ATP Challenger Roma Due Ponti: favola Pontoglio. Arnaboldi supera Pavlasek

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ATP Challenger Roma Due Ponti: favola Pontoglio. Arnaboldi supera Pavlasek

Federico Gaio si aggiudica il derby contro Andrea Pellegrino. Fuori Marco Cecchinato, eliminato dalla testa di serie numero 3 Aljaz Bedene

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dal nostro inviato a Roma

Primo turno al torneo BFD Challenger in svolgimento al Due Ponti Sporting Club di Roma con una bella sorpresa, quella di Arnaboldi che ha piegato il numero 80 del mondo, il ceko Pavlasek, testa di serie numero 2 e una vera e propria favola, quella di Davide Pontoglio, 24enne bresciano, 1800 del mondo che approda al secondo turno dopo aver superato l’austriaco Bastian Trinker in 3 set, sfoderando una prestazione che può rivitalizzare una carriera. Ma andiamo con calma e partiamo da Andrea Arnaboldi, lombardo di 29 anni, attualmente numero 237 della classifica ATP, in grado di sconfiggere Adam Pavlasek, uno che a tennis sa giocare davvero bene e che a 21 anni è già nella top 100: il primo set è fin da subito molto combattuto e bravissimo è Andrea a non lasciare troppo l’iniziativa all’avversario, riuscendo a dominare gli scambi. Si arriva al tie break dove un nastro fortunato e la maggiore concentrazione permettevano all’azzurro di portare a casa il set. Secondo parziale con 5 break consecutivi, ma quello decisivo a favore di Arnaboldi, poi bravissimo a resistere al ritorno del ceko e a chiudere il match 7-6 6-4.

La favola è quella del bresciano Davide Pontoglio, qui al BFD Challenger grazie ad una wild card, meritatamente vinta sul campo e data dagli organizzatori al vincitore del torneo che metteva in palio il titolo italiano di seconda categoria. Pontoglio si allena a Brescia, ha 24 anni, non ha un coach fisso ma da oggi in poi ci crederà ancora di più a poter fare il tennista pro. Ha vinto un match da grande campione, almeno come atteggiamento in campo: perso il primo set da Bastian Trinker, austriaco numero 328 del mondo ma con un passato recente di top250, tra l’altro parziale perso dopo essere stato avanti di un break, nel secondo set ingranava la marcia giusta e lasciava le briciole ad un avversario demolito sul piano psicologico e mentale. Davvero un grande applauso a questo ragazzo ancora abbastanza giovane per poter dire la sua nel tennis che conta e che fino a poco tempo fa lavorava con coach Panajotti.

Non ce l’ha fatta invece Marco Cecchinato, battuto nettamente in 2 set dalla testa di serie numero 3 Aljaz Bedene, sloveno di nascita ma britannico di passaporto. Mai in partita Cecchinato, apparso scarico e in giornata no.

Nel derby tra Gaio e Pellegrino, vittoria del faentino, seguito sempre anche qui a Roma da Daniele Silvestre, in un match strano, in cui Gaio giocava un primo set davvero perfetto, con un numero di vincenti impressionante. Nel secondo set però il gioco di Federico Gaio si inceppava e Andrea Pellegrino, sempre di stanza a Tirrenia agli ordini di Gabrio Castrichella, riusciva a portarsi a casa il set rimettendo in gioco il risultato finale. Nel terzo set però Gaio, pur non brillante come nel primo parziale, tornava ad aumentare la sua pesantezza di palla e a servire meglio, finendo con il prevalere.

Risultati:

F. Gaio b. [WC] A. Pellegrino 6-1 3-6 6-2
A. Arnaboldi b. [2] A. Pavlasek 7-6(3) 6-4
[WC] D. Pontoglio b. B. Trinker 4-6 6-0 6-2
[8] M. Fucsovics b. M. Bourgue 6-3 6-3
[Q] M. Ymer b. [Q] M. Janvier 6-4 6-2
[3] A. Bedene b. M. Cecchinato 6-1 6-1

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