Con il sorteggio del tabellone, tutto è pronto a Basilea per la 37esima edizione degli Swiss Indoors, ricco appuntamento al coperto che chiude insieme al vicino e speculare torneo di Vienna la stagione degli ATP 500. Nonostante le assenze del figliol prodigo della cittadina elvetica Roger Federer e del suo storico rivale Rafa Nadal, finalisti lo scorso anno peraltro, il field della competizione è comunque di eccellenza. A partire con i favori del pronostico c’è ancora uno svizzero: si tratta del vincitore degli US Open Stan Wawrinka, il quale però a Basilea negli ultimi anni ha sempre steccato. Ma Milos Raonic, Kei Nishikori, Marin Cilic (in ordine di teste di serie) e perché no pure Juan Martin del Potro vorranno rovinargli il ritorno a casa.
Wawrinka presidia la parte alta e al primo turno darà vita ad un derby contro il 35enne Marco Chiudinelli, omaggiato di una meritata wild card dagli organizzatori. Dopo un altro turno probabilmente agevole, “Stan the Man”, dovrebbe vedersela contro Richard Gasquet, sempre che quest’ultimo recuperi dalle fatiche di Anversa. La semifinale teorica della parte alta vede opposto appunto il n.1 elvetico e Cilic. Quest’ultimo esordirà contro il veterano russo Mikhail Youzhny per poi beccare uno spagnolo: l’imprevedibile Fernando Verdasco oppure il più lanciato Pablo Carreno Busta. Il vero grattacapo per il 28enne nativo di Medjugorje potrebbe essere però rappresentato da un Jack Sock “on fire” nei quarti.
Nella parte bassa ad approdare in semifinale dovrebbero essere Raonic e Nishikori. Ma vista la scarsa forma del bombardiere canadese, gli acciacchi fisici del samurai nipponico e la qualità degli avversari questo epilogo è tutt’altro che scontato. Raonic, reduce da una serie di sconfitte abbastanza inaspettate, ha pescato un qualificato per iniziare. Successivamente tuttavia lo dovrebbe attendere l’ostico russo Andrey Kuznetsov e ai quarti un Grigor Dimitrov in netta ripresa.
Nishikori, al rientro dopo il problema ai glutei che lo ha costretto al ritiro nel secondo turno di Tokyo e al forfait al Masters 1000 di Shanghai, assaggerà il tappeto elvetico con il serbo Dujan Lajovic. Al turno successivo il 26enne di Shimane incontrerà uno tra il nostro Paolo Lorenzi e il transalpino Nicolas Mahut. Il toscano ha perso tutti e quattro i precedenti con Mahut, il più memorabile dei quali è terminato al quinto set sull’erba di Wimbledon nel 2012. Sembra dunque difficile che Paolo possa trovare le contromisure al tennis offensivo del suo avversario, sopratutto su una superficie così rapida. Nel caso in cui Nishikori superi anche quest’ostacolo ai quarti si imbatterà in uno tra del Potro e David Goffin. La torre di Tandil e il piccolo belga dovrebbero infatti dar vita ad una imperdibile rivincita del loro incontro di Shanghai al secondo turno.
