US Open, day 6: Federer vs Kyrgios, roba che scotta. Sascha, sei pronto?

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US Open, day 6: Federer vs Kyrgios, roba che scotta. Sascha, sei pronto?

Tre precedenti, tre tie-break decisivi: Roger e Nick daranno spettacolo anche senza il serale. Kerber e Zverev sull’Armstrong per continuare la scalata

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US Open, il programma del day 6

Il venerdì di Flushing Meadows si è concluso senza sorprese, ma con qualche piccolo colpo di scena. In pochi avevano pronosticato un match di 4 ore e 20 tra Nadal e Khachanov e le nuvole di pioggia – scesa per qualche minuto sui campi del Queens – che hanno contenuto la calura almeno per una giornata. Le temperature previste non sono eccessive nemmeno per il sesto giorno di incontri: tuttavia i match in programma sono abbastanza scottanti. Ecco a voi gli highlights del day 6.

Se ieri è stata la campionessa uscente a inaugurare il programma sull’Arthur Ashe, oggi tocca alla finalista dell’edizione passata. Madison Keys sfiderà per la terza volta in carriera la serba Aleksandra Krunic, con l’obiettivo di raggiungere il sesto ottavo di finale della stagione. Krunic ha già ottenuto una vittoria di prestigio nel 2018, avendo battuto Garbine Muguruza a Bribane. Inoltre ha sconfitto Keys nel loro unico precedente nella Grande Mela, 7-5 al terzo set nel secondo turno di quattro anni fa.

Spostando l’attenzione sul Louis Armstrong, il primo match sarà tra la campionessa di Cincinnati Kiki Bertens e la ceca Marketa Vondrousova. Bertens, in ottima condizione, è la prima giocatrice olandese a raggiungere il terzo turno all’US Open dal 2000 e potrebbe riportare la bandiera dei Paesi Bassi tra le ultime sedici dopo 23 anni di attesa. Tutt’altro discorso va fatto per la Repubblica Ceca, che vantava ben sei atlete all’inizio dei trentaduesimi di finale. Vondrousova si è guadagnata un posto al terzo turno battendo Genie Bouchard ed è la più giovane giocatrice rimasta nel main draw (19 anni e 1 mese).

A seguire sarà la volta dei due numeri uno di Germania, entrambi t.d.s. 4, Angelique Kerber e Alexander Zverev. La campionessa di Wimbledon, dopo aver impiegato due ore e mezza per battere Johanna Larsson, tornerà in campo contro Dominika Cibulkova, battuta sette volte nei dodici precedenti. Kerber, che cerca di raggiungere il quinto ottavo di finale a New York con l’ottantesima vittoria negli Slam, spera di diventare la terza giocatrice negli ultimi vent’anni a completare la doppietta Wimbledon-US Open. Invece Cibulkova, che qui a Flushing Meadows ha giocato in quarti di finale otto anni fa, cerca la prima vittoria della stagione su una top 10.

Sarà invece derby per Zverev, alla prima apparizione nel terzo turno newyorchese, opposto a Philipp Kohlschreiber per la quinta volta in carriera. Pur avendo vinto gli ultimi due confronti diretti, Zverev è uscito sconfitto dall’unica sfida giocata sul cemento dell’US Open: nel primo turno del 2015 Kohlschreiber la spuntò in cinque set. Il precedente di tre edizioni fa ora conta davvero poco. Sascha ha giocato sinora la miglior prima settimana della sua carriera negli Slam e punta il terzo ottavo di finale a livello Major. Per il giovane Zverev, primo per partite vinte in questo 2018 (45) è arrivato il momento di scalare un altro step.

A sorpresa, gli organizzatori hanno negato la sessione serale a Federer e Kyrgios, che scenderanno in campo nel pomeriggio negli USA (19.30 circa in Italia). Inutile dire che si tratta della sfida più calda della giornata, quasi un peccato che sia solo un terzo turno. Il caso Kyrgios-Lahyani è stato l’argomento più chiacchierato dall’inizio del torneo, quasi più della “Heat Policy”. Tuttavia come ha assicurato con un sorriso sardonico lo stesso Federer, rimarrà un caso isolato. Nessun arbitro scenderà dal seggiolone per motivare il buon Nick stavolta, che troverà da solo gli stimoli per giocare una partita di livello. L’australiano non ha mai raggiunto il quarto turno all’US Open e vanta solo due vittorie contro i primi dieci giocatori del mondo nei Grand Slam (Wimbledon 2014 vs Nadal e Wimbledon 2015 vs Raonic). Re Roger è in vantaggio 2-1 nei precedenti, ma in tutti e tre i confronti il match si è deciso al tie-break del terzo set:

  • 2015 ATP Masters 1000 Madrid, secondo turno: Nick Kyrgios 6-7(2) 7-6(5) 7-6(12)
  • 2017 ATP Masters 1000 Miami, semifinale: Roger Federer 7-6(9) 6-7(9) 7-6(5)
  • 2018 Stoccarda, semifinale: Roger Federer 6-7(2) 6-2 7-6(5)

Il vincitore della sfida affronterà Millman o Kukushkin, che nel primo incontro sul Grandstand cercano il loro primo ottavo di finale a Flushing Meadows. Andranno poi in scena due match femminili, la prima sfida nel Tour tra Siniakova e Tsurenko e la seconda tra Naomi Osaka e Aliaksandra Sasnovich. La nipponica (t.d.s. 20) ha raggiunto il terzo turno per il sesto Slam consecutivo, la striscia più lunga tra tutte le giocatrici della WTA, ma è ancora a caccia del primo quarto turno a New York. Chiuderanno il programma sul Grandstand il connazionale di Naomi, Kei Nishikori, e Diego Schwartzman. Il tennista argentino, che ha approcciato il torneo in maniera discreta, cerca la prima vittoria in carriera contro Kei.

L’ordine di gioco della sessione serale sull’Ashe presenta ancora una volta Maria Sharapova, che due giorni fa ha migliorato il suo record sotto le luci del Centrale a 21-0. Stavolta l’ostacolo da superare è più insidioso per la russa: dovrà vedersela con Jelena Ostapenko, che cerca di approdare tra le ultime sedici per la prima volta sui campi del Queens. Masha l’ha spuntata nell’unico precedente, una maratona finita 7-5 al terzo negli ottavi di finale a Roma, proprio quest’anno. Per finire sarà il turno di Nole Djokovic, opposto al semifinalista dell’US Open 2013 Richard Gasquet. Il francese non ha ancora perso la battuta nel torneo, ma non supera Djokovic dal lontano 2007, unica sua vittoria contro le dodici del serbo.

Sull’Armstrong chiuderanno il sipario tre bombardieri. Petra Kvitova e Aryna Sabalenka prima (con la bielorussa che punta al primo ottavo di finale Slam) e Marin Cilic poi, che incrocerà la racchetta con il 19enne de Minaur. Il giovane australiano non ha mai battuto un top 10 nella sua (ancora breve) carriera, ma è già alla seconda apparizione di fila tra gli ultimi trentadue negli Slam. Per Cilic negli ultimi due anni il quarto turno all’US Open è tabù: nel 2017 ha perso da Schwartzman e nel 2016 da Sock, sempre a livello di terzo round.

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