Roland Garros: Fognini domina Ymer, Fabbiano cede a Coric

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Roland Garros: Fognini domina Ymer, Fabbiano cede a Coric

PARIGI – Fabio Fognini porta a tre il numero di azzurri al terzo turno. Non accedva dal 1989. Sfiderà Edmund. Fabbiano spaventa Coric nel primo set, ma si spegne alla distanza

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da Parigi, i nostri inviati Antonio Garofalo e Ilvio Vidovich

Fabio Fognini si aggiunge a Marco Cecchinato e Matteo Berrettini per un tris azzurro al terzo turno del Roland Garros che mancava dal 1989, quando ci riuscirono Camporese, Cancellotti e Pistolesi. Peccato per Thomas Fabbiano che vince il primo set ma poi si arrende a Coric.

FOGNINI EXPRESSQuando gioca così, è uno spettacolo per gli occhi. Ed infatti, il numeroso pubblico che ha gremito le tribune del nuovo campo numero 18 si è spellato le mani per applaudire le accelerazioni di Fabio e qualche magia di tocco delle sue, in una comoda vittoria in tre set in meno di due ore di gioco.

Fabio Fognini – Roland Garros 2018 (foto Roberto Dell’Olivo)

Ci ha provato il malcapitato Elias Ymer, numero 118 del mondo, a ripetere quanto fatto a Stoccolma in ottobre quando andò ad un punto dal battere l’azzurro. Non tanto con armi tecniche o tattiche – lì siamo ad almeno tre o quattro categorie di differenza – ma provando a far innervosire Fabio come fece allora, quando le urla smodate ad ogni errore del nostro superarono i limiti della decenza. Scarsi risultati anche da quel punto di vista, perché Fognini ha mantenuto la calma e la concentrazione per tutto il match – dalla splendida tribuna stampa abbiamo udito solo un “non te lo dico più, la prossima volta vado diretto”, rivolto all’arbitro probabilmente proprio a segnalare le esultanze dello svedese di colore ai pochi errori dell’azzurro, primo di due fratelli tennisti (“quello più stupido” si lasciò scappare Fabio l’altro giorno).

Unico brivido di una partita a senso unico il controbreak che Fognini subisce quando va a servire per il set sul 5-3 del primo, con due incredibili accelerazioni vincenti di Ymer che sanno tanto di jolly pescati dal mazzo. È così, perché al cambio di campo Fognini strappa nuovamente la battuta al suo avversario e mette il match in discesa. C’è tempo per un sorriso dell’azzurro ad un’oscena volée di rovescio, un passante di rovescio lungolinea che fa esplodere il court 18 e le jeux son fait. Con questa vittoria Fabio sale al numero 17 del mondo (vincendo oggi Edmund può risuperarlo), ma la rincorsa al suo best ranking di numero 13 è solo iniziata. Al terzo turno troverà Edmund (n.17), contro il quale non ha mai giocato. La sensazione netta è che sia il britannico a doversi preoccupare di questo Fognini. Lui lo sa e infatti è molto soddisfatto: “Sono molto contento perché vincere in tre set non è mai facile. Ho ottime sensazioni nel mio Slam preferito. Ora mi attende un terzo turno molto complicato, contro un ragazzo giovane che sta giocando benissimo ma sono pronto e non penso di essere sfavorito”.

FABBIANO DURA UN’ORAÈ durato poco più di un set il sogno di Thomas Fabbiano di eguagliare la sua migliore prestazione in uno Slam, raggiungendo il terzo turno come all’US Open dello scorso anno. Il primo parziale è stato infatti vinto meritatamente dal tennista pugliese – come ha riconosciuto lo stesso allenatore in seconda di Coric, Schneider, parlando sottovoce con l’head coach Piatti in tribuna dopo il punto del 6-4 per l’azzurro – che giocava molto profondo, non consentendo al croato di comandare il gioco e costringendolo all’errore negli scambi prolungati. “Ho giocato probabilmente il mio miglior set degli ultimi tre anni, senza far miracoli e questo significa che posso tenere un livello alto per almeno un set“. C’era però la netta sensazione sulle tribune che Thomas stesse giocando al limite e che fosse difficile riuscire a continuare a tirare sulle righe (letteralmente: ad un certo punto ne ha prese tre di fila) per almeno altri due set. Ed infatti, più o meno allo scoccare dell’ora di gioco, il copione della partita cambiava. Da una parte c’era il netto calo di intensità del gioco di Fabbiano, dall’altra parte Coric giocava finalmente più vicino alla riga di fondo ed era più aggressivo , come Piatti in tribuna andava ripetendo che era necessario fare dall’inizio del match.

Thomas Fabbiano – Roland Garros 2018 (foto Roberto Dell’Olivo)

Il parziale di 16 giochi a 2 per il 21enne zagabrese dal 2 pari del secondo set la dice tutta su come è continuato il match. Fabbiano (“Coric da metà secondo set ha preso le misure e poi è sempre stato una spanna sopra, per me ha tutte le carte in regola per arrivare nei top ten, fame compresa“) ha cercato di rimanerci aggrappato, lottando senza successo – ne ha persi sei di fila – nei suoi turni di servizio fino alla fine del terzo set. Poi nel quarto non c’è stata veramente più storia: parziale di 26 punti a 6 per Borna, che raggiunge così per la terza volta il terzo turno a Parigi. Per Fabbiano ora partirà la stagione sulla superficie preferita (“Dell’erba mi è piaciuto tutto, non vedo l’ora di cominciare a giocarci a Surbiton, poi a Nottigham e poi a Ilkley“), mentre Coric incontrerà l’argentino Schwartzman, testa di serie n. 11, che ha superato agevolmente (6-1 6-3 6-1) il qualificato Pavlasek (“Sarà un match duro fisicamente. Schwartzman non è un bombardiere, ma si muove molto bene, non sbaglia. Perciò devo riposare bene per arrivare preparato“).

IN ESCLUSIVA PER UBITENNIS – Il commento sul match di Riccardo Piatti, coach di Borna Coric: “Nel complesso benino. Bene gli ultimi due set. Nel primo aspettava troppo e dava troppo campo a Fabbiano, che così diventava pericoloso. Poi nel secondo si è avvicinato di più alla riga di fondo, soprattutto sulla risposta e ha cominciato a comandare lui il gioco“. Sul prosieguo del torneo: “Guardiamo un match per volta. Ma Borna sta bene, penso possa andare abbastanza avanti”.

L’intervista esclusiva del Direttore a Borna Coric al Piatti Center di Bordighera

IN ESCLUSIVA PER UBITENNIS – I complimenti di Borna Coric a Thomas Fabbiano:Mi ha sorpreso nel primo set. Ha giocato veramente bene, molto profondo, specie con il rovescio. Non me lo aspettavo ed ho fatto molta fatica ad abituarmi. Poi, dopo il break all’inizio del secondo set, lui è calato di intensità e io sono diventato più aggressivo. E alla fine ho giocato veramente bene. Non tanto dal punto di vista fisico, ma mentalmente è stato un match duro, per come si è sviluppato“.

Risultati:

[18] F. Fognini b. [Q] E. Ymer 6-4 6-1 6-2
B. Coric b. T. Fabbiano 4-6 6-2 6-1 6-1

Il tabellone completo

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