US Open 2016: che brutta figura abbiamo fatto a perderci il k.o. di Monica Puig (video) - Pagina 2 di 2

Editoriali del Direttore

US Open 2016: che brutta figura abbiamo fatto a perderci il k.o. di Monica Puig (video)

Bilancio azzurro: è pari il primo giorno. Il secondo sarà 0-6? I miei pronostici. Djokovic super…oratore

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…..se la Puig avesse ecceduto in libagioni al suo rientro in Portorico, quanto le inevitabili celebrazioni l’avessero distratta, se fosse stata ricevuta dal Governatore Alejandro Garca Padilla, se fosse riuscita ad allenarsi decentemente tornando nella sua residenza di Miami (“A Portorico non saprei con chi allenarmi…”aveva detto a Rio, pur ribadendo mille volte che il suo cuore batteva al 100 per 100 per Portorico “e non mi interesserebbe giocare per un’altra bandiera”). Non è emersa mezza rivelazione curiosa. Il festival delle banalità.

Non abbiamo saputo nulla di tutto ciò che avrei voluto sapere perché dopo averla vista giocare così bene a Rio non mi pare quasi possibile che – salvo che fosse fuori di testa – abbia potuto perdere 11 games su 13.

Se avete letto il brillante articolo “con gli spunti tecnici” di Luca Baldissera su Monica Puig qualche ora fa, capirete perché anche lui sia rimasto così sorpreso per questa sua inattesa debacle.

Chiudo con i pronostici per i match azzurri di oggi: penso che Fognini debba battere Gabashvili e mi auguro ci riesca perché non riesco ad essere troppo ottimista riguardo a Stosur-Giorgi, Kachanov-Fabbiano, Berlocq-Lorenzi, Larsson-Knapp e Kudla-Giannessi. Fognini mi sembra la chance più concreta per evitare il 6-0. Firmerei per un altro pareggio, dopo il 2 a 2 della prima giornata, un 3 a 3 per la seconda. Vedremo.

Altro al momento non ho da aggiungere. Ma vi invito a leggere l’intervista di Novak Djokovic, perché cerano e permangono molti dubbi sulle sue condizioni, fisiche e mentali. E non mi pare che quello che ha detto li abbia del tutto dissolti, sebbene Novak sia un maestro quando – parlando con l’abilità del politico consumato – decida di confondere le acque. Così ha anche accennato – tanto per cambiare – alla gioia di essere padre, marito, campione, uomo fortunato etcetera. Mentre sui problemi personali che lo avrebbero angosciato durante Wimbledon, quando perse inopinatamente da Querrey (“E non per la spalla” precisò) non è più tornato. Errare humanum est, perseverare diabolicum. Vero Nole?

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