AO: Vandeweghe deluxe! La campionessa in carica è fuori dai giochi

Australian Open

AO: Vandeweghe deluxe! La campionessa in carica è fuori dai giochi

Fuori Angelique Kerber! Venus ai quarti a Melbourne per la nona volta, battuta Barthel. A Nastija il derby russo, Kuznetsova sfinita dopo la maratona con Jankovic

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C. Vandeweghe b. [1] A. Kerber 6-2 6-3

La n.1 del mondo (e del seeding) Angelique Kerber, che fin qui non ha convinto del tutto, si gioca un posto nei quarti di finale contro Coco Vandeweghe, statunitense n. 35 del ranking. La tedesca è chiamata a mostrare finalmente il meglio di sé stessa, dopo aver ceduto un set in entrambi i primi due turni. Nel primo set si assiste ad una fase di studio fino al 3-2 per Vandeweghe (senza break), poi Coco comincia a sfruttare la scarsa vena della Kerber e la Vandeweghe, con i suoi colpi potenti nonché qualche ottima discesa a rete, sale 5-2 e poi, ancora una volta grazie all’emotività della tedesca, opera il secondo break del set e chiude 6-2. Certamente, nel primo set si vede una Vandeweghe ottima, precisa con le sue accelerazioni e col servizio, ma la Kerber pare piuttosto sottotono, soprattutto dal punto di vista mentale. Nel secondo set Kerber, grazie anche ad uno scambio in cui recupera due smash a rimbalzo della Vandeweghe, si prende un immediato break di vantaggio che conferma nel secondo game. La Kerber mantiene il break di vantaggio fino al 3-2 e servizio in suo favore, quando cede la battuta a zero con due suoi gravi gratuiti in costruzione e due grandi vincenti della statunitense. Coco poi opera il sorpasso a suon di vincenti e va 4-3. Nell’ottavo gioco del secondo set la Vandeweghe, sfruttando anche un doppio fallo, va avanti 30-40 sul servizio della Kerber ed infine con un gran rovescio lungolinea va avanti 5-3 e servizio, andando così a servire per il match. Il nono gioco vede la statunitense andare avanti 40-30 e vincere il game e così il match su un servizio non risposto. La partita ha confermato lo scarso stato di forma della Kerber, oggi praticamente mai in partita. Ha spesso rinunciato a rincorrere le botte piatte della Vandeweghe, mostrando così poco dello spirito battagliero che la ha contraddistinta nel corso soprattutto dello scorso anno. La Kerber non è nemmeno riuscita ad aprirsi molto gli angoli, cosa in cui è maestra. D’altro canto, Vandeweghe ha dimostrato una sicurezza ed una verve che raramente si vedono in una giocatrice che affronta la n.1 del mondo. Al prossimo turno per la Vandeweghe la Muguruza; i precedenti recitano 2-1 in favore della statunitense, ma entrambe le vittorie sono giunte sull’erba, l’unico precedente sul cemento è stato vinto dalla Muguruza. La Vandeweghe eguaglia così il suo miglior risultato Slam (aveva raggiunto i quarti anche a Wimbledon 2015)

[7] G. Muguruza b. S. Cirstea 6-2 6-3 (Antonio Ortu)

Per la prima volta dal suo magico Open di Francia, Garbine Muguruza torna agli ottavi in uno Slam. Chiude il programma del DAY 7 sulla Margaret Court Arena sfidando per la prima volta in carriera Sorana Cirstea, numero 78 al mondo. Entrambe sono rimaste in campo gli stessi minuti (254) senza lasciare set per strada. La romena vince il primo gioco a 0, ma poi concede 12 punti consecutivi a Muguruza, che sale subito 3-1. La partita della Cirstea continua a essere condizionata dagli errori non forzati, prontamente punita dalla spagnola che brekka un’altra volta. Dopo 2 palle break annullate, Garbine vince 6-2 il primo set in 25 minuti. Nel secondo set il break arriva sull’ 1-1, conquistato con un punto quasi perfetto della Muguruza, in un game dove la numero 78 WTA conduceva 40-0. Però Cirstea stavolta riesce a rimanere in partita, abbassando il numero degli errori e raccogliendo qualche errore di troppo della numero 7 del seeding. La stessa romena salva 2 palle break nel settimo gioco, ma Garbine continua concedere le briciole alla battuta. Il secondo break arriva sul 5-3: cala quindi il sipario sul match, con la vittoria di Garbine Muguruza che grazie al 6-2 6-3 in 1 ora e 5 minuti vola ai quarti di finale. La giovane spagnola si è dimostrata a tratti molto solida, sempre centrata nei turni di servizio. La Cirstea ha opposto poca resistenza, giocandosela comunque con le poche armi a disposizione, ma commettendo tanti errori. Per la Muguruza ci sarà o la numero 1 Kerber o Coco Vandeweghe.

[13] V. Williams b. [Q] M. Barthel 6-3 7-5 (Roberto Ferri)

La statunitense Venus Williams (n. 17 WTA, 13ima testa di serie) affronta la tedesca Mona Barthel (n. 181 WTA) nella Rod Laver Arena, per l’accesso ai quarti di finale dell’Australian Open.Venus conduce due a zero nei confronti diretti. Per Mona Barthel, giunta sin qui dalle qualificazioni, si tratta già ora del suo miglior risultato, mentre quello  della Williams risale alla finale del 2003 quando fu sconfitta dalla sorella Serena. Venus Williams nel primo set fa e disfa tennis: prende il largo due volte e due volte si fa riprendere commettendo nei primi sette giochi una quantità di errori gratuiti impressionante – saranno diciannove alla fine del set – alternata a colpi splendidi. Il terzo tentativo di fuga è quello buono e le permette di chiudere il parziale per 6-3 in 43 minuti, complice un game, il settimo, durato 10 minuti. Nel secondo set la tedesca esce dal suo ruolo di spettatrice non pagante degli errori e delle prodezze della sua avversaria e lo spettacolo ne guadagna molto; gli scambi restano brevi, ma adesso terminano più spesso per dei colpi vincenti di entrambe che non per errori forzati. Nel settimo game Venus Williams ha la prima possibilità di break e la getta via con il suo colpo migliore, il rovescio; all’undicesimo gioco le opportunità sono tre consecutive e la seconda è quella giusta, grazie ad un diritto lungolinea vincente. Il 7-5 finale arriva al primo match point. Venus Williams ha avuto bisogno di quasi cento minuti di gioco per vincere. Non poco per la giocatrice più anziana del torneo e potrebbero pesarle nel quarto di finale contro la russa Anastasia Pavlyuchenkova con la quale in passato ha vinto tre volte e perso due.

[24] A. Pavlyuchenkova b. [8] S. Kuznetsova 6-3 6-3 (Ruggero Canevazzi)

Dispiace. Dispiace molto. Quando una campionessa di due titoli dello Slam, Roland Garros 2009 e US Open 2004, viene dominata in lungo e in largo dall’avversaria, senza alcun significativo sussulto di reazione e avviandosi rapidamente verso gli spogliatoi senza nemmeno dare il tempo allo speaker e al pubblico della Rod Laver Arena di salutarla, sembra veramente di assistere a un triste e immeritato finale di una carriera che meriterebbe ben altro epilogo. Gli ottavi di finale del singolare femminile iniziano con il derby russo tra Svetlana Kuznetsova e Anastasia Pavlyuchenkova, rispettivamente n.10 e n.27 del mondo. Svetlana ha saputo sopravvivere al passato glorioso risalendo dal baratro del n.72 WTA della fine del 2012 fino al n.10 attuale e alle semifinali dell’ultimo Master di Singapore. Anastasia è dal 2013 nelle prime 30 del mondo, ma dopo essere stata n.13 nel Luglio 2011 la sua carriera rimane in costante attesa del salto di qualità che deve ancora arrivare. La Kuznetsvova conduce 5-2 i confronti diretti (4-2 sul duro considerando anche il lontano secondo turno qui a Melbourne nel 2010), anche se Anastasia ha vinto l’ultimo recentissimo confronto a Sydney di pochi giorni fa. Il match vede la Pavlyuchenkova in dominio assoluto, superiore in ogni fondamentale e soprattutto più decisa e concentrata. Dopo il rapido 3-0 iniziale, un dritto vincente inside-out le consente di servire per il set sul 5-1. Qui la Kuznetsova ritrova profondità di colpi e reattività e con un parziale di 8 punti a 3 centra due game di fila. È di fatto l’unica reazione di un match abulico e incolore. Sul 6-3 3-2 30-40, la vittima dell’ultimo vero grande match di Francesca Schiavone recupera la battuta grazie a un colpo sparacchiato in rete della Pavlyuchenkova, ma subito dopo cede una seconda volta il servizio alla terza palla break, grazie a una combinazione risposta e dritto della n.27 del mondo. Il match è caratterizzato da scambi brevi, spesso conclusi da un errore gratuito. La differenza consiste nella maggiore determinazione e regolarità della venticinquenne di Samara, ma di ritorno dal sabato sera un match del genere è quanto di più indicato a conciliare un sonno profondo e ristoratore. La sfida, inguardabile, si chiude 6-3 6-3 al secondo match point, quando il dritto in uscita dal servizio della Kuznetsova si spegne a metà della rete. Ai quarti la Pavlyuchenkova affronterà Venus Williams.

Risultati:

[24] A. Pavlyuchenkova b. [8] S. Kuznetsova 6-3 6-3
[13] V. Williams b. [Q] M. Barthel 6-3 7-5
[7] G. Muguruza b. S. Cirstea 6-2 6-3
C. Vandeweghe b. [1] A. Kerber 6-2 6-3

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