Verso Croazia-USA: Cilic come Modric? Apre Coric-Johnson
SORTEGGIO
Venerdì
Benoit Paire vs Pablo Carreno Busta
Lucas Pouille vs Roberto Bautista Agut
Sabato
Julien Benneteau/Nicolas Mahut vs Marcel Granollers/Feliciano Lopez
Domenica
Lucas Pouille vs Pablo Carreno Busta
Benoit Paire vs Roberto Bautista Agut
Il vecchio format della Coppa Davis inizia il suo passo d’addio. Nel prossimo week-end di scena le due semifinali del World Group e le otto sfide dei play-off le cui vincenti, insieme alle quattro nazioni eliminate nei quarti quest’anno, saranno le teste di serie nelle sfide di febbraio 2019 che porteranno poi dodici squadre al concentramento finale (che si terrà a novembre dell’anno prossimo) al quale si aggiungeranno le quattro semifinaliste di questa edizione più due nazionali che beneficeranno di una wild card. Insomma una vera e propria rivoluzione (gli incontri si svolgeranno al meglio dei 3 set) che ha scatenato un acceso dibattito come abbiamo più volte testimoniato tra tradizionalisti e gli innovatori. Per gli amanti della vecchia formula quindi, soprattutto le semifinali rappresentano una delle ultime occasioni per ammirare una delle competizioni sportive a squadre dalla grandissima tradizione e che tante emozioni ha saputo regalare in più di un secolo di esistenza.
Analizziamo in questo articolo la semifinale che si svolgerà a Lille tra i padroni di casa nonché campioni in carica della Francia e gli spagnoli, che non raggiungevano un simile traguardo nella manifestazione dal lontano 2012. Lo stadio Pierre Mauroy è oramai diventato la casa del tennis francese, proprio qui l’anno scorso con la vittoria sul Belgio i transalpini sono tornati a conquistare la mitica insalatiera dopo ben 16 anni di digiuno. Così come proprio a Lille nel 2014 i francesi avevano perso la finale contro Federer e Wawrinka, conclusasi tra mille polemiche non solo interne al team transalpino ma anche contro gli avversari (soprattutto Wawrinka). Tra Francia e Spagna si tratta della nona sfida incrociata, gli iberici conducono 6-2 nei precedenti. La Francia ha vinto solo nel 1923, ai tempi dei famosi “quattro moschettieri”, e poi nel 2010 a Clermont-Ferrand, unica sfida tra le due nazionali giocata sul veloce (netta vittoria francese per 5-0). L’ultima sfida invece risale al 2011 nella Plaza de Toros di Cordoba con la vittoria spagnola per 4-1, con un Nadal stratosferico in campo (10 game persi in due singolari contro Gasquet e Tsonga).
La Francia con la vittoria dell’anno scorso ha alzato per ben 10 volte la Coppa Davis, mentre la Spagna (che non la vince dal 2011) ha vinto la manifestazione 5 volte. La vincente della sfida giocherà la finale in casa contro la Croazia, oppure andrà in trasferta negli USA. Come arrivano le due squadre alla semifinale? Partiamo dallo stato di forma del team padrone di casa.
FRANCIA
Assenti Tsonga, Simon e Monfils, Yannick Noah, che l’anno prossimo sarà sostituito da Amelie Mauresmo sulla panchina francese, ha scelto il veterano Gasquet a cui ha affiancato Lucas Pouille, l’eroe di Genova con le vittorie su Seppi e Fognini, l’estroso Benoit Paire, Julien Benneteau oramai giunto a fine carriera (sarà l’anno prossimo il capitano non giocatore della squadra francese di Fed) ma sempre valido doppista e Nicolas Mahut, sul veloce sempre temibilissimo, soprattutto in doppio ma da non disprezzare nemmeno in singolare. Lucas Pouille ha la classifica migliore tra i francesi (nr.19 del ranking), ottimo inizio di 2018 per lui con la vittoria a Montpellier le finali perse a Dubai e a Marsiglia (risultati che lo avevano portato anche nella Top10, nr. 10 come best ranking proprio a marzo). Non particolarmente brillante negli Slam (mai oltre il terzo turno), ha raggiunto anche la semifinale sull’erba di Stoccarda. Giocatore versatile capace di adattarsi su tutte le superfici, come detto ha ben figurato nella sfida dei quarti contro l’Italia dimostrandosi ostacolo insormontabile per i nostri tennisti.
Richard Gasquet ha ormai iniziato la fase finale della propria carriera, ma qualche soddisfazione continua a togliersela. Vittoria per lui quest’anno a ‘s-Hertogenbosch, finali a Montpellier e Bastad (battuto dal nostro Fognini), quando fisicamente a posto fa sempre sfracelli con il suo rovescio. Insieme a Pouille il favorito per giocare i singolari nella sfida con la Spagna. Gli altri convocati sono Julien Benneteau che sta giocando gli ultimi scampoli della propria carriera, chiusa praticamente agli US Open in singolare, ma sempre valido in doppio, al pari di Nicolas Mahut. A completare la truppa francese l’imprevedibile Benoit Paire, una delle più classiche esemplificazioni in giro del motto “genio e sregolatezza”, capace di grosse imprese così come di incredibili rovesci. Ma nelle giornate di grazia è un jolly di prima scelta e probabilmente Noah lo sa più di ogni altro.
In generale nessuno dei francesi ha vissuto una stagione ad alto livello, ma il gruppo compone una squadra ben affiatata e completa sotto ogni punto di vista. Insomma la solita “forza del gruppo” tipica delle nazionali capitanate da Noah (al compimento del suo terzo mandato sulla panchina transalpina).
SPAGNA
L’assenza di Nadal è di quelle pesanti, lo sa bene Sergi Bruguera così come lo sa anche Yannick Noah (“senza di lui sarà tutta un’altra cosa”), ma non per questo gli spagnoli partono sconfitti. Certo, la superficie non li favorisce, ma Roberto Bautista Agut e Pablo Carreno Busta hanno dimostrato anche sul veloce di sapersi difendere. Bautista-Agut è attualmente nr.26 del ranking, al pari del suo avversario Pouille anche per lui ottimo inizio di stagione con la vittoria ad Auckland e quella a Marsiglia (proprio contro Pouille in finale), niente di particolare negli Slam, ha fatto semifinale ad Halle e poi ha raggiunto la finale di Gstaad battuto dal nostro Berrettini. A Stoccarda si è infortunato nella semifinale contro Coric, infortunio che lo ha costretto a saltare Wimbledon, agli US Open è stato sconfitto inopinatamente al primo turno dall’australiano Kubler), un po’ un’incognita il suo stato di forma attuale.
Più continuo nel corso di questa stagione Pablo Carreno Busta, nr.21 ATP. Ottimo 4° turno agli Australian Open, prestigiosa semifinale a Miami, battuto da Alexander Zverev. Nell’ultimo periodo da segnalare una semifinale a Winston-Salem. Anche lui non sembra proprio al top della forma, ma rimane un avversario ostico. Si è perso invece per la strada Albert Ramos, attualmente nr.55 ATP, che dopo un ottimo 2017 ha imboccato una ripida discesa a livello di rendimento. Basti pensare che non vince un incontro ufficiale dal Roland Garros, dove arrivò al terzo turno. Una finale per lui quest’anno come miglior risultato, giocata e persa a Quito contro il connazionale Carballes Baena. Come detto è stato chiamato all’ultimo momento a sostituire Rafa Nadal, ma l’impressione è che non troverà spazio nei singolari. Da segnalare che comunque è stato decisivo nella sfida contro la Gran Bretagna negli ottavi con le due vittorie su Norrie e Broady. Feliciano Lopez e Marcel Granollers potrebbero invece essere utilizzati in coppia in doppio. Entrambi a fine carriera, in singolare sanno farsi ancora valere nel circuito.
PRONOSTICO
Sulla carta la Francia parte favorita, gioca in casa, ha il pubblico dalla sua e i suoi uomini sembrano in una condizione fisica migliore di quella degli spagnoli. Certo i precedenti tra i probabili singolaristi non consentono sonni tranquilli ai padroni di casa. Bautista Agut conduce 3-1 su Pouille (tutte sfide sul veloce) che ha giocato a sua volta contro Carreno Busta solo a livello challenger (1-1 gli scontri diretti). In svantaggio sia con Carreno (0-2) che con Bautista (1-2) Gasquet. Insomma prevarrà più il fattore campo e la migliore condizione dei francesi oppure gli spagnoli si confermeranno avversari indigesti per i campioni in carica? Diamo una leggera preferenza per i padroni di casa, non foss’altro perché alle loro spalle Noah fa dormire sonni tranquilli, ma ci sono le premesse per cui questa sfida possa riservare emozioni inaspettate, quelle tipiche di una sfida di Davis, quelle che forse respireremo solo fino a novembre di quest’anno.
FRANCIA 60% – SPAGNA 40%