ATP Challenger Portorose: in tabellone Rosol, Stakhovsky e quattro italiani

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ATP Challenger Portorose: in tabellone Rosol, Stakhovsky e quattro italiani

Ben quattro azzurri nel main draw del torneo sloveno. Presenti due giocatori, Rosol e Stakhovsky, autori qualche anno fa di due grosse sorprese sull’erba dei Championship ai danni di Federer e Nadal

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Con i primi incontri del tabellone di qualificazione è iniziato ieri il Slovenia Open di Portorose, il torneo del circuito Challenger che si disputa nella località turistica slovena.
Tra oggi e domani si sapranno i nomi dei quattro qualificati che si uniranno agli altri 28 giocatori del main draw, capeggiati dalla testa di serie n. 1, Blaz Kavcic, il tennista di casa che è anche l’unico tra quelli iscritti ad essere nella top 100 del ranking, precisamente al n. 84.
Nel tabellone principale segnaliamo la presenza di ben quattro tennisti italiani (del resto Portorose dista poco più di 20 km dal confine con l’Italia). Li elenchiamo in ordine di classifica: Luca Vanni (n. 153), che questo torneo lo ha vinto due anni fa, Matteo Berrettini (n. 170), Lorenzo Giustino (n. 191) e Matteo Viola (n. 281). Niente da fare invece per l’unico italiano impegnato nelle qualificazioni, Jacopo Berrettini: il fratello di Matteo è stato sconfitto nettamente dal montenegrino Celebic.
Dei quattro azzurri, Berrettini e Giustino si incroceranno al primo turno, Vanni sfiderà il bielorusso Gerasimov, tds n. 5, mentre Matteo Viola si troverà di fronte uno dei “grandi nomi” del torneo, il n. 3 del seeding Sergiy Stakhovksy. L’ucraino ed il ceco Lukas Rosol sono infatti due delle principali attrazioni del Challenger sloveno: avere in tabellone due giocatori che possono dire di aver battuto a Wimbledon uno tra Federer e Nadal, non è cosa che capita tutti i giorni a questi livelli.
Ricordiamo infatti che il 32enne tennista ceco (best ranking n. 26 nel 2014) sconfisse Rafa al quinto set nel match di secondo turno dei Championship 2012. E fu una grossissima sorpresa, dato che il maiorchino era sempre arrivato almeno in finale – vincendone due – nelle cinque precedenti apparizioni sull’erba londinese (non aveva partecipato nel 2009). Ancor più eclatante l’impresa del 31enne di Kiev, ex n. 31 al mondo, che nel 2013 batté al secondo turno in quattro set Roger Federer, interrompendo la striscia di 36 quarti di finale consecutivi Slam dello svizzero, che tra l’altro non perdeva a Church Road prima dei quarti dal 2002. Curioso ricordare che quella sconfitta nell’immediato fu paragonata a quella di Sampras contro George Bastl nel 2002, ovvero pareva quella che segnava la fine di un’era. A una domanda al riguardo, subito dopo il match, Roger disse: “Non è così, perché il mio progetto è quello di giocare ancora per molti anni!”
Aveva ragione lui. Eccome se aveva ragione…

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