Stepanek chiarisce il divorzio: "Troppe differenze di vedute con Djokovic"

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Stepanek chiarisce il divorzio: “Troppe differenze di vedute con Djokovic”

Radek Stepanek, con una nota condivisa sul suo profilo Facebook, parla della fine della collaborazione con Djokovic e delle numerose opinioni divergenti

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È di qualche giorno fa la notizia, arrivata poco dopo quella della rottura del sodalizio con Agassi, della fine della collaborazione tra Novak Djokovic e Radek Stepanek. Il ceco, che si è ritirato ufficialmente dal tour solo alla fine della scorsa stagione, aveva iniziato a collaborare con l’ex numero 1 al mondo a novembre, annunciandolo in una diretta Instagram congiunta. L’accordo prevedeva che Stepanek seguisse il serbo durante la stagione, con l’aggiunta di Agassi nei tornei principali.

Dopo il comunicato pubblicato sul sito ufficiale di Djokovic tre giorni fa, in cui si annunciava per l’appunto la fine delle collaborazioni sia con il ceco che con Agassi, arriva anche una nota di Stepanek, condivisa sul suo profilo Facebook (e tradotta per intero in basso). Il ceco, così come avevo fatto Nole, fa riferimento agli ottimi rapporti interpersonali che corrono tra i due, menzionando però anche divergenze di vedute troppo frequenti per poter portare avanti il cammino intrapreso. Stepanek, che a breve avrà un bambino da Nicole Vaidisova, sembra comunque intenzionato a proseguire nella carriera da allenatore.

“Avrete già saputo della fine del mio rapporto professionale con Novak. Nonostante la breve durata di questa mia prima esperienza da allenatore, ho avuto la grande opportunità di poter lavorare con uno dei giocatori migliori di tutti i tempi, e di stare in squadra con Andre Agassi, che conoscevo principalmente come rivale. È un peccato che le mie opinioni e quelle di Novak differissero spesso, e che il nostro rapporto sia finito. Ma ho potuto osservare da vicino il tipo di lavoro che imposta Andre, la sua incredibile competenza, l’empatia in ogni circostanza, e la sua grande generosità. Sono diventati (entrambi, ndt) non solo colleghi, ma veri amici. Resteremo amici, e niente cambierà nei nostri rapporti personali. Auguro a Novak di prendere solo le migliori decisioni“.

Una separazione assolutamente serena e civile, ma sulle spalle di Djokovic non smette di pendere come una spada di Damocle la responsabilità di tornare il giocatore che è stato. Passando per un nuovo corso a livello di staff, del quale ancora nulla è dato sapere.

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