Montecarlo, Paire: "Avrei perso anche con un Haas di 70 anni!"

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Montecarlo, Paire: “Avrei perso anche con un Haas di 70 anni!”

Cosa è successo contro Haas? “Non ho giocato”. Il francese non entra mai in partita. Passa il sempreverde tedesco

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L’imprevedibile Benoît Paire è stato vittima, ieri, del sempreverde 39enne Tommy Haas. Exploit notevole di Tommy che passa dunque il primo turno al Montecarlo Rolex Masters per 6-2 6-3, scatenando le ire dell’avignonese che, in campo, ha sfogato tutta la sua frustrazione sulla malcapitata racchetta. Ma cosa è successo al vulcanico francesino?J’ai fait un non match!” (non ho giocato).

È un peccato che il match sia andato così” ha dichiarato Paire “ma bisogna comunque relativizzare. Ho fatto una finale la settimana scorsa (al Challenger di Sophia Antipolis), la semifinale a Marrakesh e avevo giocato ogni giorno. Mi sento bene; in fondo, è solo un match”.

Sorpreso dalla performance di Tommy Haas e dal modo in cui riesce a giocare alla sua età? “No, non sono sorpreso. Quando si fa praticamente un “non match” come ho fatto io oggi, che il tuo avversario abbia 40, 50 o 70 anni non cambia granché. E poi anche se dovessi incontrarlo tra dieci anni, e giocassi come oggi, perderei comunque perché praticamente non ho giocato. Però certo sono un po’ triste per come è andata“.

Per la cronaca, è andata più o meno così. Ecco una raccolta di monologhi del vulcanico Benoit: 

Ma come si sente in generale Benoît?Bene, in generale. È peccato perché avevo un buon tabellone. Ma come ho detto, devo relativizzare, pensare che in fondo ho fatto già tre semifinali dall’inizio dell’anno, tre turni in Australia. Poi c’è da dire che sento un po’ la stanchezza perché sono partito dal Marocco domenica e poi era tardi e non c’erano voli per arrivare qui; quindi mi sono alzato alle 4 del mattino e alle 7 sono partito per venire qui. Il volo era in ritardo, quindi sono arrivato alle 11.30 e poi il pomeriggio ho dovuto fare il doppio“.

Ma forse allora era meglio non fare il doppio?No no, sono molto contento di averlo fatto, mi ha permesso di allenarmi. Ripeto, è peccato, perché ho ottime sensazioni quando mi alleno, gli allenamenti vanno alla perfezione e ho giocato molto bene la settimana scorsa. Sto giocando bene a tennis. Devo solo dimenticare questo match. Come ho detto, anche in mattinata avevo ottime sensazioni, colpivo molto bene la palla, soprattutto di dritto. E poi, in campo, fin dall’inizio è stato tutto molto complicato… Forse non bisogna cercare sempre una spiegazione, è andata così”.

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