Kvitova, operazione riuscita

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Kvitova, operazione riuscita

Petra Kvitova è fuori dalla sala operatoria dopo 3 ore e 45 minuti. Karel Tejkal, portavoce della tennista: “Il danno è grave, ma secondo il chirurgo non ci sono motivi per cui Petra non potrà tornare a giocare”

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L’operazione chirurgica alla mano sinistra a cui si è sottoposta Petra Kvitova presso l’ospedale di Brno è perfettamente riuscita. È stato un pomeriggio di attesa e preoccupazione ma dopo quasi quattro ore sotto i ferri la tennista ceca, tramite il suo portavoce Karel Tejkal, ha dato notizia della fine di un piccolo incubo. Adesso per Petra ci sarà un lungo periodo di stop: salterà sicuramente gli Australian Open e la prima parte di stagione, per ritornare in campo fra non meno di tre mesi. Il danno a tendini e legamenti infatti si è confermato più grave di quanto ipotizzato inizialmente, ma secondo il chirurgo “non ci sono motivi per cui l’atleta non potrà ritornare a giocare a tennis“.

La stima dei tre mesi con ogni probabilità è una stima al ribasso. La riabilitazione per un danno di questo tipo, specie a carico della mano dominante di un tennista, non può prescindere da un completo recupero psicologico oltre che fisico. Facile citare il caso di Juan Martin del Potro, che a causa di un infortunio al polso sinistro – e pur non essendo mancino – è stato lontano dai campi per quasi tutto il 2015. Quello che è certo è che Kvitova dovrà indossare un gesso per le prossime 6-8 settimane e non potrà sollevare pesi con la mano sinistra per 3 mesi.

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