Indian Wells: del Potro perfetto, contro Federer la finale migliore

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Indian Wells: del Potro perfetto, contro Federer la finale migliore

INDIAN WELLS – Nessun problema per Juan Martin, falloso e poco convinto Milos Raonic. Sfida numero 25 con Federer, il torneo ringrazia

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[6] J.M. del Potro b. [32] M. Raonic 6-2 6-3 (dal nostro inviato a Indian Wells)

In un centrale di Indian Wells semi-svuotato dal pubblico, che dopo le emozioni della tiratissima partita vinta da Roger Federer in rimonta su Borna Coric, si prende una pausa per rifocillarsi e riempire i bicchieri in onore della festa di San Patrizio, tocca a Milos Raonic (27 anni, 38 ATP) e a Juan Martin del Potro (29 anni, 8 ATP) contendersi il ruolo di sfidante in finale del numero uno del mondo. I precedenti sono 2-1 per Raonic, entrambi arrivano a questo match con qualche dubbio sulle loro condizioni, Milos è in risalita dopo un periodo di difficoltà fisiche e infortuni, Juan Martin sta bene tecnicamente ma ha più volte dichiarato di essere al limite della riserva come energie. Ma in un match rapido (un’ora e 5 minuti), facilitato dalla scarsa vena dell’avversario, del Potro vince senza problemi, e si guadagna l’atto conclusivo con Roger.

Il primo set vede subito un allungo importante da parte dell’argentino, che brekka al terzo e al quinto game, portandosi rapidamente a servire per il parziale sul 5-2. Milos attacca appena può, come da indicazioni del nuovo coach Goran Ivanisevic, ma Juan Martin difende bene anche con il rovescio, picchia da tutte le posizioni con il suo famoso drittone, e alla battuta concede poco. Diversi gli errori gratuiti del canadese, comunque, che oltre alle ovvie difficoltà nel reggere il bombardamento dell’avversario, non sembra incisivo come al solito con il servizio (soli 3 ace, ma soprattutto solo il 33% di trasformazione con la prima palla). Del Potro tiene a zero l’ottavo game, senza problemi, il 6-2 è un punteggio giusto per quanto visto in campo finora. È passata meno di mezz’ora.

Il secondo parziale vede ancora Raonic nei guai nel terzo game, un bel passante di rovescio di Juan Martin e un bruttissimo doppio fallo gli costano il turno di battuta, il match rischia già di essere compromesso. Non si capisce bene il motivo dello scarso rendimento di Milos, spesso fallisce le accelerazioni di dritto che di solito non sbaglia, e diverse volte sceglie male l’angolo dove attaccare. Il servizio, di norma devastante, va a intermittenza, dall’altra parte del Potro senza nemmeno strafare, ma con una prestazione solida e aggressiva, appare in pieno controllo del gioco. “Non trovavo ritmo con il servizio, il vento mi ha dato molto fastidio, pensavo troppo in campo. Di solito non è così, ma dipende anche dal modo di giocare dell’avversario. Mi mancano anche partite nelle gambe, era da un bel po’ che non giocavo cinque match di fila, per uno grosso e alto come me non è semplice correre, allungarsi e saltare, dopo un po’ ti senti tutto indolenzito“, spiegherà Milos a fine partita.

Le poche volte in cui Raonic si conquista un’apertura, non riesce mai ad affondare, mentre Juan Martin è molto rapido con le gambe a spostarsi per trovare il dritto anomalo, con lo slice tiene bene, e con il rovescio in spinta mette ottimi passanti. Scocca l’ora di gioco, e il canadese è già al servizio sotto 5-3, per salvare il match. Due gran rovesci  e una bomba in cross di dritto di delPo, ed è finita, sarà finale contro Federer, la sfida numero 25 di una rivalità che anche se vede lo svizzero in largo vantaggio (18 a 6), ha anche visto Juan Martin infliggere a Roger sconfitte dolorose in momenti e tornei molto importanti, l’ultima nei quarti di finale dello scorso US OpenPer quello che si è visto in questo torneo, sarà la finale migliore possibile. “Sì, sono stato un po’ sorpreso a vederlo servire meno bene, ho brekkato presto in entrambi i set, e questo mi ha dato subito il controllo del gioco. Con Roger abbiamo giocato grandi partite, sono felice di incontrarlo, domani sarà il favorito, sarà difficile, e sarà un buon test per capire il mio livello contro uno così forte. So che tutti si aspettavano questa finale, spero che l’atmosfera sarà bella. Mi piacerebbe giocare in condizioni più semplici rispetto a oggi, il gioco sarebbe migliore per tutti e due, così come lo spettacolo per gli spettatori“, conclude Juan Martin in conferenza stampa.

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