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Reading: Rio 2016, italiani: Fognini rimonta ma si comporta male. Lorenzi vince Fabbiano no
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Olimpiadi & Altri sport

Rio 2016, italiani: Fognini rimonta ma si comporta male. Lorenzi vince Fabbiano no

Nella seconda giornata delle Olimpiadi a Rio inizia male il gruppo azzurro con Thomas Fabbiano, ma Fognini e Lorenzi vincono in rimonta, il ligure con un bagel. Audio Lorenzi, Fabbiano, Estrella Burgos, Errani e Vinci (audio azzurri esclusive di Ubitennis)

Last updated: 08/08/2016 13:35
By Redazione Published 07/08/2016
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24 Min Read

Torno a parlare del match di Fognini, mentre nel frattempo ha vinto in rimonta e in modo convincente con il cinese di Taipei Lu il nostro Lorenzi, sempre più ammirevole. Ne parla Vanni Gibertini che lo ha anche intervistato scoprendo che Paolo, per via di un versamento ad una caviglia, non aveva potuto allenarsi in questi giorni altro che molto blandamente. Abbiamo quindi 3 italiani al secondo turno su quattro maschi (Seppi, Fognini e Lorenzi) e non sarebbe stato impossibile averne quattro su quattro perché Fabbiano non era molto più debole di Dutra Silva ma sostiene di aver giocato molto peggio dei giorni scorsi in allenamento: “Non mi camminava la palla”.

Seppi dovrà misurarsi con questo Nadal e fra i due, anche se Rafa continua a mettere avanti le mani (anzi il polso…), dal primo turno mi è sembrato molto più centrato lo spagnolo che non l’altoatesino. Ma, come dicon tutti, ogni match fa storia a sé. Lorenzi avrà al prossimo turno Bautista Agut (ci ha sempre perso, anche nettamente, come a Roma quest’anno), mentre Fognini attende il vincente fra Rosol e Paire, altri due matterelli, che mentre scrivo stanno giocando. Sarà comunque un confronto fra tennisti imprevedibili. E caratterini mica da ridere. Il match Fognini-Estrella Burgos, al di là del tennis assai particolare del piccolo dominicano, rovesci quasi sempre tagliati alla… Roberta Vinci, dritti ben più possenti e vari, sia coperti sia tagliati, gambe che ruotavano vorticosamente tipo Speedy Gonzales, è stato per me più interessante per dove mi sono casualmente seduto, un posto davanti a Binaghi e Barazzutti che arrivando di corsa non avevo intravisto, che per quello che è successo sul campo. Barazzutti non è stato zitto un secondo. Un vero martello. Se non sapessi che Corrado è fortemente logorroico anche quando non c’è Binaghi avrei potuto malignamente sospettare che potesse farlo per dimostrare la propria competenza e sagacia tecnica al presidente FIT.

È vero che per persuadere Fabio Fognini a giocare diversamente rispetto al pessimo primo set – un 6-2 assai poco promettente – ci sono voluti gli argani. L’arbitro brasiliano Carlos Bernardes, che non solo con Nadal, ma anche con Fognini ha avuto qualche screzio in passato, è stato molto comprensivo con Barazzutti che ha ripetuto mille volte a Fognini “Lanciati la palla del servizio meno in avanti” o “Attaccalo sul rovescio” e “Dai che questo match lo porti a casa, ma devi giocare con più pazienza, tanto lui di rovescio non ti fa mai il punto”. Bernardes lo ha richiamato paternamente un paio di volte, ma non lo ha ammonito per coaching. Anche perché Barazzutti appena si sentiva a rischio alternava i consigli tattici, che comunque erano sempre gli stessi (condivisibili, non ne servivano di diversi… ché poi altrimenti Fognini, già poco ricettivo, sarebbe probabilmente andato in confusione), a un “Forza Fabio, dai un po’ di più pazienza, pazienza”, “Pensa a questo game di servizio”, in merito ai quali Bernardes non avrebbe potuto intervenire. Sul campo non funzionava il tabellone segnapunti ed ogni volta che arrivava qualcuno era tutto un chiedere: “Ma quanto stanno?”. E Corrado era talmente concentrato nel dare i suoi consigli che ad un certo momento credeva il punteggio fosse 4-3 ed invece era 5-4.

Fabio, a parte qualche momento di “disperazione” e di intemperanza (“Dammi la palla Gesù Bambino!” gridava ad un certo punto ad una raccattapalle un po’ addormentata) si è comportato bene. Quando ha finalmente seguito i consigli di Corrado, palleggiando con più pazienza ed evitando il dritto (“Non fare a pallate!”) anche se non sempre gli riusciva e ricascava nell’errore, ha tenuto bene il proprio servizio in tutto il secondo set, e avrebbe potuto evitare anche il tiebreak se sul 3-2 non avesse messo in rete un dritto dopo aver avuto – come sottolineava Binaghi – almeno tre occasioni per chiudere il punto sulla palla-break. “Se si mette a palleggiare troppo lentamente rischia di addormentarsi” diceva Binaghi interrompendo i monologhi di Barazzutti. Non aveva torto (e per dirlo io…). “Non ci riesco, non ci riesco” esclamava nei momenti di defaillance Fognini.

Ma vinto il secondo set per 7 punti a 4 prendendo il largo sull’ennesimo errore di rovescio d Estrella Burgos per cambiare campo sul 4-2 nel tiebreak, non c’è più stata storia nel terzo. 6-0 in un battibaleno e non visto dal duo Barazzutti-Binaghi, trasferitisi sul campo di Lorenzi-Lu.

Ecco allora dove Fognini avrebbe dovuto comportarsi diversamente. Alle Olimpiadi anche per il tennis tutti gli atleti sono tenuti ad andare nella “mixed zone” appena finisce il loro match. Vinto o perso. Estrella Burgos è arrivato dopo 4 minuti, mentre Andy Murray, dopo essere passato a rispondere a varie tv, poi alle tre agenzie di stampa accreditate (per aver pagato non so quanti soldi), era circondato da una cinquantina di reporter. Fognini non si è fatto vedere per 30-35 minuti. Nel frattempo il sottoscritto, unico giornalista italiano ad attenderlo – Vanni Gibertini di Ubitennis era sul campo di Lorenzi – non ha potuto scrivere una riga. E voi sapete quanto sia importante nel mondo internet essere tempestivi.

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