WTA
Miami: Ostapenko è troppo fallosa, trionfa Sloane Stephens
MIAMI – Troppi errori di Jelena, Sloane vince con la continuità. Partita non bella, ma a tratti molto intensa. Primo titolo Premier Mandatory per la statunitense

[13] S. Stephens b. [6] J. Ostapenko 7-6(5) 6-1 (dal nostro inviato a Miami)
Sloane Stephens, con un match intelligente, di contenimento e contrattacco, ha vinto l’edizione 2018 del Miami Open. Tanti, troppi gli errori di Jelena Ostapenko, che ha scelto la tattica del “fuori tutto” come sempre, ma è incappata in una brutta giornata a livello di percentuali. Continua la striscia di finali vinte nel circuito maggiore per la statunitense, siamo a 6 su 6. Dopo aver conquistato, entrambe un po’ a sorpresa, ma assolutamente con merito, il primo titolo Slam l’anno scorso (Roland Garros Jelena, US Open Sloane), Ostapenko e Stephens, alla prima finale Premier Mandatory, erano alla caccia di un titolo pesante che ne rilanciasse la stagione. Non si erano mai affrontate in precedenza.
Solo break a inizio match, con le giocatrici alla risposta che aggrediscono l’avversaria togliendole il tempo in uscita dal servizio e prendendo il controllo degli scambi, fino al 2-2. Una piccola contestazione, in cui Stephens chiama in ritardo il challenge che non le viene concesso, scatena il pubblico, che si mette ad applaudire ogni errore di Ostapenko. Decisamente, non un modello di comportamento gli spettatori di Crandon Park questa settimana. Jelena, però, non è la tipa giusta da far arrabbiare: la sua reazione è annullare una palla break, e poi tenere il primo turno di battuta nel match con due gran vincenti, volée e poi lungolinea di dritto. 3-2 per lei, tocca a Sloane scuotersi e provare a essere maggiormente propositiva ed efficace al servizio, fondamentale che anche in semifinale contro Azarenka le aveva dato dei problemi. Brava Stephens a “mettersi in moto” a sua volta, a tenere anche lei, e a portarsi 3-3. Gli errori da parte di tutte e due continuano a essere molti, però, è comprensibile la tensione della finale. Una grandissima difesa di Sloane, che da metri fuori dal campo controlla con il dritto in chop una sequenza di botte di Ostapenko, per poi incassarne l’errore lungolinea, manda la statunitense avanti 4-3 con un ennesimo break di vantaggio.
“Devi accelerare sul 100% delle palle, e convivere col fatto che ne sbaglierai qualcuna“, sono i consigli di David Taylor per Jelena al cambio campo. “Gli errori che stai facendo adesso sono perchè rallenti, non cambiare in lungolinea troppo presto, ma quando lo fai, devi accelerare“.
Nel frattempo, Stephens allunga sul 5-3, per poi trovarsi a servire per il primo set sul 5-4. E qui le trema evidentemente il braccio, con un doppio fallo seguito da un gratuito di rovescio che regalano il controbreak a Ostapenko, tutto da rifare, 5-5. Onestamente, non è una gran partita, le ragazze danno l’impressione di “sentire” molto l’importanza del risultato. Ancora break subito da Jelena, è il quarto, poco dopo altro doppio falo su break point per Sloane, quarto servizio ceduto anche per lei, siamo 6-6. Quantità di gratuiti a parte, il canovaccio tattico ormai è chiaro: Ostapenko spinge e si prende i rischi, Stephens corre e contiene appoggiandosi. Per quanto conservativa, la strategia paga, consegnando 4 set point alla statunitense, che trasforma l’ultimo, grazie al rovescio di Jelena che finisce in rete. Nel torneo, è il primo tie-break perso dalla lettone (5 vinti su 5 finora), e il primo vinto da Sloane (uno perso finora). Speriamo che il livello salga, però. Gli spettatori, che ovviamente tifano per la tennista di casa, sono comiunque felici.
“Sei troppo passiva sul dritto“, dice coach Kamau Murray a Sloane. “Gioca più servizi al corpo per disturbarle lo swing in risposta, cerca la prima palla in campo, e gioca aggressiva sulle seconde“. Per Ostapenko, sono 23 gli errori di dritto commessi finora.
Nel secondo set, la musica all’inizio non cambia: break e controbreak in avvio, con Jelena che continua a tirare forte, ma a sbagliare tanto. Dall’altra parte, una ottima Stephens sembra però entrata bene nel ritmo della partita, tiene due servizi, brekkando ancora due volte l’avversaria (siamo a 7 break subìti, e due turni di battuta salvati dalla lettone, decisamente troppo anche per la WTA). Arriva l’impietoso ma giusto 5-1, l’impressione è che ormai non ci sia molto da fare per Jelena, ma una Sloane così è veramente difficilissima da sfondare di potenza. L’ultimo game è una formalità, con tre match point consecutivi, e l’ennesimo dritto largo di Ostapenko che decreta la fine del torneo. 25 vincenti, 48 errori sono un’enormità per lei, non si vince mai con numeri simili. Dall’altra parte, 6 vincenti, 21 errori, non esaltante come tabellino, ma oggi è bastato, giusto così. Primo premier mandatory per Sloane, che diventerà 9 WTA, e bel rientro nel tennis che conta dopo un lungo periodo di appannamento.
“A volte sono stata troppo aggressiva quando non era il caso“, ammette Jelena dopo il match. “Poi nel secondo set avrei dovuto avanzare di più in campo, credo sia per questo che ho perso. Sloane si è mossa benissimo, ha cambiato il ritmo, ha variato il servizio, è una grande giocatrice. Non ho ancora pensato al Roland Garros, non voglio crearmi troppe aspettative per la stagione sulla terra rossa, per non mettermi ulteriore pressione addosso. Voglio solo giocare una partita alla volta“.
“Sapevo che avrei dovuto correre molto sulle palle che arrivavano“, spiega una raggiante Sloane. “Questo è un posto speciale per me, sono cresciuta giocando qui, e sono felice di essere l’ultima a vincere qui. Mi mancherà. Ma la novità del trasferimento è stimolante, sono sicura che sarà una gran cosa per il torneo, gli impianti saranno fantastici. Dopo l’infortunio al piede, le mie prospettive sono cambiate, sono entrate nella mia vita altre cose, il lavoro a tennis Chanmel, il finire la scuola, mi sono resa conto che non era mica finito tutto, ci sono altre cose oltre al tennis. Sarà bellissimo vedermi nella top-10 lunedì, c’è voluto davvero molto tempo per arrivarci. Quando ero più giovane il mio coach di allora Jessie Smatt mi chiamava “diesel”, è venuto a vedermi al primo turno, io ho continuato a vincere, ed è venuto a tutti i match. Qui le iguane giganti sono una cosa speciale, e anche i gelati di Ben&Gerry, tante cose che mi mancano quando vado via. Non vedo l’ora di giocare sulla terra, è la mia superficie preferita, sono 3 anni che non vengo a Roma!“.
Flash
WTA Miami: Rybakina batte Mertens, ai quarti troverà Trevisan. Avanti pure Sabalenka
Jessica Pegula supera Magda Linette e ritorna ai quarti in Florida dove affronterà Anastasia Potapova

[10] E. Rybakina b. E. Mertens 6-4 6-3
La testa di serie n. 10 del WTA 1000 di Miami Elena Rybakina prosegue la sua striscia vincente iniziata a Indian Wells, vincendo l’undicesima partita consecutiva contro la belga Elise Mertens, sconfitta 6-4 6-3 in 1h46′, ed ora affronterà in quarti l’azzurra Martina Trevisan che ha estromesso a sua volta la n. 24 del main-draw Jelena Ostapenko: la campionessa di Wimbledon e la mancina fiorentina si scontreranno per la prima volta, con la posta in palio rappresentata dalla semifinale in Florida. Con il successo ai danni della n. 39 WTA, dunque, rimangono intatti i sogni della kazaka di poter completare il Sunshine Double dopo la conquista nel deserto californiano del primo alloro in carriera in un evento ‘mille’. Un’eventuale conquistache ha rischiato seriamente di passare agli archivi come mera ipotesi svanita nel nulla al turno precedente, quando la classe ’99 di passaporto kazako ha dovuto cancellare un match point a Paula Badosa.
Rybakina dà seguito al suo eccezionale periodo di forma
Nel suo entusiasmante inizio di stagione, quest’ennesima affermazione della 23enne di Mosca la proietta ad un meraviglioso differenziale tra le vittorie raccolte e le sconfitte in questa prima parte di 2023: 19-4. Ciononostante Elena, che attualmente occupa il proprio best ranking alla piazza n. 7 delle classifiche, non vuole fermarsi e dopo i viaggi che l’hanno condotta in finale sia a Melbourne Park che all’IW Tennis Garden vuole inserire nella sua personale cartina tornasole anche la vacanza tra le spiagge di Miami.
Primo set: Elena rimonta da un break di svantaggio
La prima a rompere gli indugi è stata Mertens che convertendo la quarta palla break della sua partita ha spezzato l’equilibrio nel settimo game salendo 4-3. Tuttavia la 27enne di Lovanio non è riuscita a consolidare il vantaggio offrendo sul piatto d’argento il contro-break a causa di un paio di sanguinosi doppi falli. Elena non se l’è fatto ripetere due volte, e attraverso un winner di dritto si è portata 4-4. Poco dopo, un altro game in risposta incisivo della kazaka ha fatto sì che al terzo set point Rybakina potesse lasciare andare le sue sbracciate da fondo, in grado di forzare l’errore rivale e completare la rimonta da un break di svantaggio.
Secondo set: dominio Rybakina
Nel secondo set è stato poi ancora un combattuto turno di servizio belga a dare il là al sorpasso kazako, Elena infatti è volata subito 2-0 concretizzando la quarta chance per fare suo il game grazie ad un’ottima presa della rete con conseguente volée profonda che ha costretto Elise ha mandare lungo il suo tentativo di lob. Questo è stato l’ultimo break del match, ma non l’ultimo sussulto visto che la finalista dell’Happy Slam ha dovuto annullare quattro palle per il 3-2 prima di inerpicarsi sul punteggio di 4-1. Dieci ace messi a referto dalla n. 7 WTA ma anche 25 vincenti, a fronte di 22 errori non forzati. Stessi gratuiti per Mertens, ma meno vincenti: solo 19. Grazie alla vittoria odierna, siamo 3-1 negli H2H a favore della più giovane delle due giocatrici.
[3] J. Pegula b. [20] M. Linette 6-1 7-5
La bandiera statunitense continua a sventolare al Miami Open Presented By Itaù grazie alle prestazioni della n. 3 della classifica Jessica Pegula.
La 29enne di Buffalo ha infatti estromesso dalla gara la n. 20 al mondo, nonché semifinalista in Australia nel primo Slam dell’anno, Magda Linette, con il punteggio di 6-1 7-5 in quasi un’ora e venti di partita per ritornare così a far parte del lotto delle ultime otto giocatrici che competeranno, a partire già dalla giornata di domani – martedì 28 marzo -, per la conquista del titolo dopo essersi spinta sino a questo punto dell’evento già nel 2022.
Un’affermazione, quella della tennista di casa sulla polacca, portata a compimento dalla n. 1 a stelle e strisce in modalità “cruise control”. Le due non si erano mai affrontate prima in un match ufficiale del Tour, tuttavia nelle ultime stagioni hanno instaurato un ottimo rapporto d’amicizia e di intesa fuori dal rettangolo di gioco allenandosi assieme spesso e volentieri proprio in Florida a Boca Raton e condividendo alcune attività non primariamente tennistiche essendo entrambe membri del WTA Players’ Council.
Nonostante comunque una gestione della sfida tutto sommato agevole da parte di JP, non sono mancate le difficoltà come si intuisce facilmente dallo score del secondo set. Complessità nella risoluzione del problema, che trovano conferma nelle parole rilasciate a caldo dalla vincitrice a Tennis Channel: “Tutto stava funzionando per il meglio, poi però le cose nel secondo set si sono fatte difficili. Ho avuto la sensazione, in quel frangente di gara, che stessi esprimendo il mio tennis talvolta ad un ritmo eccessivo, troppo alto che mi costringeva ad andare fuori giri. Tuttavia sono molto contenta, di essere riuscita alla fine in qualche modo a ritrovare le energie necessarie per chiudere in due ed evitare che la partita si prolungasse“.
La prossima avversaria di Pegula sarà la russa Anastasia Potapova, vittoriosa per 6-4 7-6(4) sulla n. 23 del seeding Qinwen Zheng. Il confronto con la testa di serie numero 27 del draw sarà una remake del loro match di terzo turno andato in scena appena 16 giorni fa al BNP Paribas Open e che ha visto il successo di Jessica in tre parziali.
Proprio in ottica quarti di finale, l’americana si è così espressa: “Sarà davvero una sfida dura, l’ho affrontata recentemente a Indian Wells ed è stata una grande battaglia. Nell’ultimo periodo [Potapova, ndr] sta giocando ad un livello molto alto, gli ultimi tre tornei a cui ha preso parte l’hanno vista esprimere davvero un ottimo tennis. Dunque certamente mi attende una partita contro una giocatrice che in questo momento gode di tanta fiducia nei suoi mezzi. Inoltre, credo che le condizioni di gioco rapide che ci sono qui le piacciano tanto. Per poterla affrontare al meglio delle mie possibilità, dovrò trarre insegnamento dai segnali emersi durante l’ultima sfida in cui ci siamo date battaglia e migliorare così quegli aspetti del mio gioco che non hanno funzionato nel nostro ultimo confronto; ma allo stesso tempo penso che lei farà altrettanto. Quindi di sicuro, ci sarà da soffrire“.
La nativa della città che è capoluogo della Contea di Erie nello Stato di New York, durante questa settimane di tennis all’Hard Rock Stadium sta confermando di essere nel bel mezzo dell’ennesimo, dando uno sguardo alle ultimissime stagioni, grande inizio di anno tennistico. Pegula ha difatti finora raccolto la bellezza di 18 vittorie nel 2023. Meglio di lei, in questo primo scorcio di stagione, solo Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina appaiate a quota 19 successi: la bielorussa però potrebbe sganciarsi assestandosi alla cifra di 20 vittorie, qualora superasse nel suo ottavo quella Krejcikova che a Dubai l’è stata fatale.
Se poi si decide di analizzare più nello specifico la capacità di essere continui negli appuntamenti di spicco presenti all’interno dei 12 mesi di competizioni sparse nelle più svariate località del globo, Jessica svetta su tutte le altre concorrenti avendo ottenuto negli ultimi tre anni 12 volte il pass per i quarti di eventi WTA 1000: più di tutte le sue rivali. Dal 2009 ad oggi, solo Serena e Venus Williams sono riuscite a fare di meglio con – rispettivamente – 30 e 21 quarti di finale. E’ pur vero che poi solamente in due circostanze, sulla dozzina complessiva, Jes sia stata in grado di raggiungere l’ultimo atto: sempre nel 2022, prima perdendo nel mese di maggio in altura sulla terra di Madrid da Ons Jabeur e dopo andando a conquistare quello che è sinora l’alloro più luccicante della sua carriera, la vittoria del ‘mille‘ di Guadalajara nell’ottobre scorso avendo la meglio in finale su Maria Sakkari – un cavalcata che si rivelò decisiva nel testa a testa con la greca per staccare l’ultimo biglietto valido per le Finals di Fort Worth -.
Perciò, nell’ultimo triennio ci sono state certamente tenniste che hanno vinto di più in termini di tornei di tale categoria messi in bacheca, ma quanto a costanza di rendimento non ce n’è per nessuna: una convinzione ulteriormente avvalorata anche dai cinque quarti ottenuti a livello Slam, a Melbourne addirittura tripletta tra il 2021, il 2022 e il 2023; al Roland Garros nel 2022 e nel Major di casa dello US Open sempre nel 2022.
Ora l’obiettivo più immediato è quello di, quantomeno, pareggiare il risultato fatto registrare nel torneo lo scorso anno: dove a sbarrarle la strada fu quella Iga Swiatek che in questa edizione è fuori dai giochi per infortunio.
Per quanto riguarda invece la 31enne di Poznan, si tratta della 19esima sconfitta in carriera contro una Top Ten di fronte alle quali è riuscita nell’impresa di vincere soltanto in 4 occasioni. Il suo avvio di 2023 rimane comunque positivo, con la prima semifinale Slam conquistata all’Australian Open ed un record complessivo che recita 12-7 tra vittorie e KO. Questa prima parte di stagione ci sta sicuramente mostrando la miglior versione mai ammirata di Magda, che tuttavia quest’oggi ha sofferto l’atmosfera ventilata di Miami.
Tornando a trattare l’incontro più in profondità, l’aspetto del proprio tennis che certamente dà più soddisfazioni a Pegula nella performance odierna è la grande uscita dai blocchi mostrata. Qualcosa che al contrario non era andata totalmente per il verso giusto in California dove si era resa protagonista di alcune false partenze. Mentre contro Linette, dopo che erano appena passati 9 minuti aveva già messo a segno quasi 7 vincenti per salire pronti via 3-0. Dopo 19 minuti, il tabellino addirittura comunicava un perentorio 5-0 con il set inaugurale che andava a concludersi al termine di soli 28 minuti.
Alla ripresa dei giochi l’andatura dell’incontro, inversamente, ha preso una direzione totalmente contraria con la n. 19 del ranking che incredibilmente si era portata in vantaggio per 5-2. Ma successivamente, sul più bello, è crollata fragorosamente mancando per due volte l’opportunità al servizio di trascinare la sfida alla frazione finale e permettendo così il rientro della beniamina di casa che, difatti, si è intascata gli ultimi cinque games del match.
ATP
Italiani in campo oggi martedì 28 marzo: Sinner, Sonego e Trevisan sognano a Miami, a che ora e dove vederli
Jannik se la vedrà con Rublev, Lorenzo avrà davanti Cerundolo, mentre Martina sarà chiamata all’impresa contro Rybakina

Sara un martedì ad alta tensione per il tennis italiano. Il numero di azzurri rimasti in tabellone a Miami tra maschile e femminile è rimasto a tre grazie alla grande vittoria di Sonego contro Tiafoe. Oggi scenderanno tutti in campo per raggiungere rispettivamente due quarti di finale e una semifinale. Sarà infatti il turno del numero uno azzurro sia per quanto riguarda il circuito maschile, con Jannik Sinner pronto ad una sfida ardua contro Andrey Rublev, che per il circuito femminile, con Martina Trevisan alla ricerca di un risultato storico contro Elena Rybakina. Infine, Lorenzo Sonego sarà impegnato con Francisco Cerundolo, in una sfida tra outsider pronti a stupire ancora.
Nel primo match di giornata sul Grandstand, alle ore 17 italiane (11 locali), Sinner si troverà davanti un avversario molto ostico come il numero due russo in un ottavo di finale che ha il sapore di qualcosa in più, considerando anche il possibile prossimo avversario del vincente di questa sfida, che uscirà dall’incontro tra Ruusuvuori e Van de Zandschulp: chi vincerà tra l’altoatesino e il russo sarà favorito. Si tratta del quinto incontro tra Jannik e Andrey, con il russo che ha vinto solamente due delle quattro partite disputate contro l’azzurro, entrambe grazie ad un ritiro dell’altoatesino, come successo al Roland Garros nel 2022. Nei due scontri che non sono terminati a causa del ritiro di uno dei due, Jannik ha sempre avuto la meglio, con l’ultima vittoria risalente all’ottavo di finale del Master 1000 di Montecarlo nel 2022. I bookmakers vedono favorito l’azzurro, tanto che un suo passaggio del turno è quotato 1,50 da Bet365, contro i 2,63 di Rublev.
Non vuole fermarsi nemmeno Sonego, che viene dalla grande prestazione contro Tiafoe della notte di lunedì. Per lui ci sarà un avversario sulla carta abbordabile, come l’argentino numero 31 del mondo Cerundolo. Si tratta del primo incontro tra i due, in un palcoscenico importante come gli ottavi di finale di un 1000, con l’argentino che difende i punti dell’exploit che lo ha portato alla semifinale del 2022. I bookmakers vedono l’azzurro come favorito, tanto che Eurobet quota un successo di Sonego 1,67, contro i 2,16 di Cerundolo. Il match andrà in scena come ultimo di giornata sul Grandstand, ed è previsto per l’una di notte italiana (19 locali). Il vincitore di questa sfida se la vedrà ai quarti di finale con uno tra Khachanov e Tsitsipas.
Dopo il fantastico successo nel pomeriggio di lunedì contro Jelena Ostapenko, Trevisan sarà chiamata ad un’impresa contro Elena Rybakina, kazaka numero 7 WTA. La azzurra parte contro i favori del pronostico, anche considerando lo stato di forma dell’avversaria, alla ricerca del Sunshine Double dopo il trionfo ad Indian Wells. Sarà il primo scontro tra le due, e la posta in palio prevede una semifinale in un Master 1000 contro la vincente della sfida tra Pegula e Potapova. Il match andrà in scena sull’Hard Rock Stadium ed è previsto per le 20 italiane (14 locali), dopo il termine della sfida tra Fritz e Rune. I bookmakers parlano di una vera e propria mission impossible per Martina, con il successo di Rybakina quotato 1,03 da SNAI, mentre il trionfo dell’azzurra raggiunge l’8,25.
ITALIANI IN CAMPO MARTEDI 28 MARZO:
ATP Miami, Jannik Sinner – Andrey Rublev: dalle ore 17 italiane sul Grandstand. Diretta Sky Sport Tennis e in streaming su Sky Go, Now TV e Tennis TV.
ATP Miami, Lorenzo Sonego – Francisco Cerundolo: dalle ore 01 italiane sul Grandstand. Diretta Sky Sport Tennis e in streaming su Sky Go, Now TV e Tennis TV.
WTA Miami, Martina Trevisan – Elena Rybakina: dalle ore 20 italiane sull’Hard Rock Stadium. Diretta SuperTennis e in streaming su SuperTennix.
Flash
WTA Miami: Andreescu, altro infortunio. Esce dal campo in sedia a rotelle

[18] E. Alexandrova b. B. Andreescu 7-6(0) 0-2 rit.
Poteva essere il ritorno che il tennis femminile stava aspettando da tanto tempo. Bianca Andreescu aveva vinto e convinto in questo ultimo mese, uscendo solamente per mano della n. 1 del mondo Swiatek a Indian Wells e gagliardamente in campo negli ottavi di finale nel Miami Open.
Ma durante il suo match contro Ekaterina Alexandrova, poco dopo la ripresa del gioco che ha seguito l’interruzione per pioggia, Bianca Andreescu si è improvvisamente accasciata sul cemento reggendosi la caviglia sinistra, incapace di rialzarsi o di appoggiare alcun peso sul piede infortunato.
È ovviamente presto per speculare sulla natura dell’infortunio di Andreescu e soprattutto sulla sua gravità, ma le immagini della canadese costretta a lasciare il campo in sedia a rotelle sono state un duro colpo per tutti gli appassionati di tennis e soprattutto per i tifosi di una tennista che ha già passato lunghi periodi lontana dal campo a causa degli infortuni.