Galo Blanco: "Nadal imbattibile, Thiem il migliore dei normali"

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Galo Blanco: “Nadal imbattibile, Thiem il migliore dei normali”

Il tecnico affianca l’austriaco da inizio stagione e fissa l’obiettivo: piazzarsi subito dietro Rafa nei tornei su clay. “Per battere Nadal devi sperare in una sua giornata storta”

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Lo spagnolo Galo Blanco è il rinforzo tecnico di cui ha voluto dotarsi in questa stagione Dominic Thiem, affiancandolo al suo storico allenatore Gunter Bresnik. L’austriaco debutta oggi a Barcellona (contro Jaume Munar) da finalista uscente e terza testa di serie, reduce dal brusco stop in semifinale a Montecarlo contro Nadal. In un’intervista a Punto de Break, l’ex coach di Raonic e Khachanov ha analizzato le prospettive del numero sette del mondo con la stagione su terra rossa che sta entrando nel vivo.

Thiem ha circa 1400 punti da difendere fino a Parigi. È preoccupato, dopo gli alti e bassi di inizio stagione?
No, siamo fiduciosi. Chiaramente non fare bene in questi tornei significherebbe finire fuori dalla top 10. Faremo di tutto per evitarlo. Per rimanere al vertice la vittoria va vissuta un po’ come un’ossessione, ma allo stesso tempo si gioca ogni settimana un torneo diverso e c’è subito l’opportunità per rifarsi.

Nadal domina. Esistono contromisure?
No, soprattutto perché a Montecarlo Domi non era ancora al meglio sul piano fisico dopo l’infortunio di Indian Wells. In questi giorni per fortuna non avverte dolore, ma Rafa in queste condizioni è destinato a vincere per l’undicesima volta anche a Barcellona. Si può battere solo se dovesse incappare in una giornata storta.

Il ruolo di Thiem è a questo punto quello di numero due al mondo su clay?
Sì, concordo. Se sta bene fisicamente, è difficile trovare giocatori che possano batterlo e che non siano Rafa. Se non ci fosse Nadal, per lui dovrebbe essere naturale puntare a vincere Barcellona o un Masters 1000 su terra e ogni risultato diverso dal successo dovrebbe essere valutato negativamente. I rapporti di forza sono chiari: Nadal se non dovesse vincere un torneo del genere si sentirebbe una schifezza. Ecco perché ha da dieci anni l’ossessione di vincere, e ci riesce.

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