Il 2017 di Tsonga: dalla paternità all'insalatiera

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Il 2017 di Tsonga: dalla paternità all’insalatiera

Un’annata di alti e bassi ma anche di emozioni forti quella del giocatore francese: il trionfo di Lille ma soprattutto la nascita del piccolo Sugar

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LA VITA CHE CAMBIA

Jo-Wilfried Tsonga: “Avere un figlio cambia alcune priorità”

A novembre 2016 Tsonga è consapevole che diventando padre nel 2017 la sue priorità sono destinate a cambiare per sempre: “Avere un figlio cambia alcune priorità. Si tratta di trasformare tutto questo in positivo. Sono quasi convinto che sarà qualcosa di molto positivo e che farà venire voglia di fare ancora meglio. Fare tornei e essere padre è di vitale importanza per me. Avere un figlio è qualcosa che ho sempre voluto”.

LETTERA DA UN’AMMIRATRICE…

Australian Open: c’è posta per… Jo-Wilfried Tsonga!

Durante l’Australian Open 2016 Jo aveva aiutato una giovane raccattapalle di nome Giuliana colta da malore a uscire dal campo. Un anno dopo riceve una sua lettera manoscritta dove la ragazza lo ringrazia per l’aiuto.

SCONFITTA E POLEMICA CON STAN

La corsa di Tsonga all’Australian Open si interrompe ai quarti di finale, sconfitto da Stan Wawrinka. Tra i due si accende anche una polemica al termine del primo set al momento di andare a sedersi.

LA CARRIERA AGLI SGOCCIOLI E IL MESE MAGICO INDOOR

Tsonga chiaro e tondo: “Sono al termine della mia carriera”

Durante il torneo di Rotterdam, Tsonga analizza con lucidità il momento della sua carriera: “È splendido vedere Roger giocare fino a 35, 38 anni ma questo non vuol dire che possa essere lo stesso anche per me. Lui non vale come esempio, non sono molti a poter fare le cose che fa lui”. È fondamentale capire quando la propria parabola è alla conclusione. Paradossalmente dopo questo annuncio di fase calante, Tsonga completa uno dei mesi migliori della carriera, quello di Febbraio, in cui conquista due titoli consecutivi indoor, l’ATP 500 olandese e quello 250 di Marsiglia.

IL FIOCCO AZZURRO E LA CRISI DI RISULTATI

Il mese di marzo è quello della grande gioia della paternità, un momento straordinario che lo costringe a saltare con grande piacere il torneo di Miami dopo che già a Indian Wells era apparso con la testa da un’altra parte, battuto dal nostro Fabio Fognini. Il 24 marzo arriva il fiocco azzurro: nasce il piccolo Sugar Tsonga.

Per alcuni mesi il tennis giustamente sembra passare in secondo piano: arrivano brutti risultati nei 3 tornei dello Slam restanti, salta la Coppa Davis in aprile: l’unica luce il successo nel piccolo ATP 250 di Lione sulla terra battuta la settimana precedente al Roland Garros.

IL GRANDE RITORNO

Dopo aver trascinato la Francia in finale di Coppa Davis, ritorna il tennis indoor europeo e improvvisamente ritorna grande anche Jo-Wilfried: titolo ad Anversa e finale a Vienna in due settimane consecutive. Arriva stanco a Bercy e quindi non riesce a completare la rincorsa al Masters di Londra ma chiude l’anno comunque come numero 1 di Francia.

IL TRIONFO DI LILLE

Il punto esclamativo sulla stagione arriva a Lille con la conquista della Coppa Davis: Tsonga conquista il punto dell 1-1 nella prima giornata battendo Darcis ed è poi ininfluente la sconfitta contro David Goffin nell’ultima giornata.

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