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Slitta la sentenza sul caso Sharapova, il TAS deciderà a ottobre
Il Tribunale dell’Arbitrato Sportivo si pronuncerà soltanto il prossimo mese sul ricorso fatto dalla ex numero 1 al mondo, condannata a due anni di squalifica per doping
L’iter processuale del caso Sharapova si allunga, e per lei il ritorno sui campi da tennis rimane una incognita. Dopo la squalifica di due anni, infertale all’inizio di giugno dalla ITF a causa della positività al Meldonium, rilevata in seguito a un controllo antidoping effettuato durante gli Australian Open, la russa ha fatto ricorso al TAS di Losanna. La decisione se accoglierlo o meno, che era attesa per il 18 luglio, è invece slittata e nelle ultime ore è stato annunciato che il tribunale di giustizia sportiva si pronuncerà soltanto nella prima settimana di ottobre.
La speranza è che il team di legali che assiste “Masha” sia più accorto di quello medico. In caso contrario, nonostante le varie esternazioni del presidente della federazione russa Shamil Tarpischev, rivederla in campo sarà assai difficile. Nel frattempo lei non sta certo con le mani in mano: frequenta corsi all’università di Harvard, è stagista presso la NBA e si tiene in forma. Il comeback infatti, se ci sarà, sarà una vera scalata: al momento Sharapova è oltre la novantesima posizione del ranking WTA.