US Open, donne: Halep si salva, Suarez agli ottavi. Le Williams passeggiano, Radwanska OK

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US Open, donne: Halep si salva, Suarez agli ottavi. Le Williams passeggiano, Radwanska OK

Simona Halep rischia moltissimo contro Timea Babos, 6-4 al terzo dopo aver recuperato un break. Troverà Carla Suarez Navarro, che batte senza problemi Elena Vesnina. Facili successi per le sorelle Williams, Karolina Pliskova per la prima volta agli ottavi Slam

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[6] V. Williams b. [26] L. Siegemund 6-1 6-2 (da New York, Chiara Gheza)

Venus Williams, alla sua diciottesima apparizione agli US Open, sfida nella tiepida serata newyorkese la ventottenne tedesca Laura Siegemund. E’ la prima occasione in cui le due giocatrici si incontrano in quanto la Siegemund si trova a giocare nel tabellone principale di uno Slam per la sesta volta in carriera. Laura è reduce da un buon torneo olimpico dove ha raggiunto i quarti di finale perdendo da colei che ha poi conquistato la medaglia d’oro, Monica Puig.

Mentre il sole tramonta dietro lo skyline di Manhattan Venus, treccine variopinte strette in uno chignon e completino fiorato, prende subito in mano le redini del gioco facendo impazzire l’avversaria tra discese a rete e rovesci tagliati. La Siegemund prova a reagire ma non riesce mai a tenere il servizio per l’intero parziale. Conquista infatti un solo game, il terzo, strappando la battuta alla Williams. Venus chiude senza problemi al secondo set point con il punteggio di 6-1 grazie a un errore della Siegemund. Laura non vuole arrendersi e al primo 15 conquistato in avvio di secondo parziale alza il pugno al cielo mentre dal suo angolo si sente un applauso d’incoraggiamento. E’ però tutto inutile perché la Williams si prende un altro break e va poi a servire volando 2 a 0. La Siegemund prova a variare il gioco nel terzo game. Annulla a Venus un break point con una coraggiosa palla corta e viene premiata riuscendo a tenere il servizio per la prima volta nell’incontro. La Williams dopo essere andata in vantaggio per 4 – 1 si permette il lusso di distrarsi e commette qualche errore di troppo cedendo addirittura il servizio all’avversaria nel corso del sesto gioco. Ma è solo un’illusione per Laura. La Williams dopo essere stata in svantaggio 0-40 nel game successivo ritrova il ritmo, rimonta mandando fuori giri la tedesca e conquista il contro break. Venus non vuole perdere altro tempo, con un ottimo turno al servizio si regala gli ottavi di finale dove l’aspetta la ceca Karolina Pliskova. 

[5] S. Halep b. [31] T. Babos 6-1 2-6 6-4 (Antonio Ortu)

Per la terza volta su 3 turni giocati, Simona Halep apre il programma di giornata sul centrale di Flushing Meadows, opposta alla 2 volte finalista in doppio a Wimbledon, Timea Babos. Entrambe stanno attraversando un periodo positivo. La striscia di vittorie della Halep (campionessa a Bucarest e a Montreal) è stata fermata solo dalla Kerber, in semifinale a Cincinnati. La numero 5 del tabellone è alla caccia del primo successo a livello Slam. La Babos ha invece centrato proprio a New York il miglior risultato Slam in carriera, grazie e un sorteggio abbastanza favorevole, dopo il sorprendente quarto di finale raggiunto a Cincinnati e la finale a Florianapolis.

Ma l’inizio della rumena spezza subito le gambe alla Babos e le speranze di vedere un primo parziale equilibrato. Il suo approccio ai primi games è perfetto, analogo a quello di 2 giorni fa contro Safarova. La numero 34 del mondo si ritrova sotto 4 giochi a 0 dopo soli 15 minuti, pagando anche una partenza abbastanza contratta, ma riesce comunque a muovere il punteggio poco dopo. A differenza del match con la ceca, Simona non si scompone dopo aver concesso qualcosa all’avversaria, anzi, con ancora più convinzione chiude 6-1 in un lampo. Nel secondo set la partita cambia: è la Babos che approfitta del calo, per quanto fisiologico, della Halep, strappandole il servizio nel terzo gioco. La reazione della rumena c’è e impatta 2 pari, vincendo uno dei punti più belli della partita. Ma la Babos è definitivamente entrata in partita. Prende sempre più fiducia la t.d.s. numero 31, soprattutto dal lato del dritto, piuttosto ballerino fino al secondo set e piazza altri 2 break. Un 6-2 perentorio porta la partita al terzo, grazie al gioco sempre più aggressivo dell’ungherese e ai 18 errori non forzati della rumena, l’esatto opposto della prima frazione.

Il copione non cambia in apertura di set decisivo, quando una brutta Halep perde ai vantaggi la battuta nel primo gioco. La Babos colpisce sempre più vincenti e annullando 2 palle break sale 2 a 0. Ma l’orgoglio della numero 5 al mondo viene fuori nel sesto gioco. Vincendo uno scambio mozzafiato, pareggia il set e si salva ai vantaggi riportandosi sopra nel punteggio. Il game successivo è sicuramente il più bello del match: in 8 minuti di scambi ad altissima intensità, la giovane ungherese salva 4 break point e impatta sul 4-4. Ma la Halep non è da meno, recuperando da 15-40 per il nuovo vantaggio. La Babos in un amen vede infranti i suoi sogni di gloria e con un doppio fallo regala la vittoria alla rumena al primo match point, chiudendo una settimana ad ogni modo positiva. Per la Halep un match pieno di alti e bassi e insicurezze dopo un primo set impeccabile. Per lei secondo ottavo di finale a New York: dovrà vedersela con la Suarez Navarro e servirà senza dubbio un match più continuo e maggiore sicurezza in campo.

[11] C. Suarez Navarro b. [19] E. Vesnina 6-4 6-3 (Roberto Ferri)

Terzo turno del singolare femminile sul Louis Armstrong Stadium: va in scena il secondo confronto diretto tra Elena Vesnina e Carla Suarez Navarro, la rivincita dei quarti di finale del Qatar Open 2016 in cui vinse la spagnola in due set. Entrambe reduci da convincenti vittorie al secondo turno, hanno dato vita ad un incontro in cui la maggior solidità della spagnola ha avuto la meglio su un’avversaria che, soprattutto nei propri turni di risposta, non è mai riuscita a trovare le giuste contromisure alle continue variazioni di traiettoria proposte dalla Navarro con il servizio. Inizio di primo set regolare con un sussulto al quarto game in cui la russa spreca malamente una palla break mandando in rete una risposta su una seconda di servizio non proprio irresistibile. Occasione sprecata occasione subita: al nono game ed alla prima occasione utile la Navarro strappa il servizio e si porta alla battuta sul 5-4. Un paio di incertezze la portano sullo 0-30, ma poi delle buone prime le consegnano il set senza ulteriori sussulti. Pausa fisiologica per la spagnola ed inizio del secondo set in cui entrambe le giocatrici tengono bene il primo turno di battuta. Ma, ancora alla prima occasione utile, al terzo game Suarez Navarro lascia ferma la Vesnina con un dirittone il lungolinea che la porta sul 2 ad 1 subito ribadito da un autorevole turno di servizio. Niente da segnalare se non la straordinaria capacità dell’ispanica di variare le traiettorie del proprio servizio sulle quali la Vesnina non riesce a raccapezzarsi, nonché la sua bassissima percentuale di errori non forzati. Al settimo gioco ennesimo break per Suarez Navarro che, forse un po’ deconcentrata, si fa immediatamente contro-breakkare dalla russa. Poco male, perché nel game successivo, per non smentirsi di nuovo al primo tentativo, Carla fa suo il set e l’incontro in poco più di un’ora di gioco, grazie ad una maldestra volée di rovescio graziosamente depositata in rete dalla Vesnina. Avremo modo di poter quindi ammirare lo splendido – e raro- rovescio in top a una mano di Carla Suarez Navarro anche nella seconda settimana del torneo.

[1] S. Williams b. J. Larsson 6-2 6-1 (Matteo Parini)

Prosegue senza intoppi la marcia della numero uno del mondo e prima testa di serie alla conquista del major che tanto l’ha fatta penare nella scorsa stagione. Avversaria odierna per Serena Williams, nel secondo incontro in programma sull’Arthur Ashe, la svedese Johanna Larsson, capace di estromettere all’esordio nel torneo la nostra Knapp. Terzo scontro diretto tra le due, con la statunitense avanti per due a zero, e nemmeno un set perso, prima di oggi. Si è giocato per un posto negli ottavi della parte alta del tabellone contro la kazaka Shvedova. Per entrambe, fin qui, due turni piuttosto convincenti, chiusi sempre in due set rapidi.

Si comincia con Serena, per l’occasione avvolta in un candido vestitino bianco e curiosi manicotti fucsia, al servizio. Se il buongiorno si vede dal mattino, sono due gli ace nel game d’apertura e un servizio vincente a muovere il punteggio nel parziale. Si cambia campo e l’aggressività in risposta della Williams, coi piedoni sempre abbondantemente nel campo, produce in men che non si dica il break, subito confermato, che sancisce il primo e a conti fatti definitivo allungo. Una Serena un po’ distratta, nel corso del quinto gioco, annulla la prima palla break concessa in tutto il torneo ad una Larsson comunque volitiva e arguta nel prodursi in variazioni interessanti benché redditizie soltanto nelle intenzioni. Il set, senza slanci di interesse degni di nota, segue l’ordine dei servizi fino a quando l’incolpevole ventottenne di Boden cede di nuovo la battuta e con essa il parziale, 6-2 lo score, che tanto somiglia ad un allenamento agonistico. L’inizio del secondo set lascia intravedere un minimo spiraglio di equilibrio ma un doppio fallo chilometrico della svedese regala a Serena, nel corso del quarto gioco sul punteggio di 2 a 1, la possibilità di spaccare in due anche il secondo parziale. Detto e fatto, con la nativa di Saginaw che ringrazia e demolisce definitivamente le difese di un’avversaria via via sempre più scorata. La partita dunque finisce qui con gli ultimi tre velocissimi game che vedono in campo una sola, famelica, giocatrice. Una vittoria, questa, significativa anche per gli almanacchi. Serena Williams, infatti, supera Martina Navratilova in vetta alla classifica delle giocatrici più vittoriose di sempre in partite dello Slam. Per lei, con questo terzo turno newyorchese, fanno la bellezza di 307 successi. Chapeau.

[4] A. Radwanska b. [25] C. Garcia 6-2 6-3 (da New York, Luca Baldissera e Vanni Gibertini)

Secondo match del programma del Louis Armstrong Stadium  tra la polacca Agnieszka “Aga” Radwanska, numero 4 WTA, e la francese Caroline Garcia, numero 33, per il terzo turno del tabellone di singolare femminile. Cielo grigio, per fortuna senza minaccia immediata di pioggia, vento trasversale non forte ma abbastanza fastidioso, temperatura ottimale per il tennis, saremo sui 23-24 gradi. Pubblico non ancora numerosissimo, ma gli spalti vanno riempiendosi sempre di più. Precedenti 3-1 Radwanska, ultimo confronto al Roland Garros di quest’anno vinto da Aga due set a zero.

Va al servizio Caroline, e incappa subito in un paio di errori evitabili, break Aga, subito restituito in modo simile dalla polacca, 1-1, giocatrici ancora imballate all’apparenza. Tiene bene Garcia nel terzo game, e sale 2-1, lo stesso fa Radwanska, che nel gioco successivo piazza il secondo break, a zero, incassando altri tre gratuiti di Caroline, che sembra molto discontinua oggi. Conferma il break la polacca, sale 4-2, e brekka ancora scappando 5-2, la Garcia non riesce a dare solitidà alla sua pressione da fondocampo, la “Maga” non ha bisogno di fare numeri memorabili per dominare il punteggio. Il 6-2 è la logica conseguenza, striscia di cinque game consecutivi per Aga, set praticamente senza storia. La striscia continua anche nel secondo set, perché continuano gli errori non forzati della Garcia, che proprio non riesce a tenere una palla in campo. La francese riesce ad aggiudicarsi un solo 15 nei primi tre game del secondo parziale, ed il computo dei suoi gratuiti, già a 13 dopo il primo set, veleggia spedito verso i 20 (arriverà a ben 34 alla fine dell’incontro). Una brevissima impennata d’orgoglio durante la quale la potenza dei suoi colpi spinge la Radwanska diversi metri dietro la linea di fondo consente alla Garcia di risalire da 0-3 a 2-3, ma si tratta di un fuoco di paglia, perchè nel sesto game ci sono altri tre gratuiti di Caroline che consentono ad Aga di mantenere un comodo cuscinetto di vantaggio. Nemmeno il servizio aiuta la transalpina in questa giornata: evita il sesto break per un soffio sul 2-4 (recupera da 0-40 ed annulla 4 palle break), ma non le va così bene due game più tardi, quando chiude il match dopo 1 ora e 10 minuti sbagliando il quindicesimo diritto della sua partita. Al prossimo turno la Radwanska se la dovrà vedere con la croata Ana Konjuh, che vorrebbe la rivincita per il match di Wimbledon.

[10] Ka. Pliskova b. [17] A. Pavlyuchenkova 6-2 6-4 (Domenico Giugliano)

Sul Grandstand va in scena uno dei match più interessanti della giornata. Si affrontano Karolina Pliskova e la russa Anastasia Pavlyuchenkova. Tre i precedenti, tutti negli ultimi due anni e che hanno visto sempre la ceca prevalere anche abbastanza nettamente, l’ultimo a Sydney con un secco 6-2 6-0. La partita parte esattamente come gli ultimi incontri tra le due. La Pliskova brekka subito la russa, molto fallosa, e vola in 20 minuti sul 4-0. Pavlyuchenkova prova a reagire, recupera un break e si porta fino al 2-4, perdendo però di nuovo la battuta nel settimo game perdendo il parziale per 6-2 in 35 minuti di gioco. Molto solida la ceca nel primo set, molti aces e grande dritto con il quale conquista molti punti. Il secondo set inizia con il rullo Pliskova che continua a mettere pressione all’avversaria ed ottiene subito il break. La buona Anastasia sembra davvero incapace di reagire ai colpi sella Pliskova, soprattutto alla risposta. L’occasione arriva improvvisa sul 5-4 Pliskova con la ceca che concede palla break annullandola con un gran dritto. Superato il brivido si arriva al match point con Karolina che chiude 6-2 6-4 in un’ora e 19 minuti di ottimo e brillante tennis. Per la Pavlyuchenkova l’ennesima occasione sprecata, mai in partita e troppi errori gratuiti. Per la Pliskova adesso Venus Williams.

Risultati:

[5] S. Halep b. [31] T. Babos 6-1 2-6 6-4
[11] C. Suarez Navarro b. [19] E. Vesnina 6-4 6-3
[1] S. Williams b. J. Larsson 6-2 6-1
Y. Shvedova vs S. Zhang 6-2 7-5
[4] A. Radwanska b. [25] C. Garcia 6-2 6-3
A. Konjuh b. V. Lepchenko 6-3 3-6 6-2
[10] Ka. Pliskova b. [17] A. Pavlyuchenkova 6-2 6-4
[6] V. Williams b. [26] L. Siegemund 6-1 6-2

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