Murray si allena sui campi del Queen's, del Potro rinuncia

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Murray si allena sui campi del Queen’s, del Potro rinuncia

Sabato si svolgerà il sorteggio dei due ATP 500 su erba. Il torneo britannico deve ancora assegnare due inviti e attende risposte da Murray, mentre del Potro dà forfait

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Lunedì scatteranno i due tornei di maggior prestigio della 20 giorni preparatoria che condurrà il circuito fino a Wimbledon, l’appuntamento più importante della stagione su erba. Si tratta degli ATP 500 di Halle e del Queen’s, feudo il primo di Roger Federer – vincitore di 9 delle ultime 15 edizioni – e il secondo di Andy Murray, cinque volte campione nelle ultime nove dizioni. Stante l’assenza di Nadal, che ha rinunciato al torneo britannico come abitudine degli ultimi anni, il capofila sarebbe dovuto diventare Juan Martin del Potro che però a sua volta ha dato forfait.

La prima testa di serie sarà quindi Marin Cilic, ma il ruolo di uomo più atteso rimane sulle spalle di Murray, fuori per l’infortunio all’anca da ormai 11 mesi e pronto a fare il suo rientro in campo proprio sull’erba londinese, stando anche agli ultimi scatti che lo ritraggono proprio sull’erba del Queen’s Club. Lo scozzese aveva già posticipato di una settimana il ritorno previsto per l’ATP 250 di ‘s-Hertogenbosch.

Di seguito la situazione aggiornata con i partecipanti ai due tornei.

ATP 500 QUEEN’S

Da anni ormai è così: Halle ha Federer e tutto il peso specifico che ne deriva, il Queen’s si prende tutto il resto. Del resto quando l’ultimo giocatore ad essersi guadagnato per classifica il diritto di partecipare è Denis Shapovalov c’è poco altro da aggiungere. Il canadese peraltro ha ottimi ricordi di questo torneo: dodici mesi fa, da numero 193 del mondo, si è guadagnato qualificazione e poi ottavi di finale, perdendoli di un soffio contro Berdych. Fu l’antipasto prima dell’exploit di Montreal che lo consacrò al grande pubblico. La quota 90s sarà garantita anche da Medvedev, Donaldson e Tiafoe, entrati a seguito degli ultimi forfait, oltre che dai più attesi Dimitrov, Kyrgios, Edmund e Raonic, tutti in diversa misura capaci di buonissime cose su questa superficie. La truppa degli under 27 è completata da Goffin e Sock, a cui più che le armi forse manca un pizzico di attitudine. In ogni caso è un parterre fresco, interessante.

A interpretare la parte dei ‘matusa’ saranno Djokovic (dentro con una wild card) Cilic e Berdych, tutta gente che ha raggiunto una finale a Wimbledon e qui al Queen’s almeno i quarti. Cilic un’edizione del torneo l’ha anche vinta, Djokovic ha perso una finale nel lontano 2008. Come detto però le attenzioni – e le speranze – saranno tutte rivolte a Andy Murray, rispetto al quale ci riserviamo di abbozzare un sorriso solo quando effettivamente lo rivedremo in campo dopo un anno tanto difficile. Non che sia tanto diversa la situazione di Stan Wawrinka, il quale pur essendo tornato da cinque mesi lo ha fatto come peggio non avrebbe potuto, e ancora oggi non ispira maggiore ottimismo del suo collega.

Le due wild card restanti sono andate a Jay Clarke (classe 1998, n.220 ATP) e Dan Evans, che dopo la semifinale di Surbiton è ancora tra i primi quattro del challenger di Nottingham e sfiderà Granollers nella giornata di sabato. La federazione britannica ha premiato il suo ottimo rientro in campo dopo la squalifica per doping e il ‘patto’ stipulato con il giocatore.

ATP 500 HALLE

I motivi di interesse sono abbastanza Federer-centrici nel torneo sassone, che non conta più di altri tre giocatori che sotto giuramento potrebbero rispondere ‘erba’ alla domanda sulla superficie preferita. I tedeschi Kohlschreiber e Mischa Zverev e probabilmente il giapponese Sugita, che il primo titolo lo ha vinto proprio sul verde di Antalya. Tra gli avversari più accreditati per classifica né Sascha Zverev né tantomeno Dominic Thiem hanno profili troppo adatti alla superficie, e utilizzeranno il torneo tedesco per affinare le armi in vista del tre su cinque di Wimbledon. Prevedibilmente tutta germanica la gestione delle wild card, finite nelle mani del campione 2016 Florian Mayer, all’ultimo giro di giostra, di Maximilian Marterer e del 17enne Rudolf Molleker, che a Stoccarda ha onorato al meglio l’invito vincendo contro Struff il primo incontro nel circuito maggiore. Curiosamente l’invito di Halle gli è stato recapitato proprio grazie a Struff, che inizialmente aveva ricevuto una wild card ma l’ha rimessa sul piatto dopo essere entrato in tabellone come alternates.

Per essere precisi il posto di Struff sarebbe dovuto andare a Marco Cecchinato, che precedeva il tedesco in lista, ma il palermitano aveva già scelto di non partecipare al torneo. Cecchinato non risulta iscritto ad alcuno dei quattro challenger in programma nella stessa settimana, dunque opterà per un’altra settimana lontano dalle competizioni ufficiali prima di rientrare in campo verosimilmente a Eastbourne, dove risulta iscritto alle qualificazioni, o direttamente a Wimbledon. Andreas Seppi sarà quindi l’unico alfiere azzurro sulla scacchiera di Halle, a meno che Matteo Berrettini riesca a superare le qualificazioni. Ipotesi peraltro non così remota, considerando il suo stato di forma e l’adattabilità del suo tennis alla superficie.

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