I numeri del padel italiano sono in costante crescita, come abbiamo analizzato nei precedenti approfondimenti. Un dato da disaggregare tra agonisti e amatori, che rappresentano una percentuale sempre maggiore. Del resto, la facilità d’accesso rispetto al tennis tradizionale è uno degli aspetti che rende sempre più attraente questa disciplina. Alla portata di tutti anche per quanto riguarda i costi dell’attrezzatura. Di quanto si spende per realizzare e gestire le strutture abbiamo già avuto modo di parlare con il presidente del Comitato padel della FIT, Gianfranco Nirdaci. Questa volta invece vogliamo soffermarci sull’equipaggiamento. Dall’abbigliamento alle racchette. In un’intervista doppia, abbiamo coinvolto i responsabili di due storici negozi di abbigliamento di Roma. Un punto di riferimento geografico non casuale, considerando come la Città Eterna sia anche la capitale del padel italiano e il traino del movimento. Gianni Bartoni, titolare di Bartoni Sport e Mariasole Cucinieri, shop manager di Tennis Corner hanno risposto alle nostre domande.

Quanto costa mediamente una racchetta? Qual è il prezzo base e il tetto massimo di spesa?

BS Le più economiche vengono a costare tra i 60 e i 100 euro, mentre quelle usate dai professionisti vanno oltre i 300. C’è inoltre una fascia di prezzi media, più assortita, tra i 100 e 180 euro.

TC Il costo medio è intorno ai 170 euro. Si parte dalle racchette base per i giocatori principianti che si vendono a 60/70 euro fino ad arrivare anche a 400 per le racchette professionali. Il giocatore medio solitamente acquista due o più racchette, perché sono più deteriorabili rispetto a quelle da tennis.

C’è un modello che va più degli altri? Questione di moda o di efficienza?

BS Si contano decine e decine di marche che producono attrezzi. Babolat, Head, Wilson, Dunlop e altre ditte dei cugini del tennis sono i fornitori maggiormente noti. Ma, considerando la peculiarità del padel, c’è più scelta tra le marche spagnole: Nox, Drop Shot o Black Crown

TC Spesso la scelta dei clienti coincide con la racchetta vista in mano ai campioni o al proprio maestro.

Qual è l’identikit del vostro cliente giocatore di padel? Più uomini o più donne? Età media?

BS Si sta assistendo a una crescita esponenziale della disciplina, ma gli atleti di sesso maschile sono ancora in maggioranza. Naturalmente il padel è piuttosto diffuso tra i giovani, ma è assiduamente praticato anche da uomini tra 40 e 50 anni. Per la vendita in negozio siamo agli inizi di un processo. Il mercato online la fa ancora da padrone in questo senso e l’aumento di popolarità si è percepito poco nei punti vendita. Nonostante l’ampia visibilità che la disciplina sta acquisendo, non vi sono ancora negozi specializzati nella vendita di attrezzatura da padel.

TC Anche se molte donne si stanno accingendo a praticare questo sport, il giocatore di padel è principalmente un uomo di età compresa tra i 35 e i 50 anni. Sono persone che hanno voglia di passare il proprio tempo libero praticando uno sport mediamente facile, divertente e molto social. La maggior parte dei giocatori sono ex tennisti che hanno deciso di cimentarsi in questo sport e si sono appassionati. Alcuni hanno poi abbandonato il tennis per dedicarsi completamente al nuovo sport, molti però continuano a praticarli entrambi.

Esiste un abbigliamento specifico e diverso rispetto al tennis? Se si, qual è il costo medio dei vari capi?

BS I capi di abbigliamento possono essere gli stessi utilizzati dal tennista, non è una prerogativa del giocatore medio andare alla ricerca dell’abbigliamento specifico. Per quanto riguarda le scarpe esistono dei modelli di scarpe da tennis adattate al padel, che hanno tutte prezzi accessibili.

TC Diciamo che l’abbigliamento del padel, al momento, sul piano dei materiali coincide ancora in gran parte con quello del tennis. Le aziende produttrici di racchette da padel propongono spesso anche una propria linea di abbigliamento cercando di fare concorrenza ai grandi marchi del tennis.

DESTINAZIONE FORO ITALICO

Ormai non resta che fare il conto alla rovescia, tra pochi giorni al Foro Italico convergeranno le racchette di migliaia di appassionati in occasione degli Internazionali BNL d’Italia 2018. Ma non andrà in scena soltanto la sfida al sovrano del rosso, Rafael Nadal. Anche per quest’edizione, verranno predisposti, come abbiamo già detto in precedenza, due campi da padel, dal momento che i migliori giocatori d’Italia (e non solo) saranno protagonisti di un torneo Open nazionale, un torneo internazionale e della fase finale del campionato a squadre. Entriamo allora nel dettaglio dei tre tornei.

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La IX edizione del torneo Open nazionale, sia maschile che femminile, si svolgerà dal 7 all’11 maggio, aperto a chiunque possieda una tessera FIT agonistica. Le iscrizioni sono aperte sino a venerdì 4 maggio (è necessario, come nel caso del torneo internazionale, seguire le istruzioni pubblicate sul sito della Federtennis, sezione padel). Il torneo internazionale si svolgerà invece dal 14 al 19 maggio, ugualmente aperto a coppie maschili e femminili. Appartiene alla categoria Fip 500, valido quindi per la classifica dell’International Padel Federation e, oltre ai 500 punti che costituiscono il bottino del vincitore, è stato messo in palio anche un montepremi pari a 7500 euro. 

Sabato 12 e domenica 13 maggio sarà il turno della Serie A di padel, giunta alla fase finale. Si daranno battaglia per il titolo nella fase finale della massima serie le prime due classificate dei due gironi. Sabato 12 nelle semifinali il Circolo Canottieri Aniene sfiderà l’Area Sporting Club e l‘Orange Padel se la vedrà con il Seven One Sport-Master Padel e il giorno dopo, al termine della fase finale, si conoscerà il circolo vincitore.

Anche durante il Masters 1000 di Madrid –ça va sans dire– il padel sarà protagonista e non solo grazie agli otto campi di cui dispone il Mutua Madrid Open Sports Club. E’ stata recentemente installata la struttura ufficiale del World Padel Tour, che sta preparando qualche sorpresa per gli appassionati, come ha rivelato su Instagram.

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Tornando nei nostri confini, si è concluso il terzo appuntamento del Circuito Slam nazionale, che dal 16 al 22 aprile ha fatto tappa all’Italian Padel Village di Grosseto. L’emergente circolo toscano ospitava per la primo volta uno Slam nazionale e ha saputo offrire agli appassionati una settimana di padel di ottima qualità. La coppia formata da Alexis Rosete e Stefano Pupillo ha colto il secondo successo dell’anno dopo il titolo conquistato nella prima tappa in Lombardia, stavolta prevalendo in finale sulla coppia Viola/Verde (7-5 6-4). Per Rosete si tratta in realtà del terzo titolo Slam del 2018, poiché assieme a Daniele Cattaneo ha scritto il suo nome anche nell’albo d’oro del Monviso Padel Club, sede della seconda tappa. E’ andata vicina a cogliere il terzo successo personale anche Giulia Sussarello, stavolta non assieme a Chiara Pappacena, ma a Martina Camorani. Dopo aver vinto il primo set, hanno ceduto a Sara D’Ambrogio e Valentina Tommasi, che hanno conquistato il titolo. Gran parte delle coppie finaliste ha partecipato nella settimana del torneo al secondo raduno nazionale. Il 20 e 21 aprile ben trenta giocatori (quattordici ragazzi e sedici ragazze) sono passati sotto la lente d’ingrandimento dei commissari tecnici delle nazionali, l’argentino Gustavo Spector e l’allenatrice della coppia numero uno del mondo Bela/Lima, Marcela Ferrari, che da quest’anno collabora con il Comitato Padel italiano, organizzando il calendario dei raduni.

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Ha collaborato Pietro Scognamiglio