US Open, day 8: Thiem contro delPo per vendicare Madrid. Venus, occhio a Pliskova

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US Open, day 8: Thiem contro delPo per vendicare Madrid. Venus, occhio a Pliskova

Giornata dedicata agli ultimi ottavi di finale. Esame Thiem per del Potro e viceversa. Dimitrov cresce ma non darà noie a Murray, sta a Wawrinka spegnere il sogno di Marchenko. In campo le sorelle Williams

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L’editoriale di Ubaldo Scanagatta

Dopo le forti emozioni regalateci ieri dalla nostra inesauribile Roberta Vinci e dal piccolo grande francese Lucas Pouille, nella giornata di lunedì spazio agli ultimi match di ottavi di finale. Verranno infatti disputati gli ottavi della parte bassa del tabellone maschile e quelli della parte alta femminile.

Nel torneo maschile riflettori puntati su quello che, sulla carta, si preannuncia il match del giorno, il primo in programma sull’Arthur Ashe, con il campione dello US Open 2009 Juan Martin del Potro opposto al neo 23enne Dominic Thiem. Il campione argentino sta deliziando nuovamente tutti i suoi fan e gli amanti del tennis con il suo gioco devastante, essendo approdato agli ottavi senza aver ancora perso un set ed essendosi sbarazzato nel turno precedente dell’infaticabile David Ferrer. Nell’unico loro precedente – quest’anno a Madrid – è stato Delpo ad avere la meglio e, se dovesse vincere anche il match di oggi, diventerebbe il tennista con la classifica più bassa (142) ad approdare ai quarti di finali dello US Open dopo il leggendario exploit di Jimmy Connors 25 anni fa (l’americano era allora n. 174).

Dopo essere entrato in una impasse che sembrava senza via d’uscita, Grigor Dimitrov ha sbloccato il suo tennis e, dal mese di luglio, la sua stella sembra brillare di nuovo. Il bulgaro di Haskovo infatti pare abbia ritrovato le giuste sensazioni e l’equilibrio necessario per competere con i più grandi. Dopo la semifinale disputata a Cincinnati, ecco che l’ex “baby Federer” oggi si gioca i quarti a New York affrontando il n. 2 del mondo Andy Murray. Lo scozzese è in vantaggio 6-3 e, nonostante abbia tremato con il nostro Paolo Lorenzi nel turno precedente e abbia perso l’ultimo match con il bulgaro a Miami, resta ancora il favorito dell’incontro. Tuttavia, da poche settimane nel box del n. 24 del mondo siede Dani Vallverdu, ex coach di Murray. Che l’allenatore venezuelano riesca a far trovare la chiave a Dimitrov per scardinare la solidità e l’esperienza dell’eroe di Wimbledon e Rio 2016? Certo è che, dopo anni di partnership, Andy non ha più segreti per Vallverdu. Vedremo… Da notare che nei tornei dello slam Murray ha raggiunto almeno gli ottavi di finale in 23 partecipazioni di fila. 

Negli altri due match, il n. 3 del mondo Stan Wawrinka sarà opposto all’outsider Illya Marchenko (n. 63) mentre Kei Nishikori se la vedrà con il sempreverde Ivo Karlovic.

Nell’unico precedente tra lo svizzero e l’ucraino è stato Stan ad intascare la vittoria. Wawrinka raggiunge gli ottavi allo US Open per il quinto anno di fila; Marchenko ha avuto la meglio una sola volta su sette contro un top 10 (Ferrer) e, se dovesse superare il campione di Losanna, otterrebbe la migliore vittoria in carriera. Il tennista ucraino ha beneficiato, nel turno precedente, del ritiro di Nick Kyrgios alla fine del terzo set mentre lo svizzero approda agli ottavi dopo aver salvato un matchpoint contro il britannico Evans.

Un torneo in salita per Kei Nishikori che, sì, giunge agli ottavi, ma sempre lottando al quarto set. Il giapponese ora dovrà fronteggiare le “bombe” al servizio del 37enne Ivo Karlovic – in vantaggio 2-1 negli scontri diretti – che è il più “anziano” tennista ad approdare agli ottavi di uno slam da quando Connors aveva raggiunto la semifinale a New York nel 1991. Tuttavia è dal 2014 che il nipponico e il croato non incrociano la racchetta e, se Kei, attuale n. 7 del mondo, riuscirà ad imbrigliare Ivo (n. 23) negli scambi, soprattutto nei propri turni di battuta, avrà forse buone chance di issarsi ai quarti. Certo è che il giapponese ha dimostrato un rendimento costante negli slam nel 2016 poiché in tutti i tre Major disputati ha raggiunto gli ottavi di finale.

In campo femminile, scendono nuovamente in campo le sorelle Williams che, insieme a Roberta Vinci, sono le tenniste più “anziane” in tabellone. Serena sarà opposta alla kazaka Yaroslava Shvedova, n. 52 del ranking, contro cui ha sempre vinto nei loro quattro precedenti scontri diretti. La n. 1 del mondo finora è stata un vero e proprio rullo compressore con le avversarie. Supera inoltre il record di match vinti nei major da Navratilova (306) con 307 vittorie e sembra lanciatissima, almeno per ora, verso il suo settimo sigillo a New York, nonché 23esimo slam.

Match aperto invece quello tra Venus e Karolina Pliskova. Attenzione però alla 24enne tennista ceca, n. 11 del mondo e neo vincitrice del torneo di Cincinnati. La Williams ha vinto il loro unico precedente ma Karolina potrebbe beneficiare di una maggiore freschezza e sta sfoderando forse il suo miglior tennis. Dal canto suo, l’ex n. 1 del mondo, attualmente n. 6 WTA, sta vivendo una seconda giovinezza tennistica. La 7 volte vincitrice di slam raggiunge infatti quest’anno a Wimbledon la prima semifinale major dopo quella disputata allo US Open nel 2010.

Match equilibrato sulla carta anche quello tra Simona Halep (n. 5 Wta) e Carla Suarez Navarro (n. 12). La rumena e l’iberica sono 5-5 nei precedenti. Carla sta disputando finora un torneo impeccabile, avendo rifilato un doppio bagel alla Pereira ed essendosi sbarazzata in poco più di un’ora di Jelena Jankovic ed Elena Vesnina. Anche la Halep non scherza poiché, a parte il match lottato e vinto al terzo contro la Babos, ha liquidato le pratiche Flipkens e Safarova.

Infine, appare nettamente favorita la n. 4 del ranking Agniezska Radwanska, che incrocerà la racchetta con quella della croata Ana Konjuh (n. 92). La polacca finora non ha lasciato scampo alle sue avversarie, sconfiggendole tutte in due set. Occhio però alla giovanissima Ana. A 18 anni, la tennista di Dubrovnik al primo turno è riuscita a venire a capo della n. 22 Kiki Bertens, per poi superare anche Nara e Lepchenko e giungere così gli ottavi del major americano, suo miglior risultato, finora, in un torneo dello slam. Soprattutto, le due sono reduci da un incontro pieno di emozioni a Wimbledon, dove la croata arrivò persino ad avere due match point sul proprio servizio, prima di incespicare clamorosamente in una pallina e farsi male alla caviglia, lasciando via libera ad Aga..

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