Federico Gaio eliminato a Cortina: "Ma sono contento. Si impara anche dalle sconfitte" (audio)

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Federico Gaio eliminato a Cortina: “Ma sono contento. Si impara anche dalle sconfitte” (audio)

Federico Gaio ha perso al secondo turno contro l’argentino Guido Andreozzi al Challenger di Cortina dopo aver superato il primo turno contro laustriaco Trinker. Federico trova comunque la forza per dedicarci del tempo e analizzare il match perso, ma soprattutto il suo buon momento di forma, con due vittorie challenger nell’ultimo mese

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dal nostro inviato a Cortina

Ultimo match di giornata al Country Club: Federico Gaio era particolarmente atteso dagli spettatori cortinesi, che lo avevano applaudito due anni fa quando arrivò fino alla finale persa contro Krajnovic. Ed invece ecco la sconfitta che non ti aspetti. “Una partita difficile, ero forse un po’ scarico di energie, non sono riuscito ad avere il gioco in mano, gli scambi li ha sempre comandati lui. Devo fargli i complimenti”.

“Comunque sia sto giocando un ottimo tennis sono in forma, sto giocando un buon tennis. Sono comunque contento, l’importante è continuare su questa strada, sono fiducioso. Il risultato negativo contro Andreozzi non cambia le mie convinzioni. Si impara molto anche dalle sconfitte”.

Non è facile per nessuno arrivare in fondo in due tornei in due settimane consecutive.
Verissimo. Si spendono molte energie per vincere un torneo, sicuro non è facile. Ho finito di giocare domenica pomeriggio a Biella e poi sono salito subito in auto, ci ho impiegato oltre 5 ore per arrivare a Cortina. Martedì sono entrato subito in campo. Le condizioni non sono mai facili. Uno slam sembra più difficile, perché giochi 3 set su 5, ma hai un giorno di riposo tra un match ed un altro che nei challenger non hai.

Quindi l’obiettivo è salire di classifica così da entrare direttamente nei torni che più contano.
Magari. Diciamo che è uno step da cui passare. Vorrebbe dire essere nei primi 100. Sono certo di essere sulla strada giusta. Ce la metterò tutta.

Dove giocherai ora?
Intanto vado a New York per gli US Open a fare le quali. Poi tornerò a giocare sulla terra battuta in Europa. Ora mi fermo e poi programmerò meglio il resto della stagione. Solo qualche giorno di stop, con il tennis non si può mai veramente fermarsi. Dobbiamo sempre essere pronti per una nuova sfida.

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