondo del serbatoio insospettabili energie che le hanno permesso di recuperare per ben quattro volte un break di svantaggio. Sul 6-5 in favore dell’ucraina, una seconda volta intenta a servire per il match, Kerber si è trovata a due punti dal baratro, ma il rifiuto della sconfitta, a quel punto, si è manifestato nei suoi occhi schizzanti fuoco vivo. Arraffato un tie break poi dominato, Angelique nel set decisivo non è riuscita a rasserenarsi cavalcando l’onda lunga della delusione avversaria. Ha dovuto remare e sputare sangue, producendosi insieme all’ammirevole rivale in scambi da infarto, quasi sempre superiori ai venti colpi. Per tre volte ha dissipato break di vantaggio costruiti con sforzi immani e solo dopo due ore e quindici minuti, quando il giudice di linea ha chiamato out l’ultima difesa di Svitolina, al temine di uno scambio lungo ventidue colpi che volentieri eleggiamo a simbolo dell’intera tenzone, ha potuto alzare le braccia al cielo. La più contenta di tutte? Daria Kasatkina, avversaria di Kerber nei quarti di finale. La tedesca, fosse una giocatrice normale, domani sarebbe a pezzi. Non essendolo, aspettiamoci altre battaglie griffate dal suo peculiare marchio.

[10] M. Keys b. [6] V. Williams 6-1 6-7(2) 6-3 (Paolo Di Lorito)

Sul campo centrale va in scena il derby statunitense tra Venus Williams e Madison Keys e a condurre gli scontri diretti è proprio la più giovane delle due, da ricordare anche la sua vittoria dello scorso anno nello Slam australiano ai quarti. Oggi è lei la più fresca dato che questo è il suo primo torneo dopo Wimbledon mentre Williams, dopo le fatiche londinesi si è concessa una finale a Stanford. Keys parte subito in maniera aggressiva e grazie alle sue accelerazioni di rovescio conquista un break che la porta addirittura avanti 4-1. La numero 6 del ranking è un po’ troppo fallosa e poco mobile rispetto alla sua avversaria la quale, continuando col suo ritmo martellante, agevolmente raddoppia il numero dei break e in 20 minuti chiude il set. Terrificante la sua prestazione al servizio dove perde due soli punti con la prima. La pausa tra i due parziali e il cambio delle palline non apportano alcun giovamento a Venus che perde di nuovo la battuta in apertura e se non fosse per i parecchi errori in risposta di Keys, il risultato sarebbe ancora più severo. La numero 12 del ranking quest’oggi è davvero straordinaria col rovescio, un colpo giocato benissimo sia di potenza che di precisione, ma comunque Williams dall’alto della sua esperienza – ha iniziato la sua carriera un anno prima della nascita di Keys – tiene duro un paio di game salvando 5 palle break che sarebbero state letali e poi riesce a ribaltare la situazione sfruttando un comprensibile calo dell’avversaria arrivando a servire per il set. Madison si ricompone ma solo il tempo per arrivare al tie-break e regalarlo a Venus. Nel set decisivo per l’ennesima volta Williams si fa strappare la battuta nei primi game da una indomita Keys che fino alla fine non commetterà più passi falsi e, col dodicesimo ace, raggiunge i quarti di finale.

Risultati:

[15] J. Konta b. [LL] V. Lepchenko 6-3 6-2
E. Bouchard vs [Q] K. Kucova
[16] A. Pavlyuchenkova vs [4] A. Radwanska 6-4 6-7 6-1
[10] M. Keys b. [6] V. Williams 6-1 6-7(2) 6-3
[9] S. Kuznetsova b. [12] P. Kvitova 7-6(2) 6-3
[5] S. Halep b. [14] K. Pliskova 6-3 6-3
D. Kasatkina b. [7] R. Vinci  7-5 6-3
[2] A. Kerber b. [17] E. Svitolina 1-6 7-6(2) 6-4

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