Verso Italia-Francia, la sfida del '77: vendetta compiuta, Italia in finale

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Verso Italia-Francia, la sfida del ’77: vendetta compiuta, Italia in finale

Da campioni in carica battiamo i transalpini nella semifinale del 1977 e andiamo in finale dove affronteremo l’Australia. Panatta e Barazzutti sudano sette camicie ma superano Dominguez e Jauffret. Sulle tribune uno scatenato Serafino trascina i tifosi

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L'Italia della Coppa Davis 1976 contro il Cile
 

Verso Italia-Francia, la sfida del ’75: disastro Panatta, via Gardini

Continuiamo la nostra marcia di avvicinamento alla sfida valevole per i quarti di finale di Coppa Davis tra Italia e Francia che si terrà a Genova nel primo week-end di aprile (6-8). Dopo aver rivisitato il match tra le due nazionali del 1975 giocato al Roland Garros e perso dagli azzurri, passiamo a quello del 1977 che si giocò invece al Foro Italico. Come al solito partiremo dagli avvenimenti che contraddistinsero a livello sociale quell’anno per poi passare allo sport e di conseguenza al tennis.

Il 19 gennaio del 1977 a Miami cade per la prima e unica volta nella storia la neve. Il giorno dopo viene ufficialmente proclamato presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, noto imprenditore (produttore di arachidi). Sarà premio Nobel per la pace nel 2002. A marzo esce nelle sale il primo episodio della saga Guerre Stellari, mentre ad agosto muore Elvis Presley, oramai divorato dagli effetti devastanti di droghe e barbiturici. Viene trovato morto nel bagno della sua dimora a Graceland. Nel marzo del 1977 avviene il più grave disastro aereo dell’aviazione civile. Due aerei in procinto di decollare all’aeroporto di Tenerife, un Boeing della KLM ed uno della Pan Am, si scontrano sulla piccola pista spagnola dove erano atterrati per caso, visto che l’aeroporto di Las Palmas era chiuso per un attentato avvenuto poche ore prima. Tutti i presenti sul volo della KLM e buona parte di quelli della Pan Am moriranno nell’incidente, alla fine saranno ben 583 le vittime, una vera e propria tragedia. A settembre a Marsiglia verrà utilizzata per l’ultima volta la ghigliottina.

Nel nostro paese dilagano sempre gli scontri sociali e gli scontri in piazza e i conseguenti disordini tra forze dell’ordine e manifestanti sono all’ordine del giorno. Visto il perpetrarsi degli stessi il Ministro dell’Interno Francesco Cossiga si vede costretto a mandare addirittura i carri armati a Bologna dove nel mese di marzo gli scontri proseguono per tre giorni di fila. Dopo l’uccisione in aprile a Roma a seguito di altri incidenti dell’agente Passamonti, lo stesso Cossiga vieta manifestazioni pubbliche fino al 31 maggio. I radicali manifestano lo stesso il 22 maggio per celebrare l’anniversario della legge sull’aborto, nei nuovi disordini viene uccisa la studentessa Giorgiana Masi, allora compagna di classe di Federica Sciarelli (oggi conduttrice della trasmissione Chi l’ha visto). Scoppia lo scandalo Lockeed, i radicali chiedono le dimissioni del presidente Leone. La Rai inizia le trasmissioni a colori in via definitiva, cessa Carosello e gli spot prendono il format che ancora adesso è in vigore in televisione. Nel 1977 Enzo Tortora inaugura un nuovo programma, Portobello. Vengono abolite alcune festività (che oggi chiamiamo soppresse), Epifania e Festa della Repubblica saranno poi reintrodotte più avanti negli anni. Vengono arrestati il gangster Turatello a Milano ed il bandito Renato Vallanzasca. Mistero Buffo di Dario Fo viene trasmesso in televisione, la Santa Sede ne chiede subito la sospensione insieme alla DC ma senza successo. Il Festival di Sanremo, presentato da Mike Bongiorno (sempre lui) e Maria Giovanna Elmi, viene vinto dagli Homo Sapiens con la canzone “Bella da Morire”. Il singolo più venduto in Italia è “Amarsi un po’” di Lucio Battisti.

Il campionato di calcio è vinto dalla Juve dopo un incredibile testa a testa con il Torino campione in carica. I bianconeri chiudono in testa con 51 punti (sui 60 disponibili), il Torino si ferma a 50. A gennaio muore al termine di uno stupido scherzo il centrocampista della Lazio Luciano Re Cecconi. Entrato in una gioielleria di un conoscente si finge un rapitore, il proprietario non lo riconosce e spara, Re Cecconi muore sul colpo. La Juventus vince anche il suo primo trofeo europeo battendo nella finale di Coppa Uefa l’Athletic Bilbao. La Coppa del mondo di sci viene vinta per la seconda volta consecutiva da Ingemar Stenmark, Niki Lauda dopo la beffa del 1976 vince il mondiale piloti con la Ferrari che si aggiudica per il terzo anno di fila quello costruttori. Francesco Moser si laurea campione del mondo vincendo la competizione in linea a San Cristobal in Venezuela. Batte allo sprint il compagno di fuga tedesco Dietrich Thurau, che poi diventerà suo fedele compagno in molte “Sei Giorni”, terzo finisce Franco Bitossi, beffato nel ’72 allo sprint dal compagno Marino Basso. La Mobil Girgi Varese di Bob Morse e Dino Meneghin vince il campionato di basket battendo in finale la Sinudyne Bologna, ma la grossa impresa la fa la nostra nazionale agli Europei in Belgio. Per la prima volta nella nostra storia battiamo la Russia (95-87), gli azzurri poi chiuderanno quarti. Nella pallanuoto vince la Canottieri Napoli che precede di tre punti il Recco.

Il nostro tennis stava vivendo il suo periodo d’oro. Nel 1976 Adriano Panatta aveva vinto Roma ed il Roland Garros, l’Italia aveva vinto la Coppa Davis, insomma eravamo tra i migliori al mondo. Anche il 1977 ci aveva regalato non poche soddisfazioni. Adriano era caduto ai quarti sia a Roma che a Parigi, ma aveva vinto Houston battendo nell’ordine Connors, Rosewall, Dibbs e Gerulaitis. Molto meglio quell’anno Barazzutti, del quale oltre la famosa semifinale agli US Open persa con Connors vanno ricordate le vittorie a Charlotte, Bastad (6-3 6-0 a Panatta in semifinale) e Parigi indoor (in 5 set su Brian Gottfried). Panatta e Bertolucci sono sempre una validissima coppia, Zugarelli è sempre sulla breccia, proprio nel 1977 gioca la finale al Foro Italico dove soccombe solo dopo 4 set combattuti a Vitas Gerulaitis.

In Coppa Davis siamo i campioni in carica e iniziamo la difesa del titolo in trasferta giocando e vincendo agevolmente contro la Svezia priva di Borg (4-1). Nella finale europea altra trasferta a Barcellona contro la Spagna di Orantes e Higueras. Quest’ultimo sorprende Barazzutti, ma Panatta supera in 4 set un Orantes malconcio che si sta riprendendo da un infortunio patito ad inizio stagione. Il doppio è nostro e Barazzutti chiude la contesa superando senza problemi Orantes. L’ultimo singolare della sfida regala però uno spettacolo indecoroso. A punteggio acquisito Pietrangeli vorrebbe far giocare Zugarelli che però aveva lasciato borsone e racchette in albergo, tocca a Panatta che proprio tanta voglia non ha. Gli spagnoli schierano lo sconosciuto Soler, il pubblico sugli spalti è stato molto indisciplinato nella tre giorni insultando e inveendo contro i nostri a menadito. Nonostante il risultato acquisito la musica non cambia nemmeno sul 3-1 per l’Italia. Panatta si innervosisce e lascia andare via facile il match al suo avversario, 6-1 6-0 in meno di 40 minuti. In campo vola di tutto, mentre Adriano rientra negli spogliatoi la gente gli sputa addosso e gli strappa le racchette di mano, l’azzurro non ci vede di più e si butta tra la folla tirando pugni a destra e a manca. Arriva Pietrangeli e cerca di riportare la calma, Guido Oddo dalla cabina Rai prova a mantenere un certo aplomb: “Vediamo Panatta impegnato in una discussione con dei tifosi”. Negli spogliatoi arriva un signore distinto che non si qualifica e riprende tutta la squadra (che nel frattempo stava cercando di calmare Panatta), Zugarelli lo lascia parlare e poi dopo la ramanzina sbotta: “Ma chi c…. è questo?”. Il signore se ne va inviperito e uscendo incrocia Pietrangeli che fa: “Buonasera Console…”.

Siamo in semifinale, ci tocca di nuovo la Francia ma stavolta si gioca al Foro Italico. I francesi oppongono i soliti due, Francois Jauffret e Patrice Dominguez, c’è da vendicare l’inopinata sconfitta di due anni prima al Roland Garros. Sugli spalti il pubblico si fa sentire e come, aizzata da un signore enorme che da un po’ di anni accompagna le nostre squadre nazionali in giro per il mondo nei vari sport. Si chiama Giuseppe Serafini, ma per tutti è Serafino. Praticamente fa di professione il tifoso, sostiene le squadre italiane (dal basket al calcio) e le varie nazionali tra cui l’Italia di Davis. Il suo compito è quello di trascinare i tifosi. A volte però i suoi comportamenti superano la decenza e creano dei problemi. Era già successo a Barcellona contro la Spagna ed ai giornalisti che si lamentavano con Galgani della sua presenza il nostro presidente rispose:” Io no gli do una lira ma non posso vietargli l’acquisto del biglietto per seguire i nostri o ritirargli il passaporto. Certo la sua presenza ci crea non pochi problemi”. Al Foro Italico è di casa ma durante il primo singolare tra Panatta e Dominguez esagera, arrivano i carabinieri e lo portano via con il pubblico che lo incita ritmando il suo nome. Si ripeterà nel 1979 in finale contro gli USA, entrando in campo e regalando in mondovisione un simpatico siparietto con McEnroe. Nel frattempo sul campo è battaglia vera, Dominguez non molla una palla ma Adriano stavolta la spunta in 5 set.

Scendono in campo Barazzutti e Jauffret, il francese si dimostra il solito osso duro. Va avanti due set a uno, Galeazzi in Tv sembra preoccupato: “Questo Jauffret continua a saltellare come un grillo dopo due ore, Barazzutti si deve dare una mossa”. Corrado lo sta a sentire, vince il quarto set poi il match viene sospeso per oscurità. Si riprende il sabato mattina, Jauffret scende in campo scarico, Barazzutti lo travolge, 6-1 e quindi 2-0 Italia. Dopo un paio di ore c’è il doppio, Jauffret accusa il colpo e non supporta al meglio Dominguez, i francesi impegnano Panatta e Bertolucci che però alla fine prevalgono in 4 set. Il capitano francese Darmon dopo il doppio dichiara: “Abbiamo preparato al meglio questa sfida saltando tutti i tornei dell’ultimo periodo, se abbiamo perso è solo perché l’Italia è stata più forte, nulla da recriminare”. Vendicata la sconfitta di due anni prima i nostri approdano alla seconda finale consecutiva, andranno in Australia e sarà purtroppo una sconfitta (con annessa destituzione di Pietrangeli i cui modi non andavano più giù ai componenti della squadra), ma questa è un’altra storia. Ecco i dettagli della sfida del 1977:

14-16 settembre 1977, Roma, clay, outdoor, Semifinale
ITALIA-FRANCIA 4-1

Panatta-Dominguez 6-4 4-6 6-4 3-6 6-3
Barazzutti-Jauffret 6-4 2-6 2-6 6-2 6-1
Bertolucci/Panatta-Dominguez/Jauffret 6-1 3-6 9-7 6-1
Panatta-Jauffret 6-2 6-1
Dominguez-Barazzutti 6-2 0-6 8-6

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