Spettacolo a Londra: prima Wawrinka-Nishikori, poi Cilic battezza Murray n.1

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Spettacolo a Londra: prima Wawrinka-Nishikori, poi Cilic battezza Murray n.1

In campo i giocatori del girone dedicato a John McEnroe. Nishikori è pronto a dare battaglia a Wawrinka, Cilic a sorprendere Murray

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Le ATP Finals ormai sono iniziate. Dopo l’esordio in campo dei giocatori inseriti nel girone dedicato ad Ivan Lendl, oggi toccherà a quello intitolato a John McEnroe. Le due sfide di punta della giornata vedranno opposti Stan Wawrinka a Kei Nishikori ed Andy Murray a Marin Cilic.

Alle 13 aprirà il doppio che vedrà opposti i numeri uno Herbert e Mahut a Klaasen e Ram, con i primi che si sono aggiudicati l’unico scontro diretto quest’anno in finale ad Indian Wells, trionfando 10-7 al supertiebreak. Non prima delle 15, invece, si sfideranno Stan Wawrinka e Kei Nishikori. Questo sarà il settimo incrocio tra i due, con lo svizzero che ha vinto 4 volte, compresa la recente semifinale degli US Open, quando vinse in rimonta in 4 set. Questa sarà la prima volta che i due si affronteranno nel torneo dei maestri. Il numero 3 del mondo viene dalle brutte sconfitte patite a Shanghai, Basilea e Bercy, ma sicuramente il torneo londinese saprà stimolarlo come solo le manifestazioni più importanti sanno fare. Il nipponico, dal canto suo, è reduce dalla finale di Basilea e dall’eliminazione negli ottavi del già citato Masters 1000 parigino, dove ha dovuto cedere a Tsonga dopo aver dominato il primo ed aver avuto due match point nel parziale decisivo.

Sarà interessante vedere il rendimento col servizio da parte di entrambi. Per Kei sarà basilare mettere in campo almeno 2 prime su 3 per evitare di essere aggredito sulla sua debole seconda, magari cercando di aprirsi il campo servendo sul dritto di Stan, che tende a rispondere sempre col chop, dando dunque tempo al giapponese di prendere il centro del campo e di prendere le redini dello scambio. Come visto a New York, il tennista di Shimane potrebbe pure decidere di venire spesso a rete, speculando sulle doti non eccezionali di passatore e – in generale – di difensore di Wawrinka. Anche per quest’ultimo la battuta sarà una componente fondamentale, dal momento che a volte la sua percentuale di prime non è eccezionale (quest’anno ha il 58% di media), lanciandosi spesso la palla troppo verso il basso. Una soluzione che Stanimal potrà adottare sarà quella del servizio in kick da sinistra, che Nishikori spesso fatica a fronteggiare, non riuscendo a montare bene sopra la palla.

Sarà sicuramente una battaglia molto bella da vedere sulla diagonale sinistra. Chi riuscirà a buttare fuori dal campo l’avversario e a cambiare in lungolinea con maggiore frequenza ed efficacia avrà probabilmente il predominio degli scambi sopra i 5 tiri. Altrettanto importante sarà il rendimento col dritto, fondamentale con cui entrambi faticano maggiormente nei momenti di tensione e di scarsa fiducia. Probabilmente il giocatore di Losanna cercherà di partire subito forte, ma potrebbe essere decisivo per lui l’esito del primo set. In più di un’occasione Stan The Man, dopo aver perso la frazione di gioco iniziale, ha sciolto nel parziale successivo, uscendo completamente dalla partita sotto il profilo mentale, come visto ad esempio contro lo stesso Nishikori in semifinale a Toronto. Ciò nonostante, la caratura di questo torneo induce a pensare che Stan sarà più carico e combattivo che mai. D’altra parte, il numero 5 del mondo dovrà essere molto attento nel non far entrare il rivale in partita, cercando di approfittare di tutto ciò che questi gli regalerà. Nonostante l’elvetico parta favorito, la qualità del nipponico ed alcuni precedenti forniscono più di qualche speranza di vedere un match lungo ed equilibrato, oltre che spettacolare.

Dopo questo incontro, alle 19 toccherà a Feliciano e Marc Lopez contro Kontinen e Peers, in una sfida – peraltro inedita – in cui potrebbe regnare sovrano l’equilibrio e che ha buone probabilità di decidersi su una manciata di punti, magari andando ad oltranza nel jeu decisif.

Non prima delle 21, invece, sarà la volta di Andy Murray e Marin Cilic. Gli head to head tra i due vedono il numero uno del mondo in testa 11-3, ma il croato si è aggiudicato l’ultimo scontro nella finale di Cincinnati (Andy ha vinto l’altra partita giocata nel 2016 in semifinale al Queen’s). Il primo non perde un match dalla maratona di Coppa Davis contro del Potro – 21 incontri vinti consecutivamente – mentre il secondo è reduce dalla semifinale di Bercy e dalla vittoria di Basilea. Sarà la prima partita che lo scozzese giocherà da leader del ranking mondiale, con tutta la pressione che potrebbe conseguirne. Il favorito alla vittoria finale dovrà stare molto attento alla potenza ed imprevedibilità del gigante di Medjugorje. Sarà una sfida intrigante anche da un punto di vista tattico. Murray dovrà stare molto attento a tenere una percentuale di prime sopra al 55-60%, così come Marin avrà bisogno di un rendimento straordinario col proprio colpo di inizio gioco. Sarà interessante vedere quanto il numero 7 ATP deciderà di variare con questo fondamentale, magari cercando spesso la soluzione al corpo o molto carica, così da allontanare il rivale dalla riga di fondocampo ed evitare soprattutto la sua terrificante risposta di rovescio (specialmente da sinistra).

Per Cilic sarà importantissima anche la qualità della propria risposta. La vittoria a Cincinnati – oltre che quella a New York – dimostra infatti come questo sia uno dei termometri del suo gioco: quando riesce a metterla in campo almeno 2-3 volte su 4 e a giocarla a pochi centimetri dalla riga, specialmente col dritto, allora Marin diventa un giocatore complicatissimo da battere. Murray imposterà la partita soprattutto sulla diagonale sinistra, cercando poi di incidere sull’angolo aperto. Il campione degli Us Open 2014 cercherà di comandare col proprio dritto, con il quale può prima allontanare l’avversario col top spin, entrando poi con decisione per deflagrare le proprie accelerazioni, senza tuttavia dover attendere troppo tempo per fare ciò. Il balcanico avrà dunque bisogno di concludere gli scambi velocemente, cambiando in lungolinea con entrambi i fondamentali – in primis col rovescio – venendo poi a conquistarsi qualche punto nei pressi del net. In questo senso sarà basilare la qualità dei propri attacchi, tentando di sfidare il meno possibile il passante di rovescio di Murray, nonostante anche quello in corsa di dritto sia letale. Occorrerà quindi prestare molta attenzione nella scelta del colpo da seguire a rete. Il britannico dovrà giocare con aggressività, variando il gioco e non dando punti di riferimento al croato, il quale soffre moltissimo le palle sotto l’altezza delle ginocchia. Dunque Murray probabilmente utilizzerà frequentemente il proprio back di rovescio. Non è da escludere nemmeno il dropshot, in modo particolare quando Andy riuscirà a far stare Cilic un paio di metri fuori dalla riga di fondocampo. Quest’ultimo avrà bisogno di una partenza sprint, non potendo permettersi una maratona, considerando le doti atletiche superiori dell’avversario. Proprio per questo non sarebbe sorprendente se il croato dovesse cercare di risparmiare le energie, specialmente in caso di vittoria nel set d’apertura e di uno svantaggio netto in quello successivo. D’altro canto il numero uno ATP non dovrà dare confidenza a Marin, che tuttavia ha tutte le carte in regola per disputare una partita di alto livello. Insomma, viste le premesse, dopo il riscaldamento iniziale, l’atmosfera della O2 Arena promette di diventare elettrica nel giro di pochissime ore.

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